Francesco Monti
3° B
ASTROLOGIA DEI
POPOLI ANTICHI
•Introduzione
•L’uomo primitivo
•Babilonesi
•Maya
•Egizi
•Cinesi
•Indiani
•Popoli nord americani
Introduzione
L’astronomia è molto probabilmente la più
antica delle scienze, che ha contribuito più
di ogni altra all’evoluzione del pensiero.
Essa nacque a seguito delle necessità
della vita quotidiana (misura del tempo,
navigazione, agricoltura, ecc.) e del forte
interesse da parte dell'uomo per i grandi
fenomeni
naturali.
L'astronomia
è
rimasta
strettamente associata
alle
credenze e superstizioni astrologiche fino
agli inizi dell'età moderna.
Ripercorrere le tappe di una
disciplina come l’astronomia, e
cercare di capire come la sua
evoluzione sia stata legata al
contesto storico nel quale è
sorta, rappresenta un ponte tra il
mondo della scienza e il mondo
della cultura, tra il mondo della
fisica e il mondo della filosofia.
GLI ALBORI
E' impossibile identificare il luogo
o il momento preciso della storia,
della nascita dell'astronomia. Si
può forse dire che l’uomo abbia
imparato
a
osservare
e
riconoscere il cielo prima ancora
di saper leggere e scrivere.
Le domande che l’uomo si è
posto sull’origine dell’Universo
sono tra le più antiche della
scienza e rappresentano forse
l’origine della scienza stessa.
Dall’osservazione del cielo,
l’uomo ha cercato di trarre
indizi e spiegazioni riguardanti
fenomeni
di
ordine
trascendente, in primis la
morte, venendo così a porre le
basi di un patrimonio spirituale,
fondamento
della
religione
stessa, ma anche di tutto ciò
che ha a che fare con
l'irrazionale.
Indice
L’uomo
primitivo
Presto
le
necessità
quotidiane lo portano ad
un rudimentale computo
del tempo, che avviene
attraverso:
•le fasi del di e della
notte
•il ciclo delle lunazioni
•il
succedersi
delle
stagioni.
Fin dagli albori della sua
storia l’uomo guarda il cielo e
lo scruta con meraviglia e
stupore, talvolta con timore,
quando i violenti bagliori di
lampi squarciano la notte.
Un’eclisse, con il suo improvviso accadere doveva incutere
un certo timore nell’uomo antico, per non parlare poi
dell’improvviso apparire di una cometa o di una supernova.
Stonehenge
La rovina megalitica di Stonehenge si
trova nell’Inghilterra del Sud.
È costituito da dolmen elementari,
strutture architettoniche costituite da
due o più sostegni verticali su cui
poggia una grande lastra piatta.
Si pensa che questo complesso sia
stato progettato non soltanto come un
luogo di culto, ma anche come un
immenso calendario e osservatorio
astronomico.
Dalle posizioni di alcune pietre, si possono individuare
solstizi ed equinozi, e le fasi della Luna.
Il 21 giugno, solstizio d’estate, il sole sorgente appare
dietro una delle pietre principali, la pietra del tallone (Hell
Stone), generando l’illusione che il sole stesso si regga in
equilibrio sulla pietra.
Indice
BABILONESI
I Babilonesi misero a punto metodi
matematici molto precisi che permisero loro
di compilare le prime Effemeridi (tabelle
periodiche che indicano la posizione dei
pianeti in gradi nel cielo zodiacale), che
permettevano di conoscere l'ubicazione e gli
spostamenti degli astri anche per le epoche
successive e calcolare gli istanti delle eclissi
di Luna.
L'Astrologia diventò culto
religioso. La lettura del Cielo era
vista come uno dei mezzi
mediante il quale i Sacerdoti
venivano a conoscenza delle
intenzioni e volontà delle
Divinità ed erano gli stessi
sovrani a richiedere precise
previsioni astrologiche.
La Luna era oggetto di particolari osservazioni e, per gli
astrologi babilonesi il Sole seguiva in ordine di importanza la
Luna.
Tavolette
effemeridi
La loro abilità nello studio del cielo li
portò ad identificare la fascia dello
zodiaco e l‘eclittica, da essi chiamata
"via del Sole", in cui trovare i pianeti.
Questa fascia in seguito venne divisa
in 360 parti, una per ogni giorno
dell‘anno, introducendo così l'uso del
sistema sessagesimale per il calcolo
dei gradi. Ebbero l'intuizione di
raggruppare le stelle in costellazioni
dando loro anche dei nomi.
