Presentazione della Proposta
Criteri di scelta
1.
Le Sinergie: possibilità di integrazione e di fare
sistema
2.
Ambientale: consumo di territorio verde
3.
Economico: costi di investimento e di gestione
4.
Infrastrutturale: vicinanza ai maggiori assi viari
5.
Sociale: distanza dagli abitati
Le 3 SINERGIE
1.
Tecnologia Anaerobica/Aerobica: adottare un
impianto in cui alla sezione di digestione anaerobica
sia integrata una sezione di maturazione aerobica per
la produzione di compost di qualità
2.
Integrazione Rifiuti/Depurazione acque:
integrare l’impianto di compostaggio con l’impianto di
depurazione di Casa del Lupo
3.
Condividere elementi dell’impianto: condividere
parti dell’impianto di compostaggio con il depuratore
(es. un solo gasometro, un solo cogeneratore per
produzione energia elettrica e termica)
1a Sinergia: anaerobico/aerobico

La proposta è di adottare un sistema di digestione
anaerobica dotato di una sezione di maturazione
aerobica del digestato per produrre compost di qualità:



I prodotti della digestione anaerobica sono il metano e
un residuo, il “digestato”, che può essere trasformato,
mediante trattamento aerobico, in compost
Il metano può essere a sua volta impiegato per la
produzione di energia elettrica
Proponiamo un impianto con due 2 linee parallele:


l’una per l’organico del “porta a porta” con produzione
di compost di ottima qualità per l’agricoltura
L’altra per trattare l’organico della raccolta stradale e
separazione meccanica, che produce uno stabilizzato
usato nel ripristino ambientale e nella copertura di
discariche
Perché l’integrazione aerobica/anaerobica?
Il compostaggio aerobico da solo
produce Compost di Qualità che può
esser usato in agricoltura, ma
consuma energia;
La digestione anaerobica da sola
produce energia, ma dà origine a dei
prodotti residui che devono essere
smaltiti.
Il sistema integrato produce
energia da fonte rinnovabile
e Compost per l’agricoltura
INGRESSO FORSU
38.462 t/anno
FASE LIQUIDA
Purea di spremitura
15.385 t/a
DIGESTIONE
ANAEROBICA
DIGESTATO
BIOGAS
COGENERATORE
Produzione di:
Energia elettrica ed
Energia termica
PRETRATTAMENTO
ELIMINAZIONE INDESIDERATI
SPREMITURA SEPARAZIONE
FASE SOLIDA
MISCELATURA E TRITURATURA CON
MATERIALE STRUTTURANTE
11.383 t/a
(verde, potature m ateriale ligneo cellulosico)
Organico disidratato da spremitura 23.077 t/a
BIOCELLE
MATURAZIONE
STABILIZZAZIONE
COMMERCIALIZZAZIONE COMPOST DI
QUALITA’ TOT. 19.588 t/a
Vantaggio della integrazione

L’integrazione del sistema anaerobico (digestione) con
l’aerobico:
 migliora il bilancio energetico dell’impianto
 impiega meno superficie a parità di rifiuto trattato
(digestori che possono avere uno sviluppo verticale)
 ha una migliore efficacia nel trattamento di rifiuti ad
umidità elevata (il compostaggio richiederebbe un tenore
di sostanza secca minimo del 30-35%)

Inoltre proponiamo anche l’integrazione
della produzione energetica da biomassa
con il solare fotovoltaico attraverso la
copertura dei tetti, piazzali di manovra,
parcheggio, con pannelli fotovoltaici
2a Sinergia: compostaggio-depurazione


Nella digestione anaerobica occorre considerare la gestione
delle acque reflue (30% della massa, acque dei piazzali,
lavaggio mezzi,…) che devono essere avviate, dopo un
pretrattamento, alla depurazione.
Allo stesso tempo l’impianto di compostaggio richiede acqua
depurata che può essere ottenuta dal depuratore evitando così il
consumo dell’acqua prelevata in falda
Impianto
Compostaggio

Acque Reflue
Depuratore
Acque depurate
La vicinanza dei due impianti permettere di contenere i costi
ed evitare l’emungimento di acqua della falda
2a Sinergia: compostaggio-depurazione

