Settore Tecnico AIA ***** Area Formazione Perfezionamento e Valutazione Tecnica Calcio a Cinque IL CALCIO A 5 La Storia e il Regolamento La nascita del calcio a 5 in Italia Pochi circoli al mondo possono vantare di aver inventato un nuovo SPORT. Ai soci del Parioli di Roma la creatività non è mai mancata e, in un lontano giorno piovoso del novembre 1948, sicuramente nessuno poteva immaginare cha, dalla noia di una giornata senza tennis, potesse nascere una nuova disciplina. Arrivato ufficialmente in Italia all’inizio degli anni ’80, sotto la direzione di Mario Maurelli, poi diventato arbitro internazionale, già nel 1948 è stato organizzato il primo torneo di Calcio a 5 (4 società con gare di andata e ritorno). Ma la sua origine è più remota Risale al 1930, in Uruguay: lo inventò un insegnante di Educazione Fisica che aveva l’esigenza di far giocare i propri studenti al coperto. 1961: prima Coppa Canottieri Il primo tentativo di torneo Federale è datato 1978 con la Federcalcetto, presto sostituita dalla FICT (Federazione Italiana Calcetto); da questa derivò, per scissione interna, la LIC (Lega Italiana Calcetto). In questo modo si disputarono due campionati separati, dal 1978 e fino al 1983, anno in cui la F.I.G.C. annoverò anche il calcio a 5 tra le sue fila. A livello internazionale Confederación Sudamericana de Fútbol de Salón è la prima organizzazione che nasce nel 1965 Segue nel 1971 la Federação Internacional de Futebol de Salão (FIFUSA) presidente Joao Hevelange Il riconoscimento FIFA avviene solo nel 1988 In Italia, nella stagione sportiva 83/84, si svolse il primo campionato italiano di C5, suddiviso all’inizio in gironi eliminatori con una pole scudetto in sede unica. Diverse le sedi della fase finale: al Foro Italico di Roma le prime due, successivamente San Marino, Palermo, Merano, Bologna, per poi tornare al Foro Italico. L’egemonia delle squadre romane è stata evidente fino al 2001, con l’unica eccezione nella stagione 98/99 quando il titolo fu vinto dal Torino che, però, non si iscrisse più al campionato rinunciando, così, anche alla CHAMPIONS LEAGUE (a cui partecipò la BNL, seconda classificata). Nel 2001 l’egemonia romana si spezzò per merito del Prato C5 che riuscì a centrare l’accoppiata Campionato e Coppa per due anni consecutivi. Notevole la media spettatori al Palamalisetti, fra le 1500 e le 2500 presenze . Nel 2003/2004, si è affacciato alla ribalta nazionale il Veneto per merito dell’Arzignano e della Luparense, che si sono aggiudicati 5 campionati consecutivi, con l’unica eccezione della stagione 2004/2005 in cui il titolo è andato al Perugia. 1983/84 Roma Barilla 1984/85 Roma Barilla 1985/86 Ortana 1986/87 Marino 1987/88 Roma RCB 1988/89 Roma RCB 1989/90 Roma RCB 1990/91 Roma RCB 1991/92 BNL Calcetto 1992/93 Torrino S. Club 1993/94 Torrino S. Club 1994/95 BNL Calcetto 1995/96 BNL Calcetto 1996/97 BNL Calcetto 1997/98 Lazio 1998/99 Torino 1999/00 Intercart Genzano 2000/01 Roma Lamaro 2001/02 Furpile Prato 2002/03 Furpile Prato 2003/04 Samia Arzignano 2004/05 Erregi Travel Perugia 2005/06 Samia Arzignano 2006/07 Luparense 2007/08 Luparense 2008/09 Luparense 2009/2010 Montesilvano 2010/2011 Marca Trevigiana 2011/2012 Luparense SERIE A ALBO D’ORO IL CALCIO A 5 OGGI Nato come trasposizione del calcio a 11 su un campo più piccolo, il calcio a 5 si è progressivamente evoluto distinguendosi per caratteristiche, peculiarità e tecniche di gioco che ne fanno oggi una disciplina autonoma con storia e dimensioni proprie. Nel corso degli anni si sono susseguite diverse interpretazioni regolamentari, con varie evoluzioni, fino a giungere all’attuale stesura unificata in tutti i continenti dalla F.I.F.A. PECULIARITA’ DEL GIOCO (segue) 1. DIMENSIONI TERRENO: terreno di gioco 40 x 20 che determina un gioco molto veloce (da azione difensiva ad attacco in 2 – 3 secondi), 2. PALLONE: necessità di un pallone a “rimbalzo controllato” (dimensioni e pressione ad hoc) 3. NUMERO E SOSTITUZIONE DEI CALCIATORI: min 3 e max 5, sostituzioni libere e, illimitate e a gioco in svolgimento 4. TEMPO DI GIOCO: in campo nazionale ciascun tempo di gioco dura 20 minuti effettivi (in media 35 – 40 reali), a livello regionale 30 minuti non effettivi (più recupero); possibilità di un time out per tempo per ciascuna squadra 5. QUATTRO SECONDI: ogni ripresa di gioco (ad esclusione di calcio di rigore e tiro libero) deve