ing. Domenico Mannelli
COME
SICUREZZA
ELETTRICA
PERICOLOSITÀ CORRENTE ELETTRICA
Normalmente, in presenza di
un incidente di natura
elettrica, si è abituati a far
riferimento alla TENSIONE,
al VOLTAGGIO quale causa
dei danni (infatti si leggono o
si ascoltano frasi del tipo: "...
è rimasto folgorato da un a
scarica a 20.000 volt"). In
realtà, anche se è dalla
tensione che parte il
meccanismo, quella che
produce direttamente i danni
è la CORRENTE.
2009
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ANALOGIA ELETTRICITÀ-ACQUA
La corrente elettrica è un flusso di particelle
elettriche, elettroni, che scorre in un conduttore
elettrico come l’acqua di un fiume.
La differenza sostanziale è che il fiume parte dalle
montagne con una certa energia dovuta all’altezza
delle montagne ed arriva al mare dove scarica
completamente la sua energia e muore.
La corrente elettrica parte da una sorgente con
una certa energia , attraversa dei conduttori
elettrici ed arriva ad un utilizzatore,
Nell’utilizzatore scarica parte della sua energia .
Però deve necessariamente tornare alla sorgente
dalla quale è partita.
2009
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ANALOGIA ELETTRICITÀ-ACQUA
La portata di acqua si chiama intensità di corrente o corrente .Si
misura in ampere
Il dislivello “orografico” che fa muovere gli elettroni si chiama
potenziale e si misura in volt
La resistenza che gli elettroni incontrano scorrendo si chiama
resistenza elettrica e si misura in ohm
Tra intensità, voltaggio e resistenza intercorre la legge di OHM
V  R I
v
2009
I
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ANALOGIA ELETTRICITÀ-ACQUA
Le goccioline di pioggia non fanno male anche se
cadono dal cielo. Il Voltaggio è alto, ma
l’Amperaggio è bassissimo
2009
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ANALOGIA ELETTRICITÀ-ACQUA
l’acqua non passa in tutti i luoghi (terreno roccioso)
la corrente elettrica passa facilmente in alcuni corpi
chiamati conduttori. gli altri sono chiamati isolanti
2009
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ANALOGIA ELETTRICITÀ-ACQUA
se la pressione spinge troppa acqua in un tubo il tubo
scoppia
se troppa corrente passa in un conduttore il
conduttore brucia (effetto joule)
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rischio di folgorazione
Il corpo viene attraversato da una corrente che
dipende dalla tensione con cui si viene a contatto e
dalla resistenza totale che si oppone al passaggio
della corrente.
La resistenza totale è data dalla resistenza di
contatto e dalla resistenza del corpo (850-50000 Ω)
La resistenza del corpo dipende da svariati fattori
fra cui il percorso all’interno del corpo (manopiede, mano-mano, ecc.)
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ATTENZIONE!!!!!!!!!!!!!
IL PERICOLO NON E’ SEMPRE UGUALE
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DETERMINAZIONE DEL VALORE DI SOGLIA (TLV)
Considerata la resistenza media del corpo umano, per
non avere un passaggio di CORRENTE ELETTRICA
pericoloso, si limita il voltaggio massimo a cui può
essere esposto il lavoratore
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VALORE DI SOGLIA TLV
Si possono ritenere come livelli di sicurezza
tensioni di dipersioni non superiori ai 50 volt
per scuola, uffici, aziende e ai 25 volt per i
cantieri edili.
Nei lavori in luoghi bagnati o molto umidi, e nei
lavori a contatto od entro grandi masse
metalliche, è vietato l’uso di utensili elettrici
portatili a tensione superiore a 50 V verso
terra
Per i bisturi elettrici si applica una normativa
particolare CEI.
