ESEGESI E METODI INTERPRETATIVI “Poiché ama di più chi più osa, ho qualche lamentela circa il dolcissimo animo del gloriosissimo figlio mio, il signor Teodoro, perché ha ricevuto dalla Santa Trinità il dono dell’ingegno, il dono dei beni, il dono della compassione e della carità, ma si lascia tuttavia prendere incessantemente dagli affari del mondo, è intento alle continue pubbliche manifestazioni e trascura di leggere ogni giorno le parole del suo Redentore. Che cos’è, infatti, la sacra Scrittura se non una specie di lettera di Dio Onnipotente alla sua creatura? E certamente, se in qualche luogo la vostra gloria dimorasse altrove e ricevesse una lettera di un imperatore terreno, non indugerebbe, non riposerebbe, non concederebbe sonno ai propri occhi, se prima non avesse conosciuto ciò che l’imperatore terreno gli avesse scritto. L’imperatore del Cielo, il Signore degli uomini e degli angeli ti ha trasmesso una lettera a vantaggio della tua anima, e tuttavia, glorioso figlio, tu non ti curi di leggere con passione questa lettera. Sii ben disposto, ti prego, e medita ogni giorno le parole del tuo Creatore; impara a conoscere il cuore di Dio nelle parole di Dio per desiderare più ardentemente i beni eterni, perché il vostro cuore arda di più grandi desideri per i gaudi del cielo. Tanto maggiore allora sarà per esso il riposo, quanto più ora non cesserà di amare il suo Creatore. Ma per far questo, Dio onnipotente ti infonda lo Spirito consolatore. Egli stesso riempia della sua presenza il tuo cuore, e riempiendolo lo ricrei.” Eb 1,1-2 “Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose e per mezzo del quale ha fatto anche il mondo.” “… Dio nella Sacra Scrittura ha parlato per mezzo di uomini e alla maniera umana …” (DV 12) L'azione di Dio e la collaborazione degli scrittori: 1) Dio sceglie uomini nel possesso delle loro facoltà e capacità; 2) Dio agisce in loro e per mezzo di loro; 3) questi scrittori sono veri autori. “Dio parla per mezzo dell’uomo, al mondo umano, perché parlando così ci cerca” (S. Agostino) impara a conoscere il cuore di Dio nelle parole di Dio “Piacque a Dio nella sua bontà e sapienza rivelare se stesso e manifestare il mistero della sua volontà (cfr Ef 1,9), mediante il quale gli uomini per mezzo di Cristo, Verbo fatto carne, nello Spirito Santo hanno accesso al Padre e sono resi partecipi della divina natura (cfr Ef 2,18; 2Pt 1,4). Con questa rivelazione infatti Dio invisibile (cfr Col 1,15; 1Tim 1,17) nel suo grande amore parla agli uomini come ad amici (cfr Es 33,11; Gv 15,14-15) e si intrattiene con essi (cfr Bar 3,38) per invitarli e ammetterli alla comunione con sé” (DV 2). Per noi A tuo vantaggio “Voi che siete soliti prendere parte ai divini misteri, quando ricevete il corpo del Signore lo conservate con ogni cautela e ogni venerazione perché nemmeno una briciola cada a terra, perché nulla si perda del dono consacrato. È vostra convinzione – giusta convinzione – che sia una colpa lasciarne cadere per trascuratezza. Se per conservare il suo corpo siete tanto cauti – ed è giusto che lo siate – perché ritenete che sia colpa minore se si trascura la parola di Dio anziché il suo corpo?”. Cosa non è la Bibbia: - Un libro di storia - Un libro di scienza - Un romanzo Cosa è: Bibbia deriva dal greco Biblia, nome plurale, con cui si indica la collezione dei libri di cui è composta la Sacra Scrittura. È una biblioteca Biblioteca Ispirata da Dio Scritta da uomini Dimensione divino- umana Umiltà, condiscendenza Abbraccio (Kierkegaard) La Bibbia è Parola di Dio (ma la Parola di Dio non è la Bibbia) La Parola di Dio è il parlare di Dio nel senso ampio del suo comunicare e comunicarsi, vale a dire, della sua rivelazione. Dio si rivela in molti modi (il creato, la coscienza, gli eventi, la testimonianza dei santi, la celebrazione liturgica, il magistero della Chiesa, la fraternità dei credenti in Cristo, ecc.). In prospettiva cristiana, il culmine e la pienezza della Parola di Dio, cioè della sua rivelazione è Gesù Cristo, il Verbo (logos) che da sempre è presso Dio e che si è fatto uomo (Gv 1,1-2.14). La Parola di Dio è dunque più della Bibbia. La Bibbia è una delle forme della Parola di Dio; più precisamente, è la sua forma scritta. La Bibbia è il libro della Parola di Dio. « Piacque a Dio di rivelare se stesso ... Dio invisibile parla agli uomini come ad amici ... per invitarli e ammetterli alla comunione con sé. Questa economia di rivelazione avviene con eventi e parole le opere di Dio compiute nella storia della salvezza ... La profonda verità su Dio e sulla salvezza degli uomini per mezzo di questa rivelazione risplende a noi nel Cristo il quale è mediatore e pienezza di tutta la rivelazione » Negli Atti degli Apostoli al capitolo 8, c’è un racconto molto interessante: l’apostolo Filippo incontra il ministro della regina di Etiopia che sta leggendo il profeta Isaia e così gli chiede: “Capisci ciò che leggi?”