Caratteristiche, potenziali e
limiti di un’interpretazione
dinamica della tangente
Progetto di ricerca di
Pietro Milici
1
INTRODUZION
E
STORIA
FONDAMENTI
DIDATTICA
La tangente in geometria
Retta passante per un punto di una curva con
determinate proprietà (data una curva e un
punto si trova la tangente)
 Utilizzo costruttivo: tangenti per definire curve
tramite inviluppo (senza continuità, processo di
limite)


Movimento trazionale: utilizzo dinamico e
continuo delle proprietà della tangente per
costruire in modo continuo la curva che soddisfi
tali proprietà (la curva e la tangente nascono
dalla rispettiva correlazione)
2
INTRODUZION
E
STORIA
FONDAMENTI
DIDATTICA
Assunto di base (da verificare)
L’interpretazione dinamico/concreta della
tangente può facilitare lo studente
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INTRODUZION
E
STORIA
FONDAMENTI
DIDATTICA
Questioni didattiche
Utilizzo di artefatti per l’analisi?
 Costruzione assiomatica della teoria
sottostante la geometria trazionale?
 Il cambiamento epistemologico può
portare a una rilettura dell’analisi?

4
INTRODUZION
E
STORIA
FONDAMENTI
DIDATTICA
Questioni fondazionali
Che limiti ha l’interpretazione della
derivata come “ruota”? Fino a che livello
dell’analisi va bene?
Confronto la “concreta” ruota con
l’attuale più potente mezzo concreto:
Macchina di Turing
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INTRODUZION
E
STORIA
FONDAMENTI
DIDATTICA
Confronto con la computabilità
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INTRODUZION
E
STORIA
FONDAMENTI
DIDATTICA
Interpretazione concreta e
costruttiva della tangente
Strumenti storici:
 Peso tirato con fune

Ruota che rotola senza strisciare
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INTRODUZION
E
STORIA
FONDAMENTI
DIDATTICA
La Trattrice di Perrault
Un grave in posizione iniziale B0 è trascinato
tramite una fune di lunghezza fissa a la cui
estremità si muove lungo r
(seconda metà 17° secolo)
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INTRODUZION
E
STORIA
FONDAMENTI
DIDATTICA
Huygens e il movimento trazionale
Problema: legittimazione curve trascendenti con
puro movimento geometrico (1693)
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INTRODUZION
E
STORIA
FONDAMENTI
DIDATTICA
Esempi di movimento trazionale
Perks (inizi del 18° secolo)
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INTRODUZION
E
STORIA
FONDAMENTI
DIDATTICA
Integrafi
Coradi (1889)
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INTRODUZION
E
STORIA
FONDAMENTI
DIDATTICA
Differential analyzer
Vannevar Bush, M.I.T. (1931)
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INTRODUZION
E
STORIA
FONDAMENTI
DIDATTICA
Rivoluzione digitale
Paradigma di calcolo da analogico a digitale
(maggiore controllo sugli errori)
Turing 1936: introduzione della Macchina
Universale (tesi Church-Turing)
 Nascita e sviluppo delle scienze
informatiche

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INTRODUZION
E
STORIA
FONDAMENTI
DIDATTICA
Cosa fatto storicamente sul
Movimento Trazionale
 Singole
macchinette per risolvere
graficamente singoli problemi
 Generalizzazione del metodo: come
passare da classi di equazioni differenziali
alle relative macchine trazionali (Riccati,
1752)
 Non si ha né una giustificazione del
perché fisico del movimento né una
assiomatizzazione geometrica
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INTRODUZION
E
STORIA
FONDAMENTI
DIDATTICA
Base del movimento trazionale


Piano di base
Strumenti:
◦ Assi – corpi rigidi rettilinei (3 gradi di libertà)
◦ Carrelli – usa un asse come binario (1 grado di
libertà)