2009
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EFFETTI DELLA SCOSSA
zona 1 - al di sotto di 0,5 mA la corrente
elettrica non viene percepita (si tenga
presente che una piccola lampada da 15
watt assorbe circa 70 mA);
zona 2 - la corrente elettrica viene
percepita senza effetti dannosi
zona 3 - si possono avere tetanizzazione e
disturbi reversibili al cuore, aumento della
pressione sanguigna, difficoltà di
respirazione;
zona 4 - si può arrivare alla fibrillazione
ventricolare e alle ustioni.
2009
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la norma
Al termine dei lavori l’impresa
installatrice è tenuta a
rilasciare al committente una
dichiarazione di conformità
degli impianti .
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DICHIARAZIONE
DI CONFORMITA’
DELL’IMPIANTO
ALLA REGOLA
DELL’ARTE
(art. 7 del
D.M. n. 37 del
22 gennaio 2008)
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la norma
- Il committente o il proprietario è tenuto ad
affidare i lavori di installazione, di trasformazione,
di ampliamento e di manutenzione degli impianti
elettrici ad imprese abilitate (DM 37/08).
- Copia della dichiarazione di conformità deve
essere inviata dal datore di lavoro all’ISPESL ed
alla ASL (DPR 462/01).
2009
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le leggi e le norme (Legge 186/68)
La legge 186 dello 01/03/68 “Disposizioni
concernenti materiali ed impianti elettrici” si
compone di due articoli:
Art. 1 - Tutti i materiali, le apparecchiature, i
macchinari, le installazioni e gli impianti
elettrici ed elettronici devono essere
realizzati e costruiti a regola d’arte.
Art. 2 - I materiali, le apparecchiature, i
macchinari, le installazioni e gli impianti
elettrici ed elettronici realizzati secondo le
Norme del CEI si considerano costruiti a
regola d’arte.
Tali norme sono state riprese e confermate dal
D. Lgs. 81/08
2009
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D.Lgs. 81/08 CAPO III – IMPIANTI E APPARECCHIATURE
ELETTRICHE
N° 8 articoli (da art. 80 a art. 87)
1. Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché i
materiali, le apparecchiature e gli impianti elettrici messi a
disposizione dei lavoratori siano progettati, costruiti,
installati, utilizzati e manutenuti in modo da salvaguardare i
lavoratori da tutti i rischi di natura elettrica ed in
particolare quelli derivanti da:
a) contatti elettrici diretti;
b) contatti elettrici indiretti;
c) innesco e propagazione di incendi e di ustioni dovuti a
sovratemperature pericolose, archi elettrici e radiazioni;
d) innesco di esplosioni;
e) fulminazione diretta ed indiretta;
f) sovratensioni;
g) altre condizioni di guasto ragionevolmente prevedibili.
2009
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D.Lgs. 81/08 CAPO III – IMPIANTI E APPARECCHIATURE
ELETTRICHE
N° 8 articoli (da art. 80 a art. 87)
Articolo 86 - Verifiche
1. Ferme restando le disposizioni del decreto del Presidente
della Repubblica 22 ottobre 2001, n. 462, il datore di lavoro
provvede affinché gli impianti elettrici e gli impianti di
protezione dai fulmini, siano periodicamente sottoposti a
controllo secondo le indicazioni delle norme di buona tecnica
e la normativa vigente per verificarne lo stato di
conservazione e di efficienza ai fini della sicurezza.
2009
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Armadi e quadri elettrici
Qualora al loro interno si trovino parti in tensione
devono essere dotati di:
• apparato automatico di blocco dell’afflusso della
corrente all’atto dell’apertura dell’armadio;
• in alternativa, di idonei sistemi di protezione.
E’ possibile derogare a tale disposizione
esclusivamente nel caso di interventi operati da
personale competente in materia, in questo caso il
quadro o l’armadio non devono essere accessibili ad
altre persone (chiusura con chiave in possesso dei
soli addetti ai lavori).
