Catechesi 4 L’INTERPRETAZIONE L’INTERPRETAZIONE 1. Questioni introduttive: la «parola» tra opera letteraria e testo biblico L’INTERPRETAZIONE La parola racconta la propria nascita? … Risponderei che in ogni caso la parola rinvia a ciò che accade per mezzo di essa, piuttosto a ciò che è accaduto prima di essa. (P. BEAUCHAMP) L’INTERPRETAZIONE 1. Ogni testo letterario è un dono: comunicazione tra un mittente, l’autore, e dei destinatari, i lettori; 2. Le Sacre Scritture sono dono di Dio: comunicazione tra Dio, autore principale, attraverso gli agiografi, autori secondari, e i destinatari; 3. Questa comunicazione rispetta le coordinate spazio-temporali: sia a partire dai contesti socioculturali in cui nasce un determinato testo biblico sia a partire dai contesti socio-culturali delle diverse epoche storiche in cui il testo biblico viene recepito. L’INTERPRETAZIONE At 8,26 Un angelo del Signore parlò a Filippo e disse: «Àlzati e va’ verso il mezzogiorno, sulla strada che scende da Gerusalemme a Gaza; essa è deserta». 27 Egli si alzò e si mise in cammino, quand’ecco un Etìope, eunuco, funzionario di Candace, regina di Etiopia, amministratore di tutti i suoi tesori, che era 28 stava venuto per il culto a Gerusalemme, ritornando, seduto sul suo carro, e leggeva il profeta Isaia. 29 Disse allora lo Spirito a Filippo: «Va’ avanti e accòstati a quel carro». L’INTERPRETAZIONE 30 Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?». 31 Egli rispose: «E come potrei capire, se nessuno mi guida?». E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui. 32 Il passo della Scrittura che stava leggendo era questo: Come una pecora egli fu condotto al macello e come un agnello senza voce innanzi a chi lo tosa, così egli non apre la sua bocca. 33 Nella sua umiliazione il giudizio gli è stato negato, la sua discendenza chi potrà descriverla? Poiché è stata recisa dalla terra la sua vita. 34 L’INTERPRETAZIONE Rivolgendosi a Filippo, l’eunuco disse: «Ti prego, di quale persona il profeta dice questo? Di se stesso o di qualcun altro?». 35 Filippo, prendendo la parola e partendo da quel passo della Scrittura, annunciò a lui Gesù. 36 Proseguendo lungo la strada, giunsero dove c’era dell’acqua e l’eunuco disse: «Ecco, qui c’è dell’acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato?». 38 Fece fermare il carro e scesero tutti e due nell’acqua, Filippo e l’eunuco, ed egli lo battezzò. 39 Quando risalirono dall’acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo e l’eunuco non lo vide più; e, pieno di gioia, proseguiva la sua strada. L’INTERPRETAZIONE 2. DV 12a: “l’interprete […] deve ricercare con attenzione che cosa gli agiografi abbiano veramente voluto dire” L’INTERPRETAZIONE Poiché Dio nella sacra Scrittura ha parlato per mezzo di uomini alla maniera umana, l'interprete della sacra Scrittura, per capir bene ciò che egli ha voluto comunicarci, deve ricercare con attenzione che cosa gli agiografi abbiano veramente voluto dire e a Dio è piaciuto manifestare con le loro parole. Per ricavare l'intenzione degli agiografi, si deve tener conto fra l'altro anche dei generi letterari. La verità infatti viene diversamente proposta ed espressa in testi in vario modo storici, o profetici, o poetici, o anche in altri generi di espressione. È necessario dunque che l'interprete ricerchi il senso che l'agiografo in determinate circostanze, secondo la condizione del suo tempo e della sua cultura, per mezzo dei generi letterari allora in uso, intendeva esprimere ed ha di fatto espresso. Per comprendere infatti in maniera esatta ciò che l'autore sacro volle asserire nello scrivere, si deve far debita attenzione sia agli abituali e originali modi di sentire, di esprimersi e di raccontare vigenti ai tempi dell'agiografo, sia a quelli che nei vari luoghi erano allora in uso nei rapporti umani. L’INTERPRETAZIONE I Sensi della Scrittura Senso letterale Sensus plenior Senso più-che-letterale L’INTERPRETAZIONE I Sensi della Scrittura Senso Senso più-che-letterale letterale Sensus plenior L’INTERPRETAZIONE Senso letterale Pontificia Commissione Biblica, “L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa”, p. 71. Il senso letterale della Scrittura è quello espresso direttamente dagli autori umani ispirati. Essendo frutto dell’ispirazione, questo senso è voluto anche da Dio, autore principale. Lo si discerne grazie a un’analisi precisa del testo, situato nel suo contesto letterario e storico. L’INTERPRETAZIONE Senso letterale Pontificia Commissione Biblica, “L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa”, p. 71. Il senso letterale della Scrittura è quello espresso direttamente dagli autori umani ispirati. Essendo frutto dell’ispirazione, questo senso è voluto anche da Dio, autore principale. Lo si discerne grazie a un’analisi precisa del testo, situato nel suo contesto letterario e storico. L’INTERPRETAZIONE • Un autore potrebbe scrivere un libro di proprio