Inoltre la vicinanza fra i due impianti potrebbe
permettere una integrazione fra la digestione
anaerobica dell’impianto di compostaggio e quella
del depuratore che potrebbero ricevere e
scambiarsi parte del flusso annuo di biomassa

Questo migliorerebbe l’efficienza e il recupero
energetico
3a Sinergia: Condivisione



Condivisione di alcuni elementi degli impianti fra
impianto di compostaggio e depuratore: un solo
biogasometro e un solo cogeneratore per
produzione energia elettrica e termica ottenuta
dal biogas dei digestori anaerobici dell’impianto di
compostaggio e del depuratore .
Si risparmia suolo
Si hanno vantaggi economici: minori costi di
gestione
Dati (fonte “Piano provinciale dei rifiuti”)

La potenzialità dell’impianto prevista dal Piano è di
50.000 t/anno che significano circa 160 t/giorno
per 310 giorni lavorativi.
Di cui:


38.000 di rifiuti
solidi urbani
domestici
12.000 materiale
strutturante (legno,
sfalci giardini,
manutenzione verde
pubblico…)
Produzioni stimate


Energia pulita:

2,5 milioni di kwh annui di energia elettrica,
corrispondenti a circa 600.000 euro di
ricavi;

3 milioni di kwh di energia termica da
utilizzare per il teleriscaldamento.
Compost: 15.000 t/anno
Occupazione

Un impianto occupa 15 unità lavorative

La superficie complessiva necessaria dipende dai
livelli di integrazione tra i due impianti e dalla
tecnologia adottata, può variare tra i 2 e 3 ettari
Quindi: la conclusione logica è …
la scelta del sito ideale appare obbligata:
 Il sito deve essere il più vicino possibile
all’impianto di depurazione esistente in
modo di fare sistema ed integrare i due
impianti

Digestione
Anaerobica
+
Compostaggio
Depuratore
Dove?


Ad ovest del
depuratore di
Casa del lupo, a
sud
dell’autostrada
In un’area
industriale
dismessa della
ex azienda Forte
inserita tra il
cavalcavia
dell’autostrada
A11 e lo svincolo
dell’uscita
Ingresso
autostrada
A11
Raccordo
autostradale
Foto aerea della zona posta
in prossimità del depuratore
di Casa del Lupo
Foto 25 luglio 2007
Azienda
Ex Forte
Depurator
e di Casa
del Lupo
Superfici
dell’ex Forte

L’area (circa
15.000 mq) ospita
un grande
capannone, una
struttura per uffici
e un ampio
piazzale a
parcheggio.

Circa 8.000 mq sono recuperabili tra l’area in esame e il raccordo
autostradale ad ovest
Il Vincolo archeologico

La zona a sud dell’ex Forte
sarebbe il sito ideale:


È vicina al depuratore
E’ già stata oggetto di
sondaggi archeologici da
parte della sovrintendenza,
mentre le altre aree vergini
sono ad elevato rischio di
ritrovamenti

Ma il vincolo, che impedì la
costruzione dell’inceneritore,
non può essere rimosso,
perché pende ancora una
causa milionaria di
risarcimento danni

La nostra proposta non richiede in alcun modo l’eliminazione del Vincolo
Archeologico
Il Vincolo archeologico

Nel caso lo spazio non risulti sufficiente potremo:


spostare la sede ASCIT ad Ovest dello svincolo autostradale
richiedere alla sovrintendenza, senza rimuovere il vincolo, l’uso di una striscia
di una ventina di metri in un’area su cui sono già stati effettuati i sondaggi
senza che siano stati ritrovati reperti.
Zona LIBERA dal vincolo
archeologico
Zona soggetta a vincolo
vincolo
archeologico
archeologico
Un esempio concreto
Polo ecologico di Pinerolo (Piemonte)
Al biogasometro arriva attraverso un gasdotto di 3 km anche il biogas prodotto da
una discarica.

E’ un impianto più grande di quello previsto per Capannori capace di
trattare 50.000 t di FORSU, contro le nostre 38.000 t; 20.000 t di
compost contro le nostre 15.000 t.
Quali sono i vantaggi del sito ex Forte?
(1)

è vicinissimo al casello autostradale

è inserito in una zona già cementificata, compromessa
e non recuperabile ad un uso agricolo

La scelta è coerente con l’impostazione del
regolamento urbanistico del Comune di Capannori che
pone come prioritario il recupero e il risanamento
delle aeree dismesse.