2009
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Identificazione dei conduttori
I cavi elettrici devono essere identificabili dai colori
della guaina di isolamento:
• conduttori in tensione: possono avere colori
diversi;
• conduttori di terra: giallo-verde.
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Cavi volanti - Prolunghe
La loro utilizzazione deve essere limitata il più possibile. In ogni
caso devono essere dotati di:
Derivazioni e spina
• spina (maschio) posto sempre a monte;
• presa (femmina) sempre verso la macchina o l’attrezzo da
utilizzare;
• conduttore di protezione.
2009
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Tipi di Isolamento
•
Isolamento funzionale: isolamento tra le parti attive e tra queste e la
carcassa, senza il quale ne sarebbe impedito il funzionamento.
•
Isolamento principale: isolamento delle parti attive necessario per
assicurare la protezione fondamentale contro la folgorazione.
•
Isolamento supplementare: ulteriore isolamento che si aggiunge al fine
di garantire la sicurezza delle persone in caso di guasto all’isolamento
principale.
•
Doppio isolamento: insieme dell’isolamento principale e dell’isolamento
supplementare.
•
Isolamento rinforzato: unico isolamento al posto del doppio isolamento.
2009
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PERICOLI CONNESSI CON IMPIANTI ED APPARECCHI
ELETTRICI
CONTATTI ELETTRICI DIRETTI
CONTATTI ELETTRICI INDIRETTI
INCENDIO
ESPLOSIONE
2009
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il contatto diretto
Non vi sono sistemi di
sicurezza efficaci contro il
contatto diretto con i cavi
elettrici .
Il differenziale a 0.03A
aumenta solo la probabilità di
sopravvivenza
2008
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il contatto indiretto
Il coordinamento OSSIA L’AZIONE
COMBINATA tra l’impianto di messa a
terra e il differenziale assicura
un’ottima protezione
Ma occorre sempre la
manutenzione
2009
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COORDINAMENTO
<=50 V
Il conduttore di protezione
collega la carcassa metallica,
tramite il conduttore di terra,
ad un picchetto zincato che siV<=50 VOLT
mette conficcato nel terreno
V=RxI
Per un IDN=1
2009
R=1
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il “salvavita” ovvero l’interruttore differenziale
E’ indispensabile per garantire la sicurezza di un qualsiasi
impianto.
L'interruttore differenziale è un dispositivo amperometrico di
protezione che protegge dalle dispersioni di corrente.
Consente l'interruzione automatica dell'alimentazione aprendo
tempestivamente il circuito elettrico (protezione attiva)
quando la corrente di guasto, cioè quella che si disperde verso
terra, supera un valore prefissato.
Così facendo si limitano, o si eliminano, le conseguenze
2009
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SGANCIATORE MAGNETICO
2009
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prese di corrente
TIPO A - Standard
italiano - 10A
TIPO B - Standard
italiano 16A
TIPO C - Presa bivalente
TIPO D - Standard
tedesco
Spina Schuko
standard CEE 7/7
2009
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Un collegamento importante per la vita
Lo spinotto centrale (laterale
nella spina tedesca) è
fondamentale per la sicurezza
in quanto mette in
comunicazione la carcassa
della macchina all’impianto di
terra.
L’assenza del collare serracavo può
2009
provocare
infortuni mortali per fuoriuscita
dalla spina del cavo in tensione
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l’impianto di terra
ALL’IMPIANTO DI TERRA
DEVONO ESSERE COLLEGATE
TUTTE LE APPARECCHIATURE
ELETTRICHE E LE MASSE
ESTRANEE
EQS: COLLEGAMENTI DA
FARE SOLO IN ALCUNI
CASI
EQP: COLLEGAMENTI DA
FARE SEMPRE
2009
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IMPIANTO DI TERRA ? NO, GRAZIE
2009
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Pericolo di folgorazione!!!!!!!
Spina
tedesca o
schuko
PERSONALE FORMATO
NO!
