Pastorale della famiglia Animatori Filippo e Graziella Anfuso Parrocchia Santa Maria della Guardia Ordine Frati Minori - Catania www.parrocchiadellaguardia.it ritardo (Mt 5, 3-10) ritardo INTRODUZIONE • Il “discorso della montagna” è riportato dall’evangelista Matteo in tre capitoli (capp. 5-7) e rappresenta la totale radiografia del discepolato. • Le beatitudini vengono indirizzate a persone che sono in condizioni umane di prova, di difficoltà, di contraddizione vissuta. • La beatitudine non esclude fatica, sofferenza e sacrificio, ma è tale perché nasce dalla consapevolezza della situazione in cui si è. • Gesù è l’uomo delle beatitudini. ritardo Beati i poveri nello spirito, perché loro è il regno dei cieli (Mt 5,3) ritardo Regno di Dio, regno dei cieli [da La Bibbia Via Verità e Vita, Ed. San Paolo 2009, pag 2624 ] • Indica la piena e definitiva sovranità di Dio sul mondo, la storia e gli uomini. • E’ il tema centrale della predicazione di Gesù (Mt 4,23; 9,35; Mc 1,15). • Annunciato come realtà già presente (Mt 12,28; Lc 17,21; 21,32), • che avrà compimento nella escatologia (Mt 13,43; 25,31–32; cf 1Cor 15,25-26). ritardo I poveri nello spirito • La povertà di spirito non va confusa con la povertà materiale. • E’ in ballo piuttosto il valore che si attribuisce alle proprie risorse umane, materiali e morali. • Questa disposizione d’animo, o virtù, apre la serie delle beatitudini, e ciò significa che ne è, per così dire, la porta di ingresso. • La mancanza di povertà di spirito impedisce il discepolato. ritardo I poveri nelle Scritture • Nell’Antico e nel Nuovo Testamento i poveri sono quelli che gridano per la loro condizione, e gridano a Dio. • La povertà è presentata come un’attitudine che spinge a invocare Dio a partire dalla consapevolezza dei propri bisogni e limiti. • Un’attitudine di apertura a Dio, • come quel <<resto di Israele>> umile e povero che confida solo nel Signore (cfr. Sof 3,12-13). ritardo Gesù e i ricchi • I ricchi sono i sazi, gli arroganti, i prepotenti che non sono mai curvati né si curvano verso gli altri, ma piuttosto curvano gli altri. • Quando secondo Gesù, uno è ricco e di conseguenza è condannato? • Quando non si accorge di chi accanto a lui è nel bisogno e non si dispone ad aiutarlo, proporzionalmente alle proprie forze e ai propri beni. • Non si può essere ricchi di averi e di beni, senza tenere conto degli altri, e nello stesso tempo essere poveri nel cuore. ritardo Qual è stata la povertà di Gesù • La Seconda Persona della Trinità, ossia la Parola del Padre, ha fatto delle scelte ben precise circa le risorse terrestri, fin dal primo istante della sua Nascita umana. [“Non c’era posto” (cfr. Lc 2,7)] • Gesù è cresciuto in una famiglia semplice ma non misera. • Non sta scritto che patì la fame, se non quando digiunava liberamente (cfr. Mt 4,2; Lc 4,2). • Non possedeva beni personali. ritardo La povertà vissuta da Gesù, è condivisione • Gesù non pensava mai di accumulare in vista del domani che preoccupa (cfr. Mt 6,25.34). • La povertà vissuta da Gesù Cristo e da lui annunciata nelle beatitudini non è un mancare di tutto ma è una rinuncia a possedere per sé. • Dio per amore si fa povero coi poveri. San Francesco di Assisi [da JOSEPH RATZINGER/BENEDETTO XVI, Gesù di Nazaret, Rizzoli 2007, pp. 102-104] • ha colto la promessa di questa Beatitudine nella sua radicalità estrema, fino al punto di dare via anche il proprio vestito e farsene dare uno dal Vescovo. • Per Francesco questa umiltà estrema significava soprattutto libertà di servire, libertà per la missione, estrema fiducia in Dio. • Significava un correttivo alla Chiesa del suo tempo che con il sistema feudale aveva perso la libertà e la dinamica dello slancio missionario. ritardo Una chiesa povera per i poveri • La missione vissuta e proclamata da Gesù è stata quella di farsi povero per incontrare i poveri e portare loro la buona notizia, il Vangelo. • La chiesa deve essere coerente con <<i sentimenti che furono in Cristo Gesù>> (Fil 2,5) deve essere povera e serva. • Come Gesù si fece povero, così faccia la chiesa. ritardo Maria umile e povera • Maria vive realizzando la Parola, e la Parola si realizza in Lei. • Per il resto, la vita quotidiana scorre sui binari di ciò che è essenziale, • senza strane ambizioni, e senza illusioni su se stessa, • sapendo di essere, davanti a Dio, soltanto la “sua serva” (cfr. Lc 1,48). ritardo Conclusione • La capacità di usufruire di tutte le cose create, senza assolutizzarne alcuna, cioè senza far dipendere la propria felicità o infelicità da alcuna cosa creata, e nello stesso tempo percepire la realtà del Regno di Dio come unico assoluto, si chiama evangelicamente “povertà di spirito”, ed è un atteggiamento che rende beati coloro che vivono così. • ‹‹I poveri nello spirito sono quelli che hanno cessato di vedere nel proprio io il centro del mondo […] Si spogliano di tutto, al limite anche di se stessi. E a ogni istante ricevono la propria esistenza da Dio, come Grazia››. (Olivier Clément, Cit. in Dupont, op. cit. , p. 52). ritardo Riflessione • La mia felicità dipende da quello che possiedo? • Fino a che punto posso definirmi povero in spirito? ritardo RIFERIMENTI Fonti consultate per questa presentazione: LE VIE DELLA FELICITA’ – ENZO BIANCHI – ED. MONDOLIBRI S.p.A., MILANO IL RITRATTO DEL DISCEPOLO – ENZO CUFFARO – Sito web CRISTOMAESTRO GESU’ DI NAZARET, JOSEPH RATZINGER/BENEDETTO XVI, Rizzoli 2007 LA BIBBIA VIA VERITA’ E VITA, Ed. San Paolo 2009 ritardo www.parrocchiadellaguardia.it Presentazione realizzata da Filippo e Graziella Anfuso ritardo