Insieme per
Progetto dell’IC «E. Fermi» in collaborazione con il
Volontariato e le Agenzie educative del Territorio
Rinaldo Pigola,
Bambino col
sacco
Insiem
e per
Per crescere
un bambino
ci vuole
un intero villaggio
proverbio medievale
Scheda descrittiva
del progetto
dalla genesi
alla prassi odierna
Insieme
per
azioni
Modalità
organizzative
Rinaldo Pigola, Bambino col sacco
Prima
di tutto
l’uomo
immagini
Motivazioni
e
apprendimento
Nazim Hikmet
Prima di tutto
l’uomo
Rinaldo Pigola, Ultime impronte, particolare
Non vivere su questa terra
come un estraneo
o come un sognatore vagabondo.
Vivi in questo mondo
come nella casa di tuo padre
credi al grano, alla terra, al mare,
ma prima di tutto credi all’uomo.
Ama le nuvole, le macchine, i libri,
ma prima di tutto ama l’uomo.
Senti la tristezza del ramo che secca,
dell’astro che si spegne,
dell’animale ferito che rantola,
ma prima di tutto senti la tristezza
e il dolore dell’uomo.
Ti diano gioia tutti i beni della terra:
l’ombra e la luce ti diano gioia,
le quattro stagioni ti diano gioia,
ma soprattutto, a piene mani,
ti dia gioia l’uomo!
Finalità/obiettivi
Promuovere e valorizzare esperienze educative e di socializzazione
in favore di minori in situazione di svantaggio socioculturale
Favorire l’inclusione degli alunni stranieri
Facilitare la costruzione di percorsi personalizzati per minori
in difficoltà
Promuovere una cultura sociale aperta ai temi dell’accoglienza
Individuare e stimolare alla disponibilità le famiglie accoglienti
Attivare luoghi di prossimità sui territori
Sostenere le famiglie in difficoltà
Attività e metodologie
Incontri di coordinamento tra il Referente d’IC con i responsabili del
semiconvitto “InCHIOSTRO”, con gli Educatori de “Il Decollo” (centro
diurno), con il Referente della Rete Familiare Solidale e con gli
operatori CARITAS.
Incontri di progettazione, raccordo e verifica tra gli Educatori
professionali dei progetti suddetti con i Docenti delle équipes pedagogiche
e con i coordinatori delle classi in cui sono inseriti gli alunni che vi
partecipano.
Incontri tra il Referente dell’ IC e il Referente della Rete familiare
per giungere al Patto Educativo tra “famiglia risorsa”
e “famiglia con domanda” alla presenza dell’équipe pedagogica o
del coordinatore di classe.
motivazioni e
apprendimento
minori in difficoltà
“Nessun bambino fa apposta ad andar male a scuola. Ci sono sempre
motivi molto forti, di cui non è consapevole, che lo spingono a
scegliere il fallimento piuttosto che il successo” (S. Vegetti Finzi).
Il potenziale trasformativo di un rapporto
educativo positivo è fuor di dubbio, ma una
pedagogia della relazione, per quanto
adeguata, non basta: è necessario stabilire
un ’ alleanza educativa, oltre che con gli
allievi, con le loro famiglie, l’ASL, gli Enti
locali, le Agenzie educative del territorio.
motivazioni e
apprendimento
minori in difficoltà
La prassi quotidiana evidenzia che non
sempre la messa a disposizione di assistenti
educatori è risolutiva di ogni problema; serve
una pronta attivazione di servizi sociali e
psicologici e la pianificazione collegiale di
interventi compensativi di Associazioni e
Famiglie risorse.
“Per crescere un bambino ci vuole un intero
villaggio”
Dalla genesi
alla prassi odierna
Nelle scuole dell’ IC «Fermi» di Romano di Lombardia è alta la
frequenza degli alunni stranieri. Inoltre nei Plessi «Mottini» e
«Fermi», situati nel quartiere a Nord della ferrovia, denominato
“Cappuccini”, frequentano bambini e ragazzi del vicino “Centro
Aiuto Famiglia ” , un ’ Agenzia educativa che gestisce sia un
semiconvitto per una cinquantina di minori (alcuni in situazione di
disagio socioculturale), sia, in convenzione con l’ASL, il servizio
educativo “ Il Decollo” , Centro diurno per minori con disagio
manifesto, appartenenti a famiglie generalmente con fragilità. Nelle
stesse Scuole sono presenti anche alcuni bambini che abitano nel
campo nomadi.
