Circolo di Caserta
PIANO URBANISTICO
COMUNALE DI CASERTA
LE VOCI DELLA CITTA’
CASERTA 23/11/2013
Ing. Gianfranco Tozza
Il nostro futuro inizia dalle città
Non esistono città intelligenti senza cittadini
informati, attivi, creativi.
Obiettivi della pianificazione territoriale ed urbanistica
Legge regionale n. 16/2004 – art. 2
c)
dell'integrità
fisica
esicurezza
dell'identità
culturale
del
territorio
f)
tutela
ee sviluppo
del
paesaggio
agricolo
eordinato
delle
a)
promozione
dell'uso
razionale
e dello
sviluppo
g)tutela
b)
d)miglioramento
e)
tutela
potenziamento
salvaguardia
sviluppo
della
della
dello
del
salubrità
paesaggio
sviluppo
degli
eeconomico
della
mare-terra
insediamenti
vivibilità
e dei
attraverso
la valorizzazione
delle
risorse paesistico
- ambientali
e
del
territorio
urbano
ed
extraurbano
mediante
il
minimo
attività
produttive
connesse;
delle
umani
centri
regionale
attività
abitati;
daiefattori
locale;
produttive
di rischio
e turistiche
idrogeologico,
connesse.
sismico e
storico - culturali, la conservazione degli ecosistemi, la
consumo
di suolo;
vulcanico;
riqualificazione dei tessuti insediativi esistenti e il recupero dei siti
compromessi;
Obiettivi della pianificazione territoriale ed urbanistica
Legge regionale n. 16/2004 – art. 2
a) promozione dell'uso razionale e dello sviluppo ordinato del territorio urbano ed
extraurbano mediante il minimo consumo di suolo;
b) salvaguardia della sicurezza degli insediamenti umani dai fattori di rischio idrogeologico,
sismico e vulcanico;
c) tutela dell'integrità fisica e dell'identità culturale del territorio attraverso la
valorizzazione delle risorse paesistico - ambientali e storico - culturali, la conservazione
degli ecosistemi, la riqualificazione dei tessuti insediativi esistenti e il recupero dei siti
compromessi;
d)miglioramento della salubrità e della vivibilità dei centri abitati;
e) potenziamento dello sviluppo economico regionale e locale;
f) tutela e sviluppo del paesaggio agricolo e delle attività produttive connesse;
g) tutela e sviluppo del paesaggio mare-terra e delle attività produttive e turistiche
connesse.
PARTECIPAZIONE E PUBBLICITA’ NEI
PROCESSI DI PIANIFICAZIONE
Legge regionale n. 16/2004 – art. 5
Alle fasi preordinate all’adozione e all’approvazione degli strumenti
di pianificazione sono assicurate idonee forme di pubblicità, di
consultazione e di partecipazione dei cittadini, anche in forma
associata, in ordine ai contenuti delle scelte di pianificazione.
PARTECIPAZIONE AL PROCEDIMENTO DI
FORMAZIONE DEI PIANI E DELLE LORO
VARIANTI
Regolamento di attuazione per il governo del territorio
del 04/08/2011 – n.5, Art. 7
Comma 1
L’amministrazione procedente garantisce la partecipazione e la
pubblicità nei processi di pianificazione attraverso il coinvolgimento
di tutti i soggetti pubblici e privati nel procedimento dei piani o di
loro varianti, in attuazione delle disposizioni della legge n. 241/90 e
dell’art. 5 della legge regionale 16/2004.
Comma 2
Prima della adozione del piano sono previste consultazioni, al fine
della condivisione del preliminare di piano.
Comma 3
Entro 60 giorni dalla pubblicazione del piano o della variante è
consentito a soggetti pubblici e privati, anche costituiti in
associazioni e comitati, proporre osservazioni contenenti
modifiche ed integrazioni alla proposta di piano variante
Elaborazione del PUC
ANALISI SWOT DELLA CONUBARZIONE CASERTANA
Punti di forza
Punti di debolezza
-Localizzazione e posizionamento strategico della
Conurbazione Casertana (cerniera tra due corridoi)
-Accessibilità delle reti lunghe e presenza di poli
logistici e reti intermodali
-Presenza di grandi attrattori culturali (architettonici
e archeologici) e naturali (aree protette e siti di
interesse comunitario)
-Presenza di concentrazioni produttive e di poli
commerciali
-Presenza di tradizioni produttive
-Produzioni agroalimentari tipiche e/o certificate di
successo sul mercato nazionale ed estero
-Presenza del centro di ricerca aerospaziale di
rilevanza internazionale
-Concentrazione di uffici amministrativi nella città
di Caserta e di poli di servizio (Ospedali,
Università, Tribunale, etc.)
