ISTITUTO COMPRENSIVO DI SASSO MARCONI TRE STRADE FANNO UNA Lo spazio: ti racconto il mio paese antico Scuola Primaria di Capoluogo classi 2^A-2^C a.s.2012-2013 PRESENTAZIONE Queste pagine sono dedicate ad una delle tre parti dell’attività denominata ‘Tre strade fanno una’, il grande progetto di storia che le mie classi (due seconde elementari) hanno sviluppato per tutto questo anno scolastico. Dopo gli oggetti, ed il mondo contadino, mi pareva giusto affrontare anche il tema del paese, di come è cambiato , di cosa è rimasto. Perché i nonni, i bisnonni, si muovevano in un borgo che era differente anche nel nome, con case, strade, negozi che ora non ci sono più, ma che osservando con molta attenzione ed un pizzico di fantasia possiamo rivedere ogni volta che usciamo di casa….. L’importante è avere voglia di conoscere, e capire, e ricordare. Maestra Michela INDICE Castel del Vescovo Il Fosso del Diavolo La Rupe ieri e oggi La Chiesa La Via Porrettana Santa Apollonia La Banca IL Centro La Piazza La guerra La Ricostruzione E oggi… CASTEL DEL VESCOVO La piccola chiesetta che domina il paese è ciò che resta di un castello che sorgeva nel Medioevo : da lassù si guardava la valle e si vedevano arrivare i nemici. Proprio a Castel del Vescovo si lega la storia del Ponte sul Fosso del Diavolo…… I L F O S S O D E L D I AVO L O ( N EL RACCON TO D EI BA MBIN I) Nel punto in cui il toccò terra, si formò una Nell’antichità Sasso era diversa. spaccatura in cui scorreva un piccolo fiume. Da C’era un castello con le guardie, e attorno un quel giorno il luogo si chiamò ‘Fosso del piccolo borgo. Tra la gente si diceva che si Diavolo’. aggirasse un diavolo nei boschi intorno. Ecco perché il ponte ancora oggi ha questo strano Una sera molto buia , di fulmini e tempesta, nome…. apparve il diavolo che voleva prendere le guardie: esse cercarono di scacciarlo, inutilmente. Per fortuna, dopo un fulmine accecante, nel cielo apparve la Madonna, che alzò la mano : il diavolo, con un ultimo urlo, cadde. * * Qualche bimbo sostiene che la Madonna in realtà diede un bel pugno al Diavolo: la questione è tutt’ora irrisolta…… LA RUPE IERI E OGGI….. Nel 1700 il Borgo del Sasso , (questo il suo nome) , era poco più di un pugno di case addossate alla Rupe. Lì sorgeva un Santuario dedicato alla Madonna che era scavato nella roccia , così come le case. Però, in seguito ad una serie di crolli la chiesa venne chiusa….. Dopo qualche tempo, però, accadde una terribile tragedia: la roccia, troppo a lungo scavata, crollò, seppellendo molte povere famiglie. A quel punto le abitazioni vennero chiuse e il piccolo borgo rinacque attorno alla chiesa che nel frattempo era stata ricostruita proprio nella piazza dove sorge anche ora. Era la chiesa che custodiva l’immagine della Madonna del Sasso LA CHIESA Nel 1831, appunto, venne aperta la nuova chiesa, grande e con una bellissima facciata, adorna di statue. All’interno fu collocata l’immagine della Madonna del Sasso che si trovava alla Rupe. La chiesa era, per quei tempi, un edificio imponente. Si chiamava, e si chiama tutt’ora, ‘Santuario della Beata Vergine del Sasso’. LA VIA PORRETTANA Il Borgo del Sasso era attraversato , come oggi, dalla Via Porrettana, strada importante ed antichissima. Qui si vedono i negozi che sorgevano in piazza……. SANTA APOLLONIA Si può chiaramente notare che l’Oratorio di Santa Apollonia è rimasto molto simile a come era all’inizio del ‘900; però dove ora si apre Via Helston, c’era l’ingresso della Villa Achillini, la nostra Villa Fanti. LA BANCA C’era la Banca, il Credito Romagnolo e l’edificio era quasi identico a quello di oggi; sullo sfondo si intravede la scuola di Capoluogo, dove ora siamo noi!! IL CENTRO Questa è un’altra parte del centro antico, confrontato quello odierno : allora, nei pressi dell’attuale Bar Prestigio, c’era l’Osteria della Cerva…. LA PIAZZA La nostra Piazza dei Martiri , nel 1930, era chiamata Piazza Roma. Oggi non è dissimile da allora. Però sono stati tagliati gli alberi ed anche il Municipio era un po’ diverso…. LA GUERRA La Seconda Guerra Mondiale distrusse il paese. Questa fotografia mostra ciò che rimase della vecchia imponente chiesa della piazza: solo i campanili! Il resto era macerie e distruzione. LA RICOSTRUZIONE Poi il paese piano piano venne ricostruito: a sinistra si vede com’era Viale Kennedy all’altezza della Caserma dei Carabinieri (subito dopo la guerra)…..a destra, invece, i portici che oggi conducono alla piazza. E OGGI? Oggi il Borgo del Sasso non c’è più; il paese si chiama Sasso Marconi, in onore del grande scienziato ed è diventato una cittadina grande e moderna, con servizi, comodità e uno stile di vita che i nostri nonni non si sarebbero mai immaginati!! ECCOCI….. Ed eccoci, noi piccoli storici, mentre ascoltiamo il nostro esperto che ci parla del paese antico….. A questo punto…… sono doverosi i ringraziamenti al Geometra Luigi Ropa Esposti, l’esperto, appunto, che ci ha accompagnato alla scoperta di ciò che rimane di antico nel paese, offrendoci informazioni, fotografie, gentilezza e…. tanta pazienza!