Sicilia bedda mia
Norme sulla promozione, valorizzazione ed insegnamento della storia, della
letteratura e del patrimonio linguistico siciliano nelle scuole
Legge Regionale n° 9 del 31 maggio 2011
Alunni 4^ C – 4^ E
ANNO SCOLASTICO 2011 -2012
Premessa
Nel 1787, dopo un lungo viaggio in Italia, W. Goethe affermava:
“L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine nello spirito”
La Sicilia la mitica Trinacria, terra dalla forma triangolare, per la
mitezza del clima e la fertilità del suolo fu abitata fin dai tempi
preistorici (8) come testimoniano le numerose necropoli sparse
per il territorio, fu colonizzata dai Greci, ed ereditò gli aspetti più
rilevanti della loro civiltà
Mentre le successive dominazioni, romana, bizantina ed araba,
non lasciarono parecchie tracce, con i Normanni(a) l’isola
conobbe momenti importanti nel campo della cultura e dell’arte.
Né meno importante fu la dominazione sveva, che con Federico II
lasciò una traccia indelebile perfino nel campo della storia della
letteratura.
Stroncata la breve supremazia angioina, la Sicilia decadde sotto
la dominazione aragonese e spagnola,
Nel secolo XX, Garibaldi la strappò ai Borboni e la unì al resto
dell’Italia, ma ciò non risolse definitivamente i problemi
economici dell’isola.
(da F. Moncada – A. Romano, SICILIA la storia, l’arte, la
cultura, l’economia, le tradizioni, Ed. Antares 1999)(a)
Ideazione,
correttore
di
bozze,
computer
grafica:
ins.
Graziella
Pappalardo
Le origini
Il nome di Sicilia, dato alla più grande isola del Mediterraneo, è opera dei
Greci per indicare la terra dei Siculi.
Essi la chiamarono anche Trinacria a causa dei tre promontori che
sarebbero come i vertici della sua figura triangolare.
Prima di loro i Sicani, suoi antichi abitatori, la chiamarono Sicania.
La fertilità del suolo, la mitezza del clima, la bellezza delle contrade di
questa terra, costituiscono le condizioni più favorevoli alla vita dell’uomo
e quindi è fuor di dubbio che essa sia stata abitata sin da tempi
remotissimi.
Le notizie più antiche sui primi abitatori sono riferite da autori greci della
Sicilia e dell’Ellade del periodo posteriore alla colonizzazione, ed è da
supporre che siano state desunte da tradizioni locali il pù delle volte di
incerta attendibilità.
Sicani, Siculi, Elimi e Fenici
I popoli dei quali si hanno notizie meno incerte sono i Sicani, i Siculi, gli
Elimi e i Fenici.
I Sicani pare che siano stati degli abitatori autoctoni, o venuti dalle coste
settentrionali dell’Africa (forse della Tunisia). Essi per primi costituirono
piccole città sopra i monti (Agira, Iccara, ….) e diedero principio a
primitive forme di organizzazione sociale. Diodoro Siculo indica l’inizio
della storia dei Sicani con il re Cocalo o Kokalos, che regnò su Kamikos
(Camico). (1 – 2)
I Siculi ("Sikeloi" dal nome del presunto re siculo "Sikelòs"), appartenenti
a un popolo indoeuropeo di incerta origine, raggiunsero la Sicilia attorno
al XV secolo a.C.
Raggiunsero un grado di civiltà pari a quella dei greci dell’VIII sec. E si
occuparono principalmente di agricoltura e commercio con altri popoli del
Mediterraneo. Anche essi, per difesa, fissarono sulle alture le loro dimore
(Modica, Scicli, Ispica, Polizzallo …). (3 – 4)
Elimi e Fenici
Gli Elimi derivano il loro nome da Elimo, figlio di Priamo, ma è probabile
che si tratti di un miscuglio di popoli orientali (Persiani, Focesi, Troiani).
Ai quali non era ignota la civiltà fenicia. Erice, Segesta ed Entella sono
state fondate da questi popoli. (5 – 6)
I Fenici, (7 – 8) popolo di arditissimi navigatori, dovettero vedere nella
fertile Sicilia la stazione naturale della loro attività commerciale. Essi
avevano scali ed empori in tutti i promontori dell’isola. Sono città fenicie
Panormo (Palermo), Soleis (Solunto) e Motia. (9 – 10) (2)
Greci
L’avvenimento più importante dell’antica storia di Sicilia è l’incontro
della civiltà indigena con quella greca.
Il primo gruppo, costituito da Dorici approdano alla foce dell’odierno
Alcantara e fondano la città di Nasso (735 a. C.). L’anno dopo Archia di
Corinto, costretto a lasciare la sua patria, sbarcò nell’isoletta Ortigia e vi
fondò Siracusa.
Nel 729 gli abitanti di Nasso danno origine a Leontini e Catania, nel 728
a Megara Iblea.
Intorno al 689 cretesi, megaresi e rodioti, danno origine a Imera,
Selinunte, Agrigento.
I gruppi etnici indigeni subiscono l’influenza di questa nuova civiltà e
verso il V sec. Non era facile distinguere le differenze di vita tra le città
greche e quelle sicule.
Dopo anni di tirannide Siracusa prese il sopravvento, sconfisse i
Cartaginesi ma nel 210 a. C. la Sicilia fu unificata sotto il dominio di
Roma. (b)
Graffito grotta dell’Addaura: (PA): particolare
Grotta dell’Addaura: (PA): particolare
Colonie greche, siti punici, protostorici e indigeni
della Sicilia
La Sicilia in età arcaica : ottobre 2006
Catania Ex Monastero dei Benedettini
La Sicilia in età arcaica : ottobre 2006
Catania Ex Monastero dei Benedettini
La Sicilia in età arcaica : ottobre 2006
Catania Ex Monastero dei Benedettini
La Sicilia in età arcaica : ottobre 2006
Catania Ex Monastero dei Benedettini
La Sicilia in età arcaica : ottobre 2006
Catania Ex Monastero dei Benedettini
La Sicilia in età arcaica : ottobre 2006
Catania Ex Monastero dei Benedettini
Fonti in età pre-ellenistica
Mercante fenicio
Mozia: statua di Eracle
Sito archeologico di Mozia
Gole dell’Alcantara
Siracusa: teatro greco e latomie
Catania: teatro greco
Sito archeologico di Megara Iblea
Sito archeologico di Selinunte e tempio
Sito archeologico di Imera
Agrigento: tempio della Concordia
Agrigento: Tempio degli dei Palici e di Era
Palermo: S. Giovanni degli Eremiti
Palermo: Ruggero II e Cappella Palatina
Palermo:Palazzo reale
Monreale: Guglielmo II offre la cattedrale alla Vergine
Gli Svevi:
Re Federico II
Gli Angioini:
Re Carlo d’Angiò
La rivolta dei vespri
Gli Aragonesi: Re Alfonzo I
Gli Aragonesi: tomba e corona di Costanza d’Aragona
I Borboni: Francesco II, re del Regno delle due Sicilie
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