pugno, come molto probabilmente ha fatto l’autore di Lc-At; • Un autore potrebbe dettare un libro o una lettera a uno scrivano che trascrive testualmente, per es. Terzo (Rm 16,22); • Un autore potrebbe fornire le idee e alcune affermazioni a un altro che scriverebbe l’opera, per es. Pt; • Una persona poteva essere considerata «autore» di un’opera, se questa veniva scritta da discepoli il cui pensiero era orientato sia dalle parole dette in passato dal maestro che dal suo spirito, per es. Gv; • In senso più ampio, qualcuno potrebbe essere considerato autore di un’opera, se questa è stata scritta nell’ambito della tradizione letteraria che ha reso famoso questo personaggio, per es. Mosè, Davide Salomone in riferimento al Pentateuco, ai Salmi, ai libri sapienziali. L’INTERPRETAZIONE Senso letterale Pontificia Commissione Biblica, “L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa”, p. 71. Il senso letterale della Scrittura è quello espresso direttamente dagli autori umani ispirati. Essendo frutto dell’ispirazione, questo senso è voluto anche da Dio, autore principale. Lo si discerne grazie a un’analisi precisa del testo, situato nel suo contesto letterario e storico. L’INTERPRETAZIONE GENERI LETTERARI Sono detti “generi letterari” quelle forme stilistiche e tipi di testo ricorrenti, in base ai quali si possono classificare formalmente tutte le opere letterarie diverse tra loro, in base alla loro situazione d’origine, a certe caratteristiche costanti di forma, di contenuto, di ambientazione, in base alla loro funzione e scopo, al loro ruolo strategico all’interno del discorso. L’INTERPRETAZIONE GENERI LETTERARI I testi in forma poetica i poemi d’amore, le benedizioni, i canti di ringraziamento, le suppliche, le lamentazioni, gli inni di lode, gli oracoli profetici, la dossologia, il canto epico, i salmi. I testi in prosa documenti di carattere storico, legislativo, narrazioni didattiche, lettere, i discorsi profetici; i racconti, apocalisse, i codici domestici, l’elenco dei doveri e delle virtù. L’INTERPRETAZIONE I Sensi della Scrittura Senso letterale Sensus plenior Senso più-che-letterale L’INTERPRETAZIONE I Sensi della Scrittura Senso letterale Sensus plenior Senso più-che-letterale L’INTERPRETAZIONE Sensi più-che-letterali Pontificia Commissione Biblica, “L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa”, p. 73. Come regola generale, possiamo definire il senso spirituale, compreso secondo la fede cristiana, il senso espresso dai testi biblici quando vengono letti sotto l’influsso dello Spirito Santo nel contesto del mistero pasquale di Cristo e della vita nuova che ne risulta. Questo contesto esiste effettivamente. Il Nuovo Testamento riconosce in esso il compimento delle Scritture. È perciò normale rileggere le Scritture alla luce di questo nuovo contesto, quello della vita nello Spirito. L’INTERPRETAZIONE Sensi più-che-letterali • Sap 11-19 • Profeti • NT: • Is 7,14/Mt 1,23 • Canti del servo di JHWH in Is/ (Lc 24,26) • Sal 22 /(Mt 27,35.39.43.46). L’INTERPRETAZIONE Sensi più-che-letterali Littera gesta docet, quid credas allegoria; moralis quid agas, quid speres anagogia. Agostino di Danimarca L’INTERPRETAZIONE Sensi più-che-letterali Littera gesta docet, quid credas allegoria; moralis quid agas, quid speres anagogia. Agostino di Danimarca 1. Senso letterale 2.Senso allegorico o tipologico o cristologico 3.Senso morale o antropologico 4.Senso anagogico o escatologico L’INTERPRETAZIONE Senso allegorico-tipologico-cristologico L’allegoria ____________________________________ senso superiore ____________________________________ testo L’INTERPRETAZIONE Senso allegorico-tipologico-cristologico La tipologia typos antitypos ______?___________________________?__________________ L’INTERPRETAZIONE Senso morale-antropologico Non si tratta tanto di fare delle moralizzazioni superficiali del testo biblico, ma cogliere il senso che la Scrittura dà alla vita cristiana del credente L’INTERPRETAZIONE Senso anagogico-escatologico Speculativo-dottrinale Contemplativa L’INTERPRETAZIONE Sensi più-che-letterali Littera gesta docet, quid credas allegoria; moralis quid agas, quid speres anagogia. Agostino di Danimarca GERUSALEMME Senso letterale Senso allegorico Senso morale Senso anagogico Città giudaica Chiesa di Cristo L’anima umana La città celeste L’INTERPRETAZIONE I Sensi della Scrittura Senso letterale Sensus plenior Senso più-che-letterale L’INTERPRETAZIONE I Sensi della Scrittura Senso letterale Sensus Senso più-che-letterale plenior L’INTERPRETAZIONE Sensus plenior Pontificia Commissione Biblica, “L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa”, p. 76. Un senso più profondo del testo, voluto da Dio, ma non chiaramente espresso dall’autore umano. Se ne scopre l’esistenza in un testo biblico quando viene studiato alla luce di altri testi biblici che lo utilizzano o nel suo rapporto con lo sviluppo interno della rivelazione.