Gesù gli
disse:
"Giuda, con
un bacio
tradisci il
Figlio
dell'uomo?".
(Lc 22, 48)
Allora tutti i
discepoli,
abbandonatolo,
fuggirono.
(Mt 36, 56)
Gli disse Gesù:
"In verità ti dico:
questa notte
stessa, prima che
il gallo canti, mi
rinnegherai tre
volte".
(Mt 26, 34)
Allora alcuni
cominciarono a
sputargli
addosso, a
coprirgli il volto,
a schiaffeggiarlo
e a dirgli:
"Indovina".
(Mc 14. 65 a)
I servi intanto lo percuotevano.
(Mc 14, 65 b)
Allora anche
Erode, con i
suoi soldati, lo
insultò, si fece
beffe di lui, gli
mise addosso
una splendida
veste e lo
rimandò a
Pilato.
(Lc 23, 1)
E i soldati, intrecciata una corona di spine,
gliela posero sul capo e gli misero addosso
un mantello di porpora;
(Gv 19, 2)
quindi gli venivano
davanti e gli
dicevano:”Salve, re
dei Giudei!”. E gli
davano schiaffi.
(Gv 19, 2 b,3a)
E quelli che
passavano di là lo
insultavano
scuotendo il capo
e dicendo:
"Tu che distruggi il Tempio e lo ricostruisci in tre
giorni, salva te stesso! Se tu sei Figlio di Dio,
scendi dalla croce!".
(Mt 27, 39-40)
Anche i sommi sacerdoti
con gli scribi e gli anziani
lo schernivano:
"Ha salvato gli
altri, non può
salvare se
stesso? È il re
d'Israele,
scenda ora
dalla croce e gli
crederemo. “
(Mt 27, 41-42)
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Non bastò la croce