Vincoli:
◦ Perno – vincola due strumenti a ruotare attorno al
loro punto in comune
◦ Ruota – obbliga un punto di un asse a non muoversi
perpendicolarmente all’asse cui appartiene
(modello NON minimale!)
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INTRODUZION
E
STORIA
FONDAMENTI
DIDATTICA
Confronto con modelli noti
General Purpose Analog Computer (GPAC),
Shannon (1941) per Differenzial Analyzer
(calcola tutte e sole le funzioni soluzioni di
sistemi di eq. differenziali polinomiali)
Componenti:
 Addizionatori
 Integratori
 Costanti
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INTRODUZION
E
STORIA
FONDAMENTI
DIDATTICA
Risultati ottenuti
Movimento trazionale:
 Estende curve algebriche
 Costruisce tutte le funzioni del GPAC
 Risolve equazioni differenziali in C
(ad esempio costruzione cicloide e^ix)
 Permette la proiezione di funzioni
complesse sui reali, estendendo GPAC
con funzioni non analitiche
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INTRODUZION
E
STORIA
FONDAMENTI
DIDATTICA
Limiti del movimento trazionale

Impossibili funzioni discontinue (confronto con
computabilità di funzioni reali)

Basta per creare un collegamento con gli
algoritmi? Estendibilità in più dimensioni?
Possibile estendere modello per derivate non
intere? (la funzione Gamma di Eulero

( z )   t z 1et dt è computabile ma non DAE)

0
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INTRODUZION
E
STORIA
FONDAMENTI
DIDATTICA
Sbocchi didattici
Interpretazione epistemologica della
tangente
 Macchine matematiche e artefatti
(Bartolini Bussi, Rabardel)
 Vedere risolvere con mezzi meccanici
equazioni differenziali in R e C (e
possibilità di vedere differenze tra i
campi)
 Creare un sistema assiomatico ad hoc

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FILOSOFIA
STORIA
EPISTEMOLO FONDAMEN DIDATTICA
GIA
TI
Esempio: studio di funzione
Funzione radice quadrata:
 f '( x)  1
2 f ( x)

