E Gesù disse...
...Quando due o tre
sono riuniti nel mio nome,
io sono in mezzo a loro.
(Matteo 18, 20)
...È la forma più alta di preghiera
a cui siamo tutti chiamati
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•
è il memoriale dell’ultima cena
è offerta a Dio
è sacrificio
è preghiera
è comunione
è costruzione del corpo mistico
è rendimento di grazia
..Fate questo in memoria di me
(Luca 22, 19; 1 Corinzi 11, 24)
I Vangeli riportano il racconto dell’Ultima
Cena in cui Gesù istituì l’Eucarestia
“Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata
la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: “Prendete
e mangiate; questo è il mio corpo”. Poi prese il calice e, dopo aver
reso grazie, lo diede loro, dicendo: “Bevetene tutti, perché questo è
il mio sangue dell’alleanza, versato per molti, in remissione dei
peccati”. (Matteo 26, 26-28 - cfr. Marco 14, 22-25)
“il sangue dell’alleanza, in
remissione dei peccati”.
• Il sacrificio di Gesù sulla croce, è
attualizzato durante l’Eucarestia e
costituisce la nuova alleanza di salvezza
• come l’umanità ha peccato con Adamo, ora è
redenta con Gesù.
Comunione con Cristo…
e coni fratelli
“Il pane che noi spezziamo, non è forse
comunione con il corpo di Cristo? Poiché
c’è un solo pane, noi, pur essendo molti,
siamo un corpo solo: tutti infatti
partecipiamo dell’unico pane”. (1 Corinzi 16,17)
È costruzione del corpo
mistico
“Per la comunione al Corpo ed al Sangue di
Cristo, lo Spirito Santo ci riunifichi in un
solo Corpo”
(Messale Romano 2a preghiera Eucaristica)
È preghiera
• Di adorazione lode e
benedizione
• di ringraziamento
• richiesta di perdono
• richiesta di grazie
È azione di grazia
La parola greca Eucarestia
significa “ringraziamento, azione
di grazia” per le meraviglie che
Dio ha operato a partire dalla
terra che dà il cibo, fino
all’opera di salvezza giunta a
compimento in Gesù.
Le parti della celebrazione eucaristica
Liturgia eucaristica
Liturgia della parola
Riti di ingresso
Ingresso
Ci si alza in piedi. Da questo
momento Gesù vivo, è
particolarmente presente in
mezzo a noi
talvolta preceduto da un canto
il rito si apre col Segno della Croce
Ingresso
Il sacerdote si rivolge all’assemblea con una formula trinitaria
spesso col saluto si raccolgono le intenzioni dell’assemblea o si
ricorda il tema liturgico del giorno; specialmente nei giorni
feriali si ricorda il santo del giorno
Richiesta di perdono
(così importante che lo chiediamo più volte già nei riti di inizio)
• Confesso a Dio onnipotente e a voi
fratelli che ho molto peccato in pensieri
parole ed opere ed omissioni...
• Signore pietà, Cristo pietà, Signore
pietà
• ...Tu che togli i peccati dal mondo abbi
pietà di noi
(dal Gloria)
Dopo l’Atto Penitenziale il sacerdote
pronunzia una formula di perdono
Lode e benedizione
(nelle feste)
Noi ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo
grazie, Signore Dio, Re del Cielo, Dio
Padre onnipotente.
Tu solo il Santo, Tu Solo il Signore, Tu solo
l'altissimo Gesù Cristo con lo Spirito Santo,
nella gloria di Dio Padre.
