Gli strumenti al servizio di una gestione
tecnica e finanziaria virtuosa
Stefano Visintin
Studio Attuariale Visintin & Associati – SAVA S.r.l.
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Capri 24 – 26 aprile 2015
ASPETTI NORMATIVI CHE VANO A REGOLAMENTARE IL SETTORE
PREVIDENZIALE SIA IN AMBITO GESTIONE DEGLI ATTIVI CHE IN
AMBITO PASSIVI
DISP. SUL PROCESSO DI ATTUAZIONE DELLA POLITICA D’INVESTIMENTO
(deliberazione COVIP del 16/03/2012)
- Documento sulla politica di investimento
- Combinazioni rischio-rendimento efficienti
- Monitoraggio ricorrente dei risultati raggiunti
DISP. SUL PROCESSO DI ATTUAZIONE DELLA POLITICA D’INVESTIMENTO –
PROFILI APPLICATIVI
(Circolare COVIP del 30/10/2012)
- Costituzione di una funzione Finanza interna o in outsourcing
- Impostazione della politica d’investimento e controllo delle strategie
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ASPETTI NORMATIVI CHE VANO A REGOLAMENTARE IL SETTORE
PREVIDENZIALE SIA IN AMBITO GESTIONE DEGLI ATTIVI CHE IN
AMBITO PASSIVI
DEC. DEL MIN. DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 7 DICEMBRE 2012, n 259
- Procedure e processi interni per garantire la pertinenza, accuratezza e
completezza dei dati
- Controlli efficaci ed affidabili nel continuo
- Bilancio tecnico almeno triennale da inviare a Covip
- Principi di riservazione
- Requisiti di capitale a fini di solvibilità (4%)
- Regime transitorio per la costituzione (10 anni) per i Fondi preesistenti
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ASPETTI NORMATIVI CHE VANO A REGOLAMENTARE IL SETTORE
PREVIDENZIALE SIA IN AMBITO GESTIONE DEGLI ATTIVI CHE IN
AMBITO PASSIVI
DEC. DEL MIN. DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 2 settembre 2014, n. 166
(Criteri e limiti di investimento dei Fondi Pensione)
- Ottimizzazione della combinazione redditività-rischio del portafoglio
- Adeguata diversificazione del portafoglio
- Efficiente gestione finalizzata a ottimizzare i risultati
- Strategie di investimento coerenti con il profilo di rischio e con la struttura
temporale delle passività
- Necessità di procedure e strutture organizzative professionali e tecniche
adeguate alla dimensione e complessità del Fondo
- Comunicazione a Covip tramite il documento sulla politica degli investimenti
- Conflitti di interesse
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NECESSITA’ DI EFFICIENTAMENTO
SOSTENIBILITA’
ADEGUATEZZA
Denominatori comuni sia nell’aera previdenziale che in quella dei
servizi sanitari
FONDI PENSIONE
non possono essere perseguite con una
gestione finanziaria tesa esclusivamente
all’ottimizzazione del profilo
rischio/rendimento valutato in una
logica asset only
FONDI SANITARI
non possono essere perseguite con una
gestione tesa esclusivamente al
raggiungimento del «pareggio» di
bilancio
COMUNE DENOMINATORE
ANALISI PROSPETTICA INTEGRATA ASSET & LIABILITIES
ED EFFICIENTE MONITORAGGIO TECNICO
E’ necessario tenere conto delle peculiarità delle forme/sistemi previdenziali e
sanitari e della loro situazione in relazione al contesto storico, economico e sociale
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SCOPI PRINCIPALI DELL’ALM
• Dal punto di vista metodologico, l’approccio (per le passività) è del tutto
riconducibile ai processi individuati per la predisposizione dei Bilanci
Tecnici. Una differenza degna di rilievo consiste nella possibilità di
generare Cash-Flow integrati (asset e liabilities) ed apprezzarne
l’interazione
• Se per le finalità del Bilancio Tecnico è sufficiente limitarsi ad un approccio
deterministico, per l’ALM l’approccio stocastico è necessario per poter
apprezzare appieno le interazioni e le eventuali asimmetrie di risultati sugli
scenari periferici
• La determinazione dei Cash-Flow prospettici integrati ha lo scopo di
fornire all’asset management indicazioni utili per una gestione efficiente
del portafoglio degli attivi (anche nel continuo)
• Strumento utile anche per finalità strategiche diverse (p.es Risk
Management – Solvibilità – Determinazione del “Valore” del Fondo),
utilizzando una medesima piattaforma valutativa coerente con gli
strumenti della gestione ordinaria
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L’ALM COME STRUMENTO A SUPPORTO DEL MANAGEMENT
L’ ALM è uno strumento di analisi quali/quantitativa a supporto delle decisioni di
gestione dell’investimento e delle regole che definiscono le passività.
Operativamente è un processo ricorrente di identificazione, implementazione e
revisione delle strategie di gestione integrata fra attività e passività al mutare dei
fattori di rischio.
E’ un processo che può essere reiterato al fine di raggiungere obiettivi per un dato
insieme di restrizioni e tolleranze tipiche del business oggetto di analisi.
