ZOROASTRISMO
PARSISMO
• Le radici dello zoroastrismo vanno
ricercate PROBABILMENTE nella
Persia di oltre 3000 anni fa e nel
profeta Zoroastro (o Zarathustra,
che in persiano antico significava
“uomo ricco di cammelli”).
Dettaglio de La scuola di Atene di Raffaello - 1509
Zoroastro regge in mano un globo punteggiato di stelle
Ritratto moderno di Zaratustra
• TUTTAVIA gli storici greci
collocano la nascita di
Zaratustra a più di 6000 anni
prima di Erodoto, basandosi
su un suo scritto. Tuttora non si
sa con certezza né il periodo né
il luogo preciso in cui visse
Zaratustra.
• La religione zaratustriana o
Zoroastrismo viene considerata
la più antica religione
monoteistica del mondo.
Ritratto moderno
di Zaratustra
• Zaraturstra
(di cui si sa molto
poco di certo)
sarebbe nato
nel 618 a.C.
a Bactra (Odierna
Balkh, in Afganistan)
• La pacifica società in cui Zoroastro viveva
fu distrutta da tribù guerriere e fu anche
questa lotta fra il bene e il male a ispirare i
suoi insegnamenti.
• Zaratustra si pone come riformatore
religioso, proclama un monoteismo
corredato da un dualismo e condanna il
politeismo e i culti iraniani a Mitra
(caratterizzati da cruenti sacrifici).
Mitra e il sacrificio del toro
• A 30 anni l’angelo Vohu Manah gli rivela la
missione affidagli dal Dio Supremo Ahura
Mazda. Dopo 10 anni di predicazione nella
sua terra fugge ad occidente.
Sembra che lo stesso Ciro il grande – cui si deve
l’assunzione dello Zoroastrismo a religione di stato
– venisse convertito da Zaratustra.
Tomba di Ciro.
• Contro il politeismo dilagante e i
suoi riti immorali, Zaratustra
predica l’idea di una sola divinità
che comprende un importante
aspetto etico-sociale: L’uomo
dotato di intelligenza e volontà,
può scegliere la via da seguire,
schierarsi con Ahura Mazda e
ricreare l’armonia del regno
celeste sulla terra, oppure agire
male.
• I suoi doveri, nel primo caso
consistono nel rispetto della
giustizia e della verità, della
sincerità, nella lealtà, nel lavoro e
nella lotta contro il male.
• Secondo la tradizione morì a
Keshmer (nell’odierna provincia
iraniana del Khorassan) nel 541
a.C. all’età di 77 anni.
• Dopo il profeta emergono due gruppi
sacerdotali, uno in una zona più
orientale, i sacerdoti dell’Avesta
e uno più occidentale, i Magi.
Una festività significativa era la notte di "Yalda", cioè la notte più lunga
dell'anno, chiamata dagli antichi Persiani "la notte della nascita del sole",
poiché dal giorno seguente si sarebbero allungate le giornate e quindi la
vittoria della luce sull'oscurità.
Si sa, da fonti romane, che i seguaci di Zaratustra si recavano su una collina
e nel corso di una cerimonia chiedevano al ciclo di mandare "la grande
guida della verità" tra gli uomini e credevano che il segno della nascita
del salvatore sarebbe stato la comparsa di una stella sopra una
montagna, con sopra un bellissimo albero. Sembra che prima della
conversione dei Romani al cristianesimo, cioè nel 300 d.C., la Chiesa abbia
scelto quella data come giorno della nascita di Cristo, non essendo noto il
giorno preciso.
Nel libro dell'Aveste Zaratustra precisa che sarebbero nati tre salvatori da
tre vergini, annunciati dal passaggio di una stella. Consapevoli di ciò, i
re magi, sacerdoti zaratustriani, partiti dalle città di Qum e Yazd, seguendo
la stella cometa, arrivarono a Betlemme. Per questo motivo,ancora oggi,
viene addobbato l'albero con una stella sulla cima.
È affascinante scoprire come approfondendo i
concetti della religione zoroastriana si ritrovi la
prima annunciazione di un giudizio universale
al cospetto di Dio, la resurrezione dei morti ed
un aldilà con un paradiso per i buoni ed un
inferno per i cattivi, la contrapposizione del bene
contro il male, come pure i fondamenti dello
zoroastrismo: rettitudine, laboriosità ed
onestà.
• Oggi i seguaci del
zoroastrismo nel
mondo sono stimati tra
i 180.000 e i 250.000.
• 80.000 vivono
nell'India occidentale e
sono chiamati 'parsi'. I
loro antenati fuggirono
dall'Iran (la Persia) nel
X secolo quando
questo divenne un
Paese islamico.
L'impero persiano o achemenide 550-486 a.C.
