Comune di Modena
Assessorato Politiche sociali,
sanitarie e abitative
2010-2011
Assessore Francesca Maletti
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I SERVIZI SOCIALI DEL COMUNE DI MODENA
PER IL BENESSERE DEI CITTADINI
• I servizi sociali del Comune di Modena hanno
l’obiettivo di aumentare e\o mantenere la qualità
della vita dei cittadini, soprattutto quelli che
hanno meno possibilità e che per questo hanno
un rischio maggiore di essere esclusi o
penalizzati nella vita della città. Favorire
l’inclusione sociale di tutte le persone che vivono
in città e la coesione sociale è un fattore di
vivibilità e di sicurezza di un territorio. Inoltre,
attraverso la ridistribuzione delle risorse, si
persegue anche l'obiettivo dell'equità e della
giustizia sociale.
2
Orientamenti politici
•
•
•
•
UNIVERSALISMO: avere le stesse opportunità nella città
indipendentemente dall’età, dal sesso, dalla condizione fisica o psichica,
dalle condizioni socio-culturali nella vasta gamma di offerta di servizi
della città (culturali, educativi, sportivi, tempo libero, sanitari, sociali, ecc)
COESIONE SOCIALE: svolgere un’azione prima di tutto culturale ma
anche di sostegno per implementare le relazioni, per vivere la città nella
sua pienezza, perché ognuno si senta un pò meno solo e per evitare che
si sviluppino “guerre tra poveri” determinate dalla insicurezza e dalla
paura
INTEGRAZIONE: favorire la conoscenza, il confronto (e a volte anche lo
scontro se fatto in termini e modi positivi) tra diverse culture, religioni, stili
di vita presenti sul nostro territorio basandosi su diritti e doveri che sono
uguali per tutti tra diverse politiche: sociale, sanitario, educativo e giovani
e tra tutte le politiche
SUSSIDIARIETA’: porre al centro della nostra azione la persona con i
suoi bisogni, le sue capacità e la sua famiglia, la sua rete amicale sulle
quali e con le quali prevedere dei percorsi di risposta ai bisogni; modello
gestionale dei servizi e delle attività > a Modena welfare mix che prevede
gestito dal pubblico l’accesso, la programmazione ed il controllo della
rete, mentre l’erogazione dei servizi viene fatta a gestione diretta,
appaltata a Coop e con convenzioni e protocolli ad associazioni di
volontariato e di promozione sociale
3
Orientamenti politici
•
•
•
•
PREVENZIONE: sostenere la normalità e mettere in essere azioni per
sostenere il benessere dell’individuo sia di tipo fisico-biologico che
relazionale in ambito familiare, lavorativo e comunitario
stili di vita più umani e sani
DOMICILIARITA’: sostenere percorsi nei propri contesti di vita (casa e
famigliari) che vuol partire dalla costruzione di case più a dimensione delle
nuove famiglie o di anziani o disabili, ai trasporti, al curare le reti familiari
per aumentare le capacità genitoriali (limitando l’istituzionalizzazione), a
tutta quella rete di servizi sociali e sanitari che permettono a persone
anziani, diversamente abili o con patologie specifiche di essere accudite al
proprio domicilio
AUTONOMIA e responsabilità: prendersi cura di sé che vuol dire poter
fare scelte consapevoli nell’ambito della promozione e mantenimento della
propria salute e della propria vita; welfare che ha come obiettivo l’autonomia
dell’individuo, evitando gli assistenzialismi e le cronicità assistenziali, un
welfare che valorizza le capacità residue e che ha l’obiettivo di riportare il
cittadino all’autonomia (quando ciò è possibile)
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Bilancio 2010/ 2011
Bilancio 2010
• Spesa corrente
€ 66.446.000
• Entrate
€ 39.427.000
Bilancio 2011
• Spesa corrente
€ 65.827.000
• Entrate
€ 40.799.000
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Priorità
• Valorizzare le capacità personali e familiari dei cittadini
accompagnandoli verso la propria autonomia.
• Aumentare le risposte (servizi e contributi) sia in termini quantitativi
e qualitativi per rispondere meglio ai bisogni crescenti.
• Concretizzare risposte innovative ai nuovi e vecchi bisogni.
• Cercare compatibilità tra le risorse a disposizione e l’aumento dei
bisogni a cui rispondere attraverso aumento di finanziamenti esterni
e maggiore appropriatezza delle risposte.
