Mini percorso didattico inserito nel progetto
scientifico: Luce ed ombra del Circolo didattico
“Galileo Galilei” scuola primaria “ F.Rossi”
Paganica-Musp
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a.s. 2013/2014
Classe: I B
Totale alunni coinvolti: 25
Insegnante: Canofari Rosalba
COME
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SI PROPAGA LA LUCE?
Le loro idee prima dell’esperienza:
La classe alla domanda è rimasta in silenzio per alcuni
secondi poi tutti hanno iniziato a chiedere il significato di
propaga, per cui è stato necessario declinare il verbo nei
sinonimi : viaggia, cammina, si muove….
“Viaggia grazie al generatore- Sole che la
produce e la spara su tanti punti oggetto. (Giovanni)”
“Cammina grazie allo spazio, finchè la luce non tocca un
oggetto tipo una casa e fa per terra l’ombra , noi mentre
camminiamo ci illumina e proietta la nostra ombra che
ripete tutti i movimenti che facciamo”.( Tommaso)
La luce cammina come noi?
“Noo! Non va a destra e a sinistra come noi , va dritta”.
(Marta)
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“La luce non va curva, quando incontra uno specchio ,
tipo se prendi il laser e lo punti , il laser rimbalza (il
fotone (Giovanni) torna indietro, ma non fa curve”.
(Tommaso)
 “ I raggi di luce delle torce che illuminavano gli oggetti
andavano dritti poi “allargavano un po ‘ sulla tavoletta
di legno, sullo scolapasta , sulla Torre Eiffel….
proiettavano l’ombra scura sulla parete .”( David)
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RIFLESSIONI SUI MODELLI:
ALESSANDRO SI ACCORGE CHE “DIETRO IL MANICO I
RAGGI NON CI DOVEVANO ESSERE DISEGNATI PERCHÉ
C’È OMBRA E BUIO”
No raggi!
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“L’OMBRA DELLA TORRE È SOTTO” .ANCHE YASSER SI ACCORGE CHE IL
MODELLO È ERRATO NEL MOMENTO DI CONDIVISIONE GENERALE DELLE
RAPPRESENTAZIONI. “HO SBAGLIATO A DISEGNARE LA LAMPADINA- SORGENTE
LUMINOSA, SE L’OMBRA STA SOTTO LA TORRE ,LA LUCE DOVEVA STARE SOPRA”
SORGENTE
LUMINOSA
OMBRA TORRE
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COM’ È L’AMBIENTE DEL LABORATORIO
PRIMA DELL’ESPERIENZA ?
La classe dopo vari laboratori sulle ombre con le
torce e il proiettore è attratta soprattutto dal
puntatore laser, per cui la documentazione che
segue riguarderà due esperimenti che
dimostrano la propagazione della luce in linea
retta.(Laser impolverato - Laser bagnato)
 Si cerca poi di far scoprire loro la densità
dell’aria, portandoli a riflettere sull’ambiente laboratorio prima dell’esperienza per poter
avere più consapevolezza sul cammino del
raggio laser: come attraversa l’aria , il borotalco ,
il gesso, l’acqua , quando la traiettoria del
raggio è evidente, quando la traiettoria non è
evidente. Come mai? Quali le variabili ?
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“ L’AULA È ORDINATA, C’È ARIA PULITA , FRESCA E
TRASPARENTE, NON C’È POLVERE”(ALESSANDROG.)
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“ I RICCIOLI
SONO DELL’ ARIA INVISIBILE
E TRASPARENTE COME IL VETRO”.(YASSER)
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“NUVOLE DI ARIA PULITA, TRASPARENTE ,
INVISIBILE E FRESCA!”(TOMMASO)
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“TRATTINI DI ARIA SENZA POLVERE E
PROFUMATA”( ALESSIO).
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“L’AMBIENTE È PULITO
E PROFUMATO
POSSIAMO LAVORARE CON CALMA
.”(MARCO)
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FARE, OSSERVARE , SCOPRIRE,
ARGOMENTARE , ATTRAVERSO:
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Esperienza 1
Materiale: laser – borotalco
Si punta il laser verso la parete,
contemporaneamente gli alunni disposti su due
file soffiano il borotalco che hanno sul palmo
della mano cercando di colpire la traiettoria del
raggio.
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PRIMA
PRONTI ,VIA
PER COLPIRE!
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VOGLIAMO IL VIA!
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DURANTE
CHE NUVOLA DI PARTICELLE!
Si vede il
raggio!
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POI
IL RAGGIO VA DRITTO E SI FERMA SULLA PARETE!
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INFINE
E’ FINITO IL BOROTALCO, SI VEDE DI MENO!
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SI RIPETE LA STESSA ESPERIENZA FACENDO
PASSARE IL RAGGIO SU UNO SPAGO BEN
TESO.
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LE LORO RAPPRESENTAZIONI DAL PUNTO DI VISTA
DELLA TRAIETTORIA DEL RAGGIO DI LASER:
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“LE NUVOLE DI BOROTALCO FANNO VEDERE IL
RAGGIO ROSSO DEL LASER.”(ANDREA G.)