• Attualmente comunità zoroastriane si possono
trovare soprattutto in India, Pakistan e Iran.
• La diaspora zoroastriana comprende due gruppi
principali:
- i Parsi di ambiente sud-asiatico
- e gli Zoroastriani dell'Iran.
FARAVAHAR
• Faravahar,
spirito guardiano,
uno dei simboli
principali dello
Zoroastrismo.
L’immagine è dal sito
archeologico di
Persepolis.
•
•
•
•
•
•
•
La testa è quella di un vecchio con la barba lunga, che
simboleggia la saggezza.
La mano destra è tesa in avanti ad indicare la retta via.
La mano sinistra tiene un anello, a significare l'uguaglianza e
unione ( tutti i punti sono alla stessa distanza dal centro).
L'altro anello intorno alla vita è il passaggio dell'uomo in
questo mondo.
Le ali divise in tre parti rappresentano i tre principi
fondamentali di Zaratustra (parlare bene, pensare bene, agire
bene), la cui osservanza fa avvicinare a Dio.
Le tre parti in cui è divisa la coda sono i principi del male,
(pensare male, parlare male, agire male) che spingono verso
il basso, lontano da Dio.
I simboli che si trovano tra le ali e la coda rappresentano uno,
cioè quello davanti, le cose buone del mondo da perseguire,
mentre quello dietro, tutto ciò che è negativo da lasciare alle
spalle.
I fondamenti:
I fondamenti della religione zaratustriana sono sei:
•
•
•
•
•
•
L’unicità di Ahura Mazda.
Il profeta Zaratustra.
Il concetto di creazione e di aldilà.
Il dualismo Ahura Mazda – Ahriman.
La libertà di scelta.
Il rinnovamento del mondo.
AHURA MAZDA
Per lo zoroastrismo esiste una divinità
suprema, Ahura Mazda, creatore del
mondo e di tutto ciò che vi è in esso,
dispensatore di bontà, verità e luce.
• Il dio Ahura Mazdah (“il signore saggio”) è puro
spirito, creatore e signore di ogni cosa.
• È circondato da 6 esseri sovrumani, gli Amesa
Spenta (immortali santi), da lui stesso originati, i
cui nomi alludono a concetti astratti: la verità, il
diritto divino (Asa), la benevolenza (Vohu
Manah), la potenza (Xsathra), la pietà (Aramati),
l’integrità (Haurvatat) e l’immortalità (Ameretat).
• Nelle gatha, preghiere rivolte alle divinità, queste
entità astratte sono messe in rapporto con
elementi della realtà: il bestiame, il fuoco, i
metalli, la terra, l’acqua, le piante.
• Angra Mainyu o Ahriman (Arimane) è lo
spirito malvagio emanato da Ahura
Mazda.
• Angra Mainyu è lo spirito distruttore,
l'avversario di Spenta Mainyu, lo spirito
creatore: entrambi sono emanati da Ahura
Mazda.
Angra Mainyu è ciò che tutto distrugge, la fonte di tutto il male del
mondo. Esiste dall'inizio del mondo e genera il male coscientemente e
volontariamente. Così facendo crea la morte. Alla fine dei tempi verrà
sconfitto da Spenta Mainyu e sparirà per sempre. Alcuni studiosi
ritengono che la figura di Angra Mainyu abbia ispirato agli ebrei il
concetto di Satana, come avversario di Dio, infatti questa idea pare
comparire, nella religione ebraica, dopo il ritorno dalla cattività
babilonese.
IL FUOCO e la preghiera
Tempio zaratustriano
davanti alle tre tombe.
Tempio del fuoco dove
ardevano fuochi perpetui
che potevano essere spenti
solo alla morte di un re e
riattizzati dal suo
successore.
• Vari studiosi di religione definiscono la
religione zaratustriana come molto attenta
all’ambiente e ai diritti umani.
• Gli zaratustriani rispettano i quattro elementi
fondamentali dell'universo, l'acqua, l'aria, la terra
e il fuoco, e cercano di non contaminarli in
quanto ogni elemento è dono di Dio e l'uomo
deve comportarsi come custode di esso.
• Nella recitazione di una delle preghiere, ci si
rivolge in tutte le direzioni perché Dio non ha
un posto fisso, è dappertutto e anche perché
bisogna proteggere tutti i doni di Dio, ovunque
essi siano.
• D:\dati
STEfano\RELIGIONI\Zoroastrismo\Yazd_fi
re_temple.jpg
Tempio zoroastriano a Yazd
La provincia di Yazd (in
persiano: ‫ )یزد‬è una delle 30
province dell'Iran. È situata
nel centro del paese e il suo
capoluogo è Yazd.
È un luogo quadrangolare con una cupola in alto e
vi si accede da quattro porte, poste nei quattro lati.