Per supportare le difficoltà manifestate sul piano della relazione e/o
dell’apprendimento di questi bambini e ragazzi la Parrocchia “San
Pietro Apostolo ai Cappuccini”, ha risposto ai loro bisogni anche
attraverso le azioni dell’ Associazione “CAF”, sita nell’ oratorio del
quartiere, mentre per i nomadi è stato attivato un progetto con la
CARITAS diocesana.
Dalla genesi
alla prassi odierna
La proficua collaborazione con la Scuola ha
portato e continua a portare risultati
incoraggianti per il buon grado di integrazione
raggiunto dai minori stranieri e dalle loro
famiglie e per il notevole supporto offerto ai
bambini e ai ragazzi che vivono in ambienti
culturalmente e/o affettivamente svantaggiati.
azioni
Le AZIONI relative al Progetto “ INSIEME PER ” non sono
esclusivamente indirizzate all’integrazione degli alunni stranieri, ma
concorrono alla costruzione di progetti personalizzati per minori in
difficoltà.
Il Progetto è stato preceduto dalla stipula di Convenzioni con il CAF,
la Rete Familiare e dalla stesura di un Protocollo d’Intesa con la
Comunità Alloggio “Il Decollo”.
Annualmente l’ Associazione “CAF” fa pervenire al Referente
d’Istituto il proprio progetto relativo ai minori stranieri e con
svantaggio o disagio.
Alla Scuola si offre anche l’opportunità della rete familiare “Il
Decollo” per l’accoglienza di altri minori in difficoltà.
Sia per le verifiche in itinere, sia per l’efficace consolidamento degli
interventi, sono previsti incontri tra i Referenti delle Associazioni, il
Referente d’ Istituto e a volte con gli Insegnanti delle équipes
pedagogiche o con i coordinatori di classe.
azioni
Ai bambini e ai ragazzi coinvolti i progetti
offrono un supporto scolastico (esecuzione dei
compiti assegnati), la possibilità di partecipare
ad attività ludiche e di laboratorio con un gruppo
dei pari allargato, l’opportunità di esperienze di
prossimità (sostegno affettivo).
modalità
organizzative
I bambini e i ragazzi stranieri
 All’inizio dell’anno scolastico il Referente d’ Istituto si incontra con il
Referente dell’Associazione “CAF” che presenta il progetto relativo alle
attività per i bambini stranieri.
 Il Referente d’ Istituto comunica alle équipes e ai coordinatori la
disponibilità di posti.
 I Docenti, se il numero degli utenti è maggiore della disponibilità,
selezionano chi inviare, consegnando alle famiglie il modulo di iscrizione (si
privilegiano gli alunni neo-arrivati).
 Gli esclusi possono comunque contare sull ’ aiuto della rete delle
famiglie solidali con le quali sottoscrivono un patto educativo.
 I genitori iscrivono il proprio figlio al Progetto, recandosi presso
l’Oratorio, sede dello stesso.
 Durante l’anno, almeno una volta per quadrimestre, le équipes e i
coordinatori incontreranno il Referente del Progetto.
modalità
organizzative
I bambini e i ragazzi del CAF
 All’inizio dell’anno scolastico il Referente d’Istituto si incontra con la
Referente del CAF.
 Ad ogni équipe viene inviata una informativa in cui sono esplicitate le
possibilità offerte dal semiconvitto “InCHIOSTRO” (CAF) che può essere
frequentato anche da minori che, pur necessitando di un supporto nelle
attività pomeridiane, non hanno la possibilità per pagare la retta (in questi
casi sopperisce la Parrocchia).
 Durante l’anno, almeno una volta per quadrimestre, le équipes e i
coordinatori incontrano le Educatrici del CAF.
