COMMISSIONE SALUTE LAICI E RELIGIOSI OLTRE IL BISOGNO La trasmissione del carisma Don Flavio Peloso e l’esperienza della Piccola Opera della Divina Provvidenza (San Luigi Orione). Roma , 7 ottobre 2015 Le rapport essentiel entre communauté et œuvres s'est fait toujours plus critique, aux dépens soit de la qualité de la vie communautaire soit de la qualité apostolique de l'œuvre. Cela en raison de la complexité de la gestion des œuvres, du nombre reduit des religieux et de la difficulté d'une grande partie des religieux à les conduire adéquatement. Le Chapitre avec les décisions, pour la constitution et la bonne marche de la vie fraternelle des communautés, indique et promeut l’évolution du rapport communauté – œuvre(s) en vue de répondre aux différentes mutations de notre vie communautaire et apostolique. Il s’agit des changements de structures et de dynamiques de relation et de l’organisation dans la gestion des œuvres de la part des communautés religieuses. Carità assistenziale promozionale Carità pastorale parrocchiale Carità educativa giovanile Decisión 16 El superior religioso con sus cohermanos, responsables de la obra y garantes del carisma, su tarea primaria, reconocen a los laicos sus roles profesionales y asignan, con el consentimiento del superior provincial y su consejo, tareas de responsabilidad cada vez mayores, hasta llegar a funciones directivas (administrativa, sanitaria, educativa, etc.). Por tanto les ofrecen oportunos itinerarios de formación profesional, carismática y pastoral. Linea 20 El religioso orionita, hombre de Dios y de comunión, desarrolla dentro de la obra su específico rol de pastor, de profeta, de testimonio y de formador del carisma. Para reforzar su identidad carismática es necesario ayudar a cada religioso a redescubrir su identidad carismática y su rol específico de animador y formador espiritual. Opere dei religiosi gestite dai Laici ma senza la responsabilità giuridica ed economica. Opere dei religiosi affidate e gestite dai Laici che assumono anche la responsabilità giuridica ed economica. Opere di Laici, sorte e gestite per loro iniziativa e responsabilità, nel nome di Don Orione. Carità assistenziale promozionale Carità pastorale parrocchiale COMUNITA’ Carità educativa giovanile TRE SCELTE STRATEGICHE NELLA GESTIONE DELLE OPERE Attivazione e ruolo del consiglio d’opera. Gestione apostolica su base di indicatori carismatici. La formazione dei dipendenti e dei collaboratori. CONSIGLIO DI OPERA Decisione 14 Per dare nuovo impulso alla vita religiosa della comunità e alla apostolicità dell’opera, in ogni casa si deve costituire il Consiglio di opera, come nelle parrocchie è costituito il consiglio pastorale. Il Superiore provinciale con il suo Consiglio sostiene e verifica il buon funzionamento del Consiglio di opera. CONSIGLIO DI OPERA FINALITÀ Nella evoluzione del rapporto comunità /opere, il Consiglio di opera è un organismo pastorale/amministrativo che, nell’attuale contesto sociale e congregazionale, promuove e garantisce l’apostolicità dell’opera secondo il carisma. Il CdO è l’organismo che fa mediazione * tra finalità apostoliche e gestione amministrativa * tra comunità religiosa e collaboratori laici, * tra qualità religiosa e qualità di servizio dell’opera. CONSIGLIO DI OPERA MEMBRI • Religioso incaricato dell’opera. • Consiglio della comunità religiosa, in particolare il superiore se questo non è l’incaricato d’opera. • I laici responsabili delle diverse aree dell’opera (dipende dalle caratteristiche dell’opera) • Alcune suore, se sono presenti. • Eventualmente alcuni laici impegnati nel MLO, che siano nelle condizioni di dare un contributo valido alla finalità. CONSIGLIO DI OPERA REGOLAMENTO Il Regolamento del Consiglio d’Opera definisce: L’dentità e finalità del CdO. I membri del CdO: modalità di nomina, durata dell’incarico… I compiti, competenze e ruolo del CdO e dei membri. Riunioni del CdO: periodicità, modalità, ecc. Approvazione del Superiore provinciale, specificando valore e la durata del Regolamento. Va elaborato seguendo uno schema-indice comune, tenendo conto delle necessità dell’opera e delle indicazioni della Provincia. CONSIGLIO DI OPERA OSSERVAZIONI La costituzione del Consiglio d’Opera in ogni istituzione, piccola o grande che sia, è molto più di una piccola innovazione di gestione. E’ la condizione per gestire apostolicamente le nostre opere nelle mutate situazioni sociali e congregazionali. È fondamentale che il CdO sia una vera équipe di lavoro e si impegni a operare come tale, insieme. E’ rischioso e non sufficiente che il religioso/i abbia solo consultazioni personali. GESTÃO APOSTÓLICA