ACCENDI LA MENTE
SPEGNI I PREGIUDIZI
•Programma
del convegno
•Autorità
intervenute e
performance
teatrali
•Film e trame
presentati alla
manifestazione
•Articolo
alunni ISIS De
Nicola
•Martin Luther
King
•Intervista
alunni ISIS
De Nicola
Ringraziamenti
I HAVE A DREAM
giornata con le scuole contro il razzismo
17 marzo 2015 cinema Astra –Napoli
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Apertura giornata 9:30
Saluti istituzionali 10:00
Presidenza consigli dei ministri = Paola di Lazzaro
Regione Campania = Caterina Miraglia
Comune di Napoli = Annamaria Palmieri, Simona Marino,Francesco Chirico
Università Federico 2 = Paolo Valerio
Console generale USA = Colombia A. Barrosse
Console generale Francia = Christian Thimonier
Presidente arci Napoli- sprar = Mariano Anniciello
Presidente arcigay Napoli= Antonello Sannino
Ore 10:40= “Esuli” coreografie di Luc Bouy e Gaetano Petrosino
Ore 10:50= proiezione cortometraggi di Artelesia Film Festival
Interventi
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Interventi artisti – culturali di:
Maurizio Braucci
Claudia Megrè
Giulia Musciacco
Compagnia Dansepartout
Testimonianze dei ragazzi dello SPRAR ARCI e
dell’Associazione 3 Febbraio.
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Alla manifestazione sono intervenute autorita’ locali e nazionali , che
hanno parlato del razzismo e di come la societa’ civile deve
affrontare i problemi e trovarne le soluzioni . Hanno partecipato:
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La
dott.ssa Paola di Lazzaro per l’Ufficio Nazionale
Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio;
La prof.ssa Caterina Miraglia Assessore Istruzione Promozione
Culturale della Regione Campania;
Prof.ssa Annamaria Palmieri Assessore all'Istruzione del Comune
di Napoli;
il Prof. Paolo Valerio per l’Università Federico II di Napoli;
il Console Generale degli Stati Uniti a Napoli Colombia A. Barrosse
il Console Generale di Francia a Napoli Christian Thimonier;
Inoltre, hanno offerto il proprio personale e significativo contributo
artistico-culturale contro tutti i razzismi, i coreografi Luc Bouy e
Gaetano Petrosino con i ballerini della Compagnia Dansepartout, lo
scrittore e sceneggiatore Maurizio Braucci, la giovanissima rocker
partenopea Claudia Megrè e l’attrice Giulia Musciacco.
Secondo
noi
la
manifestazione è stata
molto utile e istruttiva.
Sono stati invitati molti
ospiti importanti e ci sono
stati interventi da parte di
chi ha subito insulti per il
colore della pelle o per la
provenienza.
Questa
manifestazione ci ha fatto
capire ciò che prova chi
viene discriminato, come
evitare che questo accada.
Per questo speriamo che
vengano
coinvolte
il
maggior numero di scuole,
soprattutto perché questo
messaggio deve passare ai
giovani.
DDISNEY RAMALLAH
Rabia è manager tecnico per Hamas a
Ramallah. Vive con timore e deve anche
crescere il figlio, che ha un sogno: andare
a Eurodisney per il suo compleanno.
Autore: Tamara Erde 2014
II FEEL LOST
Javier si sente un vuoto esistenziale dopo
aver visto l’ultimo episodio di Lost. A poco
a poco, un forza strana lo spinge
ulteriormente in un viaggio alla scoperta di
sé. Che inizia come un gioco, potrebbe
finire come un gioco.
Autore: Juan Manuel Argon
Not Anymore: A Story of Revolution is an award-winning documentary short film that features
the story of the Syrian struggle for freedom as experienced by a 32 year old rebel fighter, Mowya,
and a 24 year old female journalist, Nour, in Aleppo, Syria. The film is a 15 minute short
documentary about why the Syrian people are fighting for their freedom, told through the
emotional words of two powerful characters whose lives have been turned upside down and torn
apart by war
Not Anymore: A Story of Revolution è un cortometraggio premiato che caratterizza la
storia della lotta siriana per la libertà , come sperimentato da un combattente ribelle
32enne , Mowya, e una giornalista 24enne, Nour, in Aleppo , Siria. Il film è un breve
documentario di 15 minuti sul perché il popolo siriano stia lottando per la sua libertà ,
raccontata attraverso le parole emotive di due personaggi potenti le cui vite sono state
capovolte e lacerate dalla guerra.
