I CARISMI DELLO SPIRITO SANTO Doni per i cristiani a servizio della Chiesa 1. CHI È LO SPIRITO SANTO? l’analfabetismo a) è sconosciuto sullo Spirito Santo è diffuso b) non si vede, ma si sperimenta ci sono momenti privilegiati per sentirlo c) è delicatissimo basta un niente per spegnere la sua voce 2. LO SPIRITO SANTO NELLA BIBBIA Antico Testamento Spirito di Dio su Re • Sacerdoti • Profeti FORZA LUCE VITA SANTITÀ SAPIENZA AMORE GIOIA Promessa dello Spirito Geremia 31,33 Questa sarà l'alleanza che io concluderò con la casa di Israele dopo quei giorni, dice il Signore: Porrò la mia legge nel loro animo, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi il mio popolo. Gioele 3,1 Dopo questo, io effonderò il mio spirito sopra ogni uomo e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie; i vostri anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni. Ezechiele 36,25-27 Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi. Ezechiele 37,12-14 Perciò profetizza e annunzia loro: Dice il Signore Dio: Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi risuscito dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nel paese d'Israele. Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi risusciterò dai vostri sepolcri, o popolo mio. Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nel vostro paese; saprete che io sono il Signore. L'ho detto e lo farò». Oracolo del Signore Dio. Gesù e lo Spirito Santo Gli insegnamenti di Gesù Giovanni 3,5 Concepito per Spirito Battezzato in Spirito Condotto nel deserto dallo Spirito Guidato nella sua vita dallo Spirito Promette lo Spirito In croce, emette lo Spirito Risorto, dona lo Spirito In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Dà la vita Luca 11,13 Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono! Va chiesto Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre. È sempre con noi Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Aiuta a capire Gesù Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza. Testimonia Gesù Giovanni 14,16 Giovanni 14,26 Giovanni 15,26 Giovanni 16,7-8 Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò. E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. Converte il mondo Giovanni 16,7-8 Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. Guida la Chiesa 3. IL DONO DELLO SPIRITO SANTO Alla morte di Gesù Giovanni 19,30 E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: «Tutto è compiuto!». E, chinato il capo, emise lo Spirito. Alla risurrezione di Gesù Giovanni 20,21-22 Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi». Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo» All’ascensione Atti 1,8 Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra. A Pentecoste Atti 2,1-3 Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi. 4. LO SPIRITO SANTO IN NOI a) b) VIVE PREGA a) LOTTA b) GIOISCE Galati 4,6 E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del Figlio suo Romani 8,5 Avete ricevuto uno Spirito di figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: Abbà, Padre! Atti 1,8 Avrete forza dallo Spirito Santo e mi sarete testimoni Atti 13,52 I discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo 5. I SIMBOLI DELLO SPIRITO SANTO ACQUA simbolo della vita e della purificazione VENTO simbolo della potenza e della forza FUOCO simbolo della distruzione del male e della fecondità dell’amore COLOMBA simbolo della pace, della mitezza, della gioia 6. I DONI DELLO SPIRITO SANTO SAPIENZA Conoscere Dio più col cuore che con la mente, lasciandosi guidare da Lui come una barca che spiega la vela per lasciarsi trasportare dal vento. INTELLETTO Andare in profondità, oltre la superficialità, al cuore delle cose, per non sciupare la ricchezza del messaggio inviato da Dio. CONSIGLIO Conoscere il progetto che Dio ha su di noi, individuando la strada giusta. SCIENZA Conoscere, amare, innamorarsi di Dio e di tutte le cose: chi ama sa riflettere, come un vero scienziato! FORTEZZA Avere coraggio, costanza, tenacia, forza interiore, per dare sempre il meglio. PIETÀ Considerare Dio come Padre e mandare avanti il mondo con il perdono, il sorriso, l’aiuto agli altri. TIMOR DI DIO Rispettare Dio, senza paura, sapendo che Lui è grande, forte e potente. 