(dal Gloria)
La liturgia della parola
Un ciclo
triennale
Un racconto
che si
sviluppa
nell’anno
Un tema
ogni
domenica
a
1
Lettura
• Tratta dall’antico testamento
(talvolta dagli Atti degli Apostoli)
• fra i più frequenti brani di libri
profetici(Isaia, Ezechiele, Geremia)
della storia del popolo di Israele
(Genesi, Esodo, Samuele, Re) e
sapienziali (Sapienza e Siracide)
• viene letta anche nei giorni feriali
• è collegata col tema del Vangelo
• è Dio che parla al suo popolo e
termina con “parola di Dio” a cui
rispondiamo “rendiamo grazie a Dio”
Salmo
Responsoriale
• È una parte di uno dei 150 salmi dell’Antico
Testamento attribuiti a Davide
• è Dio che ci insegna a pregare
• sono parole umane di dolore, rabbia,
felicità, gratitudine
• talvolta sostituito da un canto che ne
riprende le parole piuttosto fedelmente
2a Lettura
(solo nei giorni festivi)
• è di norma una lettera apostolica (Spesso di
san Paolo ad una delle comunità da lui
fondate nei suoi viaggi negli anni 50-60),
talvolta è un brano dell’Apocalisse
• sono esortazioni, insegnamenti, riflessioni
teologiche, correzioni fraterne
• termina con “parola di Dio” a cui
rispondiamo “rendiamo grazie a Dio”
• nei giorni feriali può essere 1° lettura
Alleluia
• Termine ebraico che significa LODE A DIO
• Introduce il Vangelo
• Sostituito dal canto del Gloria in Quaresima
Vangelo
• Proclamato dal Sacerdote o dal
Diacono
• è l’insegnamento diretto del Signore
Gesù che ci parla (Sacrosantum Concilium n°9)
• termina con: "parola del SIGNORE"
e noi rispondiamo: "lode a te o
CRISTO"
Omelia
• È la spiegazione delle letture e del tema del
giorno
• solo festiva ma nulla vieta la riflessione del
sacerdote nelle celebrazioni feriali specie
nei tempi “forti”: Avvento, Quaresima,
tempo di Pasqua
Professione di fede (CREDO)
• Detto anche Simbolo
• recitato
nei giorni festivi
• due formulazioni:
il Simbolo Niceno - Costatinopolitano
(più comune, il nome viene dai concili che lo hanno definito nel 4°secolo)
il Simbolo Apostolico
(recitato talvolta nel tempo di Quaresima o di Pasqua)
Preghiera dei fedeli
•
•
•
•
Si raccolgono le intenzioni pregando per
la chiesa
per il mondo
per coloro che si trovano in particolari
necessità
• per la comunità locale
• per i parrocchiani defunti nella settimana e
coloro di cui ricorre un anniversario
• altre intenzioni particolari
Preghiera dei fedeli
La preghiera dei fedeli è essenzialmente
preghiera di domanda.
Ma non ci limitiamo a chiedere:
c’è bisogno del nostro impegno fattivo per
manifestare il Regno che viene
Liturgia Eucaristica
Presentazione dei doni
• I fedeli portano il pane ed il vino per la
celebrazione eucaristica.
• il Sacerdote, con i chierichetti, li porta
all’altare.
• contemporaneamente avviene la raccolta
delle offerte.
Offertorio Cosa offriamo
al Signore?
• Il pane e il vino per la
celebrazione
• Gesù che attualizza il suo
sacrificio
• del denaro per la necessità del
culto e per la condivisione coi
poveri
• il nostro tempo, la nostra vita,...