. Ed egli risponde: “E come potrei capire, se nessuno mi guida?”. La Bibbia nasconde verità che solo pochi possono conoscere, è impegnativo leggere e capire La Bibbia è in fondo molto semplice e non ha bisogno di essere approfondita Lettura fondamentalista: sta scritto così, prendo alla lettera Lettura spiritualista: il mio spirito, faccio dire al testo ciò che io penso Atto di fede e accoglienza Ispirata: letta con lo stesso Spirito La Scrittura “deve essere letta e interpretata alla luce dello stesso spirito mediante il quale è stata scritta” Ecclesiale Globale: unità della Bibbia e tra AT e NT Cristologica: il centro è Gesù Cristo 1) prestare attenzione al contenuto e all’unità dell’intera Scrittura 2) leggere la Scrittura nella tradizione vivente della Chiesa 3) attenzione all’analogia della fede, cioè alla coesione delle verità della fede tra loro e nella totalità del progetto della Rivelazione Esegesi dal verbo ex- ēgheomai condurre fuori: spiegare, interpretare Per condurre fuori, interpretare, bisogna entrare dentro Il metodo esegetico è l’insieme dei procedimenti scientifici per spiegare i testi Interpretare è: Comprendere ciò che dice Cercare il senso che l’autore esprime: l’autore umano che l’ha scritta e l’autore divino che l’ha ispirata, che spesso voleva dire qualcosa di più di quello che l’autore umano è riuscito a dire Riflettere sul contenuto Con la parola si comunica qualcosa = funzione informativa Con la parola si comunica se stessi = funzione espressiva Con la parola si comunica a qualcuno = funzione relazionale La parola è per sua natura efficace = potenza intrinseca varie letture della Bibbia: personale e comunitaria, all’interno della chiesa; lectio divina; lettura cristiana; lettura spirituale e attuale, l’ascolto della Parola nella liturgia e nell’annuncio della chiesa, ecc. Diverso è parlare di metodo esegetico ed approccio: il metodo riguarda “l’insieme dei procedimenti scientifici messi in opera per spiegare i testi”; per l’approccio “si tratta di una ricerca orientata secondo un punto di vista particolare”. Questa è una delle distinzione che fa il Documento della Pontificia Commissione Biblica “L’interpretazione della Bibbia nella chiesa” del 1993, il cui scopo è “fare una breve descrizione dei diversi metodi e approcci indicando le loro possibilità e i loro limiti. Diacronici: dia-cronia: dia (attraverso) - khronos (tempo). Sincronici: sincronia: syn (insieme / con) - khronos (tempo) Dalla storia alla narrazione Dalla narrazione alla tradizione orale Dalla tradizione orale alle tradizioni scritte Dalle tradizioni scritte ai libri della Bibbia Dai libri della Bibbia al libro che è la Bibbia (= il canone delle Scritture) Lo stretto e vitale rapporto tra Bibbia e Tradizione piano storico-letterario tappe: La critica testuale L’analisi letteraria – morfologica e sintattica – e semantica La critica dei generi La critica delle tradizioni letterarie La critica delle redazioni successive Si deve considerare: L’intenzione degli autori Il contesto storico I diversi generi letterari “Per comprendere l’intenzione degli autori sacri, si deve tener conto delle condizioni del loro tempo e della loro cultura, dei generi letterari allora in uso, dei modi di intendere, di esprimersi, di raccontare, consueti nella loro epoca” (CCC, 110) Il testo biblico è estremamente complesso, perché scritto in ambiti diversi e mostra i segni di un grande travaglio, di tradizione orale, raccolte, aggiunte, fino alla fissazione del canone attuale, che rappresenta il punto finale di un lungo e complicato processo di elaborazione. Nel mondo in cui fu scritta la Bibbia esistevano delle regole, dei principi semplici ma che ci aiutano a capire e ad entrare nel mondo della letteratura antica, principi che spiegano come e perché si conservavano alcune tradizioni, come erano “cucite” insieme: “ciò che è più antico ha più valore, è superiore”: per questo motivo Israele va sempre più a ritroso della storia fino a Mosè, i patriarchi e addirittura fino alla Creazione, processo avvenuto in particolare durante e dopo l’esilio; per quanto riguarda l’aspetto