Gli astronomi babilonesi furono i
primi a dividere il giorno in 24 ore,
anche se per loro il giorno
cominciava la sera, mentre il mese
cominciava all'emergere della Luna
dalle luci del tramonto subito dopo
il novilunio. Fissarono un
calendario di 12 mesi lunari di 29 e
30 giorni alternati in maniera non
regolare, dividendo i mesi in
settimane. Il primo giorno dell'anno
però cominciava con il plenilunio di
primavera.
Indice
MAYA
I Maya, pur non essendo a conoscenza della
forma della Terra, sapevano calcolare i momenti
dei solstizi, degli equinozi e delle eclissi; sono
famosi per la costruzione di templi e piramidi
dedicati agli dei del cielo, perfettamente allineati
con la posizione del Sole e degli astri in
determinati giorni dell‘anno.
Il loro culto era legato a Venere, identificato con la
divinità nota come “serpente piumato"; proprio sui
moti di questo pianeta svilupparono un preciso
calendario astronomico: sorprende ancor oggi la
precisione degli almanacchi astronomici improntati
sul ciclo di Venere con l'esiguo errore di un giorno
in 6.000 anni.
Venere aveva effetti psicologici sui Maya, è stato
dimostrato che i loro tempi di guerra erano basati
sugli stazionamenti di Venere e Giove.
Il calendario era formato da 18 mesi di 20 giorni con
5 giorni addizionali.
Primo interesse degli
astronomi Maya era il
passaggio allo zenit
del Sole, evento
possibile per la loro
latitudine.
I Maya avevano un
Almanacco (Codice di
Dresda) con la
descrizione dell'intero
ciclo di Venere.
Anche la Via Lattea era
oggetto di forte
venerazione, veniva
chiamata Albero del
Mondo, un albero fiorito
molto grande e
maestoso. Gli ammassi
nell'Albero erano visti
come fonte di vita.
Essi potevano
determinare
facilmente quelle
date, per la mancanza
di ombra, e le
attribuirono ad un
dio, il Dio
Immergente.
Indice
EGIZI
•Anche per gli Egizi, magia, religione ed astronomia si mescolano.
•Il Sole (RA o Osiride) e la Luna (Iside) sono considerate divinità.
•Un culto particolare è dedicato alla stella Sirio.
•Il Sole viene rappresentato spesso con una barca su cui compie quotidianamente il
giro intorno al mondo, oppure con il Faraone, anch’egli considerato divino.
•La Grande Piramide di Cheope, a Giza, è orientata secondo i punti cardinali e rivolta
verso la stella polare dell’epoca.
•Altri elementi (misure, ombra del sole) hanno fatto pensare a questa grande
costruzione come ad un osservatorio celeste o anche ad un mappamondo.
Era una scienza a carattere religioso, quindi era praticata
dai sacerdoti, i quali osservavano il cielo notturno per poter
determinare la posizione del Sole nella sua mistica corsa
notturna.
Tale
studio
aveva
condotto
gli
Egizi
all'individuazione di diverse costellazioni e di diverse stelle:
Orione, Cassiopea, Sirio, l'Orsa Maggiore, il Cigno.
Gli astri erano stati divisi in due gruppi: gli "Indistruttibili"
(ikhemu-sek), stelle circumpolari sempre visibili, e gli
"Infaticabili" (ikhemu-urz), vale a dire i pianeti erranti nel
cielo.
Fin dalle primissime dinastie erano conosciuti cinque
pianeti : Giove, Saturno, Marte, Mercurio e Venere.
IL CALENDARIO
Conoscevano i movimenti del Sole e delle stelle e li usarono per
costruire un calendario in cui l’anno,di 365 giorni e 6 ore
iniziava proprio con la levata eliaca, la ricomparsa mattutina di
Sirio, che coincide anche con l’inondazione del Nilo.
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CINESI
La Cina occupa il posto d’onore per la
conoscenza del cielo. Le accuratissime
osservazioni delle stelle sono fatte
risalire a circa 4000 anni fa.
Le
osservazioni
erano
molto
concentrate
sulle
costellazioni
(soprattutto quelle circumpolari, quelle
cioè che non sorgono e non
tramontano mai, ma compiono la loro
apparente
rivoluzione
quotidiana
attorno alla Stella Polare, restando
visibili
per
tutta
la
notte)
e
sull’apparizione di comete ed eclissi.
I Cinesi dei tempi antichi non
dedicavano molta attenzione al sorgere
e al tramontare degli astri.
Gli antichi astronomi cinesi iniziarono
le loro osservazioni sin dal 2000 a.C. :
risale infatti al 1217 a.C. la registrazione
della prima eclissi solare.
Si arrivò anche alla realizzazione di un
calendario lunisolare composto di 360
giorni, a cui venivano aggiunti 5 giorni
epagomeni; esso sorse probabilmente
già dal secondo millennio a.C.
