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Precarissima-29 aprile 2014
Dott.ssa Laura Salvai – Psicologa
Professionisti
 Artigiani
 Operai
 Artisti
 Commercianti
 Dipendenti pubblici
 Aziende


Caratteristica e condizione di ciò che è
precario, instabile, incerto.
Lavoro precario:
o Provvisorio
o Non garantito
o Non sicuro

o
Fondamentali obiettivi evolutivi che
condividiamo con tutti gli animali presenti
sulla Terra.
Costruire un luogo sicuro (tana - nido)
o
o
Accaparrarsi le risorse
necessarie (cibo, acqua):
predazione e
delimitazione del
territorio.
Difendersi dai pericoli



La casa (tana)
•
•
affitto
mutuo
•
•
•
cibo
vestiti
riscaldamento
•
•
riduzione efficienza servizi sanitari pubblici
difficoltà ad accedere a servizi specialistici a
pagamento
Le risorse
La salute
La sicurezza non può essere
ricostruita ogni volta.
Ognuno di noi cerca di
crearsi delle situazioni che
gli assicurino un certo livello
di stabilità nella sua
sicurezza personale.


La costruzione di un ambiente sicuro nell’uomo è
legata principalmente alla possibilità di possedere
denaro
La precarietà lavorativa ha dunque un effetto
diretto sulla sicurezza e sulla sopravvivenza.

La mancanza di sicurezza ha degli effetti
diretti sulla salute e sul benessere
psicologico:
- depressione;
- ansia;
- abbassamento dell’autostima
- disregolazione delle emozioni
- difficoltà relazionali
- attivazione di modalità
“primordiali” di gestione
Identità e definizione di sé
 Appartenenza
 Potere personale (poter essere e immagine
ideale di sé)
 Valore
 Ricerca di significato
 Senso del tempo e progettualità

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Dott.ssa Laura Salvai – Psicologa
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Capacità di reagire agli eventi in modo
consapevole e responsabile, non
lasciandosi condizionare dalle circostanze
esterne
Capacità di prevenire e anticipare problemi e
bisogni futuri e più in generale di gestire i
cambiamenti
Prendere l’iniziativa per cambiare o migliorare
lo status attuale anziché adattarvisi
 Locus
 Autoefficacia
of control
Locus
esterno
Locus
Interno
Percezione di non aver alcun controllo sulla
propria situazione di vita e credenza che gli
eventi siano determinati da forze esterne come
la fortuna, la sorte, l’influenza di altre persone
Credenza di poter agire un controllo sugli eventi della propria vita, sentendo che i
propri sforzi, impegno e capacità possono determinare quanto accade
IO
Sono riuscito perché
mi sono impegnato
L’ALTRO
Non è riuscito perché
non si è impegnato
abbastanza
IO
Non riesco perché
sono sfortunato
o perché l’obiettivo
era difficile
L’ALTRO
È riuscito perché è
fortunato o perché il
compito era semplice
L’assunzione del tipo di locus non è sempre
netta, ma in generale la percezione di un
grado di controllo personale maggiore o
minore porta a mettere in atto
atteggiamenti e comportamenti più o meno
funzionali al benessere dell’individuo
Essere convinti delle
proprie capacità di
organizzare e realizzare
le azioni necessarie per
gestire adeguatamente le
situazioni che si
incontreranno in un
particolare contesto, in
modo da raggiungere gli
obiettivi prefissati
Capacità di affrontare e superare gli eventi
negativi, uscendo dalle avversità addirittura
rafforzati o cambiati in positivo
To cope = far fronte
Insieme di strategie atte a fronteggiare situazioni
ed eventi stressogeni:
1) Valutazione dell’evento/minaccia
2) Valutazione delle risorse personali e sociali
3) Messa in atto di azioni volte a superare la
difficoltà
4) Valutazione degli effetti ottenuti (l’evento non
era così negativo o pericoloso/incapacità di
gestire la situazione).
Strategie disfunzionali
EVITAMENTO: Fuga di fronte
alla situazione stressante
RICERCA e utilizzo DI
SOLUZIONI FRETTOLOSE per
allontanare immediatamente
lo stress, quasi mai efficaci
Strategie Funzionali
Strategie centrate sul
problema:
Attivarsi per ridurre la fonte
di stress, puntando sulle
proprie risorse per
modificare la situazione
Strategie centrate sulle
emozioni:
Mirate alla riduzione dei
risvolti psicologici negativi
dell’evento stressante (es.
chiedere sostegno, prendere
le distanze dalla situazione)
Definizione del problema / della difficoltà
Ipotesi sulle possibili soluzioni
Valutazione di ogni soluzione (pro e contro) ed
esclusione delle soluzioni non perseguibili
Decisione: una volta ristretto il numero di soluzioni possibili
si decide quale intraprendere
Valutazione della soluzione scelta
(risultati ed eventuali modifiche)
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Proattività
Autoefficacia
Problem solving
Coping
Locus of control
Il lavoro dipendente:
Riduzione delle offerte
Aumento delle richieste
Flessibilità
Competizione
Aumento della specializzazione
Il lavoro in proprio:
Burocrazia
Globalizzazione e aumento dei competitors
Congiuntura economica
Focalizzazione su:
 Risorse personali
 Competenze ed eventuali esperienze
 Tipo di offerte presenti sul mercato
 Caratteristiche azienda target
 Redazione di curricula mirati e non
standardizzati
Valutazione risorse e competenze
Scelta del mercato di riferimento
Analisi competitors
Progettazione
Marketing e comunicazione
Costruire network
Lavoro dipendente e lavoro in proprio hanno in
comune l’identificazione degli obiettivi, che
devono essere prima di tutto realistici.
Obiettivi -> cosa voglio fare
Strategie -> come li voglio raggiungere
Tempi -> in quanto tempo prevedo di raggiungerli
Risultati -> valutazione (sì/no/perché)
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