essere attuata entro 4” altrimenti viene attribuita alla squadra avversaria; il portiere, nella propria metà del rettangolo di gioco, si deve spossessare del pallone entro 4” e può rigiuocarlo a determinate condizioni PECULIARITA’ DEL GIOCO (segue) 6. FALLI CUMULATIVI: ogni fallo sanzionabile con un calcio di punizione diretto (fischiato o per il quale sia stato concesso vantaggio) viene annotato dagli arbitri e nell’apposito conta falli delle panchine (al nazionale dal Cronometrista su tabellone e modulo); dal 6° in poi si eseguono i tiri liberi 7. TIRI LIBERI: una sorta di calcio di rigore dai 10 metri (o, a determinate condizioni, da meno), da battere senza barriera e con l’intenzione di segnare una rete 8. VANTAGGIO: da luogo al cumulo di un fallo (se segnalato a seguito di un fallo punibile con un calcio di punizione diretto) 9. PORTIERE DI MOVIMENTO: consente alla squadra di giocare con un uomo in più all’attacco; oltre la propria metà campo egli diventa un calciatore come tutti gli altri 10. ESPULSIONI A TEMPO: un calciatore espulso non può più prendere parte al gioco, ma la squadra potrà reintegrare di una unità il numero dei componenti dopo 2 minuti di gioco o anche prima se nel frattempo, trovandosi in inferiorità numerica, subisce una rete PECULIARITÀ DEL GIOCO 11. CONDOTTA GRAVEMENTE SLEALE: ultimo difendente, compreso il portiere, che impedisce ad un avversario la segnatura di una rete, o l’evidente opportunità di segnarla, bloccando il pallone con la mano o commettendo un fallo 12. RIMESSA DALLA LINEA LATERALE: si batte con i piedi entro 4 secondi 13. RIMESSA DAL FONDO: eseguita dal portiere, entro 4 secondi, con le mani (il conteggio viene ripreso o azzerato a seconda di chi infrange la regola) 14. CALCIO D’ANGOLO: ripresa del conteggio o rimessa dal fondo per infrazione alla regola 15. GESTUALITA’ CODIFICATA: contribuisce a chiarire la decisione presa e ad evitare contestazioni COSA DEVE AVERE UN ARBITRO DI C5 Preparazione atletica specifica Rapidità di movimento Intuito tattico Angolo visivo ottimale Celerità decisionale Grande concentrazione Forte autocontrollo LA CAN 5: OT e i Vice Commisari • Franco FALVO • Luca MARCONI • Antonio MAZZA • Angelo MONTESARDI Il Commissario Massimo CUMBO • Marcello TOSCANO • Claudio ZUANETTI LA CAN 5: gli Arbitri Internazionali Maria Luisa Fecola Alessandro Malfer Francesca Muccardo Angelo Galante Francesco Massini Fabio Gelonese LA CAN 5: Il Settore tecnico Area Formazione Perfezionamento e valutazione tecnica Regolamento, guida pratica e materiale didattico Coordinatrice Laura Scanu (sez. di Roma 1) Componente Virginio Serena (sez. di Bassano del Grappa) Ferruccio Barbuto (sez. di Catania) Componenti Alessandro Capomassi (sez. di Roma 1) Domenico Guida (sez. di Lecco) Claudio Mattiacci (sez. di Perugia) Ugo Navillod (sez. di Aosta) Salvatore Santomarco (sez. di Nola) Claudio Valle (sez. di Mantova) Cinque componenti per il calcio a 5 sono presenti nel modulo “Perfezionamento e valutazione tecnica” ed un componente fa parte del modulo “Regolamento, guida pratica e materiale didattico” . L’attività del modulo perfezionamento e valutazione tecnica per il calcio a 5 consiste nel perfezionamento tecnico degli arbitri e degli osservatori arbitrali; nella promozione della conoscenza delle regole del gioco e della loro corretta applicazione nonché nella realizzazione di materiale didattico. In 1. 2. 3. 4. particolare il modulo perfezionamento e valutazione tecnica per il calcio a 5: partecipa con un componente ai raduni nazionali e regionali pre-campionato e somministra i quiz tecnici; traccia linee guida riguardanti l’applicazione delle regole del gioco del calcio a 5; realizza il materiale didattico e si occupa di diffonderlo in tutte le sezioni d’Italia; è presente alle visite ispettive presso i CRA e le Sezioni. I numeri principali (da aggiornare)* Arbitri nazionali Arbitri regionali Osservatori nazionali Osservatori regionali 303 1.178 94 230 1.481 324 1.805 * A questi vanno aggiunti i numeri degli arbitri provinciali I numeri delle regioni (da aggiornare) Regione Arbitri Osservatori Totale Abruzzo 54 17 71 Basilicata 34 3 37 Calabria 80 26 106 Campania 88 16 104 Emilia 63 16 79 Friuli 17 5 22 Lazio 106 19 125 Liguria 12 6 18 Lombardia 94 12 106 Marche 65 8 73 Molise 24 4 28 Piemonte 38 11 49 Puglia 95 17 112 Sardegna 43 11 54 Sicilia 88 22 102 Toscana 70 13 83 Trentino 33 9 42 Umbria 76 6 82 Veneto 98 9 107 1.178 230 1.408 TOTALI REGOLAMENTO C5 Aspetti peculiari della disciplina * * In questa sede sono illustrate esclusivamente le regole e le disposizioni del C5 che differiscono da quelle del calcio a 11: tutto ciò che non è specificamente indicato si intende comune alle due discipline. 