i bambini e la Madonna Padre Marcellino, oltre ad aver vissuto con P. Pio, in questi ultimi anni ha ricercato testimonianze e concetti del primo sacerdote stigmatizzato della Il desiderio di conoscere chi è stato – o meglio chi è – P. Pio si trova ancora oggi, e sempre più storia cristiana, ed ha scritto numerosi libri che delineano la spiritualità del forte, in quelli che non hanno avuto la possibilità di avvicinarlo Santo prolungando la tradizione francescana e la rende ancora viva ed attualissima ai nostri giorni Colpiti da questa figura straordinaria servo di Dio, vogliono sapere “i fatti della sua vita”, sentire brevi episodi , ma ricchi di particolari su cui esercitare il proprio senso critico e dare una valutazione. Vogliono sapere dai testimoni che hanno avuto la ventura di vivergli accanto, come i suoi confratelli cappuccini, quello che lui ha veramente fatto e detto. Testi: dal libro “Padre Pio parla della Madonna” di Padre Marcellino I.N. Musica: Out of Reach - Gabrielle Autore e adattamento: Nicola Paradiso P. Marcellino ci riporta un episodio che sta a dimostrare l’amore di P. Pio per i bambini sofferenti, dettato dal suo confratello P. Pellegrino, che oltre ad essere vissuto per 15 anni con P. Pio, era anche il suo “discepolo” che prendeva nota stenografando tutto quanto il Santo gli diceva. Penitenza di Padre Pio ad una confessione di P. Pellegrino Riassunto della confessine: P. Pellegrino aveva confessato al suo Direttore Spirituale di aver perso la pazienza, facendo una sfuriata nei confronti di una infermiera che gli aveva chiesto di farla passare avanti ad una moltitudine di persone che erano prenotate da giorni per confessarsi da Padre Pio. L’infermiera era poi andata a lamentarsi dalla madre di P. Pellegrino (casualmente li vicino), ottenendo anche una sua conferma dell’irascibilità del figlio. D’altrònde P. Pellegrino, allora Cappellano di un ospedale, rivendicava nel suo intimo il fatto che in precedenza l’infermiera aveva negato soccorso ad una bambina morente che chiedeva semplicemente un bicchiere d’acqua. Padre Pio da al suo confratello tanti consigli, suggerimenti e chiarimenti toccando molti temi che sono tutt’oggi attuali ed arriva alla penitenza che a questo punto riportiamo integralmente con la voce stessa di P. Pellegrino: Soddisfatto dei consigli ricevuti, domando quale penitenza devo fare. Non vi nascondo che mi aspettavo una penitenza molto lieve per il fatto che, nello stesso momento in cui io facevo la sfuriata con l’infermiera, ricevevo anche la paga nella persona di mia madre. P. Pio invece volle darmi una penitenza molto impegnativa, visto che si trovava di fronte ad un penitente apparentemente molto deciso a correggersi, e disse: <<Già hai pagato abbastanza, facendo soffrire tua madre; ma in aggiunta alla mortificazione di tua madre e all’amarezza, che accompagna sempre un atto d’impazienza, devi fare qualche altra cosa per conto tuo>>. E uscì una condanna che sta a dimostrare l’amore di P. Pio per i bambini sofferenti: <<Io so che tu t’incanti sempre di fronte alla bellezza dei bambini sani e felici: d’ora in poi ti allontanerai da questi spettacoli deliziosi e ricercherai invece quelli infelici e malati. Figlio mio, nelle cose dello spirito più che in quelle materiali, bisogna adottare il criterio della produzione e della utilità: quindi, sappi che puoi essere più utile ai bambini sofferenti che a quelli felici; e, se hai nel cuore un sentimento di affetto, puoi metterlo in azione più con chi piange che con chi ride>>. Obiettai: <<E quando mi distrarrò?>>. <<Nessuna paura - mi rispose - . E’ una penitenza che farai solo quando te ne ricorderai, a patto però che non te ne dimentichi apposta>>. <<E va bene>>. Continuò: <<Aspetta non è finita. Tutte le volte, che incontrerai un bambino sofferente, gli starai vicino quanto più tempo potrai. I bambini sofferenti sono un pò come i figli di nessuno. Tu cerca di diventare per quanto puoi il loro padre>>. <<Va bene>>. <<Aspetta non è finita. Penserai spesso a tutti i bambini che soffrono nel mondo. Essi ci danno la più splendida lezione di pazienza: appena nati accettano la sofferenza come il latte della loro mamma. Il paladino della tavola rotonda devi farlo sul serio, non per lavarti la faccia, come hai fatto nel maltrattare quella povera infermiera>>. <<Va bene>>. <<Aspetta non è finita. So che ti piace tanto la musica. Quando potrai scegliere tra un concerto ed il pianto seccante di un bambino, opterai per il secondo. Ora ho finito>>. <<E la Madonna?>>, gli domandai, perchè quella sera non mi aveva dato nessuna penitenza in onore dell’Immacolata. Mi rispose: <<Se osserverai la penitenza che ti ho data, allora sì che farai onore all’Immacolata Concezione. Povero illuso ! Tu credi di trovarla nelle tele di Raffaello ! E invece la troverai sempre vigilante su qualsiasi bambino del mondo che piange e soffre, come in un eterno presepe. Non fare, secondo il tuo solito, il presuntuoso dell’alta teologia ed il nevrastenico della più bassa e trivale filosofia>>.. Congedo : <<Ora devo mandarti via. Mi appello alla tua buona volontà, ma ti auguro anche che l’Immacolata Concezione, per tenerti i nervi a posto, ti mandi vicino quella piccina da te dissetata, che ora sta in Paradiso. L’angelo della pazienza per tutti>>. Il presente pps non è ufficiale della Santa Sede, non ha fini di lucro ed è stato realizzato per devozione da Nicola Paradiso (Settembre 2010- Paderno Dugnano - Milano) Cliccare ESC per uscire o attendere riapertura automatica