TRADUZIONE A CURA DI: IENGO-AMALFI 2°D
ACCENDI
lA MENTE
SPEGNI
i
PREGIUDIZI!
Martedì 17 marzo, insieme alle professoresse Di Stasio, Venzi, Attanasio abbiamo partecipato alla
manifestazione “I have a dream”, presso il cinema Astra. Temi della rappresentazione sono stati le più diverse
discriminazioni di sesso, di razza e di orientamento sessuale. Molti gli ospiti provenienti anche dall’estero, i
quali hanno parlato della città di Napoli, presentandone l’indiscussa capacità di accoglienza verso gli
immigrati. Tante le clips trasmesse, alcune particolarmente toccanti come la poesia “Sono una donna”, di
Jouhana Maddad, tratta dal libro “Non ho peccato abbastanza” ,riguardante il potere delle donne e la
testimonianza fatta da un immigrato, relativamente alla propria esperienza di ingresso nel paese. In poco più
di 4 ore, cinque persone di diverse nazionalità, nelle proprie lingue di origine hanno presentato argomenti
scottanti. Lo spettacolo è stato allietato anche da un dibattito sulle parole di Pierpaolo Pasolini, che negli
anni ’60 già affrontava problematiche manifestatesi solo negli ultimi anni. Il tutto è stato condito da balli di
musica classica, realizzati da ballerini professionisti, che hanno espresso il tema in un originale modo
artistico. La presentazione è stata interessante, ma si è persa per problemi di natura tecnica e per la
ripetitività dei temi.
Risultato? Siamo rimasti un po’ delusi, perché ci aspettavamo qualcosa di più, ma i nostri professori ci hanno
permesso di “guardare dentro i fatti” e di scorgerne l’innegabile valore didattico, da cui è stato chiaro che
tutti contano su noi giovani, perché rappresentiamo il migliore degli investimenti per attivare il cambiamento
e l’accettazione delle diversità.
E. De Nicola IID
Questo articolo e’ stato pubblicato sul giornalino scolastico ZOOMP (se vuoi approfondire…..clicca qui)
ACCENDI LA MENTE , SPEGNI I PREGIUDIZI!
Tutti questi atteggiamenti sono sintomi del razzismo. Tutti noi parliamo del razzismo di un
qualcosa che non ci riguarda, ma non facciamo nulla per combatterlo.
Il razzismo è un fenomeno che si è sviluppato sin dall’antichità quando i romani
chiamavano barbari tutti coloro ai confini dell’impero. Purtroppo è un fenomeno anche
attuale che nasce dall’incomprensione della diversità di un individuo nei confronti di
quella che è la società , o meglio un gruppo di persone che hanno un modo di vestirsi , di
pensare e di parlare comune e che quindi non si aprono a persone “diverse”. Spesso il
razzismo nasce proprio dalla paura nel diverso e si manifesta in diversi casi che portano
dalle violenze verbali sino alle persecuzioni e addirittura all’uccisione di quella persona
ritenuta addirittura inferiore. Il più grande esempio di razzismo lo si ha nella metà del
1900 durante la 2° guerra mondiale quando furono
sterminati oltre sei milioni di ebrei nei campi di concentramento dalla Germania di Hitler. Hitler
riteneva gli ebrei una “razza” molto pericolosa perché gli ebrei rappresentavano l’alta borghesia
e quindi toglievano posti di lavoro a tedeschi e quindi secondo Hitler erano un ostacolo da
eliminare. Esistono varie forme di razzismo, come quelle nei confronti di quelle persone con
cultura diversa, con un orientamento religioso diverso, con un orientamento sessuale diverso o
con un colore di pelle diverso o magari con qualche atteggiamento che caratterizza un certo
tipo di persona che poi fa uscire numerosi pregiudizi. Sono questi i pregiudizi che ci portano a
fare delle persone di tutta l’erba un fascio e questa va a penalizzare delle persone che magari
non hanno alcuna colpa. Io credo che per eliminare il razzismo bisogna avere un profondo
rispetto per tutte le persone, senza pregiudizi e aspettare di conoscere una persona molto
profondamente per esprimere un parere personale. Questo rispetto per tutti però non è
applicato sempre, e molto spesso questa mancanza di rispetto si rivolta nei confronti delle
donne, che vengono maltrattate dagli uomini che credono di essere superiori e le trattano
come un semplice oggetto , anche se le donne in questo ultimo secolo hanno assunto più
autonomia rispetto a prima che passavano dalla podestà del padre a quella del marito ed erano
ritenute solo come incubatrici naturali proprio ….read more
perché avevano quel dono più grande di tutti che era quello di concepire la vita.
