Le macchine da guerra di Leonardo da Vinci Leonardo Da Vinci costruì molte opere. Molte di queste erano per la guerra e sfogliando queste pagine ne troveremo alcune A cura di Alessandro Milite Il cannone navale Ampio mortaio, azionato da un solo marinaio e montato su piattaforma girevole, riversa gran quantità di fumo e proiettili incendiari sulle malcapitate navi nemiche. Proiettili ogivali I proiettili sono la conferma delle leggi che Leonardo enuncia sull’influenza delle correnti su di essi. Ai proiettili aveva dato una forma affusolata e ricavato delle alette per la stabilita del volo e nelle palle sparate dai cannoni ricavò dei fori per essere riempite si polvere pirica, le stesse che gli inglesi adottarono nella vittoriosa battaglia di Waterloo. Carro armato Leonardo studia un carro pesante, a forma di testuggine, armato di cannoni tutt’attorno. Il movimento era affidato ad un sistema ad ingranaggi collegato alle ruote ed azionato, con manovelle, da “8 uomini” all’interno. Carro falciante Il disegno di Leonardo mostra un carro trainato da cavalli con falci ruotanti mosse da un ingegnoso meccanismo di trasmissione che, attraverso un albero, comunica con un sistema di “ruota a pioli-rocchetto a lanterna”, direttamente collegato al movimento delle ruote del carro. La barca con falce Attraverso un sistema di copertura, la barca può avanzare ed essere manovrata senza pericolo. La falce, azionata sollevando l’asta in legno da un meccanismo a rocchetto, colpisce le vele delle navi nemiche ruotando di 360 gradi e distruggendo gli alberi delle navi nemiche. La difesa delle mura Leonardo non progettò solamente macchine d'attacco, ma anche complessi e ben congegnati sistemi di difesa. In questo caso, quando le mura venivano assalite dai nemici, i soldati nascosti dietro le merlate del castello, attraverso un sistema a leva, erano in grado di allontanare l'avversario e le sue strutture di attacco con un movimento molto semplice e veloce. Le modalità d’ assalto Tra le tecniche d’assalto di mura nemiche Leonardo illustra alla sua maniera, sempre vivace ed evocativa, l’uso di arpioni e cinture che permettono allo scalatore di raggiungere l’obbiettivo secondo modi simili a quelli resi popolari dalla moderna cinematografia d’azione. La catapulta Molti sono i progetti di catapulte. Questa sfrutta un particolare congegno a doppia balestra che produce una quantità di energia molto elevata per scagliare i proiettili, di pietra o di materiale incendiario, a distanze anche considerevoli. Le operazioni di carica delle due grosse balestre avvenivano attraverso una manovella posta sul lato della catapulta stessa. La bombarda Anche non essendo un’invenzione leonardesca, il grande genio applica le sue idee con una vite senza fine che si trova sotto la bombarda, permettendo di regolare con precisione il getto delle palle. Carro coperto Come si vede dal disegno, si tratta di un carro con copertura a tunnel che, se le mura avversarie fossero state dotate di un sistema per respingere le scale nemiche, con questo carro, il problema era risolto. Escavatrice da Trincea Tra i molti disegni di architettura militare, effettuati dal “genio” durante l’ incarico prestigioso di “architetto ed ingegnere generale”, ricevuto dal duca Valentino Borgia, vi è anche una macchina per scavare trincee, operata da pesi e contrappesi, è vista in azione secondo un sistema pressoché automatizzato. Circunfolgore Un sistema di 16 cannoni montati su una piattaforma circolare e manovrabile. I cannoni avrebbero dovuto sparare contemporaneamente in modo che la nave non deviasse dal moto desiderato. La scala mobile Questo modello permette di attaccare le fortificazioni nemiche in maniera semplice ed allo stesso tempo è di facile trasporto. Vi stupirete davanti a questa macchina, pensando all’attualità di quest’ultima. Cannone con regolazione di alzata La grande novità di questo concetto dinamico della guerra è la possibilità di regolare la traiettoria dei proiettili, con una regolazione di alzata, e la mobilità dello spostamento orizzontale del cannone. Ponte arcuato Si tratta dei ponti “leggerissimi e forti” che Leonardo prometteva nelle lettere al moro, rapidamente costruibili vengono usati per scopi essenzialmente militari e permettono, con lo scavalcamento del fiume. Essi permettevano, quindi, veloci ed inaspettati spostamenti delle truppe contribuendo al fattore sorpresa talvolta fondamentale agli esiti della battaglia.