1) IL RETTANGOLO DI GIOCO Lunghezza Da 25 a 42 mt. Larghezza Da 16 a 25 mt. Per le gare internazionali: Lunghezza da 38 a 42 mt. Larghezza da 20 a 25 mt. Segnatura: Il rettangolo di gioco deve essere segnato con linee che fanno parte delle superfici che delimitano. Le due linee di delimitazione più lunghe sono denominate “linee laterali” . Quelle più corte sono denominate “linee di porta”. Tutte le linee devono avere una larghezza di cm. 8 Area di rigore Il raggio dell’area deve essere di m. 6 misurata dall’esterno dei pali. Il punto del calcio di rigore deve essere tracciato a m. 6 dal punto centrale tra i due pali della porta ed equidistante da essi. Il punto del tiro libero deve essere tracciato sul rettangolo di gioco a m. 10 dal punto centrale tra i due pali della porta ed equidistante da essi. Zona delle sostituzioni La zona delle sostituzioni è situata sulla linea laterale di fronte alle panchine di ogni squadra. Caratteristiche del gioco e requisiti arbitrali Gioco veloce con repentini cambi di fronte, di passo e di tono rendono necessaria una adeguata preparazione: atletica (resistenza alla velocità e scatto) tecnica (tempestività della decisione) psicologica (elevata e costante soglia d’attenzione) Vicinanza delle panchine e del pubblico, forti sollecitazioni esterne richiedono: autocontrollo sviluppato controllo costante di tutte le componenti coinvolte. 2) IL PALLONE IL PALLONE DEVE ESSERE: di forma sferica di cuoio o altro materiale approvato di circonferenza minima di cm.62 e massima di cm.64 di peso non inferiore a gr.400 e non superiore a gr.440 all’inizio della gara di pressione fra 0,6 e 0,9 atmosfere (pari a 600 – 900 g/cm²) a livello del mare Caratteristiche Le ridotte dimensioni del terreno di gioco, unitamente alla natura intrinseca del gioco, richiedono l’utilizzo di un pallone a rimbalzo ridotto (o controllato). Il pallone, al pari di altri oggetti, è da ritenersi elemento pericoloso se utilizzato con sproporzionata vigoria o violenza nei confronti di un giocatore avversario (o compagno di squadra): in tal caso il lancio è considerato come prolungamento della mano (con conseguenza dal punto di vista tecnico e disciplinare). Sostituzione di un pallone difettoso Se durante l’esecuzione di un calcio di rigore o di un tiro libero il pallone scoppia senza che abbia toccato il palo o la traversa o un calciatore (e non è stata commessa alcuna infrazione), la ripresa di gioco viene ripetuta. 3) IL NUMERO DEI CALCIATORI La gara è disputata da due squadre con un massimo di 5 calciatori ciascuna e un minimo di 3, uno de quali nel ruolo di portiere, e massimo 7 calciatori di riserva Le sostituzioni Le sostituzioni sono illimitate, possono avvenire a gioco in svolgimento e senza il permesso dell’arbitro (incluso il portiere) Devono essere effettuate nell’apposita zona, a condizione che il sostituito sia uscito dal rettangolo di gioco prima che il sostituto entri Se una gara viene prolungata per eseguire un calcio di rigore o un tiro libero solo il portiere della squadra difendente può essere sostituito Espulsioni durante il riposo Se, durante l’intervallo o prima dell’inizio di uno dei tempi supplementari, un calciatore commette un’infrazione passibile di espulsione, la sua squadra comincerà il secondo periodo di gioco o il tempo supplementare con un calciatore in meno: se viene espulso un giocatore del quintetto che ha terminato la frazione di tempo precedente e tale espulsione avviene nell'intervallo, la sua squadra riprende in quattro se viene espulso un calciatore che alla fine del primo tempo si trovava in panchina, la sua squadra riprende in cinque. 