-Offerta formativa articolata e buona dotazione di
infrastrutture per l’istruzione
-Popolazione giovane, anche tra gli immigrati
-Emergenze ambientali e paesaggistiche
-Condizioni di abuso del territorio (emergenza
rifiuti, attività estrattive)
-Condizioni di degrado urbano e illegalità diffusa
-Elevati tassi di criminalità e microcriminalità e
diffuso senso di insicurezza dei cittadini e degli
operatori economici
-Reti locali (trasporto/viabilità) insufficienti
-Situazione di crisi delle grandi aziende in settori
strategici (elettronica, telecomunicazioni,
meccanica, chimica) e delle PMI nei settori
tradizionali
-Frammentazione del sistema produttivo
-Basso livello di competitività delle imprese e
scarsa propensione all’innovazione
-Insufficiente promozione turistica ed assenza di
servizi integrati e complementari
-Negativo andamento del mercato del lavoro in
specie giovanile e femminile
-Presenza di lavoro irregolare e sommerso -Carenza di infrastrutture sociali (sociosanitarie, tempo libero, cultura, etc)
Opportunità
Minacce
-Opportunità offerte dalla programmazione dei
Fondi Strutturali 2007-2013 (ruolo delle città,
sviluppo sostenibile, reti, ricerca e I&CT,
partnership pubblico/private etc.)
-Politiche di decentramento amministrativo a favore
dei sistemi territoriali locali
-Sviluppo di grandi progetti infrastrutturali
(Aeroporto di Grazzanise, Metropolitana
regionale)
-Disponibilità sul territorio di vaste aree per
interventi di riqualificazione urbana (ex aree
industriali e militari)
-Espansione della domanda turistico/culturale
-Sviluppo di nuove economie derivanti dai processi
di riqualificazione di territori confinanti con la
Conurbazione (area costiera, area nolana)
-Rischio di esclusione dell’area della Conurbazione
dalle gerarchie competitive urbane, regionali ed
extra-regionali
-Rischio di marginalità della Conurbazione rispetto
all’area metropolitana di Napoli
-Aumento tendenziale del degrado urbano,
ambientale, sociale e dell’illegalità diffusa in
assenza di adeguate politiche atte a contrastare tali
fenomeni
-Rischio di scarsa integrazione delle politiche di
sviluppo urbano con gli investimenti in opere
infrastrutturali previsti e/o in corso di realizzazione
(aeroporto, interporto, policlinico, ex saint gobain)
-Rischio di esclusione sociale di giovani e donne
-Fenomeni migratori giovanili verso il centro-nord
PRELIMINARE DI PUC
QUADRO CONOSCITIVO
• Stato di attuazione degli strumenti di pianificazione vigenti;
• Uso ed assetto storico del territorio;
• Condizioni geologiche, idrauliche, naturalistiche e ambientali del territorio (stato
dell’ambiente);
• Assetti fisici, funzionali e produttivi del territorio.
• La rete delle infrastrutture esistenti, incluse quelle previste dagli altri strumenti di
pianificazione e programmazione sovraordinati e dei servizi per la mobilità di maggiore
rilevanza;
• Ricognizione del patrimonio dismesso, sottoutilizzato e/o degradato e l’elenco dei beni
pubblici.
• Carta unica del territorio (vincoli, tutele, vulnerabilità).
PRELIMINARE DI PUC
DOCUMENTO STRATEGICO
• Obiettivi generali e scelte di tutela e valorizzazione degli elementi di identità
culturale del territorio urbano e rurale.
• Trasformabilità ambientale ed insediativa del territorio comunale, inclusa
l’adozione di principi e criteri perequativi e compensativi da implementare ed
attuare nel piano programmatico/operativo;
• Obiettivi quantitativi e qualitativi delle dotazioni territoriali;
• Relazione di coerenza degli obiettivi generali che si intendono perseguire con
i contenuti del Ptr e del Ptcp.
RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE
Secondo allegato I DLGS n° 152/2006
• Descrizione del preliminare di PUC
• Obiettivi ed effetti significativi che l’attuazione del
PUC potrebbe avere sull’ambiente e sul patrimonio
culturale
• Indicatori ambientali di riferimento e modalità di
monitoraggio (organizzazione, risorse, dati)
QUALE CITTA’
Riqualificazioni ambientale ed urbana
• Qualità delle matrici aria, suolo, acqua;
•
Inquinamento e bonifica dell’area vasta Lo Uttaro;
• Riqualificazione degli spazi pubblici;
• Presenza di cave e cementifici;
• Recupero e/o riuso dei siti di cava dismessi o in via di dismissione;
• Recupero e riutilizzo degli spazi rurali;
• Gestione dei rifiuti;
• Il Macrico;
• Riuso delle caserme dismesse;
Identità locale, beni culturali ed ambientali
• Vocazioni culturali
• Prodotti tipici
• Monumenti
• Le frazioni di Caserta
• Università
• Il paesaggio (I Tifatini)
MISSION ECONOMICA
• Specializzazioni produttive;
• Servizi ( turismo, Policlinico......)
• Ricerca ( Università,......)
LE INFRASTRUTTURE E LA MOBILITA’
• Metropolitana regionale;
•Trasporto pubblico urbano ed extraurbano;
• Le nuove strade individuate dal progetto PIU Caserta
• Mobility management
CASERTA CITTA’ INTELLIGENTE
• La produzione e distribuzione dell'energia rinnovabile;
•Il sistema informativo territoriale;
• La gestione della sicurezza;
• La gestione della mobilità;
• La diffusione della conoscenza.
Scarica

G. Tozza - Circolo Legambiente Caserta