Metriche tradizionalmente utilizzate per l’analisi:
• Cash Flow Matching (analisi dei gaps dei cash flow fra Attività e Passività)
• Duration Matching (analisi dei gaps di duration fra Attività e Passività)
• Distribuzione del funding ratio
• Rendimento target (condizionato a duration matching tendenziale o livelli di
rischio ammissibili)
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OBIETTIVI CHE L’ALM SI PREFIGGE
Definire un livello di rendimento che garantisca l’equilibrio dello schema
previdenziale/sanitario nel medio-lungo periodo tenendo conto dei rischi
impliciti degli impegni assunti
L’ ALM non fornisce soluzioni univoche ma distribuzioni di risultati su particolari
orizzonti temporali in funzione di scelte gestorie predefinite.
• del funding ratio. Rapporto tra il valore (attualizzato) degli Asset (PVA) ed il
valore delle Liabilities (PVL) in ogni istante di proiezione
• del rendimento reale (obiettivo di breve o medio periodo del piano)
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ALM: CARATTERISTICHE PRINCIPALI
1. identifica il rendimento obiettivo mediante stima della sua distribuzione nel
medio periodo
2. misura i rischi connessi mediante probabilità di
• non raggiungimento del rendimento obiettivo nel medio/breve periodo
• e/o di non mantenimento del funding ratio nel lungo periodo
I risultati
1. forniscono indicazioni per l’individuazione di una strategia di gestione
degli attivi coerente con il profilo rischio/rendimento condizionato dai
vincoli delle passività
2. In assenza di soluzioni lato asset (rendimento target non raggiungibile o
funding ratio significativamente < 1), evidenzia specifici early warning
propedeutici ad individuare correttivi tecnici da perseguire mediante
revisione dei livelli di prestazioni/contributi (aggiornamento basi tecniche
demografiche, economiche e finanziarie)
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REQUISITI PER L’ ALM
Adeguata modellizzazione delle passività
• Attenta valutazione delle correlazioni fra variabili macroeconomiche e stime di
adesione/abbandono prospettiche del sistema (adesioni, contributi, uscite e
prestazioni)
• Accurata modellizzazione dei liabilities cash flows in relazione alle dinamiche
proprie del Fondo con particolare riferimento ad incertezze di tipo sistemico
• Stima dell’evoluzione prospettica delle frequenze di tipo biometrico
Economic Scenario Generator (ESG)
adeguato alle esigenze/caratteristiche del Fondo:
• Scelta e generazione prospettica delle curve di riferimento in relazione alle
asset class
• determinazione degli spread di credito/liquidità da proiettare
• Scelta e simulazione prospettica di indici quali equity, real estate e inflazione
• valutazione delle probabilità di default
• Valore e cash flow prospettici degli attivi coerenti con il contesto economico
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DALLA COMPLESSITÀ METODOLOGICA ALLE DECISIONI
Una volta identificato il modello ed i criteri ad esso applicati:
• Identificazione delle principali leve gestorie (poche) che si vogliono tenere
indipendenti
• Censimento delle rimanenti leve o azioni di governo che si intendono
modellizzare in dipendenza del contesto (finanziario, previdenziale,
sanitario e sociale) simulato
• Analisi dei risultati con un’ottica di breve periodo (identificazione di scelte
gestorie e contesti che hanno determinato risultati accettabili in
predeterminati scenari di tipo periferico)
• Identificazione dei fattori che influenzano i risultati periferici di medio
lungo (in termini di scelte gestorie e di scenari)
• Identificazione delle azioni correttive se perseguibili.
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DIFFERENZE PRINCIPALI NELL’APPROCCIO DI ALM TRA
FONDI PENSIONE E FONDI SANITARI
• I Fondi Sanitari per loro natura non prevedono nella stragrande maggioranza
dei casi la costituzione di riserve a copertura delle prestazioni ma evidenziano
degli «avanzi di bilancio» derivanti dal delta contributi vs prestazioni
• La natura delle prestazioni è totalmente diversa e quindi anche le loro duration
• I Fondi Sanitari (ad eccezione dell’LTC) non prevedono una fase di accumulo ed
una di erogazione come nel mondo previdenziale
• Maggiore volatilità delle prestazioni sanitarie
• Mancanza di una normativa specifica inerente i controlli tecnico-finanziari dei
Fondi Sanitari
Le suddette differenze non sono un ostacolo all’applicazione dell’ALM in quanto
tale strumento è versatile e può essere usato secondo varie ottiche
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DIVERSE REALTA’ DIVERSI VALORI AGGIUNTI DELL’ALM
•
•
•
•
ALM previdenziale
Permette di avere ottiche di medio
lungo termine
Possibilità di attuare stress test
combinati sia lato asset sia lato
liabilities
Sia uno strumento di Risk
management che di Asset
management in quanto lo
strumento evidenzia l’interazione
tra asset e liabilities
Ottiche di rendimento obiettivo
piuttosto che di funding ratio
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ALM per i Fondi Sanitari
• Ottiche di medio lungo termine per
gli «avanzi di gestione», di breve
per la sostenibilità / equilibrio del
Fondo
• Focus sugli stress test lato liabilities
essendo l’area potenzialmente con
maggiore volatilità
• Più uno strumento di Asset
management che di Risk
management, qualora ci si focalizzi
sul rendimento degli «avanzi di
gestione»
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GRAZIE DELL’ATTENZIONE ………
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