Le Ville di Bagheria La città di Bagheria sorge tra i due golfi di Palermo e Termini Imerese e dista circa 13 km da Palermo. Alle spalle della città, il Mongerbino domina un incantevole paesaggio, pieno di verde e di mare. Furono i Fenici a fondare l’odierna Bagheria,dandole,in un primo tempo, il nome di Solunto, da Soleus, terribile gigante, che dominava la valle ;in seguito quello di «Bayharia» «zona che discende verso il mare». Nel 1658 Giuseppe Branciforti ,conte di Raccuja,costruirà Villa Butera,dando origine alla città. Nel 1769 il principe di Butera realizzò il primo schema urbanistico di Bagheria, tracciando il grande corso principale, denominato «Corso Butera». ieri Nel corso dell’800 sorsero tutte le sontuose ville e i palazzi dei nobili signori di Sicilia. Bagheria diventò così il luogo di villeggiatura dell’aristocrazia palermitana. oggi Costruita nel 1715 per volere di don Ferdinando Gravina, principe di Palagonia, come residenza di villeggiatura, questa eccentrica villa del Barocco siciliano è famosa in tutto il mondo per le statue in pietra tufacea. Queste statue, raffiguranti animali dalle forme fantasiose, figure antropomorfe statue di dame e cavalieri, sono collocate lungo le mura di cinta della villa. Molto particolare lo scalone a doppia rampa in pietra calcarea. Al piano nobile,invece, possiamo ammirare la «Sala degli Specchi» con il soffitto interamente ricoperto da specchi e dipinti, con le pareti adornate di marmi policromi, vetri colorati e altorilievi marmorei, rappresentanti gli antenati di casa Gravina. E’ l’unica villa settecentesca del territorio bagarese a possedere una «stanza dello scirocco». Si tratta di una stanza realizzata nel sottosuolo utilizzata come rifugio durante le giornate in cui tirava il vento di scirocco. La villa ospita al primo piano la Pinacoteca comunale, dedicata a Renato Guttuso noto pittore nato a Bagheria (1911/1987),che espone ben 100 opere donate dall’artista nel 1973 al comune di Bagheria. Nel giardino dietro la villa si trova anche la tomba del celebre pittore. Prima di morire Guttuso ha espresso il desiderio di essere sepolto in un luogo da dove si potesse vedere il mare e per l’appunto da lì si apre lo splendido scenario del mare azzurro del golfo di Palermo. Le spoglie del Maestro riposano all’interno dell’arca monumentale realizzata con marmi brasiliani celesti dallo scultore e amico di Guttuso, Giacomo Manzù. Il regista siciliano Giuseppe Tornatore nel 2009 ha ambientato a Bagheria il suo film «Baarìa». Il film,attraverso la vita del protagonista Peppino,racconta,a partire dagli anni del fascismo agli anni ’80, la storia di una famiglia per tre generazioni. Dacia Maraini,nel romanzo autobiografico «Bagheria», ritrae con affetto la cittadina siciliana,in cui la scrittrice approda da bambina ,dopo due durissimi anni di prigionia in un campo di concentramento giapponese. * * *Ritrovo dei partecipanti alle ore 7.30 nei pressi dell’istituto – partenza per Bagheria *Partenza per Messina alle ore 17.00 c.a. *Arrivo a Messina ore 19.30 c.a nei pressi dell’istituto * * Ristorante, Trattoria, Osteria ZZA' MARIA Via Paternò, 11 - 90011 Bagheria (PA) Numero di Telefono: 091.931388 grazie Power point realizzato dall’IC San Francesco Fonte : google