Scuola Polo
Itc “A.Moro”
Sutri
A.S. 2013 - 2014
“per il ragazzo il libro deve […] essere qualcosa di piacevole,
dove si può non solo leggere, ma colorare, trasformare, fare,
disfare, ampliare, ridere, inventare, rif lettere […]. Il libro si
trasforma così in qualcosa di personale, perciò vivo”.
A. Manzi, “Perché un nuovo libro di lettura?”
Inseg.te Dari Patrizia
 La
diffusione delle nuove tecnologie ha ormai
raggiunto gran parte della scuola italiana.
Molto spesso c’è più strumentazione tecnologica, che
consapevolezza al e nel suo uso.
 Non è più necessario che la scuola apra le sue porte alla
società o alle influenze esterne, queste ultime hanno
ormai la chiave per entrarci comunque.
 In questa società visionaria la scuola deve saper
mantenere il proprio ruolo prioritario, quello cioè di
“luogo privilegiato” dove l’educazione, la formazione e
l’istruzione, diventino la chiave di lettura per un
progresso garantito a tutti.
 Per gli operatori della scuola è sempre più difficile
trovare un alibi che li dispensi dal far parte di questa
“visione”. Tuttavia, incredibilmente, le nuove
tecnologie hanno bisogno di un “magister”, inteso
come la figura di mediatore e di facilitatore.
Una stoa dove non si passeggia più tra colonne
marmoreee, ma tra flussi di informazione continui e
costanti.
 Non si impara da soli. Non si impara per essere stati
attenti alla lezione. Non si impara la conoscenza. La
conoscenza si costruisce.
 Gli operatori della scuola hanno necessità anch’essi di
costruire il loro sapere, rinominare le proprie esperienze,
valutarle con altri occhi e con gli occhi di altri, hanno
necessità di comunità di apprendimento, siti, più o meno
virtuali, dove possano avvenire scambi, discussioni,
condivisioni di problemi e di possibili soluzioni.
 La scuola intesa, come comunità di apprendimento, ha
bisogno di imparare a navigare in acque non sempre calme
e tranquille, come tra le pagine di libri di testo già vecchi
ancor prima di essere editi, molto spesso dovrebbe essa
stessa smuovere queste acque sonnolente e ferme, per
proporre attività e nuclei di problematicità atti a diventare
conoscenza se rivisti, destrutturati e ricostruiti, modificati
e manipolati dagli attori stessi dell’apprendere: i nostri
studenti.”Order from noise”
 Si propongono percorsi “in aula, secondo modalità
laboratoriali mirando ad un impiego operativo e
consapevole dei linguaggi multimediali e dei
dispositivi personali per la costruzione collaborativa
dei saperi. Si favorirà l’interazione con le tecnologie
digitali, utilizzando preferibilmente strumenti e
applicativi interoperabili e sperimentando nuovi
contenuti e modalità di studio;”
 si procederà con l’attribuzione, per ciascun modulo di
riferimento, ad insegnanti tutor, che potranno seguire
piccoli gruppi di docenti.
Corso base:
 essere in grado di gestire l’aula attraverso nuove
tecnologie, quali la LIM, utilizzando tablet,
notebook, ipad, per la costruzione personalizzata
di conoscenze e saperi. Affiancare le nuove
tecnologie a metodologie d’aula volte alla
creazione di un clima di classe sereno e gestibile,
mirando alla prevenzione della dispersione
scolastica e dell’abbandono.
Corso avanzato:
 essere in grado di gestire l’aula attraverso nuove
tecnologie, quali la LIM, utilizzando tablet, notebook, i
pad, per la costruzione personalizzata di conoscenze e
saperi. Affiancare le nuove tecnologie a metodologie
d’aula volte alla creazione di un clima di classe sereno e
gestibile, mirando alla prevenzione della dispersione
scolastica e dell’abbandono.
 Essere in grado di definire e creare oggetti
d’apprendimento, nelle varie aree disciplinari e
transdisciplinari, con l’utilizzo di programmi open
source dedicati.
 Stabilire rapporti con altre scuole o enti educativi a
livello europeo, attraverso l’uso di piattaforme
specifiche (e-twinning), rendere lo studio della seconda
lingua parte integrante della programmazione didattica
di tutte le discipline (CLIL)
 aule debitamente attrezzate, connessione ad internet,
dispositivi tecnologici largamente sufficienti, ambienti
collaborativi adatti allo svolgimento della formazione.