4) L’EQUIPAGGIAMENTO DEI CALCIATORI Equipaggiamento di base: maglia con maniche (sottomaglia del colore dominante della maglia); calzoncini (cosciali e scaldamuscoli del colore dominante dei pantaloncini); calzettoni; parastinchi (coperti dai calzettoni), scarpe (gomma, plastica, tela) Il portiere può indossare pantaloni lunghi Se un calciatore sostituisce il portiere deve indossare una maglia di colore diverso da quella dei compagni, degli avversari, dal portiere avversario, dagli arbitri; la maglia deve riportare il numero sul dorso (ad eccezione della Serie A, il giocatore può indossare una maglia col buco che faccia chiaramente vedere il suo numero di maglia). Infrazione alla regola L’arbitro inviterà il calciatore inadempiente ad uscire dal rettangolo di gioco per regolarizzare il proprio equipaggiamento Il calciatore potrà rientrare solo a gioco fermo e dopo che l’arbitro ne avrà controllato la regolarità (in presenza del cronometrista il calciatore può rientrare in gioco in svolgimento, previo suo assenso) Se l’arbitro interrompe il gioco deve ammonire il calciatore inadempiente e riprenderlo con un calcio di punizione indiretto per la squadra avversaria nel punto in cui si trovava il pallone al momento dell’interruzione 5) GLI ARBITRI Nella serie C1 regionale e nel campionato nazionale gli arbitri sono 2. Nel campionato regionale di C2, provinciale serie D, settore giovanile e nella prima fase dell’Under 21 Nazionale è previsto un solo arbitro. L’arbitro opera sul lato delle panchine Il secondo arbitro opera di fronte alle panchine In caso di disaccordo fra i due prevarrà la decisione dell’arbitro. Ogni volta che il portiere gioca il pallone nella sua metà campo l’arbitro posizionato più vicino dovrà conteggiare visivamente i 4 secondi 6) GLI ASSISTENTI ARBITRALI Nelle gare dei campionati Nazionali è previsto l’impiego di un cronometrista e di un terzo arbitro. Nei campionati Regionali e Provinciali queste figure non sono previste (per cui l’arbitro è anche il cronometrista della gara). Posizione ed equipaggiamento Il cronometrista e il terzo arbitro si posizionano all’esterno del rettangolo di gioco, all’altezza della linea mediana e sullo stesso lato delle zone delle sostituzioni. Il terzo arbitro può operare anche stando in piedi. Sono provvisti - dalla Federazione o dalla Società sotto la cui giurisdizione si svolge la gara - di un cronometro e dell’equipaggiamento necessario per indicare il numero dei falli cumulativi. Compiti del cronometrista Il cronometrista deve: Prendere nota delle reti segnate, dei falli cumulativi e dei periodi di gioco sul tabellone se presente azionare il cronometro all’inizio della gara e su tutte le riprese di gioco e arrestarlo quando il pallone non è in gioco verificare il time out di 1 minuto e i 2 minuti effettivi di penalità in caso di espulsione segnalare: la fine del 1° tempo di gioco, della gara, dei tempi supplementari e del time out tramite un fischio o altro segnale acustico diverso da quello degli arbitri; la richiesta di time out e il 5° fallo cumulativo. svolgere funzioni specifiche di terzo arbitro in caso di sua assenza Compiti del terzo arbitro Oltre ad assistere il cronometrista egli deve: Registrare I primi 5 falli cumulativi rilevati dagli arbitri per ciascuna squadra posizionando un segnale ben visibile sul tavolo; i time out effettuati da ciascuna squadra, segnalando il permesso di effettuarli Prendere nota Delle interruzioni di gioco e delle relative ragioni; dei nomi dei giocatori che partecipano alla gara, di quelli che segnano le reti, del nome e del numero dei calciatori ammoniti o espulsi Altri compiti Vigila sulle operazioni di sostituzione e sulla condotta delle persone ammesse in panchina, controlla l’equipaggiamento dei calciatori nelle sostituzioni, segnala agli arbitri errori palesi su ammonizioni o espulsioni, fornisce qualsiasi informazioni attinente la gara. Altri compiti del terzo arbitro Inoltre: garantisce la correttezza della procedura di richiesta dei time-out: consegnerà un documento col quale il dirigente potrà fare richiesta scritta di un time-out durante la gara; la richiesta dovrà poi essere consegnata al terzo arbitro in occasione di una espulsione consegnerà un documento recante minuto e tempo di gioco con cui comunicherà ufficialmente alla società che ha subito l’espulsione quando il sostituto potrà entrare sul rettangolo di gioco. con la supervisione dell’arbitro e del secondo arbitro, controllerà sia la regolarità dell’equipaggiamento di un calciatore uscito per adeguarlo ai dettami regolamentari, sia l’ingresso sul rettangolo di gioco di un calciatore uscito per infortunio. 