7. I FRUTTI DELLO SPIRITO SANTO Galati 5,22 Il frutto dello Spirito è amore capacità di amare Dio e il prossimo gioia certezza di essere amati da Dio pace pienezza di tutti i beni pazienza capacità di amare sapendo aspettare benevolenza gentilezza, amabilità bontà apertura di amore verso tutti, sempre fedeltà atteggiamento di fiducia continua mitezza assenza di collera e violenza dominio di sé libertà dalle cose e dalle passioni 8. I CARISMI DELLO SPIRITO SANTO 1 Corinzi 12,4-11 Vi sono poi diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. E a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l`utilità comune: a uno viene concesso dallo Spirito il linguaggio della sapienza; a un altro invece, per mezzo dello stesso Spirito, il linguaggio di scienza; a uno la fede per mezzo dello stesso Spirito; a un altro il dono di far guarigioni per mezzo dell`unico Spirito; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di distinguere gli spiriti; a un altro le varietà delle lingue; a un altro infine l`interpretazione delle lingue. Ma tutte queste cose è l`unico e il medesimo Spirito che le opera, distribuendole a ciascuno come vuole. 9. COSA SONO I CARISMI? I carismi (dal greco chàris = dono, grazia) sono doni gratuiti dello Spirito Santo per l’utilità comune. Mentre i sette doni dello Spirito Santo sono l’irradiazione dello Spirito per la santificazione personale, i carismi sono finalizzati alla santificazione della Chiesa. I carismi hanno 3 componenti essenziali: 1. origine soprannaturale (Spirito Santo); 2. gratuità (non dipendono dai nostri meriti); 3. funzione ecclesiale (edificano la Chiesa). 10. IL POTERE DI DIRE I carismi di ispirazione sono: PROFEZIA Capacità di parlare con efficacia, sotto l’impulso e l’ispirazione dello Spirito, per conto o in luogo di Dio DONO DELLE LINGUE Facoltà soprannaturale di esprimersi in una lingua sconosciuta o apparentemente priva di senso (es. per una preghiera contemplativa) INTERPRETAZIONE DELLE LINGUE Facoltà soprannaturale di interpretare (non tradurre) un messaggio in lingue 11. IL POTERE DI CONOSCERE I carismi di rivelazione sono: CONOSCENZA Intuizione della mente, guidata dalla luce dello Spirito SAPIENZA Conoscenza profonda della verità, derivante da un’intima esperienza religiosa, con capacità di dare consigli utili alla vita morale e spirituale DISCERNIMENTO DEGLI SPIRITI Capacità speciale di leggere negli animi e di riconoscere la vera ispirazione di Dio 12. IL POTERE DI OPERARE I carismi di potenza sono: FEDE Speciale condizione per operare miracoli GUARIGIONI Capacità di guarire i malati con la potenza di Dio MIRACOLI Capacità di compiere atti straordinari con la potenza di Dio 13. DAL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA n. 799 Straordinari o semplici e umili, i carismi sono grazie dello Spirito Santo che, direttamente o indirettamente, hanno un'utilità ecclesiale, ordinati come sono all'edificazione della Chiesa, al bene degli uomini e alle necessità del mondo. n.800 I carismi devono essere accolti con riconoscenza non soltanto da chi li riceve, ma anche da tutti i membri della Chiesa. Infatti sono una meravigliosa ricchezza di grazia per la vitalità apostolica e per la santità di tutto il corpo di Cristo, purché si tratti di doni che provengono veramente dallo Spirito Santo e siano esercitati in modo pienamente conforme agli autentici impulsi dello stesso Spirito, cioè secondo la carità, vera misura dei carismi. n.801 È in questo senso che si dimostra sempre necessario il discernimento dei carismi. Nessun carisma dispensa dal riferirsi e sottomettersi ai Pastori della Chiesa,"ai quali spetta specialmente, non di estinguere lo Spirito, ma di esaminare tutto e ritenere ciò che è buono ", affinché tutti i carismi, nella loro diversità e complementarità, cooperino all‘ "utilità comune" (1 Cor 12,7). 