Io credo molto nella diversità delle persone senza la quale non si potrebbero imporre cose
nuove ed avere una mentalità aperta pronta ad accogliere chiunque sia degno di rispetto.
2° A LICEO.
SPUNTI E RIFLESSIONI
Intervistatore
l’Italia non è un paese razzista.
Comunque sacche di razzismo ci sono : problematiche negli stadi ,episodi di violenza
dovuta al razzismo e discriminazioni.
Intervistato
E’ una questione d’ignoranza. Bisogna lavorare molto sulla consapevolezza,
la comprensione del termine razzismo, su cosa significano le discriminazioni.
La prima cosa da promuovere è un cambiamento culturale, che accompagna
eventuali iniziative legislative. Bisogna prendere atto che abbiamo sul territorio
molte persone che vengono da altri paesi, appartengono ad altre culture,
tradizioni, comunità. L’Italia di fatto è già un paese multiculturale. Non ha senso
tornare indietro.
Intervistatore
Come si combatte il razzismo?
Intervistato
E’ importante promuovere l’ integrazioni. Le priorità sono le campagne di
sensibilizzazione. Ma anche qui non è solo un tema di razzismo, l’integrazione
è qualcosa di più: occorre lavorare su tutte le fasce sociali attraverso progetti
dando l’opportunità di uscire dall’invisibilità a tutte le categorie deboli, non solo
d’immigrati, ma anche giovani, donne, bambini e tutte le persone in difficoltà.
Intervistatore
Intervistato
Come coinvolgere i giovani?
Riguardo al coinvolgimento dei giovani , il tema della scuola è fondamentale. Per costruire
la società di domani la scuola è un argomento fortissimo, dobbiamo preparare i nostri figli
a una visione aperta al mondo. Bisogna cominciare fino ai primi anni di scuola ,non
aspettare che sia tardi. Anche sull’integrazione ci si forma con il vantaggio di tutti.
Bisogna far sentire che i bambini sono porte di questa comunità.
Non giova a nessuno la sensazione di esclusione; e’ molto importante che i bambini imparino
di appartenere ad una nazione inclusiva in cui tutti hanno la stessa cittadinanza.
Tutti questi atteggiamenti sono sintomi del razzismo.
Tutti noi parliamo del razzismo di un qualcosa che non ci
riguarda, ma non facciamo nulla per combatterlo.
Il razzismo è un fenomeno che si è sviluppato sin
dall’antichità quando i romani chiamavano barbari tutti
coloro ai confini dell’impero.
Purtroppo è un fenomeno anche attuale che nasce
dall’incomprensione della diversità di un individuo nei
confronti di quella che è la società , o meglio un gruppo
di persone che hanno un modo di vestirsi , di pensare e di
parlare comune e che quindi non si aprono a persone
“diverse”.
Spesso il razzismo nasce proprio dalla paura nel diverso e
si manifesta in diversi casi che portano dalle violenze
verbali sino alle persecuzioni e addirittura all’uccisione di
quella persona ritenuta addirittura inferiore.
Il più grande esempio di razzismo lo si ha nella metà del
1900 durante la 2° guerra mondiale quando furono
MARTIN
LUTHER
KING
Io ho un sogno. Che un giorno,sulle rosse colline della Georgia i figli degli ex
schiavi e i figli degli ex schiavisti possano sedere assieme al tavolo della
fratellanza.
Io ho un sogno. Che i miei quattro bambini un giorno vivano in una nazione che
non li giudichi per il colore della pelle, ma per le loro capacità . Io ho un sogno.
Oggi…
..lo pronunciò a Washington,al
Lincoln Memorial, il 28 agosto
1963,durante la marcia per i diritti
civili in occasione del centenario della
firma del Proclama
sull’Emancipazione da parte di Abram
Lincoln.
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I Have a Dream