Pinocchio
e le lettere moderne
Ovvero Pinocchio nei “passi” di altri
Woodman (Elisa, Giulio A., Katrin, Tommaso)
Pinocchio è una star (Alessandro C., Federico, Francesca, Virginia Pa.)
Pinocchio cambia vita (Leda, Pietro, Susanna, Virginia Pi.)
I passi sbagliati (Alice, Andrea, Dorothea, Frida)
Attore si nasce (Alessandro P., Anita, Filippo, Giulio D.)
Pinocchio a Piazza San Pietro (Alberto, Greta, Gurshan, Luca)
WOODMAN
8 aprile 2015, quattro bambini si
trovarono di fronte al capitolo 36.
Elisa vide un sacco muoversi e
Tommaso incuriosito lo scosse un
po'. Dal sacco si sentì: “ Aiuto,
aiuto! Non fatemi del male. Aprite il
sacco!” Giulio lo aprì e saltò fuori
Pinocchio, impaurito, ma felice di
essere uscito da quella maledetta
prigione.
Katrin gli chiese se voleva andare a visitare la scuola e
la classe e lui accettò. Si fermò ad ascoltare una
lezione ma parlò troppo e sbuffò dicendo che i verbi
erano cavolate e che non servivano a niente. La
maestra Lorella, arrabbiata, gli chiese:” Se ti sembrano
cavolate vuoi venire tu al mio posto a spiegare?”
Pinocchio, pensando che finalmente qualcuno gli
aveva offerto il proprio posto, accettò, non sapendo
che era in senso ironico, infatti la maestra Lorella,
sempre più arrabbiata, lo buttò fuori dalla porta.
Pinocchio deluso andò in giro. In
quei giorni, da quelle parti, si teneva
un importante torneo di tennis, così
gli capitò di incontrare il grande
Nadal. Subito Pinocchio gli chiese se
poteva sostituirlo; l’unica cosa che
ottenne fu quella di giocare una
partita di allenamento come suo
avversario. Per dispetto, gli fece tre
sgambetti durante le pause per
bere. Arrivò finalmente il vero
avversario: Almagro. Pinocchio si
intromise tra Nadal e Almagro,
rovinando la partita, perché era
stato escluso; cominciò pure a
cantare disturbando i giocatori. I
tifosi si infuriarono e lo cacciarono
fuori dal campo.
Non gli restò che Camminare e camminare con le gambe che facevano
tric trac tric trac. Vide poi un edificio con una grossa A sopra la porta ed
entrò, pensando che la A rappresentasse l’ iniziale di ATTORI. Dentro
vide un signore con lo scudo e gli disse:” Ciao, sono qui per recitare!”
Un altro signore Verde muscoloso gli rispose:” Noi siamo Avengers. Non
siamo qui per recitare MA PER COMBATTERE IL MALE!”. “Allora fatemi
diventare uno di voi!” Però Hulk ribattè: “No, no! Prima devi essere
messo alla prova”.
Lo misero alla prova e Pinocchio fu molto bravo a passare negli spazi più
piccoli, nei buchi stretti e, visto che era di legno, lo chiamarono
Woodman e da quel giorno in poi fu felice nella storia degli Avengers.
Quattro bambini di nome Virginia,
Francesca, Alessandro e Federico
stanno leggendo la favola di Pinocchio e
arrivano al capitolo 36. Vedono un
sacco allora si chiedono: “Cosa ci fa
questo sacco nella storia di Pinocchio?”
Incuriositi decidono di entrare nella
storia e, visto che la tecnologia
moderna glielo permette, perché ha
inventato il libro-trasporto, si fanno
trasportare nella favola. Subito,
incuriositi, si avvicinano. Sentono delle
grida: “Aiuto! Aiuto! Aiuto!” Allora
Virginia cerca di slegare il sacco per
vedere chi è il misterioso personaggio.
Alessandro, per fortuna, trova delle
forbici colorate in tasca e taglia il
nodo.
Pinocchio, un po' arrabbiato, esce facendo tric trac.
Federico immediatamente gli chiede: “Sei pronto per
seguirci nella vita moderna?” Pinocchio non fa in tempo a
rispondere che è già nel 2015. Un po’ stordito chiede: “Dove
siamo?” “Siamo a Parigi!” risponde Francesca “E’ una delle
città più belle del mondo”.
Cominciano a girare e
casualmente si trovano di fronte ad un teatro dove si sta
esibendo Carla Bruni: modella, cantante e moglie dell'ex
presidente della Francia Sarkozy.
Circa a metà spettacolo Pinocchio scompare,
dopo qualche minuto lo vedono sopra il
palcoscenico e, subito, una sonora risata del
pubblico rimbomba nella sala, interrompendo
la star nella sua performance. Pinocchio
incurante chiede a Carla: “ Di’ un po', per
questa volta potresti lasciarmi fare lo
spettacolo! Sono molto bravo a cantare”.