 f (1)  1
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INTRODUZION
E
STORIA
FONDAMENTI
DIDATTICA
Esempio: studio di funzione
Registro analitico Registro geometrico
Dominio: {x≥0}
Qui si vede una grande differenza con la parte analitica. Infatti la
macchinetta, osservata staticamente, non permette di valutare il campo di
esistenza. Questo è dovuto al fatto che le ascisse vengono utilizzate
dinamicamente. D’altro canto si può però vedere come la macchinetta si
blocchi se f(x)=0
f è sempre non Se si ha f(x)=0, non si può continuare a sinistra (la macchinetta, come già
negativa
detto, si blocca). Pertanto, per continuità, f è sempre non negativa
f è crescente
Considerando la macchinetta (tangente perpendicolare al segmento
passante per (x+½,0) ), la derivata sarà positiva quando f è non negativa
(in tutto il dominio [sarebbe 0 solo se f(x)= ∞] )
Per
x→+∞,
f Sappiamo che f è crescente, quindi non può oscillare. Per assurdo
tende all’infinito e consideriamo che converga, pertanto la derivata dovrà tendere a 0, e in tal
f’ tende a 0
caso la tangente sarà perpendicolare alla retta passante per (x,f(x)) e
(x+½,0), che dovrà essere parallela all’asse delle ordinate: questo implica
che f(x) deve tendere ad ∞, da cui l’assurdo: perciò diverge.
Una volta vista la divergenza, per il ragionamento dell’assurdo, la
tangente tenderà a divenire orizzontale.
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INTRODUZION
E
STORIA
FONDAMENTI
DIDATTICA
Bibliografia 1/2
Bartolini Bussi, M. G. & Mariotti, M. A.: Semiotic mediation: from history to the mathematics classroom, For the learning of Mathematics, vol.
19 (2), 27-36 (1999).
Bartolini Bussi, M. G. & Maschietto, M.: Working with artefacts: the potential of gestures as generalization devices. Research Forum:
Gesture and the Construction of Mathematical Meaning, in Proceedings of th 29th Conf. of the Int. Group for the Psychology of Mathematics
Education, Melbourne, Australia, vol. 1, 131-134 (2005).
Bartolini Bussi, M. G. & Maschietto, M.: Macchine matematiche: dalla storia alla scuola. Springer-Verlag, collana Convergenze (2006).
Bartolini Bussi, M. G. & Pergola, M.: History in the Mathematics Classroom: Linkages and Kinematic Geometry, in Jahnke H. N., Knoche
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Blum, L.: Computing over the Reals: Where Turing Meets Newtons, Notices of the AMS (Oct. 2004).
Blum, L., Cucker, F., Shub M & Smale S.: Complexity and Real Computation, Springer-Verlag (1998).
Bos, H. J. M.: Tractional motion and the legitimation of transcendental curves, Centaurus, 31, 9-62 (1988).
Bos, H. J. M.: Recognition and wonder : Huygens, trational motion and some thoughts on the history of mathematics, Tractrix, Yearbook for
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Providence (Rhode Island): American Mathematical Society, 1993, pp. 1-21; 2nd edition 1997.
Bos, H. J. M.: Redefining Geometrical Exactness, Descartes’ Trasformation of the Early Modern Concept of Construction, Springer-Verlag, New
York (2001).
Descartes R.: La géométrie, appendix of Discours de la méthode (1637). Reprint: New York: Dover, 1954.
Huygens, C.: Letter to H. Basnage de Beauval, February 1693, Œuvres, vol. 10, pp. 407-422. Printed in Histoire des ouvrages des sçavants (or
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Kempe, A. B.: On a general method of describing plane curves of the nth degree by linkwork. Proceedings of the London Mathematical
Society, VII, 213-216 (1876).
Kuhn, T. S.: The Structure of Scientific Revolutions. Chicago: University of Chicago Press (1962).
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INTRODUZION
E
STORIA
FONDAMENTI
DIDATTICA
Bibliografia 2/2
Leibniz, G. W.: Supplementum geometriæ dimensoriæ seu generalissima omnium tetragonismorum effectio per motum : similiterque
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Lipshitz, L. & Rubel, L. A.: A differentially algebraic replacement theorem, and analog computability, Proceedings of the American Mathematical
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Pascal, E.: I miei integrafi per equazioni differenziali. Libreria scientifica ed industriale di Benedetto Pellerano, Napoli (1914).
Perks, J.: The construction and properties of a new quadratrix to the hyperbola, Philosophical Transactions of the Royal Society of London, 25,
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Perks, J.: An easy mechanical way to divide the nautical meridian line in Mercator’s projection, with an account of the relation of the same
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Podlubny I.: Fractional Differential Equations. An Introduction to Fractional Derivatives, Fractional Differential Equations, Some Methods of Their
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Pour-El, M. B.: Abstract computability and its relations to the general purpose analog computer. Transactions of the American Mathematical
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Riccati, V.: De usu motus tractorii in constructione æquationum differentialium commentarius, Bononiæ : Ex typographia Lælii a Vulpe (1752).
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Tournès, D.: Vincenzo Riccati's treatise on integration of differential equations by tractional motion, Oberwoalfach Reports, 1, 2738-2741
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Tournès, D.: La construction tractionnelle des équations différentielles dans la première moitié du XVIIIe siècle, in Histoires de géométries
Textesdu séminaire de l’année 2007, Dominique Flament (éd.), Paris: Fondation Maison des Sciences de l’Homme, 14p. (2007).
Tournès, D.: La construction tractionnelle des équations différentielles. Paris : Blanchard, (2009).
Turing, A.M.: On Computable Numbers with an Application to the Entsheidungsproblem. Proc. London Math. Soc., 42, 230-256 (1936)..
Weihrauch, W.: Computable Analysis. Springer-Verlag, Berlino (2000).
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