7) LA DURATA DELLA GARA Campionati regionali: due tempi di 30 minuti ciascuno Campionati nazionali: due tempi di 20 minuti effettivi Tempi supplementari: 2 tempi da 5 minuti Intervallo di metà gara: max 15 minuti (minimo 5) Tempo di attesa: 30 minuti per tutti Tiro che parte prima della sirena Se un tiro parte prima che la sirena che indica la fine del tempo suoni, l’arbitro deve attenderne l’effetto e decretare la fine soltanto dopo che: 1. il pallone è entrato in porta (rete valida); 2. il pallone è entrato in porta dopo avere toccato il portiere o il palo o la traversa o una combinazione di questi (rete valida); 3. il pallone oltrepassa le linee perimetrali al di fuori della porta (nessuna rete); 4. il pallone viene toccato da un giocatore diverso dal portiere (se dopo il tocco il pallone entra in porta la rete non è valida); 5. l’azione si esaurisce perché il pallone viene bloccato dal portiere o perché cessa naturalmente il proprio moto. Tiro che parte prima della sirena Se nella traiettoria del pallone una delle due squadre commette un fallo che comporta un tiro libero o un calcio di rigore, questo deve essere eseguito; se poi nella traiettoria del tiro libero o del calcio di rigore viene commessa un’infrazione che ne determina la ripetizione, questo deve essere ribattuto. A livello regionale l'arbitro è anche il cronometrista della partita: pertanto se allo scadere del termine della gara una squadra effettua un tiro verso la porta avversaria, l'arbitro ne attenderà l'esito prima di fischiare la fine, seguendo le disposizioni precedentemente illustrate. Qualora egli fischi nel momento in cui il tiro è partito, la gara avrà fine qualunque sia l’esito. Time Out (segue) Le squadre hanno diritto al T.O. della durata di 1 minuto, uno per ciascun tempo regolamentare (non nei supplementari). Richiesta: in qualsiasi momento dai dirigenti o dall’allenatore Autorizzazione: a gioco fermo quando la squadra richiedente è in possesso del pallone Posizione: deve essere effettuato di fronte alle panchine; i giocatori titolari possono uscire dal terreno di gioco. Time Out Una squadra può recedere dall’effettuare il T.O. dopo averlo richiesto se questo non ha avuto ancora inizio Se una squadra non ha usufruito del T.O. nel primo tempo non può richiederne comunque più di 1 nel secondo Nel corso del T.O non sono consentite sostituzioni (per cui se un giocatore titolare viene espulso in corso la squadra riprenderà il gioco con un elemento in meno). 8) L’INIZIO E LA RIPRESA DEL GIOCO Una rete non può essere segnata direttamente su calcio d’inizio. Qualora il calcio di inizio venga battuto direttamente nella porta avversaria, il gioco dovrà essere ripreso con una rimessa dal fondo. Durante il calcio di inizio i giocatori avversari devono stare ad almeno 3 metri dal pallone. 9) PALLONE IN GIOCO E NON IN GIOCO Quando la gara si disputa al coperto ed il pallone tocca accidentalmente la copertura, l’arbitro dovrà interrompere il gioco ed attribuire una rimessa laterale alla squadra avversaria rispetto a quella che ha toccato per ultimo il pallone. L’altezza minima della copertura deve essere di m.4 Durante una sospensione di gioco o durante il time out possono essere inflitte esclusivamente sanzioni di carattere disciplinare. 10) LA SEGNATURA DI UNA RETE La segnatura di una rete nel calcio a 5 può avere conseguenze sul numero dei calciatori titolari. Infatti se la squadra che ha subito la rete si trova inferiorità numerica per una precedente espulsione un calciatore titolare, reintegra immediatamente numero di una unità anche se non sono decorsi i minuti di penalità (vedi regola 12). in di il 2 11) IL FUORIGIOCO Nel calcio a 5 non esiste il fuorigioco 12) FALLI E SCORRETTEZZE Per fallo si intende una violazione delle regole del gioco: Avvenuta a gioco in svolgimento Commessa all’interno del rettangolo di gioco Commessa da un giocatore titolare con negligenza, imprudenza o sproporzionata vigoria Questo concetto di base nel C5 è molto importante in quanto le caratteristiche del gioco (dimensioni del terreno di gioco, sostituzioni rapide e frequenti, vicinanza delle panchine, ecc) aumentano la possibilità di indebiti ingressi sul rettangolo di gioco (o uscite). Comportamento antisportivo, condotta violenta e gravemente sleale a) Comportamento antisportivo: fatti, atti, gesti ed atteggiamenti contrari allo spirito del gioco o contro i direttori di gara b) Condotta violenta: fatti, atti o gesti che arrecano o tendono ad arrecare un danno fisico o morale c) Condotta gravemente sleale: impedire alla squadra avversaria di segnare una rete o privarla di una evidente occasione da rete compiendo un fallo di mano volontario, o un fallo punibile con un calcio di punizione o un calcio di rigore L’evidente opportunità di segnare una rete Nel decidere se un fallo commesso ha privato un calciatore attaccante di una evidente opportunità di segnare una rete gli arbitri dovranno tener conto dei seguenti aspetti: Il possesso e la possibilità di controllare il pallone La posizione dell’attaccante Il suo movimento/direzione La distanza dalla porta La posizione dei calciatori difendenti La posizione del portiere difendente N.B: nel C5 per “ultimo uomo” si intende ultimo difendente, portiere incluso Scivolata e tackle La scivolata è un gesto atletico consentito anche se effettuata sul giocatore con possesso e controllo del pallone, a patto che il giocatore intervenga sul pallone e non colpisca l’avversario (purché l’entrata non sia effettuata da tergo) Va invece sanzionato il tackle (contrasto) scivolato se effettuato con imprudenza, negligenza o sproporzionata vigoria: è da intendersi negligente un tackle effettuato lateralmente, mentre è considerato imprudente o con sproporzionata vigoria quello fatto da tergo. Gioco del portiere Un portiere che si trova nella propria metà campo, dopo essersi spossessato del pallone, può giocarlo una seconda volta soltanto se: 1. il pallone è stato toccato da un avversario 2. vi è una ripresa di gioco (es. rimessa laterale) per cui parte una nuova azione L’infrazione a questa regola deve essere sanzionata con un calcio di punizione indiretto per la squadra avversaria nel punto in cui è stato toccato il pallone dal portiere. Potestà disciplinare Giocatori e dirigenti delle squadre sono soggetti alle sanzioni disciplinari da parte degli arbitri dal momento in cui questi arrivano all’impianto sportivo Ai giocatori sarà mostrato il cartellino (giallo o rosso a seconda del caso) dal momento in cui inizia la gara e fino a quando rimangono sul rettangolo di gioco 13) CALCI DI PUNIZIONE I calci di punizione sono diretti e indiretti. L’esecuzione e le relative infrazioni sono le stesse del calcio a 11 con la differenza che: se la squadra che deve battere il calcio di punizione impiega più di 4 secondi per eseguirlo, l’arbitro dovrà accordare un calcio di punizione indiretto alla squadra avversaria nel punto in cui si trova il pallone tutti i giocatori della squadra avversaria devono posizionarsi ad una distanza di almeno 5 metri dal pallone. Calci di punizione indiretti Oltre a quelli previsti dal regolamento del C11, nel C5 è sanzionato con un calcio di punizione indiretto il gioco del portiere anche quando: a) dopo aver giocato il pallone, lo tocca di nuovo nella propria metà del rettangolo di gioco, dopo che gli è stato passato volontariamente da un compagno di squadra senza che lo stesso sia stato toccato o giocato da un avversario b) tocca o controlla il pallone con le mani o con i piedi, per più di 4 secondi, nella sua metà campo Il portiere non può mai toccare il pallone con le mani quando questo gli venga passato intenzionalmente di piede dal compagno. Punto di battuta Un calcio di punizione – diretto e indiretto - accordato alla squadra difendente nella propria area di rigore può essere battuto da un punto qualsiasi all’interno dell’area stessa Un calcio di punizione indiretto accordato alla squadra attaccante nell’area di rigore avversaria deve essere battuto sulla linea dell’area di rigore, nel punto più vicino a quello in cui è stata commessa l’infrazione. Aspetta e guarda Rilevato un fallo l’arbitro può attendere 2 – 3 secondi prima di fischiare la punizione al fine di verificare se la squadra che lo ha subito ha la possibilità di continuare l’azione di attacco. A seguito di ciò l’arbitro può: fischiare il fallo se l’azione non ha un immediato importante sviluppo concedere il vantaggio se l’azione ha un immediato importante sviluppo non prendere alcun provvedimento tecnico se la squadra segna subito una rete. Il vantaggio: procedura Qualora l’arbitro, rilevato il fallo, reputi sia più vantaggioso per la squadra che lo ha subito continuare l’azione – considerata la posizione del pallone e del giocatore - dovrà: Allungare entrambe le braccia parallelamente al terreno di gioco per indicare il vantaggio (se il fallo era punibile con un calcio di punizione diretto) Alla prima interruzione di gioco fischiare, avvicinarsi alla linea mediana e cumulare il fallo per la squadra che lo ha commesso Qualora il fallo commesso sia punibile con un calcio di punizione indiretto l’arbitro dovrà allungare un solo braccio; il fallo NON dovrà essere cumulato. Espulsione di un calciatore (segue) Il calciatore espulso non può più prendere parte alla gara e deve uscire dal recinto di gioco La squadra che subisce una espulsione – qualora il calciatore espulso sia un titolare - deve giocare per due minuti con un elemento in meno Se la squadra che gioca in inferiorità numerica subisce una rete prima che siano decorsi i 2 minuti di penalità, reintegra immediatamente il numero di calciatori di una unità Espulsione di un calciatore Se le squadre stanno giocando 4 contro 4 o 3 contro 3 non avviene nessun reintegro fino alla fine dei 2 minuti di penalità, anche se viene segnata una rete da una delle due compagini I 2 minuti di penalità si conteggiano dal momento della ripresa del gioco Il reintegro può avvenire solo col consenso del cronometrista/arbitri. FALLI CUMULATIVI Sono quelli sanzionati con un calcio di punizione diretto (rigore incluso): L’arbitro dovrà annotarli sul proprio taccuino e farli segnare sul conta falli posizionato presso le panchine Vengono azzerati alla fine del 1° tempo In caso di tempi supplementari continuano accumularsi quelli del 2° periodo di gioco Un fallo NON può essere cumulato se non viene sanzionato dall’arbitro col suo fischio o da questi cumulato a seguito di vantaggio ad Falli contemporanei In caso di due falli contemporanei di pari gravità, punibili con un calcio di punizione diretto e commessi da due giocatori avversari, fatti salvi gli eventuali provvedimenti disciplinari, il gioco sarà ripreso dall’arbitro con una propria rimessa. La gravità del fallo è determinata, oltre che dalla natura dello stesso, anche dalla posizione del pallone e dei giocatori sul terreno di gioco. I falli dovranno essere entrambi cumulati. Il Tiro Libero Ogni squadra ha un bonus di 5 falli cumulativi per tempo; dal 6° in poi ogni fallo commesso darà luogo ad un tiro libero che si calcia da una distanza massima di 10 m. dalla linea di porta o se, il fallo è compiuto più avanti, ad una distanza inferiore I calciatori non potranno formare la barriera e dovranno restare tutti a 5 m di distanza, dietro la linea del pallone Il tiro libero deve essere battuto con l’intenzione di segnare una rete e l’incaricato del tiro deve essere debitamente individuato Il gioco deve essere prolungato per consentire l’esecuzione di un tiro libero. Infrazioni alla regola Se un compagno del calciatore incaricato batte al suo posto, l’arbitro dovrà interrompere il gioco, ammonire il calciatore ed attribuire un calcio di punizione indiretto alla squadra avversaria nel punto in cui è stata commessa l’infrazione, ovvero il punto in cui si trovava il pallone 14) Il CALCIO DI RIGORE Il calcio di rigore è un fallo cumulativo in quanto accordato contro la squadra che commette, all’interno della propria area di rigore, un fallo punibile con un calcio di punizione diretto. Tutti i calciatori devono posizionarsi dietro la linea del pallone ad una distanza di almeno 5 metri e l’incaricato del tiro deve essere debitamente individuato Il gioco deve essere prolungato l’esecuzione del calcio di rigore. per consentire Esecuzione Fare una finta durante la rincorsa nell’esecuzione di un calcio di rigore al fine di confondere gli avversari è consentito. E’ però considerata una infrazione (gesto antisportivo) fingere di calciare il pallone una volta che il calciatore ha completato la rincorsa: il quale il calciatore dovrà essere ammonito e, se è stata segnata una rete, il tiro dovrà essere ripetuto. 15) LA RIMESSA DALLA LINEA LATERALE La rimessa dalla linea laterale deve essere eseguita con i piedi. Inoltre: Il pallone deve essere fermo sulla linea laterale o all’esterno del rettangolo di gioco, fino ad un massimo di 25 cm dal punto in cui lo stesso ha oltrepassato la linea laterale Il calciatore incaricato della battuta deve avere parte di un piede sulla linea laterale o all’esterno del rettangolo di gioco quando la esegue Regole Gli avversari devono stare ad una distanza di almeno 5 metri dal punto in cui viene eseguita Se la rimessa laterale non viene battuta entro 4 secondi o viene effettuata in maniera irregolare alla squadra avversaria deve essere assegnata alla squadra avversaria Una rete NON può essere segnata direttamente su rimessa laterale. 16) LA RIMESSA DAL FONDO Viene effettuata dal portiere con le mani da dentro l’area di rigore Se non viene effettuata entro 4 secondi, alla squadra avversaria deve essere accordato un calcio di punizione indiretto sulla linea dell’area di rigore, nel punto più vicino a dove era il pallone al momento dell’infrazione Il pallone può essere lanciato direttamente nella metà campo avversaria Una rete NON può essere segnata direttamente su rimessa dal fondo. Infrazioni alla regola Se il pallone non viene lanciato direttamente al di fuori dell’area di rigore: la rimessa dal fondo dovrà essere ripetuta, ma il computo dei 4 secondi non viene annullato e riprende dal momento in cui è stato interrotto Nel caso di qualsiasi infrazione a questa regola: la rimessa dal fondo deve essere ripetuta; se l’infrazione è stata commessa dalla squadra avversaria il computo dei 4 secondi ricomincia da zero 17) IL CALCIO D’ANGOLO Il calcio d’angolo deve essere battuto entro 4 secondi, trascorsi i quali l’arbitro dovrà affidare una rimessa dal fondo alla squadra avversaria. Nel caso di altre infrazioni alla procedura o alla posizione del pallone il calcio d’angolo deve essere ripetuto. Infrazioni alla regola se l’infrazione è stata commessa dalla squadra che sta effettuando il calcio d’angolo, il computo dei 4 secondi non viene annullato e riprende dal momento in cui è stato interrotto se l’infrazione è stata commessa dalla squadra avversaria il conteggio dovrà essere ripreso da zero I TIRI DI RIGORE I tiri di rigore sono, al pari delle reti segnate in trasferta e dei tempi supplementari, un modo per determinare la vincente di una gara. Tutti i calciatori, titolari e di riserva, hanno diritto ad eseguire i tiri di rigore I tiri di rigore non fanno parte della gara: pertanto si procederà ad effettuarli anche se, dopo essere iniziati, una squadra – per effetto di infortuni o espulsioni - viene ad avere meno di 3 calciatori Solo il portiere può essere sostituito nel corso dei tiri di rigore, se si infortuna o se viene espulso, esclusivamente da un compagno inserito in lista prima dell’inizio della gara Calciatori incaricati del tiro Nel caso in cui al momento di battere i tiri di rigore una squadra si trovi in superiorità numerica rispetto alla squadra avversaria, la squadra con giocatori in più può decidere di escludere dai tiri i portieri (o uno dei portieri), che tuttavia potrà essere impiegato soltanto per parare i tiri di rigore. Il portiere escluso dovrà sostare nella propria area tecnica, mentre i calciatori che devono battere i tiri di rigore sosteranno nella metà campo avversaria. I SEGNALI DELL’ARBITRO (segue) 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) 14) INIZIO E RIPRESA DEL GIOCO CALCIO DI PUNIZIONE DIRETTO CALCIO DI PUNIZIONE INDIRETTO 5° FALLO CUMULATIVO VANTAGGIO SU FALLO CUMULATIVO VANTAGGIO SU FALLO PUNIBILE CON CALCIO DI PUNIZIONE INDIRETTO CALCIO D’ANGOLO RIMESSA DALLA LINEA LATERALE CONTEGGIO DEI 4 SECONDI FALLO CUMULATIVO DOPO VANTAGGIO AMMONIZIONE ESPULSIONE TIME OUT RIMESSA DAL FONDO I SEGNALI DELL’ARBITRO (segue) IL CONTEGGIO DEI 4 SECONDI Il conteggio dei 4 secondi viene effettuato dall’arbitro in forma visiva (scandendo i 4 secondi con la mano) o tacita (mentalmente). Forma visiva Su tutte le riprese di gioco a seguito dell’uscita del pallone dalle linee perimetrali del campo (rimessa dal fondo, rimessa laterale, calcio d’angolo) e durante il gioco del portiere nella propria metà campo Forma mentale Riprese di gioco su calci di punizione Violazione della regola dei 4 secondi Il mancato rispetto dei 4 secondi da parte di una squadra determina a favore di quella avversaria: un calcio di punizione indiretto: su rimessa dal fondo e gioco del portiere e calcio di punizione l’attribuzione della rimessa laterale battuta: su l’attribuzione di una rimessa dal fondo per la squadra avversaria: su calcio d’angolo Il calcio a 5 è una disciplina nuova, moderna, sfidante. Offre continue occasioni di crescita a chi la pratica e opportunità di realizzazione a chi si avvicina all’AIA per la prima volta. Rappresenta, inoltre, una occasione per trovare nuovi stimoli e motivazioni per chi proviene dal calcio.