Molto, ma molto stupita della proposta del
burattino, Carla, che è una vera signora,
risponde gentilmente: “No. Tu non puoi
sostituirmi anche se una mano mi farebbe
comodo. Potresti fare il mio aiutante!?”.
I quattro bambini vanno sul palco per riprenderlo
ma lui dice: “No, io nella mia storia non ci torno
più perché Carla mi ha invitato ad essere il suo
aiutante e la cosa mi piace”. Carla ora è certa e
dice: “Sei veramente il famoso Pinocchio?” “Sì,
sono io e finalmente qualcuno riconosce il mio
talento!” risponde lui. lo spettacolo continua con
Carla che canta e pinocchio che balla: tric trac
trac,
tric
trac
trac.
Pinocchio cambia vita
Incontra i tre giudici che gli rispondono: ”Insignificante
esserino, non puoi partecipare a questa grande edizione! Non
ci si può improvvisare.” Pinocchio li fulmina con un’ occhiata e
gli dice: “Ma che cavolo! Nessuno mi accetta. Vi prometto
che vi cucinerò dei buonissimi piatti. Vi prego!!!” Allora gli
chef:
Carlo Cracco, Joe Bastianic e Bruno Barbieri,
impietositi, accettano. Alla prima prova tenta di cucinare una
pizza ma esce una pappetta molle puzzosa. Pinocchio va dai
giudici pensando di aver cucinato bene, quelli, già sconvolti
dall’aspetto del piatto, lo assaggiano e, dal disgusto,
diventano tutti verdi; corrono in bagno a vomitare. Pinocchio
non finisce nemmeno all’eliminatoria, i giudici lo cacciano via
a calci così forti da mandarlo fino alla villa di George Clooney.
Per niente scoraggiato e ammaccato, lui è di legno, entra passeggiando nel giardino, tric
trac. Incontra l'attore e gli chiede: “Vuoi che ti sostituisca per un po', così tu puoi
riposare. So recitare, cantare, ballare e fare lo sgambetto”. George Clooney ribatte
scontroso: “Ma sai che la mia vita è piena di privilegi? Tu non sei neanche all'altezza di
quelli. Vattene via!” Per Pinocchio è veramente troppo, ormai amareggiato esclama:
“Forse è meglio che comincio a studiare! Vedremo se la mia vita cambierà. Speriamo
bene!” Se ne torna mesto mesto al trentaseiesimo capitolo, tric trac, tric trac, forse ha
imparato la lezione!
I passi sbagliati
Quattro bambini di nome Dorothea, Frida, Andrea
e Alice stavano leggendo la storia di Pinocchio. Ad
un certo punto si addormentarono e si ritrovarono
tutti e quattro nello stesso sogno: proprio nel
capitolo 36. Trovarono un sacco nel bel mezzo del
nulla. Andrea provò a dargli un calcetto e si sentì
un urlo acuto. Frida aprì il sacco slegando il nodo
della corda, che era molto robusta, e vide spuntare
un naso lungo, lungo di legno. Prese paura e lanciò
il sacco urlando e dal sacco si sentì un altro urlo.
Anche gli altri gridarono e terrorizzati si
allontanarono mentre dal sacco uscì un burattino
di legno.
“ Sono queste le buone maniere!? Chi mi ha dato
un calcio e ha osato lanciarmi in aria?” Alice
avanzò e disse: “Ma noi ti conosciamo! Tu sei
Pinocchio!” Pinocchio chiese ai quattro bambini
in che anno erano e Dorothea: ” Nel 2015,
perché?”
“ Mi hanno rinchiuso in quel sacco e ci sono
rimasto per tantissimo tempo!” Pinocchio si alzò e
si mise a camminare facendo uno strano rumore:
tric, trac, tric, trac. I bambini gli proposero, se
voleva, di fargli visitare il 2015. Pinocchio rispose:
“Io, in teoria, vorrei cambiare lavoro: non voglio
più essere il Pinocchio della mia storia, voglio
diventare un Pinocchio nuovo, una star del cinema
o del teatro”. Portarono Pinocchio davanti al
Teatro Regio e lui subito esclamò: “ Ma è vecchio
questo teatro! Nel 2015 ci dovrebbero essere cose
molto più moderne”.