è possibile uno sviluppo in altezza con i silos: ci sono
già capannoni molto alti e due ciminiere della centrale
Sondel (Edison)

non si trova nel cono di atterraggio della pista
dell’aeroporto perché è a Sud dell’autostrada

è il più lontano dai centri abitati
Quali sono i vantaggi del sito ex Forte?
(2)

Si presta a soluzioni di sistema e di sinergia
tra depuratore e compostaggio collegabili tra
loro

Condivisione del biogasometro e del Cogeneratore





Risparmi su investimento iniziale
Risparmi sui costi di gestione
Smaltimento delle acque reflue direttamente nel
depuratore
Recupero di acqua evitando emulgimento dalla
falda ma tramite utilizzo di acqua depurata
dall’impianto di acquapur
Tutti elementi di cui non godranno gli altri siti.
Alcuni problemi del sito -1

La presenza di strutture rende più oneroso l’esproprio per
ragioni di interesse pubblico da parte del comune;



Ma abbiamo visto che a fronte di un costo iniziale maggiore per
l’esproprio abbiamo vantaggi ambientali ed economici (sia
nell’immediato che nel lungo periodo)
L’area della ex Forte è una “area a prevalente destinazione
industriale satura” (art.21 RU): non è concesso al privato alcun
ampliamento volumetrico (cosa che riduce l’appetibilità del sito)
L’area dell’ex Forte ricade in quella denominata Tassignano
Sud, che è “un’area destinata al contenimento delle piene
individuate dai Piani di bacino di cui alla L. 83/89” con un
vincolo di inedificabilità per pericolosità idraulica.
 Ma sono previsti casi di esclusione del vincolo.
 Ma nelle aree P.I. 4 del PAI dell’Arno è consentita la
realizzazione di nuove infrastrutture essenziali e non
delocalizzabili, purchè siano realizzati in condizioni di
sicurezza idraulica.
Alcuni problemi del sito -2

L’area ricade per il Reg. Urbanistico in zona a pericolosità idraulica
molto elevata in cui non è possibile edificare, art. 52 RU.
 Ma la presenza di edifici e la previsione di importanti opere di messa
in sicurezza idraulica del casello autostradale e dello scalo merci,
rendono questo vincolo idraulico facilmente superabile.
Conclusioni



Alla luce di tutta una serie di verifiche fatte con Autorità di Bacino,
Provincia, comunque non esistono fattori escludenti
insormontabili che possano impedire di fatto la
realizzazione dell’impianto in questo sito.
Se c’è la volontà politica può essere superato ogni ostacolo
e si può arrivare in tempi rapidi a progettare un impianto
moderno ed innovativo, in un sito che consente un
inserimento ottimale in un sistema integrato di gestione
acqua-rifiuti con notevoli vantaggi, sociali, ambientali ed
economici, con un uso minimo di suolo e di risorse
ambientali, provvedendo anche al recupero di un’area
industriale dismessa che versa in condizioni di degrado.
Questa nostra proposta pensiamo possa essere considerata
pienamente nell’interesse della nostra comunità e delle future
generazioni, che ci chiedono/chiederanno conto delle nostre scelte.
Chi ha aderito?



Hanno aderito alla proposta
 Piero Tartagni, CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) di Lucca;
 Casali Pietro, Confagricoltura
 Antonio Furlanetto, Coltivatori Diretti
 Massei Marcello, Funzione Pubblica CGIL
 Comitato "Salviamo il Centro" di Capannori
 Comitato di Zone
 Tommaso Panigada, Sinistra Ecologia e Libertà
 Antonella Fortini, “Lega Nord”
 Il Circolo di Capannori del Partito Democratico
 Alfredo Pierotti e Davide Pellegrini, “Progetto Comune”
 Gianfranco Rosi, “Capannori Insieme”
Hanno partecipato ai lavori dell’assemblea
 Roberto Mannocci, Italia Nostra
 Domenico Verducci, WWF
Hanno manifestato vivo interesse
 Gian Luigi Terrile, Amm.Delegato Aquapur
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Proposta IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO