S.A.F.
SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO
Temi di rilievo in merito al rapporto tra Odv e
organi sociali
Discussione: i punti di criticità del
giudizio di idoneità del modello
nell’ottica penalistica
Avv. Luca Troyer
11 ottobre 2013
Flussi informativi: snodo
fondamentale
nella costruzione del modello
1) Flussi informativi verso l’Odv
2) Flussi informativi dall’Odv
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Flussi verso l’Organismo di
Vigilanza
1)Flussi Ordinari
2)Flussi Straordinari
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Flussi Ordinari
L’odv deve ricevere periodicamente le
notizie rilevanti da tutti i soggetti
coinvolti con funzioni di controllo nei
processi “sensibili”
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Flussi Ordinari
Oggetto delle notizie




Condotte difformi dal modello
Criticità nei processi
Livello di attuazione del modello
Modifiche nei processi di lavorazione
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Flussi Ordinari
Dipendente o
collaboratori
dell’ente
Responsabile
del
procedimento
sensibile
ODV
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Flussi Straordinari
L’Odv deve essere informato di circostanze
da cui potrebbe discendere una
responsabilità ex d.lgs. 231/2001
attraverso un canale informativo all’uopo
“dedicato” (indirizzo di posta elettronica)
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Flussi Straordinari
Oggetto delle notizie
Avvio di procedimenti a carico di dirigenti o
preposti, concernenti i reati presupposto di
cui al d.lgs. 231/2001
Violazioni del modello o del codice etico
Fatti relativi ad eventi da cui potrebbe
derivare la responsabilità amministrativa
della società
Modifiche apportate all’assetto societario
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Flussi Straordinari
Chiunque
ODV
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Flussi dall’Organismo di
Vigilanza
1)Tipologia di flussi: descrittivi/prescrittivi
2)Triplice linea di report: continuativa/periodica/
immediata
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Tipologia di flussi
Flussi descrittivi
L’OdV si interfaccia con gli altri organi societari
cui riferisce della propria attività e delle
comunicazioni ricevute di rilievo
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Tipologia di flussi
Flussi prescrittivi
L’OdV si interfaccia con gli altri organi societari
cui riferisce della propria attività e delle
comunicazioni ricevute di rilievo
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Linea report:
continuativa
L’Odv con continuità aggiorna per iscritto l’Ad
sull’attività svolta, affinché costui relazioni al
CdA
ODV
Ad
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CdA
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Linea report:
periodica
L’attività periodica si distingue in annuale e
semestrale. In entrambi i casi si caratterizza
per la seguente scansione
Odv
CdA
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Collegio
Sindacale
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Linea report: periodica
(annuale)
1. “Previsionale”: piano delle attività che Odv
intende compiere per verificare
implementazione modello
2. “Consuntiva”: documento riepilogativo
delle attività compiute dall’Odv
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Linea report: periodica
(semestrale)
Report sull’attività effettivamente
svolta dall’Odv e sui relativi esiti
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Linea report: immediata
1. Criticità del modello riscontrate
2. Necessità di modifiche dei protocolli
3. Comunicazione di violazioni del modello
riscontrate
CdA
Odv
Collegio
Sindacale
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Informazione generale: tra organi
Necessario costante scambio informativo
tra Odv e altri soggetti incaricati del
controllo: obbligo di riunioni periodiche,
almeno una volta per esercizio, anche al
fine di evitare un generalizzato “conflitto
di competenza negativa” (Montalenti)
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Informazione generale:
tra Odv di società di gruppo
Coordinamento nei gruppi di società
ad opera dell’Odv della capogruppo
scambio periodico di informazioni tra singoli
Odv per favorire visione globale rischi, carenze
presenti nel gruppo, irregolarità rilevate
collaborazione tra Odv controllante e funzione
audit del gruppo
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Le funzioni dell’Odv
1. verifica le operazioni di significativo valore
economico specie se coinvolgono la P.A.;
2. verifica le operazioni di gestione finanziaria
e di tesoreria;
3. svolge interventi immediati in caso di
ispezioni od accertamenti della pubblica
autorità
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Le funzioni dell’Odv
4. verifica la gestione dei fondi della società. Al fine di
evitare la costituzione di fondi neri o riserve occulte;
5. verifica la regolarità formale dei moduli previsti nei
protocolli della documentazione di supporto;
6. compie interventi coordinati con il collegio
sindacale, con il revisore legale dei conti, con il
comitato di controllo interno (se presente), in
prossimità della redazione delle comunicazioni
sociali e della redazione del progetto di bilancio;
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Le funzioni dell’Odv
7. verifica la tenuta e l’interpretazione del
Codice Etico, del Modello e delle procedure
aziendali di attuazione;
8. svolge controlli contabili a discrezione;
9. verifica l’idoneità del sistema di gestione della
sicurezza sul lavoro o comunque il rispetto
della normativa antinfortunistica
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Responsabilità penale
membri Odv
La dottrina maggioritaria esclude un
obbligo penalmente sanzionato dei membri
dell’Odv di impedire i reati commessi dagli
apicali o dai subordinati
La giurisprudenza è ancora silente
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Punti di criticità del modello:
una panoramica della
giurisprudenza
I 3 caratteri strutturali del modello
“idoneo” individuati dalla
giurisprudenza
1.Efficacia (modello “vivente non di carta”)
2.Specificità (modello “ritagliato” come un
abito sartoriale sull’ente)
3.Dinamicità (modello costantemente
monitorato e aggiornato)
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Tre momenti fondamentali
nell’analisi del modello
a. Costruzione
b. Verifica sull’attuazione
c. Aggiornamento del modello
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La costruzione
Inidoneo il modello che non preveda
strumenti adeguati ad identificare le aree di
rischio ed elementi sintomatici di commissione
di illeciti (Trib. Milano, 28.10.2004, Siemens)
Inidoneo il modello che non preveda l’Odv
(Gup Milano, 17.11.2009, Impregilo)
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La costruzione
 Idoneo il modello che preveda procedure
puntuali e rigide dirette a impedire la
commissione di specifici reati presupposto
(Gup Mi, 17.11.2009, Impregilo)
 Inidoneo un modello che preveda solo un
generico obbligo di informazione all’Odv,
senza individuare specifiche modalità
procedurali né rendere noti ai dipendenti i
canali informativi (Gup Mi, 20.9.2004, V.C.M.)
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La costruzione
 Inidoneo il modello che preveda quali
componenti dell’Odv esclusivamente membri
interni alla società, essendo invece preferibile un
modello a composizione mista, anche
comprendente internal auditor (Gip Roma,
22.11.2002, Finspa)
 Inidoneo il modello che deleghi le funzioni di
Odv al Cda, dovendosi evitare l’identità tra
controllore e controllato (Gup Mi, 20.9.2004,
V.C.M.)
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La costruzione
Inidoneo il modello che non abbia tra i
propri destinatari collaboratori esterni e
consulenti che svolgono la propria
attività in relazione a specifiche
operazioni (Gip Milano, 27.4.2004,
Siemens)
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Verifica dell’attuazione
 Inidoneo il modello che non preveda
efficienti meccanismi sanzionatori
collegati alle violazione dei modelli (Gup
Milano, 20.9.2004, V.C.M.)
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Verifica dell’attuazione
Idoneo il modello che preveda un obbligo
delle controllate di comunicare con report
mensili lo svolgimento di attività con la P.A.,
con l’ulteriore obbligo per la controllante di
inviare tale documentazione con una relazione
apposita all’Odv (Gip Roma, 22.11.2002,
Finspa)
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Aggiornamento del modello
 È responsabile l’ente, che pur avendo adottato
inizialmente un modello idoneo, non ha
provveduto ad aggiornarlo, nonostante le
modifiche operative e organizzative
sopravvenute al momento dell’iniziale adozione
dei compliance programs (Gip Napoli,
26.6.2007)
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Vi ringrazio per
l’attenzione
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