sapienziale si fa risalire al re Salomone quasi tutta la tradizione sapienziale, mentre si attribuiscono i Salmi al re Davide, anche se oggi sappiamo bene che queste valutazioni vanno sostenute con cautela “non si elimina niente”: è una conseguenza della prima regola, cioè non è possibile eliminare ciò che è antico, al massimo si corregge e si interpreta; infatti, gli scritti profetici spesso sono un insieme di collezioni di vari oracoli, con diverse aggiunte più recenti “la tradizione conserva ciò che è importante per il presente”; questo è chiaro con i salmi, perché spesso ci troviamo di fronte a “salmi nei salmi”, cioè a interpretazioni successive all’interno del salmo stesso, ma che ci dicono come era compreso in un’epoca posteriore e attualizzato al contesto; un altro esempio può essere come è stato ripensato il tema della creazione e tutta la teologia che ne deriva, l’approfondimento dal punto di vista sapienziale; inoltre, spesso nella Bibbia troviamo la parola “oggi” che vuole sottolineare la tradizione che ha valore per il presente, o ancora tanti personaggi che diventano sapienti modelli per il popolo “si scrive solo quanto è necessario”: è una difficoltà concreta, che riguarda il materiale usato per scrivere, dove lo spazio doveva essere sfruttato al massimo, ma che riguarda e fa riferimento a tutta la storia del canone e i processi redazionali più che un principio della letteratura antica, il confronto con i testi extra- biblici è per noi oggi un metodo da tenere sempre presente per comprendere tutta la Bibbia e la sua formazione, quali popoli e culture hanno influito. Retorica: testo persuasivo (politica) Narrativa: racconto, personaggi, trama Semiotica: struttura del testo, rapporto tra parola, aspetti grammaticali e strutturali approccio canonico tradizioni interpretative giudaiche storia degli effetti sociologico antropologico- culturale psicologico liberazionista Femminista Lettura fondamentalista Senso del testo ai fini della salvezza: Senso letterale: espresso direttamente dagli autori ispirati da Dio (non letteralista, ma compreso secondo le norme letterarie della sua epoca) Nuovi significati alla luce di altri passi della Sacra Scrittura (ad es.: “la vergine concepirà …”) E’ il senso espresso dai testi biblici quando li si legge con l’aiuto dello Spirito Santo nel contesto del mistero pasquale di Cristo e della vita nuova che viene da Lui Il senso spirituale si chiama tipologico quando un personaggio o una realtà riferita dalle Scritture è annuncio di realtà che si manifestano nella Redenzione operata da Cristo Non sempre c’è distinzione tra senso letterale e spirituale quando il testo si riferisce direttamente a Cristo E’ il senso profondo del testo, voluto da Dio, ma non chiaramente espresso dall’autore umano: ci sono significati attribuiti da autori posteriori o dal Magistero della Chiesa La bibbia si rivolge all’umanità di tutti i tempi L’attualizzazione si realizza con due passi: La traduzione in un linguaggio attuale L’applicazione a realtà nuove (inculturazione) Due pericoli: La manipolazione del testo L’estrapolazione di una frase dal tutto Immagini bibliche ed effetti della Parola di vita Lampada per i miei passi è la tua Parola, luce sul mio cammino Sal 119,105 “La presenza amorevole di Dio, attraverso la sua parola, è lampada che dissipa le tenebre della paura e rischiara il cammino anche nei momenti più difficili” Non di solo pane vive l’uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio Dt 8,3 Nutrimento: come la nostra carne muore se non prende cibo, così la nostra anima si estingue se non riceve la Parola di Dio Quanto sono dolci al mio palato le tue Parole: più del miele per la mia bocca Sal 119,103 Fu per la mia bocca dolce come il miele Ez 3,3 Ecco io faro delle mie parole come un fuoco sulla tua bocca Ger 5,14 La mia parola non è forse come il fuoco e come un martello che spacca la roccia? Ger 23,29 La Parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore Eb 4,12 Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza aver irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme al seminatore e pane da mangiare, Così sarà della Parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’avevo mandata Is 55 “Non perdere mai un’opportunità per studiare la Parola di Dio. Essa acquieta la mente e rasserena il cuore. La Parola di Dio è la fonte di tutta la vera vita. Conoscila e comprendila. La Parola di Dio può risanare La tua anima e unirla alla tua sorgente” (Rabbi Nachman di Brazlav)