PASSO DOPO PASSO…..
CHE SCOPERTA
L’AMBIENTE PER L’UOMO
• Il corso residenziale svoltosi ad Andreis sulla
biodiversità ci ha dato modo di entrare in contatto
con l’Associazione Amatori delle mele antiche.
• L’idea di sviluppare un percorso educativo sulle
mele nasce dall’esigenza di trasmettere ai bambini
le corrette informazioni e conoscenze su come e
dove i cibi che consumiamo nascono e si
sviluppano fino ad arrivare sulla nostra tavola.
• In collaborazione con l’Associazione Amatori delle
mele antiche abbiamo potuto seguire tutto il
percorso dal seme al frutto.
• L’esperienza diretta della semina
• Qui i bambini hanno preso contatto con gli
elementi necessari, terra, acqua, semi.
• Chi era già a conoscenza delle procedure ho
apportato il suo contributo e messo a parte il
gruppo delle cose che sapeva; i bambini hanno
discusso, si sono confrontati e hanno fatto ipotesi.
25 marzo 2010, uscita a Fanna
Dove siamo stati e cosa ti è piaciuto
 Siamo andati in autobus a mettere i semini….
 Siamo andati dai meli, mi è piaciuto piantare i semini…
 Siamo andati a vedere gli alberi e abbiamo messo i
semini della mela nel buchetto….
 Ieri siamo andati a mettere i semini nel loro letto di
terra, e poi abbiamo chiuso i buchini dove c’erano i
semini con le mani…
 C’era l’albero delle mele, dopo ho messo i semini nella
terra….
Le ripetute visite a Fanna hanno dato modo
ai bambini di calarsi nell’ambiente
• L’alberello portato a casa e del quale si dovranno
prendere cura è un primo motivo di
“responsabilità” nei confronti della natura
La mostra
QUESTE ESPERIENZE CI HANNO PERMESSO DI
LAVORARE TRASVERSALMENTE
Per quanto riguarda l’aspetto scientifico abbiamo osservato
la mela, l’abbiamo sezionata e scomposta in tutte le sue
parti
E’ stato attivato un laboratorio di cucina dove sono
state sperimentate le varie possibilità di utilizzo
della mela ( marmellata dolci, centrifuga)
Il numeroso gruppo di alunni Americani che frequentano
la scuola ci ha dato l’opportunità di scoprire la storia di “
Jhonny Appleseed”
La vecchia Anna Goodwin, seduta in giardino all'ombra di
uno dei sui vecchi alberi di mele, tutti gli anni nel
periodo della raccolta dei frutti racconta una storia per
non dimenticare l’uomo che aveva piantato quegli
alberi.
Un giorno di molti anni prima, quando era ancora una
bambina, Anna vede arrivare nel suo giardino uno
straniero: è magro, a piedi scalzi e con i vestiti vecchi e
consumati; ha un sacco sulle spalle (pieno di semi di
mela) e un libro (una bibbia) in mano.
Lo ospitano a casa per cena e per parlare un po’.
Lui aveva viaggiato molto per le terre d' America ancora
selvagge.Il suo none era John Chapman. John era un
uomo di grande coraggio e gentilezza che aveva
viaggiato attraverso luoghi sconosciuti……era
soprannominato “JOHNNY APPLESEED”perché
dovunque andasse piantava alberi di mele.John aveva
accettato l’invito ma non si poteva fermare
molto….doveva continuare a piantare alberi di mele.
Diceva che le sue mele avrebbero addolcito e fatto
diventare forte il paese.La famiglia di Anna ascolta
John che descrive tutti i posti dove era stato,tutte le
famiglie che aveva incontrato e che coraggiosamente
attraversavano il selvaggio West per trovare una nuova
terra su cui vivere. Lui avrebbe portato a tutti alberi di
mele, il sole avrebbe scaldato i suoi semi e la pioggia li
avrebbero fatti germogliare. Ogni frutteto nato porta
frutta nella nuova terra. La famiglia di Anna lo ha
guardato mentre partiva da solo, senza armi,
augurandoli ogni bene. Camminava da solo John,
attraverso una terra selvaggia ma non aveva paura, lui
non avrebbe fatto del male a nessuno e nessuno gli
avrebbe fatto del male.
Per molti anni Anna aveva sentito raccontare di John dai
pionieri che lo avevano incontrato, lui camminava di
giorno e di notte, sotto il sole o la pioggia, nella neve e
salutando tutti quelli che incontrava lanciava i sui
semi tra le erbacce....e gli alberi germogliavano e
crescevano. John amava la foresta e tutti i suoi
abitanti: cervi e lepri, orsi e lupi e ogni uccello che
volava. I pellerossa si fidavano di lui, lui sapeva le cose
che sapevano loro: quali piante guarivano e quali si
potevano mangiare, quali ruscelli correvano limpidi e
puri.Lui percorreva tutte le strade e ascoltava tutte le
storie dei pionieri e spargeva i suoi semi, e i frutteti si
ampliavano e crescevano, e dove passava lui poi si
sentiva ricco il profumo della fioritura dei meli.
Passa il tempo Anna cresce e con lei gli alberi piantati da
John nel suo giardino.Una mattina di buon'ora, uno
straniero magro, a piedi scalzi, con i vestiti vecchi e
consumati, il viso lungo e magro e un dolce sorriso, entra
in quello che è diventato il frutteto della casa di Anna e
lei lo riconosce, è John sempre con il sacco sulle spalle e il
libro sotto il braccio.Racconta John il suo lungo viaggio,
aveva camminato attraverso tutta l'America e in tutti i
posti aveva piantato i suoi semi ed erano cresciuti in
fretta. Adesso lungo le pianure dell'ovest si poteva
gustare una bevanda che sapeva di mele speziate, una
torta di mele, una salsa di mele, mele dolci e acidule in
tutti i posti dove lui era passato che abbellivano la terra e
facevano crescere il paese.
La vecchia Anna ringrazia John per i meli che sono
cresciuti nel suo giardino ma lui dice:
“Per far crescere un albero basta che un piantatore faccia
la semenza e se ne occupi finchè la crescita si realizza,
come per far crescere un paese basta che qualcuno se
ne occupi finchè i più bei sogni si realizzano”.
Anna ogni anno racconta la storia ai nipoti e chiede ai
bambini di non dimenticare le mele dolci e acidule di
“JOHN APPLESSED”.
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