14. L’INSEGNAMENTO DI GIOVANNI PAOLO II A seguito del testo di Paolo, i carismi sono stati spesso ritenuti come doni straordinari, soprattutto caratteristici dell'inizio della vita della Chiesa. Il Concilio Vaticano II ha inteso mettere in luce i carismi nella loro qualità di doni che appartengono alla vita ordinaria della Chiesa e che non hanno necessariamente un carattere straordinario o meraviglioso. Tali carismi sono frutto della libera scelta e donazione dello Spirito Santo, del quale partecipano la proprietà di Dono primo e sostanziale nell'ambito della vita trinitaria. Dio Uno e Trino manifesta in modo speciale nei doni la sua sovrana potestà, non sottomessa a una qualche regola antecedente, né ad una disciplina particolare, né ad uno schema di interventi stabilito una volta per sempre: secondo san Paolo, egli distribuisce a ciascuno i suoi doni «come vuole» (1 Cor 12,11). Agli inizi dell'era cristiana, vennero compiute cose straordinarie sotto l'influsso dei carismi, sia di quelli straordinari, sia di quelli che si potrebbero chiamare i piccoli, umili carismi di ogni giorno. Così è stato sempre nella Chiesa, e lo è anche nella nostra epoca, generalmente in modo nascosto, ma a volte, quando Dio lo vuole per il bene della sua Chiesa, anche in modo appariscente. E' da auspicare che tutti si rendano conto di questo trascendente valore di vita eterna già incluso nel loro lavoro, se è svolto nella fedeltà alla loro vocazione con docilità allo Spirito Santo che vive e agisce nei loro cuori. Questo pensiero non può non servire di stimolo, sostegno, conforto specialmente a coloro che, per fedeltà a una vocazione santa, si impegnano nel servizio al bene comune, per lo stabilimento della giustizia, il miglioramento delle condizioni di vita dei poveri e degli indigenti, la cura degli handicappati, l'accoglienza dei profughi, la realizzazione della pace nel mondo intero. 15. CATECHESI DI PADRE RANIERO CANTALAMESSA Nella sua infinita sapienza, Dio ha stabilito come due canali distinti per santificare la Chiesa, come due diverse direzioni dalle quali soffia lo Spirito. C'è, per così dire, lo Spirito che Viene dall'alto e che si trasmette attraverso il papa, i vescovi, i sacerdoti, che agisce nel Magistero della Chiesa, nella gerarchia, nell'autorità e soprattutto nei sacramenti. In questo caso, lo Spirito, o la grazia, viene a noi attraverso dei canali istituiti da Cristo e affidati alla Chiesa istituzionale. A tali canali nessuno può apportare dei cambiamenti, neppure la stessa gerarchia della Chiesa. Possiamo paragonare i sacramenti a delle "prese" di corrente, collocate in punti precisi della casa. C'è lassù sui monti, una grande centrale che produce elettricità; attraverso dei grossi fili, essa supera monti e valli e giunge alla città e, ramificandosi, arriva fino alle prese di corrente che ci sono on ogni casa; ogni volta che si accosta la spina, da quella presa si sprigiona calore, energia, luce, secondo i bisogni: Così è sul piano della grazia: c'è un'unica centrale di grazia che è il sacrificio redentivo di Cristo consumato sulla croce; da esso, attraverso i canali stabiliti da Cristo, la grazia fluisce ininterrottamente fino a noi e noi l'attingiamo nei sacramenti. Fin qui la direzione che ho chiamato "dall'alto"; c'è, però, una direzione, in certo senso, opposta, da cui soffia lo Spirito ed è la direzione "dal basso", cioè dalla base, o dalle cellule del corpo, che è la Chiesa. Questo è davvero quel vento, di cui Gesù diceva che "spira dove vuole" (cfr. Gv 3,8). S. Paolo sembra riprendere questo concetto di Gesù, quando, parlando dei carismi, dice: "Tutte queste cose è l'unico e il medesimo Spirito che le opera distribuendole a ciascuno, come vuole" (1 Cor 12,11). "Come vuole": qui regna sovrana la libertà di Dio, non legata da scelte fatte una volta per sempre, all'inizio della Chiesa, ma sempre nuova e imprevedibile. 