SI
È UN ERRORE PERICOLOSISSIMO
INSERIRE LA SPINA TEDESCA IN
UNA PRESA “ITALIANA” PERCHE’ SI
ELIMINA LA PROTEZIONE
DELL’IMPIANTO DI TERRA.
Il diametro dello spinotto della presa
schuko è 0,5 mm maggiore del diamtreo
dell’alveo della presa italiano, ma
spingendo entra ugualmente.
2009
SI
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Etichette
Tutti gli apparecchi elettrici devono:
indicare la tensione, l'intensità e il di tipo di corrente;
essere dotati di documentazione relativa alle caratteristiche
tecniche necessarie per l'uso;
essere dotati di certificazioni di conformità alle norme di
sicurezza.
Nel quadro elettrico ogni interruttore deve avere un etichetta
che identifica il circuito elettrico a cui corrisponde (sala
audiovisivi, atrio, ecc…); lo schema deve essere allegato al
quadro che deve essere chiuso.
2009
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Incendio elettrico
ogni cavo elettrico si riscalda al passaggio della corrente .
il calore prodotto è proporzionale all’intensità della
corrente, all’amperaggio.
il corto circuito , cioè il libero passaggio di corrente ,
provoca spesso un incendio
2009
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il cortocircuito
Se la corrente elettrica riesce a
passare tra il filo di mandata e il
filo di ritorno direttamente senza
passare attraverso l’apparecchio
utilizzatore si ha il cortocircuito
(circuito corto) e il cavo elettrico
può incendiarsi
Come protezione si usano i fusibili
o gli interruttori termici.
2009
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e il parafulmine?
Il parafulmine è necessario quando l’opera non è autoprotetta, cioè
quando facendo un particolare calcolo indicato nelle norme CEI è
probabile che la scuola possa essere colpita da un fulmine.
Il calcolo dell’autoprotezione deve essere fatto da un tecnico
esperto .
L’impianto parafulmine deve essere fatto da un installatore
esperto.
Ricordarsi che l’impianto parafulmine è in realtà un impianto che ha
il compito di attirare il fulmine e farlo scaricare nel terreno. La
funzione di attirare il fulmine è certa, la funzione di scaricare il
fulmine dipende dalla qualità dell’impianto.
Un impianto parafulmine progettato male o eseguito male può
creare una situazione pù pericolosa dell’assenza del parafulmine.
2009
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Lavori elettrici SOTTO TENSIONE in BT
Sicurezza
nei lavori
elettrici
SONO AMMESSI
LAVORI
SOTTO
TENSIONE FINO
A 1000 V PURCHE’:
 L’ORDINE DI ESEGUIRE IL LAVORO SIA DATO
DAL CAPO RESPONSABILE
 SIANO ADOTTATE LE MISURE ATTE A
GARANTIRE LA INCOLUMITA’ DEI LAVORATORI
2009
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Lavori elettrici SOTTO TENSIONE in BT
NEI LAVORI SOTTO TENSIONE IN BT I RISCHI
ELETTRICI SONO DI DUE TIPI:
 ARCO ELETTRICO (cortocircuiti dovuti a interposizione di
attrezzi e/o materiale metallico, interruzione di carichi
consistenti senza utilizzare apparecchi di manovra, ecc.)
 SHOCK ELETTRICO (mancato utilizzo o inadeguatezza di
DPI e attrezzature, mancato rispetto delle distanze di
sicurezza da parti in tensione prossime)
PRIMA DI DARE INIZIO AD UN LAVORO SOTTO TENSIONE IN BT E’
NECESSARIO ESEGUIRE UNA ACCURATA ANALISI DEI RISCHI PER
VALUTARNE LA FATTIBILITA’ E LE PROCEDURE DA ADOTTARE
2009
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Lavori elettrici SOTTO TENSIONE in BT
NEI LAVORI SOTTO TENSIONE LA SICUREZZA VIENE
GARANTITA ESSENZIALMENTE:
 DALL’USO DI ATTREZZI ISOLATI O ISOLANTI
Sicurezza nei lavori elettrici
(Cacciaviti, pinze, chiavi, ecc.)
