Dante Alighieri e La Divina Commedia Le origini e la nascita di Dante Alighieri • Nacque a Firenze nel maggio del 1265 • Da Alighiero Alighieri,cambiavalute guelfo (forse usuraio) e donna Bella ”Ebbe il volto lungo e il naso aquilino, le mascelle grandi e il labbro sotto proteso tanto, che alquanto quel di sopra avanzava.” Boccaccio, Trattatello in laude di Dante Giovanni Boccaccio è considerato uno dei maggiori narratori italiani e europei del XIV secolo: con il suo Decameron viene infatti conosciuto ed apprezzato a livello europeo La giovinezza e la formazione • Prima dei 10 anni, perde la madre • Seconde nozze del padre • A 12 anni instrumentum dotis (fidanzamento davanti a un notaio) con Gemma Donati (che diventa sua moglie nel 1285) • Studia presso i francescani, ascolta le lezioni di retorica di Brunetto Latini e di diritto, filosofia, teologia ,forse anche medicina • Amicizia con • Guido Cavalcanti e contatti con gli stilnovisti Giovanissimo, inizia a scrivere le prime poesie Combatte a Campaldino (1289) contro Arezzo e i ghibellini toscani " Io son la Bice, la gentil e onesta, che al bel sol di Giugno lasciai la terra, ma or son beata e non più quella" Beatrice • Beatrice di Folco Portinari, sposa di Simone Bardi, morta nel • • • 1290 Primo incontro nel 1274 (a 9 anni) Secondo incontro nel 1283 (a 18 anni) La Vita nova (1293-1294) Firenze e Dante Dante fu molto impegnato nella vita politica di Firenze, sua città natale. Era guelfo, ovvero sostenitore del Papa e nel 1300 fu eletto ambasciatore e poi priore. I guelfi erano divisi: - Bianchi (Cerchi) finanzieri e ricchi mercanti - Neri (Donati) nobili (Bonifacio VIII) La condanna e l’esilio Carlo VIII di Valois (alleato del papa) entra a Firenze e depone il governo dei Bianchi (di cui fa parte Dante) Sanguinosa repressione attuata dai Neri In seguito il poeta fu esiliato da Firenze per motivi politici con una multa di 5.000 fiorini e una condanna che prevedeva che, se fosse ritornato nel capoluogo, sarebbe stato condannato al rogo. Fu accolto a Verona, in Lunigiana, nel Casentino, a Lucca e infine a Ravenna. La morte • 1318: ospite a • • Ravenna presso i da Polenta Morte per febbre malarica Sepoltura a Ravenna L e s u e o p e r e Cronologia delle opere di Dante 1302-esilio La teorizzazione dell’uso del volgare De vulgari eloquentia – Illustra una tradizione poetica all’interno della quale egli si colloca – Crea la prima storia della letteratura in volgare – Usa consapevolmente il volgare per offrire il sapere a un più vasto pubblico, contro la tradizione dell’epoca che vedeva nel latino la lingua della cultura Convivio Divulgare il sapere per le nuove classi sociali (BORGHESI) • 1304\06 primi anni di esilio • enciclopediail banchetto del sapere Tutti gli uomini hanno fame del sapere come del cibo: Dante, che ha partecipato al banchetto di grandi sapienti, può offrire a coloro che non hanno il tempo o gli strumenti per costruire la propria educazione, almeno le briciole della sapienza filosofica LA DIVINA COMMEDIA E' l'opera principale di Dante Alighieri e si suddivide in Inferno, Purgatorio e Paradiso (cantiche). E' scritta in volgare ed è un poema in terzine e i versi sono tutti endecasillabi. E' suddivisa in 100 canti e ogni cantica è composta da 33 canti, solo l'Inferno ne ha 34 poiché uno funge da prologo e da introduzione del poema. Il titolo • Dante stesso la chiama Commedia • Boccaccio nella biografia su Dante vi aggiunse l’aggettivo DIVINA, per correggere la definizione “BASSA” di un testo che invece era sublime per contenuti e stile. • Nel Medioevo infatti COMMEDIA rimanda al concetto di “comico” (=argomento non elevato) La Divina Commedia ha tre significati: · Letterale: poiché il poeta racconta il suo viaggio · Simbolico: poiché simboleggia l'itinerario dell'anima verso la salvezza · Morale: poiché indica l'importanza di una vita virtuosa LA DIVINA COMMEDIA È divisa in: PROEMIO INFERNO PURGATORIO PARADISO 1° canto: 33 canti 33 canti: 33 canti: INIZIO / Dante conosce i peccati Dante impara il pentimento Dante incontra Beatrice e vede Dio. EVENTO Egli si rifà a Tolomeo astronomo vissuto nel II secolo dopo Cristo. La sua teoria è detta geocentrica : - La Terra è immobile al centro dell'universo. - L'uomo abita l'emisfero boreale (delle terre emerse ) che va dal Gange allo stretto di Gibilterra. - L'altro emisfero ( australe ), detto delle acque , vede sorgere al centro la montagna del Purgatorio ed è completamente disabitato