L'Astronomia in Cina aveva una tale
importanza che venne addirittura
instaurato un "Tribunale Astronomico"
che si rifaceva direttamente allo stesso
sovrano.
L'imperatore veniva considerato il
"figlio dei cieli" e come tale aveva il
compito di mantenere l'armonia tra la
Terra il Cielo.
Per i Cinesi la costellazione più
importante era quella del Drago, oggi
simbolo nazionale.
Indice
INDIA
In India riferimenti all’astronomia si possono
riscontrare già nell’antichissimo Rig-Veda che è il
più antico documento scritto pervenutoci dalla
preistoria dell’uomo.
L’antica astronomia indiana conosceva i pianeti e,
collegandosi all’astrologia, erano convinti che
avessero una qualche relazione con le umane
fortune o sfortune.
Il moto delle stelle calcolato dagli hindu 4.500 anni fa non presenta sostanziali
differenze dalle misurazioni più recenti.
L’astronomia indiana antica era consapevole del fatto
che il sole è una stella tra le tante, posta al centro del
nostro sistema solare. Considerava il sole il Guru
(colui che rimuove le tenebre).
Uno dei più grandi astronomi indiani fu
Aryabhatta, nato nel 476 a.C.
Tra le altre cose, lo si ricorda per avere
proposto la teoria della gravitazione
eliocentrica, anticipando Copernico di un
migliaio di anni. Aryabhatta formulò la teoria
delle eclissi lunari dando la responsabilità del
fenomeno al Sole, proprio come Copernico e
Galileo osservarono molto tempo dopo.
I
calcoli
astronomici
di
Aryabhatta, servirono a creare
l’antico
calendario
hindu
(detto pachanga), il quale
teneva conto delle eclissi.
Fu sempre Aryabhatta a
formulare la teoria della
sfericità della terra.
Indice
INDIANI D’AMERICA
Le spiegazioni dei fenomeni naturali e anche dei
fenomeni astronomici per i popoli d’America
settentrionale si confondono con la religione e la
mitologia. Il rigore analitico e matematico è
complementare alla fantasia e alla capacità di
cogliere gli aspetti poetici della natura.
La conoscenza del cielo e dell’origine e delle
peculiarità degli astri, era tra le prerogative dello
sciamano, il quale scopriva la correlazione tra i
moti del sole e l’alternarsi delle stagioni, e
cercava di interpretare i movimenti della luna
nonché il sorgere e il tramontare di alcune delle
stelle più luminose o sella Stella del Mattino
(Venere), cui gli Indiani del sud-ovest e alcune
famiglie delle pianure dedicavano un culto
particolare.
I Sioux, i Crow, praticavano la danza del Sole.
Per il popolo Natchez, il Sole era un’assoluta
divinità e dominava, con gli influssi, la scena
politica e quindi regolava la vita.
La forza mitologica è presente in ogni racconto
indiano e la saggezza traspare evidente. Così il
cielo, originato dalla Terra e liberato dall’albero
da loro seminato, rende l’idea di un popolo che
ha legato la vita in un unico abbraccio.
Le stelle, quindi, sono vicine e lontane nello
stesso processo evolutivo. Così l’indiano
seminando il seme dell’albero, lo farà espandere
e da lì farà fuggire gli astri. Astri che formano
costellazioni. Come quella di Orione la cui
cintura e la spada formano due canoe.
I Mohicani vedono nelle tre stelle del timone del
Grande Carro tre cacciatori.
Insomma, ognuno nel cielo ci vede qualcosa e il
cielo è un grande albero.
Indice
LINK
www.antiqui.it/archeoastronomia/stonehenge.htm
www.paleolithicartmagazine.org/pagina104.html - 22k
it.wikipedia.org/wiki/Stonehenge - 65k
www.cdh.it/matematica/babilo.html - 13k
www.iltempiodiermes.com/files/babilonese.htm - 26k
www.anticoegitto.net/astronomia.htm - 4k
www.racine.ra.it/planet/testi/egizi.htm - 32k laser1.ca.astro.it/University/StoriAstro/AstMaya.htm - 6k
www.marginalia.it/mediawiki/index.php/Lucrezia_Florio_-_astrologia_nei_maya - 19k www.racine.ra.it/planet/testi/ruote.htm - 36k
cronologia.leonardo.it/astronom/astro001.htm - 74k
fcomby.tripod.com/Astronomia/antica.html - 14k
www.arianuova.org/arianuova.it/arianuova.it/Components/Italiano/B23-Astronomia.html
- 7k
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astrologia dei popoli antichi