1 carismi sono manifestazioni concrete di questo Spirito che soffia "dove vuole" e che nessuno può prevedere o stabilire in anticipo. Se i sacramenti sono 1e prese" della grazia, i carismi sono 1e sorprese" della grazia e dello Spirito Santo! La Chiesa completa, organismo vivo, irrorato e animato dallo Spirito Santo, è l'insieme di questi due canali, o il risultato delle due direzioni della grazia. I sacramenti sono il dono fatto a tutti per l'utilità di ciascuno, il carisma è il dono fatto a ciascuno per l'utilità di tutti. I sacramenti sono doni dati all'insieme della Chiesa per santificare i singoli; i carismi sono doni dati ai singoli per santificare l'insieme della Chiesa. Si comprende facilmente, allora, quale perdita sarebbe per la Chiesa, se, a un certo punto, si pensasse di poter fare a meno dell'uno o dell'altro di quei due canali: o dei sacramenti o dei carismi, o dello Spirito che scende dall'alto, o dello Spirito che è diffuso alla base della Chiesa. Lo scopo dei carismi è la diakonía, il servizio, il ministero. Lo scopo dei carismi non è dunque quello di dare lustro, prestigio o fama di santità a chi li riceve; non è quello di dargli delle sicurezze o dei poteri sugli altri. Assolutamente! Cosi si stravolgono i carismi. I carismi sono, dunque, per la Chiesa: per la bellezza della Chiesa, per la vitalità e la varietà della Chiesa. Questo ci mette sulla strada per scoprire come mai S. Paolo chiama la carità la via migliore, il carisma dei carismi. Mi preme ora sottolineare le parole: "una manifestazione particolare dello Spirito". Dunque, il carisma è una manifestazione, o epifania, dello Spirito; è un modo parziale, ma autentico, di manifestarsi dello Spirito. Con ciò si è detta una cosa molto seria; si è detto che i carismi, o non ci sono affatto in una persona, o, se ci sono, si guasteranno presto, se essi non sono il manifestarsi spontaneo e quasi il riflesso naturale dello Spirito che riempie il suo cuore e la sua vita. Gesù ci dice che con i carismi si può finire perfino all'inferno; dice infatti: "Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome (primo carisma!) e cacciato i demoni nel tuo nome (secondo carisma!) e compiuto molti miracoli nel tuo nome (terzo carisma!)? lo però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità " (Mt 7,21-23). Come mai questa gente che profetizza, che scaccia i demoni e opera molti miracoli, si sente dire, nel giorno del giudizio: "Via da me!"? E' che quei carismi non erano la "manifestazione" autentica di una vita guidata dallo Spirito di Gesù, ma erano qualcos'altro; erano, semmai, ostentazione dello Spirito, non manifestazione dello Spirito. Un'ultima cosa devo dire, qui, circa l'esercizio dei carismi: che essi non possono andare insieme con il peccato. Dunque che bisogna rompere definitivamente con il peccato. Alla vigilia dell'effusione dello Spirito, tutto quello che il Signore vuole da voi è questo. Non è scegliere quale carisma chiedere (è meglio, anzi, non chiedere proprio niente e lasciare che sia lo Spirito a distribuire i suoi doni "come vuole"). La cosa veramente importante è offrire al Signore un cuore contrito e umiliato, un cuore che non ha più attaccamenti al peccato. Beati voi se, in questa circostanza, in un momento di raccoglimento, riuscite a dire a Gesù: "Signore, ho capito qual è la mia vera radice di peccato, il legame che ancora mi impedisce di correre liberamente verso di te; perciò, tremando a causa della mia debolezza, ma pieno di fiducia nella tua grazia, dico: tra me e 'quel' peccato, più niente in comune; dico: Basta! Rompo definitivamente con il mio peccato!". Auguri a tutti per il dono dello Spirito Santo che state per ricevere in pienezza con il sacramento della Cresima. Testimoniate la vostra fede con i carismi che Dio vorrà donarvi.