 Classi 2.0
 10 h complessive per 5 incontri da 2 ore ciascuno.
Il primo incontro fornirà una base di partenza teorica su
cui poi approfondire le conoscenze ed acquisire
competenze. Ciascun incontro, presumibilmente dal
secondo in poi, è previsto l’attivazione di un
laboratorio. Verrà fornito ai partecipanti del materiale
strutturato per l’utilizzo all’interno dei laboratori e per
proprio aggiornamento personale.
 Libri parlanti
http://digilander.libero.it/sussidi.didattici/verifiche_do
wn/verifiche_down.html
 Didapages
http://nilocram.altervista.org/materiali/didapages/Dida
pages.zip.
 Jclick
www.didattica.org/clic.htm
 Il mio libro
http://www.lacartellabella.com/Tecnoinclusion/Ilmiolib
ro.htm
 30 h complessive per 10 incontri da 3 ore ciascuno.
I primi incontri forniranno una base di partenza teorica su
cui
poi approfondire le conoscenze ed acquisire
competenze. Ciascun incontro, presumibilmente dal terzo
in poi, prevede una breve introduzione teorica e
l’attivazione di un laboratorio. Negli incontri teorici è
prevista la partecipazione di esperti qualificati, coadiuvati
nei laboratori da formatori. Verrà fornito ai partecipanti
del materiale strutturato per l’utilizzo all’interno dei
laboratori e per proprio aggiornamento personale.
 Gli incontri prevedono la realizzazione pratica di un L.O.
1) Motivazioni del percorso (teoria)
 Scuola e società : da solide a liquide
 Nativi digitali
 Tenere la classe
 Dispersione scolastica
2) Le nuove metodologie (teoria)
 flipped learning
 comprensione significativa:la
verifica come metodologia per un
app. profondo
 Prassi: ruolo insegnante-materiaargomento-competenze atteseprogrammazione
3-4-5) Costruiamo un percorso
 schema di progettazione
 presentazione generale dei software
open source
 laboratorio di costruzione di un
percorso
5 a 10) costruiamo un l.o.
 presentazione dei software open
source
 jclick
 didapages
 hotpotatoes
 libri parlanti
 e-book
 geogebra
 utilizzo dei sw e realizzazione del
percorso progettato con il sw adatto.
 “Flipped classroom”significa“ClasseCapovolta”.
Sfrutta le tecnologie per il lavoro a casa: lo studente non
ascolta le lezioni in classe,ma a casa. Le lezioni sono
audio,video,testi elettronici assegnati dal docente. In
classe,il docente,liberato dalla lezione, segue gli studenti
nell’approfondimento degli argomenti studiati a casa e
avvia discussioni sui temi affrontati. Viene innescato un
processo di padronanza per raggiungere conoscenze attive,
pratiche, condivise. La classe diventa una “Comunità di
pratica ”.
flipped classroom
http://www.slideshare.net/lantichi/flipped-classroom16441932
 “ Tu fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a
centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu
hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale
a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo
bisogno l’uno dell’altra. Tu sarai per me unico al mondo…
 La mia vita è monotona…E io perciò mi annoio. Ma se tu mi
addomestichi , la mi vita sarà come illuminata. Conoscerò
il rumore dei tuoi passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli
altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo mi farà
uscire dalla tana, come una musica.”

 Progettazione a ritroso
 Comprensione significativa
Il Piccolo Principe (A. Saint Euxpery)
http://www.abilidendi.it/Articoli_Unita_di_Apprendimento_Bre
ve_Guida.pdf
 Un learning object (sinteticamente noto come LO dal
relativo acronimo) è una unità di istruzione per l'e-learning,
riutilizzabile.
 I learning object costituiscono particolari tipi di risorse di
apprendimento autoconsistenti, dotate di modularità, reperibilità,
riusabilità e interoperabilità, che ne consentono la possibilità di
impiego in contesti diversi.
 Lo sviluppo delle nuove tecnologie dell’informazione e della
comunicazione ha avuto significative ripercussioni anche sulle modalità
di apprendimento, stimolando la formazione di nuove risorse
didattiche.
 A questo proposito, spesso si ritiene che l’approccio
pragmatico/produttivo dell’e-learning, finalizzato al risparmio di tempi
e costi nella fase di progettazione e produzione dei materiali didattici,
sia l’orientamento fondante che ne ha la realizzazione di LO.
http://www.slideshare.net/romolo/costruire-learning-object-con-exe
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