 DALL’USO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
INDIVIDUALE
- Casco in materiale isolante
- Visiera di protezione,
- Guanti isolanti
- Vestiario idoneo che non lasci scoperte parti del corpo
- Tronchetti isolanti
L’obiettivo è realizzare UNA DOPPIA PROTEZIONE ISOLANTE verso le
parti attive su cui si interviene e proteggersi dagli EFFETTI
DELL’ARCO ELETTRICO
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LA LEGGE
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22
ottobre 2001, n.462 (G.U. 08.01.2002, n. 6)
Regolamento di semplificazione del procedimento per la
denuncia di installazioni e dispositivi di protezione
contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di
messa a terra di impianti elettrici e di impianti
elettrici pericolosi.
2009
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OBBLIGO DEL DATORE DI LAVORO
ART. 4
Il datore di lavoro e' tenuto ad effettuare regolari
manutenzioni dell'impianto, nonché a far sottoporre lo
stesso a verifica periodica ogni cinque anni,
ad esclusione di quelli installati
in cantieri,
in locali adibiti ad uso medico
e negli ambienti a maggior rischio in caso di incendio per i
quali la periodicità è biennale.
2009
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Anno 2004 per industria commercio e servizi. : fonte INAIL
Agente materiale
N°
infortuni
%
Infortuni su
totale
nazionale
infortuni
identificati
N° inf.
mortali
%
Infortuni
su totale
nazionale
infortuni
identifica
ti
Impianti distribuzione
elettricità
495
0,14
3
0,65
Scariche elettriche
83
0,03
5
1,08
2009
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EFFETTI DI DANNO POTENZIALI
Gli effetti di danno potenziali legati ai rischi elettrici sono,
come detto, sostanzialmente di tipo infortunisitico, e così
schematizzabili:
infortuni dovuti a effetti diretti:
fibrillazione (contrazione scoordinata) del muscolo cardiaco,
fino all'arresto cardiaco asfissia per contrazioni muscolari
involontarie (tetanizzazioni)
lesioni neurologiche del midollo spinale (paralisi temporanee,
ecc.) ustioni per sviluppo di calore dovuto all'effetto Joule
infortuni dovuti a effetti indiretti:
traumi per urti, cadute, schiacciamenti e altri danni meccanici
conseguenti alla tetanizzazione danni per incendio o
esplosione, (ustioni, intossicazioni/asfissie, traumi da
compressione ,o proiezione di oggetti).
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PREVENZIONE E PROTEZIONE
valutazione dei rischi anche in fase di scelta delle apparecchiature e
dei dispositivi
verifica della conformità normativa degli impianti (certificazione di
conformità), apparecchiature e dispositivi (marcatura CE o, per i
dispositivi come prese o spine, marcatura di qualità)
protezione e prevenzione dei contatti diretti tramite involucri isolanti
di adeguato grado di protezione, interruttore differenziale,
sezionamento automatico delle parti attive (interblocco), ostacoli o
distanziamenti
protezione e prevenzione dei contatti indiretti tramite sistema di
messa a terra, isolamento (doppio o rinforzato, trasformatore di
isolamento), alimentazione a bassissima tensione, isolamento
completo degli ambienti verso terra
controllo permanente, e manutenzione e modifiche solo da parte di
personale abilitato, degli impianti, apparecchiature e dispositivi, e
monitoraggio delle loro modifiche
corretto utilizzo degli impianti, apparecchiature e dispositivi
(interruttori, spine, prese prolunghe, connessioni ecc.), secondo le
modalità d'uso previste dall'installatore o costruttore
informazione,
formazione e addestramento adeguati.
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presentazione tipo