Si prega verso il fuoco, situato al centro del
tempio.
Gli zaratustriani non venerano il fuoco, ma lo
considerano un segno di Dio. A questo proposito
Zaratustra dice: "La luce in ogni sua forma, fuoco
del camino, luce del sole, luce della luna o di una
stella o di altre forme di energia che testimoniano
la creazione, sono segni di Dio e il fuoco è simbolo
della sacralità".
Un fuoco nel Tempio sacro a Zoroastro a 52 km da Yazd in Iran centrale.
E’ acceso continuamente da oltre mille anni.
• Foto fuoco
L’Avesta
• Il testo, nella sua prima redazione, tra il IV e il VI secolo aC, è
stato fissato dallo stesso protettore di Zoroastro, Vishtaspa e
sembra fosse composto di 21 libri. Oltre alla tradizione scritta,
che ha avuto una storia piuttosto travagliata, specie nel periodo
alessandrino, ci è giunto grazie anche alla tradizione orale,
sembra infatti che fosse già andato perduto nel III sec aC.
• La parte più antica dell'Avesta è costituita dalle Gatha, cui si
sono successivamente aggiunte quelle parti che attualmente
chiamiamo Avesta recente. Dell'intera Avesta non ci rimane
ormai che un quarto. Un testo mazdeo del IX secolo, il Dinkard, ci dà un'idea
di quello che doveva essere il testo completo, essendo una compendio di tutta l'Avesta.
La prima traduzione
in occidente
dell'Avesta si deve
all'orientalista
francese AnquetilDuperron, e risale al
1771, pubblicando a
Parigi una traduzione
dopo averne ritrovato
il testo in India.
Gli interrogativi che assillano da sempre l'animo umano a tutte le latitudini, trovano
espressione in questo brano dello Yasna 44 (trad. do Avesta, Torino 2004, pp. 177-80).
2. Questo ti chiedo, dimmi apertamente, Altura, come sarà l'inizio della migliore esistenza,
che potrà così trovare salvezza e le cose che più gli servono? Sicuramente, e con Asa,
attenta alleata del tuo spirito, che scruta di ognuno il risultato della sua azione, o Risanatore
del mondo, o Mazda.
3. Questo ti chiedo, dimmi apertamente, Ahura. Chi dando inizio al creato, è stato fin
dall'origine il padre di Asa, il Vero? Chi ha stabilito il cammino del sole e delle stelle? Da
chi proviene il crescere e lo scomparire continuo della luna? Questo, o Mazda, e altro
ancora desidero sapere.
4. Questo ti chiedo, dimmi apertamente, Ahura. Chi regge la terra da sotto e il firmamento
dal cadere? Chi le acque e le piante? Chi ha soggiogato la velocità dei venti e delle nubi?
Chi è, o Mazda, il creatore di Vohù Manah?
5. Questo io ti chiedo, dimmi apertamente, Ahura. Quale artigiano ha fatto la luce il buio?
Ouale artigiano ha fatto il sonno e la veglia? Oli ha fatto il mattino, il giorno e la notte, che
richiamano l'uomo, come monito, al suo dovere?
6. Questo io ti chiedo, Ahura: le cose che io rivelo sono veramente la verità. Sarà Armaiti,
che è pietà e tolleranza, davvero di aiuto ad Asa? Sarà Vohu Manah ad annunciare il suo
Imperio? Per chi hai tu creato la Vacca pregnante, fonte di gioia?
7. Questo io ti chiedo, dimmi apertamente, Ahura. Chi ha creato, insieme con l'Imperia, la
nobile e rinomata Armaiti, che è pietà e tolleranza? Chi ha fatto saggiamente il figlio
rispettoso e obbediente, nel suo animo, al padre? Con queste domande io ti aiuto o
Mazda, a farti conoscere come creatore di tutte le cose mediante il tuo santo spirito.
8. Questo io ti chiedo, dimmi apertamente, Ahura. Potrò conservare nella mente il tuo
disegno, i tuoi precetti, o Mazda, e capire correttamente le massime di vita che io chiedo
a Vohù Manah e ad Asa? Come parteciperà la mia anima a far crescere il Bene?
9. Questo io ti chiedo, dimmi apertamente, Ahura. Come potrò perfezionare e rendere
viva questa mia concezione dell'uomo, che il Signore dell'Imperio benedetto – qualcuno
di un grande potere come il tuo – ha proclamato grazie al suo immenso Imperio e che
continua a dimorare sul suo trono in accordo con Asa e Vohù Manah?[...]