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“LE PALLINE ROSSE SONO DELLA LUCE
CHE CAMMINA.”(JASPER)
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“LA LUCE CAMMINA DRITTA!”(YASSER)
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RAPPRESENTAZIONE DEL
RAGGIO CHE
PASSA SULLO SPAGO
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RAGGIO FUORI STRADA!
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COME MAI PRIMA DI SOFFIARE IL BOROTALCO
NON SI VEDE LA TRAIETTORIA DEL RAGGIO DI
LUCE?
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Quello che i bambini dicono:
“Non si vede perché in mezzo tra il puntatore
laser e il punto rosso sulla parete c’è l’aria pulita
senza polvere.”(Andrea Giulia)
L’aria è trasparente e lo fa diventare
invisibile.(Yasser)
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 “Appena
si inizia a soffiare le particelle di
borotalco fanno polvere e fanno vedere il
percorso del raggio del laser”.(Alessandro
V-Silvio)
 “Guardando bene le foto, il borotalco fa
diventare l’aria piena di particellecerchietti come se fosse fumo infatti lo
fanno vedere".
( Davide C.)
 “Il raggio quando abbiamo soffiato il
borotalco, si vede forse perché le particelle
luccicano se lo metti al sole e quel luccichio
fa vedere il raggio”.(Francesca)
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I
bambini matematizzano l’esperienza, non appena
si vede il raggio di luce iniziano a contare per
controllare la durata dell’ evidenza della
traiettoria.(Ins.)
 “Siamo riusciti a contare fino a 80 quindi la
traiettoria dura 1 minuto e 20 secondi”.
( Marcello e Giovanni)
Marcello immediatamente trasforma il loro
conteggio approssimato nella corrispondente
misura convenzionale e annuncia a tutti che 80
corrisponde a 1 minuto e 20 secondi.(Ins.)
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“L’aria non è più trasparente come il vetro della porta
e il raggio mentre passa in mezzo a tutta quella
polvere si fa vedere da noi”. ( Tommaso)
“Prima l’aria era trasparente , il raggio non si vede,
dopo l’aria diventa sporca di borotalco e si vedono le
particelle del laser che si muovono, poi
sparisce”.(Martina)
Come mai non si vede più il raggio laser anche se c’è
qui dentro ancora polvere? Si sente il profumo.
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“L’effetto del borotalco svanisce completamente,
svanisce dalla finestra”.
( Giovanni)
 La finestra è chiusa .(Precisa l’insegnante)
 “Il raggio piano piano sparisce perché le particelle
finiscono a terra l’aria si schiarisce diventando come
prima”.(Giovanni)
 Come mai finiscono a terra?
 “Perché sono più pesanti dell’aria”( Giovanni)
 E’ solo la pesantezza che le fa finire a terra?
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“No è anche la forza di gravità che le attira perché
dentro la terra c’è come un grande magnete ed è lo
stesso che tiene noi attaccati con i piedi a terra.
(Giovanni)”
 “Il borotalco non ce la fa più a stare per aria e va giù a
terra”( Laura)
 “Piano piano i cerchietti di borotalco scendono e
vengono catturati dalla terra.”(Gioia)
 “Il borotalco è finito a terra perché pesa con l’aiuto
della forza di gravità e il pavimento è diventato
scivoloso”. (Yasser)
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“Il borotalco scende a terra e si scivola. Il raggio
laser non si vede più ma si vede solo un puntino
sull’armadio”. (Asia)
“Il borotalco finisce a terra, come se c’è una
calamita che lo attira sul pavimento”.
(Alessandro G.)
“In alto l’aria è pulita e il borotalco finisce a
terra” .(
Davide Z. )
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marta
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ESPERIENZA 2
 Materiale
: laser – spruzzatore con acqua
 Si punta il laser verso una parete, due o
più bambini spruzzano acqua con il
vaporizzatore sulla sua traiettoria.
 Gli alunni iniziano subito a fare paragoni
sul comportamento degli altri materiali, e
notano subito la differenza tra l’aria e
l’acqua nonostante la loro trasparenza.
 “L’aria non fa vedere il raggio di luce che
passa l’acqua si” (Laura)
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SE SPRUZZIAMO L’ACQUA SUL RAGGIO
LASER, COSA ACCADE?
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“L’ACQUA FA VEDERE LA SUA TRAIETTORIA COME IL
GESSO E IL BOROTALCO. SI È VISTO PER 3 MINUTI E 6
SECONDI ,PERCHÉ ABBIAMO CONTATO FINO A 186.”
(MARCELLO)
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ANNOTAZIONI DELL’INSEGNANTE:
Il percorso didattico svolto, ha entusiasmato gli
alunni in quanto lavorare in contesto
laboratoriale , con tanti materiali , suscita in
loro motivazione e interesse per qualsiasi
fenomeno si voglia indagare da un punto di vista
scientifico e non.
 Il lavoro ha cercato di aprirsi alla complessità di
ciò che ci circonda. Sono emerse in itinere
aperture cognitive che forniscono interessanti
spunti per nuove piste didattiche e per ulteriori
approfondimenti negli anni futuri.
 Grazie di cuore a tutta la classe per l’impegno
dimostrato.
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Laser impolverato, laser bagnato! Classe I B Scuola Primaria