• Domiciliarità come scelta prioritaria rispetto alla residenzialità per
minori, disabili ed anziani.
• Erogazione di contributi ed accesso ai servizi ed alle case in base al
bisogno garantendo equità di trattamento nella presa in carico e
nella formulazione di progetti familiari e individuali anche attraverso
l’implementazione dei controlli.
• Agevolare l’accesso, la consulenza e la presa in carico attraverso lo
Sportello Sociale.
• Conferma del Welfare mix con gestioni dirette, appaltate e
convenzionate.
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FAMIGLIE A MODENA
• Al 31 dicembre 2010 la popolazione
residente era di 184.663 (+1.549) cittadini
suddivisi in 83.898 (+963) famiglie della
dimensione media di 2,2 persone.
Aumentano le famiglie unipersonali
(32.027 che rappresentano il 38%) e
diminuiscono le famiglie con 3 o più
componenti (33,55% - nel 1996 erano il
43,7%).
7
Attività per famiglie (anno 2010)
• Sportello sociale - accessi 5.925
• Nuclei in carico al Servizio Sociale 6.393
(7,63%)
• Consulenza e accoglienza donne che
hanno subito violenza 279
• Centro per le famiglie/informafamiglie
accessi 27.632
• Mediazione famigliare - colloqui 475
• Promozione adozione e affido - famiglie 66
8
Attività per famiglie (anno 2010)
• Progetto un bambino per amico – famiglie
volontarie 140
• Genitori a Modena - contributi 64
• nuclei beneficiari assegni alla madre 296
• beneficiari assegni famiglie con 3 figli minori
273
• Punto d’Accordo: ascolti presso lo sportello 198
• Punto d’Accordo: ascolti sul territorio e
individuali 728
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SVILUPPO E TUTELA DELL’INFANZIA E
DELL’ADOLESCENZA
• I minori hanno costituito un’importante area di
lavoro e di crescente investimento sociale nella
legislatura. I minori a Modena sono 29.263 al
31/12/2010, rappresentano il 15,84% della
popolazione residente, di cui 5.998 stranieri
(20,5%). Le famiglie con minori che hanno avuto
contributi economici sono state nel 2010, n. 731
(su un totale di 1.298) per un importo di €
1.000.000 circa. Minori in carico n. 3.706 (12%
della pop. 0-17)
10
Attività minori e adolescenti
(anno 2010)
• Minori in carico al Servizio Sociale 3.706 (di cui
55% stranieri)
• Affidi eterofamiliari e parentali 157
• Attività educativa ai minori e sostegno alla
genitorialità 371
• Tirocini formativi, estivi e percorsi misti 273
• Progetto Affidi sportivi 43
• Centri diurni 109
• Progetto Giovani affidatari 30
11
Attività minori e adolescenti
(anno 2010)
•
•
•
•
•
Presidio diritto di visita genitori separati 120
Istruttorie famiglie adottive 37
Vigilanze preadottive 27
Indagini per Magistratura minorile 68
Affidi e vigilanze al servizio sociale da parte del
TM minori 580
• Tutele al servizio 211
• Gestioni patrimoniali 15
12
Attività minori e adolescenti
(anno 2010)
• Minori seguiti per maltrattamento e abuso
93
• Inserimenti in comunità mamma-bambino
e maternità difficili – ospiti 70
• Minori con disposizione del TM di
accoglienza fuori dalla famiglia di origine
430 (di cui 197 MSNA)
13
POVERTÀ E INTEGRAZIONE
SOCIALE
• Da una indagine del CAPP dell’Università di ModenaReggio Emilia si rileva che la povertà nella provincia di
Modena dall’anno 2002 al 2010 è aumentata dal 13,6 al
16,7% sia in termini di numero di persone che vengono
considerate povere che per intensità di povertà.
• Negli ultimi anni sono aumentate le famiglie che faticano
ad arrivare alla quarta settimana a cui si sono aggiunte
quelle che hanno perso il lavoro (persone che cercano
lavoro 5.300 con tasso di disoccupazione del 6,8% +1,9% rispetto al 2009) o che hanno avuto un calo di
reddito dovuto alla crisi economica ed occupazionale in
atto.