16. Questo ti chiedo, dimmi apertamente, Ahura: chi frantumerà vittorioso l'ostacolo
del malvagio per proteggere, in armonia con il tuo insegnamento, tutti i puri che
esistono nella mia casa? Come Risanatore del mondo, tu ci prometti un giudice e fai
che Sraosa (ascolto], l'obbedienza, giunga a lui attraverso Vohù Manah, chiunque tu
desideri, o Mazda, che egli sia. [...]
19. Onesto ti chiedo, dimmi apertamente, Ahura: colui che non darà la giusta ricompensa
a chi l'ha meritata e colui che non mantiene la parola dopo essersi impegnato, a quale
prima punizione sarà sottoposto? Già io conosco quello che gli accadrà alla fine.
20. Infine, o Mazda, hanno i daeva mai esercitato un buon governo? Questo io ti chiedo:
coloro che continuano a mentire a coloro che con i karapan [sacerdoti arii] e gli usig
hanno consegnato alla violenza il bestiame, la Vacca, che insieme ai kavi le hanno fatta
levare al cielo alti lamenti, in luogo di prendersi cura dei pascoli e farli prosperi mediante
Asa.
Alcuni elementi della dottrina
Zoroastriana…
•
•
•
Uno zoroastriano deve pregare cinque volte al giorno (dall’alba
a mezzanotte) alla presenza del fuoco carico di tutto il suo
simbolismo cosmico ed emblema, per il fedele, della virtù. La
preghiera è preceduta da abluzioni rituali. Centro del culto è sia il
fuoco domestico, custodito in un apposito braciere, sia quello dei
templi, che, secondo una pratica affermatasi a partire dal IV secolo
a. C., è mantenuto sempre acceso.
Maschi e femmine ricevono la medesima iniziazione religiosa
(fra i 7 e 9 anni presso i Parsi, fra i 12 e i 15 anni presso gli
iraniani): in tale occasione viene indossata una camicia sacra
(sedra), sulla quale si annoda il cordone (kusti) sacro, che deve
girare tre volte attorno alla vita.
Nascita e matrimonio non comportano cerimonie particolarmente
interessanti, mentre le cerimonie funebri sono molto importanti e
intendono isolare l’impurità del cadavere e dare un aiuto all’anima.
Dopo la morte il corpo, avvolto in un sudario di cotone, viene
trasportato con un catafalco di ferro (dopo le preghiere rituali dei
sacerdoti) e posto su una torre di pietra dove la carne si
decompone rapidamente e viene divorata dagli avvoltoi, mentre le
ossa si sbiancano al sole e al vento. I partecipanti al funerale
eseguono alla fine abluzioni purificatrici. Oggi alcuni ricorrono alla
cremazione elettrica o all’inumazione (in tal caso la bara è posta
nel cemento per proteggere la purezza della terra). Le preghiere
dei sacerdoti servono per aiutare l’anima nel suo viaggio.
• Quando un essere umano muore, viene
giudicato in base al suo comportamento in vita.
Se le buone azioni superano quelle cattive, la
persona attraversa un ponte e va in paradiso.
Ma se le azioni cattive superano quelle buone, il
defunto precipita dal ponte e cade
nell'inferno. Zoroastro insegnava anche che un
giorno verrà un salvatore che scaccerà il male
e riporterà il mondo allo stato di perfezione
iniziale...
La cultura degli zaratustriani iraniani è comunque una cultura di
gioia e non di lutto, perciò l'anno è segnato da numerose festività, tra
cui quella del Capodanno, che coincide con l'equinozio di primavera
(norooz, nuovo anno).
Già nell'antichità gli zaratustriani avevano un proprio calendario di
dodici mesi, ognuno di 30 giorni (tranne l'anno bisestile con l'ultimo
mese di 29); gli ultimi cinque giorni rimanenti dell'anno venivano
festeggiati (si pulivano le case, ci si vestiva con abiti nuovi, si
addobbava il cipresso, considerato l'albero della vita) poiché si
pensava che i propri cari estinti sarebbero venuti per vedere le
condizioni dei vivi e, una volta rassicurati, sarebbero ritornati tranquilli
nell'aldilà.
• Poco spazio è riservato ai culti esteriori, contro cui
Zaratustra si scaglia violentemente, condannando
specialmente il sacrificio di animali domestici, così
preziosi nel lavoro dell’uomo, e l’uso dell’haoma, una
sostanza inebriante che si assume nel corso dei sacrifici
cruenti. I seguaci del male sono invece i mentitori che
portano la morte anziché la vita.
• L’etica proposta dal profeta si completa infine nell’idea di
una ricompensa o di un premio dopo la morte e nella
certezza della vittoria del bene, alla fine del mondo. La
società ideale a cui Zaratustra fa riferimento è
semplice, legata al lavoro dei campi e soprattutto
all’allevamento del bestiame.
FINE
Scarica

Diapositiva 1