 Per i minori che frequentano il Centro diurno “Il Decollo” si segue il
Protocollo d’intesa.
modalità
organizzative
I bambini e i ragazzi della RETE
 All’ inizio dell’ anno scolastico il Referente d’ Istituto si
incontra con il Referente della Rete Familiare.
 I responsabili della Rete incontrano le équipes
e i
coordinatori per individuare i minori in situazione di bisogno.
 I bambini e ragazzi vengono accolti dalle “ famiglie
accoglienti” dopo la stipula di un patto educativo con la famiglia
richiedente
modalità
organizzative
I bambini e i ragazzi nomadi
 All’inizio dell’anno scolastico i Referenti della CARITAS si
incontrano con il Referente d ’ Istituto, le équipes
e i
coordinatori per esporre il progetto «Figli del vento» e per
individuare i minori in situazione di bisogno.
 I bambini e ragazzi vengono accolti all ’ extrascuola e
sostenuti in classe da operatori Caritas (che li seguono nelle loro
necessità anche fuori dalla scuola per promuoverne l’inclusione)
motivazioni
e apprendimento
minori stranieri
Le difficoltà dei bambini e dei ragazzi stranieri non si esauriscono
solamente nell ’ ambiente scolastico. Molto spesso emergono,
presso i minori che frequentano la Scuola Primaria e Secondaria
Inf., problemi legati alla loro condizione umana e sociale: le famiglie
di appartenenza sono fuggite dalla guerra o dalla miseria del loro
paese d’origine; esistono problemi lavorativi, economici, abitativi
che necessitano di un sostegno che non può essere fornito dalla
Scuola. Si rende necessario che le varie componenti del territorio si
mettano in relazione per impedire il sorgere di fenomeni di
emarginazione e favorire così l ’ integrazione di questi minori,
spesso sospesi tra due mondi: quello del Paese d’origine e quello
del Paese ospitante. Infatti non sono più alimentati dalla cultura del
primo e faticano nel rapporto con la cultura del secondo, quando
invece la vera integrazione “è la composizione tra due sì, tra il
mantenimento di una propria identità culturale e l’inserimento
partecipativo in una rete di altre identità” (F. Rizzi, 1992).
motivazioni
e apprendimento
minori stranieri
Proprio per favorire l’accoglienza e contribuire
a realizzare un clima socio-affettivo positivo
anche nell ’ extrascuola, è nato il Progetto
“Insieme per…” perché la Scuola non può certo
rinunciare ad educare, oltre che all’acquisizione
dei saperi ed all ’ autonomia sociale, anche
all’identità. Competenze, autonomia, identità
sono traguardi irrinunciabili nella Scuola
Primaria e Secondaria.
“L’essere insieme spinge verso la bellezza, la cui eccellenza e armonia
mostrano come dovrebbero essere le cose” J. Beck – J. Malina
Bibliografia minima
AA.VV., La scuola nella società multietnica, La Scuola, Brescia 1995
AA.VV, Intercultura e insegnamento, SEI, Torino, 1996
AA.VV., L’educazione all’interculturalità, Gruppo Abele, Torino
Esperienze e buone pratiche con la Legge 285/97, Firenze, 2002
Un volto o una maschera? I percorsi di costruzione dell’Identità, Rapporto
sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia, Firenze 1997
AA.VV, Nazione Etnia Cittadinanza in Italia e in Europa, La Scuola Brescia
1993
R.Fornaca, Didattica e tecnologia educativa, Principato Milano, 1985
L. Piasere, Popoli delle discariche, CISU, Roma 1991
Progetti D.O.C., Attuazione della L. 285 in provincia di Bergamo, 2000
Agenzie del territorio coinvolte nei Progetti
Parrocchia e Oratorio “S. Pietro Apostolo”
CAF - Centro Aiuto Famiglia
Centro diurno “Il Decollo”
Rete familiare “Il Decollo”
CARITAS diocesana
Testi di Tiziana Pagani
Le foto sono di alunni dell’IC « E. Fermi» di Romano di
Lombardia
Si ringraziano gli Eredi Pigola
per la gentile concessione all’uso delle opere di Rinaldo Pigola
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Insieme per IC Fermi