14
Attività a contrasto povertà
(anno 2010)
• Bandi sostegno all’affitto (anticrisi) – nuclei 492
• Interventi economici nuclei 1.298 (di cui minori 731,
adulti 435, anziani 132)
• Bonus energia elettrica e gas domande 6.188
• Tirocini formativi, orientamento 230
• Accoglienze residenziali e semiresidenziali adulti
fragili e a rischio psicopatologico 164
• Progetto emergenza freddo persone ospitate 32
15
LA CASA
• La casa è una delle maggiori
problematiche delle famiglie modenesi
nonostante quasi l’80% delle famiglie
residenti abiti una casa di proprietà.
16
Attività a sostegno delle politiche
per la casa (anno 2010)
• Alloggi PEEP che oltre a mettere a disposizione
alloggi per l’acquisto a prezzi calmierati, prevede
che il 30% degli alloggi costruiti venga affittato a
canone calmierato per almeno 10 anni. In questi
anni 13.000 famiglie hanno avuto un alloggio
• Persone e famiglie che si sono rivolte all’Ufficio
casa 14.085
• Alloggi ERP 2.585
• Alloggi extra ERP 119
• Assegnazioni ERP 88
• Assegnazioni extra ERP e di emergenza 7
• Domande al 31.12 ERP 1247
17
Attività a sostegno delle politiche
per la casa (anno 2010)
•
•
•
•
•
•
•
•
Contratti Agenzia casa 239
Domande agenzia casa attive effettuate nel 2010 146
Domande Fondo Sociale Affitto 4.150
Procedure di sfratto presso il Tribunale di Modena 1.514
di cui 88% per morosità
Sostegno alla cauzione per nuovo alloggio 72
Sostegno al mantenimento dell’alloggio in affitto 647
Bandi sostegno all’affitto (anticrisi) – nuclei 492
Controlli effettuati sugli assegnatari di alloggi ERP 253
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CITTADINI DIVERSAMENTE
ABILI
• Nell'anno 2010 sono state 525 le persone
maggiorenni diversamente abili seguite dai
servizi sociali, a cui si aggiungono circa 2.071
minorenni seguiti dalla Neuropsichiatria infantile
dell’Azienda Usl. Ogni anno vi è un aumento di
20-25 persone maggiorenni in quanto le
aspettative di vita aumentano e perché vi è una
mobilità da altre città italiane.
• La priorità è quella di valorizzare le capacità
delle persone con disabilità attraverso servizi,
privilegiando la domiciliarità.
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Attività per i diversamente abili
(anno 2010)
• trasporto speciale 204
• attività del tempo libero e soggiorni e
attività estive/invernale 207
• orientamento, tirocinio e inserimento
lavorativo 84
• centri socio occupazionali e percorsi socio
occupazionali 59
20
Attività per i diversamente abili
(anno 2010)
• Assegni di sostegno 33
• assistenza domiciliare ed educativa territoriale
146
• Assistenza domiciliare a disabili psichiatrici 61
• centri semiresidenziali 101
• centri residenziali 85
• Nucleo residenziale e diurno disabilità acquisita
14
• erogazioni economiche per adattamento veicoli
e ausili 25
• Consulenze CAAD 401
21
IMMIGRATI A MODENA
• Alla fine dello scorso anno i residenti con nazionalità non italiana
erano 27.154 che rappresentavano il 14,7% della popolazione;
rappresentanti di ben 130 nazionalità, di 40 confessioni religiose e
circa 200 culture.
• In Italia non esiste un modello di integrazione come in Francia o
Germania ma vi sono alcune buone prassi territoriali che vengono
prese come esempio, tra queste Modena viene considerata una
delle più significative.
• Non esistono politiche specifiche per stranieri, essi partecipano alle
graduatorie generali e l’accesso ai servizi viene determinato in base
al bisogno, alle risorse familiari ed al reddito. La nazionalità non da
punteggi o agevolazioni, anzi per alcuni servizi come l’accesso alle
case popolari occorre avere un permesso di soggiorno da almeno
due anni; per cui non ci sono privilegi dati agli stranieri rispetto agli
italiani ma tutti i residenti concorrono garantendo una equità di
trattamento.