...tutto noi stessi
Benedizione delle offerte
• Il pane ed il vino che il sacerdote
presenta per conto dell’assemblea
sono fin dai tempi più antichi
simbolo del lavoro dell’uomo, ma
anche dono stesso della terra e del
suo creatore
• il pane è necessario per vivere
• il vino necessario per fare festa
Santo
• L’assemblea unita al coro degli
angeli recita o canta il Santo
• osanna è esclamazione di giubilo
Prefazio
• È l’inizio della preghiera eucaristica
• è diverso a seconda del tempo liturgico, del
sacramento celebrato o del tema domenicale
che riprende
• è in ogni caso lode trinitaria
Preghiera Eucaristica
• È il momento culminante della
celebrazione
• si seguono alcuni canoni (preghiere) che
culminano con la consacrazione del pane
e del vino
• si prega per i vivi
• si attualizzano l’ultima cena e il
sacrificio di Gesù
• si intercede per i defunti
Preghiera Eucaristica
La vigilia della sua passione Egli prese il pane nelle sue mani sante e
venerabili, e alzando gli occhi al cielo a te Dio Padre
onnipotente,rese grazie con la preghiera di benedizione, spezzo il
pane, lo diede ai suoi discepoli e disse:
Prendete e mangiate tutti
questo è il mio corpo offerto in
sacrificio per voi
(canone romano)
In questo momento il
pane diventa il corpo di
Cristo
Preghiera Eucaristica
Dopo la cena allo stesso modo prese questo glorioso calice nelle sue
mani sante e venerabili, ti rese grazie con la preghiera di benedizione lo
diede ai suoi discepoli e disse:
Prendete e bevete tutti, questo è il
calice del mio sangue per la nuova
ed eterna alleanza, versato per voi
e per tutti in remissione dei peccati,
fate questo in memoria di me
(canone romano)
In questo momento il vino diventa il sangue di Gesù
Preghiera Eucaristica
Mistero della fede
l’assemblea risponde con la proclamazione del punto centrale della fede
Annunziamo la tua morte, Signore
Proclamiamo la tua resurrezione
nell’attesa della tua venuta
(ci possono essere anche altre formulazioni)
Padre Nostro
• È importante riconoscere che
Dio è Padre di tutti
• riconciliarci con tutti (...rimetti a
noi i nostri debiti come noi li
rimettiamo ai nostri debitori...)
• chiedere la liberazione dalle
tentazioni del maligno
Segno della pace
prima di partecipare al banchetto Eucaristico ripensiamo se siamo in
pace con tutti, con un gesto simbolico verso i vicini.
Se dunque presenti la tua offerta sull’altare
e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa
contro di te, lascia lì il tuo dono davanti
all’altare e vai prima a riconciliarti con il tuo
fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.
(Matteo 5, 23-24)
Agnello di Dio
che togli i peccati dal
mondo
- abbi pietà di noi
- dona a noi la pace
Ancora una richiesta di perdono
ancora Gesù agnello sacrificale
il “togli” latino è molto più profondo, significa:
“prendi su di TE”
Beati gli invitati alla cena del
Signore...
Tutti siamo invitati se
siamo in grazia di Dio e
riconciliati con i fratelli
Partecipando all’Eucarestia
si diventa “offerta viva”
in Gesù e si edifica la
Chiesa
Comunione
Il sacerdote porgendo l’ostia dice:
IL CORPO DI CRISTO
il fedele risponde:
Amen
(cioè: ci credo, è vero, sono daccordo)
per motivi pratici solo in momenti particolari come il giovedì Santo si
distribuisce l’Eucarestia sotto le due specie
Comunione
Prima della Comunione il fedele fa una
preghiera di preparazione
Dopo la Comunione esprime una preghiera di
ringraziamento
(belle sono alcune preghiere suggerite
nelle celebrazioni radiofoniche)
questa preghiera può essere comune,
con un canto di lode e ringraziamento
Benedizione
È il saluto dei
cristiani
in nome
del Padre,
del Figlio,
e dello
Spirito Santo
Saluto conclusivo
L’ “Ite missa est” tradotto con
“la liturgia è terminata”, ma:
la missione è cominciata
spesso oggi si usano altre formule:
• Glorificate il Signore con la vostra vita
• Portate a tutti la gioia del Signore risorto
L’anno liturgico
Le ceneri
quaresima
Avvento
Natale
Pasqua
Tempo ordinario
assunzione
Pentecoste
Redatto da
Andrea Belingardi
tratto dalle spiegazioni di Don Michele Roselli ai
ragazzi della prima media 2004-5 integrate con:
•catechismi CEI della iniziazione cristiana (da cui ho tratto
diverse immagini)
• dizionario teologico P.M.
•la costituzione conciliare Sacrosantum Concilium
la presentazione è stata riletta e corretta dall’amico: prof.
sac.Gianfranco Gauna, che ringrazio ed al quale non va imputata
alcuna responsabilità per eventuali errori ed omissioni
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Quando due o tre sono riuniti nel mio nome