Entrarono comunque, quel giorno ci sarebbe stato un grande concerto di Andrea Bocelli. Pinocchio vide un camerino
con sopra scritto il nome del cantante; gli brillarono gli occhi. Prese dei fiori dal vaso su un tavolino lì vicino. Bussò alla
porta fingendo di voler regalare dei fiori. Entrò e diede i fiori a Bocelli e, mentre lui li annusava, gli rubò le chiavi e i
vestiti di scena. Rinchiuse il cantante nel suo camerino, indossò i suoi abiti e salì sul palco. Appena Pinocchio incominciò
a cantare, visto che stonava terribilmente, il pubblico di Parma, molto attento ed esigente, iniziò a fischiare, a urlare:
“Buh! Buh!” e a tirargli addosso di tutto. Per Pinocchio il teatro non andava bene. Tutti insieme decisero di portare
Pinocchio al mare, forse si sarebbe rilassato un po’. Arrivati Pinocchio decise a tutti i costi di prendere i passi del
bagnino. Il bagnino, solo a tarda sera, quando se ne andò, disse di metterlo alla prova, così Pinocchio prese il suo
posto. Frida, Alice e Dorothea spinsero delicatamente Andrea per far finta di affogarlo. Pinocchio si gettò in mare però
non riusciva ad andare avanti perché, essendo di legno, galleggiava troppo. Allora, mentre passeggiava con i quattro
bambini, disse sconsolato: “ Qui, nel 2015, non c'è un bel niente! Quasi quasi me ne torno nel sacco”. Il burattino
chiese di essere rimandato nel suo capitolo 36 e con la Fata Turchina Turchetta e Geppetto visse per sempre felice e
contento.
Quattro bambini stavano facendo una passeggiata nel bosco delle
fantasie, ad un certo punto Anita si trovò davanti ad un sacco. Poi
arrivarono Alessandro, Giulio e Pippo che lo aprirono.
Improvvisamente uscì un burattino di nome Pinocchio, sporco,
impolverato e arrabbiatissimo. Immediatamente Pinocchio scappò
lontano, terrorizzato all'idea di essere di nuovo rinchiuso nel sacco.
Cammina cammina, poiché non erano molto lontani da Roma, si
ritrovò a Cinecittà.
In quei giorni si stava girando un
altro film di Fantozzi. C’era una
gran confusione e Pinocchio si
intrufolò sul set. Si trovò proprio
davanti al protagonista: Paolo
Villaggio. Pinocchio gli chiese se
poteva prendere i suoi passi.
Fantozzi rispose che era lui
l’attore e pinocchio era solo un
burattino. “Ma io so recitare
andare in bicicletta, cadere …
Posso sostituirti nelle scene più
pericolose”. Fantozzi scocciato gli
rispose: “Ecco! Forse potresti
recitare con mia moglie e mia
nipote”. Pinocchio era felicissimo
ma appena le vide si impressionò
e svenne. Quando si svegliò,
scappò via a gambe levate
Corri corri, tric trac
Pinocchio arriva a
Piazza San Pietro. C’ è
tantissima gente; si
avvicina ad una
persona vestita in uno
strano modo, con in
testa un elmo con delle
piume rosse, e gli chiede:
“Chi è quel signore
seduto là in fondo
vestito di bianco ?”
“Quello è il Papa, uno
degli uomini più
importanti al mondo!”
SCHEDA DI PRESENTAZIONE
Scuola: D. D. Bandiera – Scuola Primaria “P. Lino Maupas” – Vicofertile
Classe: 4^A
Insegnante: Pambianchi Lorella
TITOLO DELL’OPERA: PINOCCHIO E LE LETTERE MODERNE – Ovvero Pinocchio nei “passi” di altri
OPERA DI RIFERIMENTO: PINOCCHIO CON GLI STIVALI di Luigi Malerba
Elenco partecipanti: Alfieri Giulio, Arena Andrea, Bacchieri Greta, Bertolotti Alice, Capretti Luca, Cavalli Elisa, Cavazzini Leda,
cervi Alessandro, Chiari Tommaso, Dallatana Giulio, Guatelli Alberto, Lodi Federico, Magalatti Anita, Mantelli Frida, Marconi
Fornari Susanna, Melegari Pietro, Nicolosi Dorothea, Noli Francesca, Pagliari Virginia, Pinardi Alessandro, Pini Virginia,
Ravasini Filippo, Singh Gurshan, Stirbu Katrin, Trabelsi Mohamed Alì.
SINTESI DEL PERCORSO
o abbiamo riso quando la maestra ha letto ad alta voce il libro “Pinocchio con gli stivali”
oAbbiamo “esplorato il libro” in piccoli gruppi
oAbbiamo cercato notizie su Luigi Malerba
oAbbiamo giocato con le parole
oCi siamo fatti ispirare dai disegni di Mauro Vecchi per inventare i nostri Pinocchio
oAbbiamo immaginato l’incontro di Pinocchio con personaggi famosi di oggi
oAbbiamo letto le nostre storie ai nostri compagni. E’ stato divertente!
oAbbiamo capito che non è facile essere qualcun altro, forse è meglio essere se stessi.
oI nostri lavori sono stati riportati in formato digitale
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