22
Attività per la popolazione immigrata
(anno 2010)
• Attività di supporto a Questura e Prefettura per
rilascio permessi di soggiorno e altre
certificazioni
• Iniziative di integrazione con le comunità
straniere per favorire le conoscenze e sviluppo
comunitario
• Attività di consulenza, orientamento ed
informazione 28.209
• pratiche idoneità alloggio 3.972
• prenotazioni ritiri permessi di soggiorno 5.990
23
Attività per la popolazione immigrata
(anno 2010)
• Progetto Oltre la Strada:
– contatti unità di strada 1187
– accompagnamenti ai servizi sanitari 59
– percorsi di uscita sostenuti - art. 18 78
– persone sostenute - art. 13 19
• Progetti assistenziali per
problematiche sanitarie: 156 prese in
carico, 14 singoli e 8 famiglie ospitate
presso i centri
24
Attività per la popolazione immigrata
(anno 2010)
• attività di informazione/ orientamento,
sostegno pratiche e iter domanda
richiedenti asilo, rifugiati, titolari di PdS per
motivi umanitari 167
• programma di accoglienza richiedenti asilo,
rifugiati, titolari di PdS per motivi umanitari
84
• Attività del Punto d’Ascolto
Antidiscriminazione: partecipanti alle
iniziative formative 490
25
CITTADINI ANZIANI
• La popolazione anziana con più di 75 anni è formata da 21.670
(+427) persone che rappresentano il 11,7% di quella totale, mentre
con più di 65 anni sono residenti 41.362 persone che rappresentano
il 22,39%. Negli ultimi anni c’è stato un incremento degli over 75 di
più di 300 unità annue grazie all’aumento dell’aspettativa di vita. La
maggior parte di queste persone sono attive e rappresentano una
risorsa per la loro famiglia e per il volontariato modenese, ma
aumenta il numero delle persone in difficoltà, parzialmente o
totalmente non autosufficienti.
• In questi anni abbiamo aumentato il numero delle persone ospitate
in residenza e seguite al domicilio ma anche diversificato i servizi
per poter dare risposte più personalizzate e più rispondenti ai singoli
bisogni per un miglioramento della qualità della vita ed anche per
avere una maggiore appropriatezza delle prestazioni ed una
razionalizzazione dei costi.
26
Attività per gli anziani (anno 2010)
Attività promozionali e di prevenzione rivolte alla
terza età
soggiorno di Pinarella 861
centri territoriali 94
attività occupazionali 86
attività motorie 1.439
attività “Benessere in menopausa” 187
Corsi di Allenamento della Memoria 140
Orti per anziani 1078
Punti iniettori (prestazioni) 25.596
27
Attività per gli anziani (anno 2010)
• Servizi territoriali e domiciliari
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
servizio di assistenza Domiciliare 749 + 332
servizio Telesoccorso 142
attività socializzazione 312
Consulenze domiciliari 130
Pasti da asporto 122
Assegno di cura 239
appartamenti protetti 40
spazi anziani 111
Centri aggregativi nei Poli 33
Serdom: collaboratrici familiari accreditati 1.816; contatti per
incontro domanda/offerta 247; contributi alle famiglie 295
– Progetto emergenza climatica: 142 anziani
28
Attività per gli anziani (anno 2010)
• Servizi domiciliari e residenziali
– Centri diurni 229 (specialistici 79)
– Accoglienze in casa protetta e RSA 1.067
– Accoglienze in casa protetta e RSA
temporanee di sollievo e emergenze 191
(totale 1.257 anziani accolti)
• Dimissioni protette 1.246
29
Attività sanitarie e generali
(anno 2010)
• Partecipazione alla definizione del Piano Attuativo
Locale dell’Azienda USL
• Concessione provvidenze economiche Invalidi Civili
6.660 (cessato luglio 2010)
• Piano di zona per il benessere e la salute : rilevazione
della rete dei servizi, documentazione, organizzazione
dei Tavoli di lavoro e delle Conferenze cittadine, gestione
dell’Ufficio di Piano, Attività del Comitato di Distretto,
ecc… 35 incontri e relativa preparazione
• segreteria amministrativa del Settore (posta, protocollo,
cartellini, comunicazioni ai dipendenti, gestione
attrezzature, ecc…)
• Gestione bilancio (immissione dati, variazioni, controllo
mensile della spesa, ecc… )
30
Attività sanitarie e generali
(anno 2010)
•
•
•
•
•
•
trattamenti sanitari obbligatori (TSO + ASO) 284
provvedimenti in materia di igiene e sanità 55
autorizzazioni ex L. 34/98 e DGR 327/04 51
sopralluoghi di vigilanza 29
Autorizzazioni socio-sanitarie 61
Gestione registri per stupefacenti per medici e
veterinari
• Autorizzazioni per utilizzo veleni
• Ordinanze igienico sanitarie
• Gestione dei bagni pubblici (Giardini Pubblici e
P.zza XX Settembre)
31
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