Questa teoria sarà messa in discussione solo da Copernico agli inizi del 1500 e poi da Galilei nel 1600 fino all'affermazione definitiva dell'eliocentrismo. Lucifero, capo degli angeli ribelli a Dio, fu precipitato nel punto più lontano dal luogo dove ha sede il Bene supremo ( L'Empireo dove risiede Dio creatore dei cieli ). Lucifero cadde dunque sulla terra , sede del peccato. La Terra inorridita si ritrasse di fronte a lui e così si formò la voragine infernale, proprio nel cuore dell'emisfero delle terre emerse. Nell'emisfero delle acque sorse, in perfetta corrispondenza della voragine infernale, la montagna del Purgatorio, sede della purificazione dal peccato. Sulla sua sommità è situato il Paradiso terrestre. Attorno alla Terra immobile c'è l'elemento aria , quindi la sfera di fuoco ed infine i nove cieli ( sfere translucide in cui ruotano con velocità crescente, allontanandosi dalla Terra, i corpi celesti : Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno, Stelle fisse e Primo Mobile ). Nella zona più esterna c'è l'Empireo sede dei beati e di Dio. Le Guide • Dante viene accompagnato, durante il suo viaggio nell'aldilà, da tre • • • guide: - Virgilio che rappresenta la saggezza e la ragione. - Beatrice che divenuta beata, risplende di luce e la forza del suo sorriso e il suo amore fa salire Dante attraverso i cieli. - San Bernardo che, grazie alla sua vita dedita, già in terra, alla contemplazione, sostiene Dante nel momento in cui, con l'aiuto della preghiera di tutti i beati, incontrerà Dio. INFERNO, PURGATORIO o PARADISO? DANTE, DOVE ANDIAMO? L’inferno L'Inferno è suddiviso in nove cerchi, ognuno dei quali ospita una categoria di dannati che vengono puniti secondo la regola del contrappasso. E' circondato dal fiume Acheronte attraverso il quale vengono traghettate le anime dannate. Caronte è il traghettatore dell'Inferno. Inferno • • • • • • • • • • Antinferno I Limbo II Lussuriosi III Golosi IV Avari e prodighi V Iracondi e accidiosi VI Eretici VII Violenti VIII Fraudolenti IX Traditori • Incontinenza • Violenza • Frode o malizia (uso distorto della ragione) Ecco lo schema dell'Inferno, secondo la concezione dantesca e medievale 1° CANTO: LA SELVA OSCURA LA SELVA OSCURA Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura che la diritta via era smarrita. Ah quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia è aspra e forte che nel pensier rinnova la paura. Tant’è amara che poco è più morte, ma per trattar del ben ch’io vi trovai dirò dell’altre cose che v’ho scorte. Io non so ben ridir com’io v’entrai tant’era pieno di sonno in quel punto che la verace via abbandonai. Tentando di trovarne l'uscita, il poeta scorge un colle illuminato dalla luce del sole; tentando di salirvi per avere un visuale più ampia, però, viene fermato da tre belve feroci: una LONZA ﴾forse una lince﴿, allegoria della lussuria, un LEONE, simbolo della superbia, e una LUPA, che rappresenta l'avidità. allegoria = immagine, testo in cui il significato immediatamente leggibile ne nasconde un altro pi importante e profondo, che costituisce il valore vero dell’immagine o del testo stesso. Ma, per sua fortuna DANTE INCONTRA VIRGILIO INIZIA IL VIAGGIO “PER ME SI VA NE LA CITTA’ DOLENTE, PER ME SI VA NE L’ETERNO DOLORE, PER ME SI VA TRA LA PERDUTA GENTE. GIUSTIZIA MOSSE IL MIO ALTO FATTORE: FECEMI LA DIVINA POTESTATE, LA SOMMA SAPIENZA E ‘L PRIMO AMORE. DINANZI A ME NON FUR COSE CREATE SE NON ETERNE, E IO ETERNA DURO. LASCIATE OGNI SPERANZA, VOI CH’ENTRATE.” (Inferno, Canto III, vv. 1-9) Nel cerchio VIII, all’ottava bolgia, sono condannati i consiglieri fraudolenti, cioè coloro che hanno usato l’inganno per ottenere uno scopo. Tra i dannati troviamo Ulisse e Diomede, eroi greci. Legati insieme dentro ad una fiamma a due corni. Dante parla con Ulisse che racconta di sé. Egli, spinto dalla sete di conoscenza, osò oltrepassare i limiti consentiti, ma giunto in vista del Purgatorio annega a causa di una tempesta: non gli era consentito conoscere oltre, non avendo la fede. Entrati nella “Giudecca” Virgilio addita a Dante la figura di LUCIFERO. I dannati sono immersi nel ghiaccio in varie posizioni. Lucifero ha il petto mezzo fuori dall’acqua; è tanto brutto quanto era stato bello in vita. LUCIFERO Sotto le tre facce escono due grandi ali che, muovendosi, originano il vento freddo che fa congelare. Con ogni bocca maciulla un peccatore; con quella anteriore GIUDA, con la sinistra BRUTO e con la destra CASSIO.