A sustentabilidade econômica Os resultados apostólicos e carismáticos Uma obra mesmo moderna mas como todas as outras, sem nada de carismatico e de apostólico, seria uma cópia dos investimentos privados no campo dos serviços sóciosanitários e educativos, útil em si mesma mas não para a finalidade apostólica pela qual nasceu. GESTÃO APOSTÓLICA Assim como se faz a programação gerencial-econômica (orçamento, ações, prestação de contas, balancete mensal, anual…) do mesmo modo é preciso fazer a programação gerencial-apostólica. Quais são os principais ítens da gestão do programa apostólico? O que nós olhamos de concreto para avaliar os resultados da finalidade apostólica da obra? Muitos capítulos provinciais e gerais, varias assembléias falaram do “relançamento apostólico das obras”, de “reapropriação carismática das obras”, de “conversão apostólica das obras”… porque resulta que a nota carismática e apostólica (a missio) das obras è escassa. Como colocar a missio apostólica na programação e no balancete? GESTÃO APOSTÓLICA Na linguagem das empresas se fala muito de “objetivos sociais” e de “balanço social”. São instrumentos usados nas empresas privadas e estatais com a finalidade de programar e verificar se foi realizada a missão da empresa que não é somente o lucro. Em nossas obras de caridade, o objetivo social é o objetivo apostólico – carismático. Para atingi-lo é preciso programação e prestação de contas sobre as opções feitas, as atividades, o estilo, os resultados num determinado período, sobre como a obra interpreta e realiza a sua missão e o seu mandato carismático. GESTÃO APOSTÓLICA Elemento Indicador Caráter pastoral da obra Equipe e pessoas dedicadas ao programa pastoral na obra. Vida sacramental, oração, capela e sinais de culto. Formação espiritual e carismática para colaboradores. “Para os pobres mais pobres, para os desamparados” Presença de pessoas não sustentadas por outra providencia. Pronta ajuda aos necessitados sem respostas institucionalizadas. Capacidade da obra de dar resposta a novas tipologias de pobreza. “Fazer experimentar a Divina Providência” Consistência de entradas e saídas de “providência”. Pessoas acolhidas na gratuidade ou com mensalidades reducida. Presença de amigos e benfeitores na vida da obra. “Fazer experimentar a maternidade da Igreja” Participação na vida da Igreja, dentro e fora da obra. Devoção e afeto para com o magistério e o mundo eclesial. Envolvimento do clero e grupos eclesiais na obra. “Faróis de fé e de civilização” para o território Portas abertas: a presença de parentes, pessoas, grupos, jovens Relação com autoridades e instituições da Igreja e da sociedade Comunicação através de boletins, internet, jornais.... * Para cada indicador existem modalidades concretas de verificação. Deus Caritas est, 31 La competenza professionale è una prima fondamentale necessità, ma da sola non basta. Si tratta, infatti, di esseri umani, e gli esseri umani necessitano sempre di qualcosa in più di una cura solo tecnicamente corretta. Hanno bisogno di umanità. Hanno bisogno dell'attenzione del cuore. Quanti operano nelle Istituzioni caritative della Chiesa devono distinguersi per il fatto che non si limitano ad eseguire in modo abile la cosa conveniente al momento, ma si dedicano all'altro con le attenzioni suggerite dal cuore. Perciò, oltre alla preparazione professionale, agli operatori è necessaria anche, e soprattutto, la «formazione del cuore»: occorre condurli a quell'incontro con Dio in Cristo che susciti in loro l'amore e apra il loro animo all'altro. (cfr Gal 5, 6). • I contenuti e le modalità della formazione di quanti sono coinvolti in istituzioni caritative dipendono dal tipo di collaborazione che essi prestano. • Le modalità di formazione devono tenere conto del rapporto lavorativo e della legislazione. • La formazione dei collaboratori ha tre ambiti con relativi contenuti: cuore (spirito) mente (visione) mani (servizio). • I percorsi e le proposte di formazione devono essere diversificati tenendo conto dei diversi gradi di qualità e di livello di collaborazione nell’attività. TRE TIPOLOGIE… Per chi svolge servizi funzionali/tecnici si proporrà di condividere almeno lo stile di servizio in sintonia con il carisma. Per chi svolge servizi relazionali (alle persone) occorre giungere alla condivisione dei valori del carisma. Per chi svolge servizi direzionali è indispensabile condividere il carisma come fonte spirituale del servizio. «Siete uomini e donne che possono svegliare il mondo. Però bisogna essere profeti e non giocare a fare i profeti, bisogna essere nella carità e non giocare a fare la carità» . Papa Francesco