P.
IANO
DELL’
O.
F.
FFERTA
ORMATIVA
ISTITUTO COMPRENSIVO “ MAMELI”
Marina di Ravenna (RA)
Anno scolastico 2010/2011
ISTITUTO COMPRENSIVO
“MAMELI”
L’Istituto Comprensivo “Mameli” è
collocato sulla costa ravennate.
La Circoscrizione di riferimento è quella
del mare.
L’Istituto Comprensivo comprende sei
plessi di cui uno di scuola dell’infanzia,
quattro di scuola primaria ed uno di
scuola secondaria di I° grado.
Gli alunni iscritti sono circa 800.
Scuola Secondaria
Scuola dell’infanzia
“Ottolenghi”
Scuola Primaria
“Mameli”
di 1°Grado “Mattei”
Marina Di Ravenna
Marina Di Ravenna
Marina Di Ravenna
Scuola Primaria
“Moretti”
Punta Marina Terme
Scuola Primaria
“Garibaldi”
Porto Corsini
Scuola Primaria
“C.Colombo”
Casalborsetti
ANALISI DEL TERRITORIO il bacino d’utenza delle scuole dell’Istituto Comprensivo
Mameli comprende le località della costa quali Marina Romea, Porto Corsini, Marina di
Ravenna, Punta Marina Terme, Lido Adriano. Accanto ad una parte di popolazione che si
riconosce ed identifica nelle tradizioni e nella cultura locale radicate si sono manifestate nel
corso degli anni nuove realtà sociali dovute all’immigrazione di famiglie provenienti da altre
regioni d’Italia e di famiglie provenienti da paesi stranieri nonchè dovute all’evoluzione dei
nuclei familiari. Da questo quadro generale risulta chiaro che la scuola è lo spazio privilegiato e
il luogo fondamentale, oltre che per l’acquisizione delle competenze e delle conoscenze, per la
promozione di forme di integrazione sociale e culturale, di rafforzamento del senso di
appartenenza degli abitanti e di costruzione di un nuovo modo di fare comunità
TERRITORIO
RISORSE DEL TERRITORIO
Porto Corsini

Amministrazione Provinciale















Amministrazione Comunale
AVIS
HERA
La Lucertola
Coop Adriatica
Coop Atlantide
AUSL
Croce Rossa
Polizia di Stato
LIPU
Incontri con esperti delle varie arti
Compagnia Portuale
Strutture Sportive
Ludobus
Palomar

Delegazione del Mare e Commissione
Scuola e Cultura

Parrocchia

Corpo Forestale

Pro Loco

Museo delle attività subacquee
 Comitato Fabbrica Vecchia
 Centro Lettura “Ada Ottolenghi”
 Società Sportiva “Mercurio” e pista
d’atletica
 Comitato pensionati del centro polivalente
 ANPI di Porto Corsini
 Carabinieri
 Agenti Polizia Municipale
 Consulta dei Ragazzi e delle Ragazze
TRASPORTI
TRASPORTI E SERVIZI
Le località di Punta Marina Terme e Lido Adriano sono collegate a Marina di Ravenna da una linea di trasporto pubblico
gestita dall’ATM che assicura le corse in corrispondenza con l’ingresso e l’uscita degli alunni alla scuola secondaria;
Casalborsetti, Marina Romea e Porto Corsini sono collegate a Marina di Ravenna dal traghetto gestito dall’ATM mentre per
gli alunni è in funzione una linea privato organizzata dal Comune di Ravenna.
L’amministrazione comunale fornisce un servizio mensa quotidiano a tutti i plessi.
Nel plesso Mameli di Marina, dalle 7,30 alle 8,25, è attivo un prescuola; nel plesso di Porto Corsini è attivo, il lunedì,
mercoledì e venerdì fino alle 14, un servizio di post scuola. Il servizio è organizzato e gestito dal Comune.
ISTITUTO COMPRENSIVO
“MAMELI”
MARINA DI RAVENNA
Indirizzo:
Via Trieste 438
48023 Marina di Ravenna
Telefono:
0544/530218
Fax:
0544/531474
Sito Internet:
www.racine.ra.it/icmameli
E-Mail:
[email protected]
Dirigente Scolastico dell’ Istituto:
Prof. Vittore Pecchini
Riceve tutte le mattine, in orario d’ ufficio,
su appuntamento.
Il Direttore Generale dei Servizi
Amministrativi è la dott.ssa Maria
Luisa Palazzese.
Riceve per appuntamento.
In caso di impedimento , il Dirigente è sostituito
dal docente vicario Prof.ssa Anna Xella.
Riceve preferibilmente su appuntamento.
Gli uffici di Dirigenza e di Segreteria sono ubicati a Marina di Ravenna (RA) in via IV Novembre, presso i locali della scuola
media “Mattei”. La Segreteria è aperta al pubblico tutti i giorni tranne il mercoledì dalle 7.45 alle 9.00 e dalle 12 alle 13.30 -
INSERIRSI
NELLA REALTA'
CONQUISTARE
LA PROPRIA IDENTITA'
ARRICCHIRE
LE PROPRIE ESPERIENZE
FORMARE
L'UOMO
E IL CITTADINO
RISPETTARE
L'AMBIENTE
CONOSCERE ED
ACCETTARE SE'
E GLI ALTRI
STAR BENE
INSIEME
SVILUPPARE
LE PROPRIE POTENZIALITA’
FORNISCE AGLI ALUNNI LE BASI
DOCUMENTARIE NECESSARIE
PER UNA PIENA E CONSAPEVOLE
PARTECIPAZIONE ALLA VITA
SCOLASTICA: REGOLAMENTO
D’ ISTITUTO, PATTO DI
CORRESPONSABILITA’...
FAVORISCE
L’ INSTAURAZIONE DI UN
CLIMA SERENO E POSITIVO
ALL’ INTERNO DELLA SCUOLA,
OFFRENDO AGLI ALUNNI L’
OPPORTUNITA’ DI TROVARE
SEMPRE UN ASCOLTO
ATTENTO PER I PROPRI
DISAGI E UNA POSSIBILE
SOLUZIONE DEI PROBLEMI.
PROMUOVE IL VALORE
DELLA SOLIDARIETA’ CIVILE
E SOCIALE E SI ADOPERA
PER LA SUA REALIZZAZIONE,
IN FORME CONCRETE DI
COINVOLGIMENTO
PROMUOVE
LA CONOSCENZA
DELLA
CONVENTION
RIGHTS OF THE
CHILD
IL NOSTRO
ISTITUTO
SI ADOPERA PER PREVENIRE
E RISOLVERE EVENTUALI
EPISODI DI INTOLLERANZA.
MODIFICA IL CURRICOLO IN
PROSPETTIVA
INTERCULTURALE
SI IMPEGNA A DIVENTARE
LUOGO FISICO IN CUI TUTTI I
DIRITTI DELLA “CONVENZIONE ONU
SUI DIRITTI DELL’INFANZIA”
SONO CONCRETAMENTE
VISSUTI
DIVENTA SCUOLA APERTA ED
APPLICA IL PRINCIPIO
DELL’ INCLUSIONE,
FACILITANDO
L’ INSERIMENTO DEGLI
ALUNNI E DELLE LORO
FAMIGLIE NEL CONTESTO
SCOLASTICO
ORGANIZZA ATTIVITA’
MIRATE
ALL’ INSEGNAMENTO DI
ITALIANO COME LINGUA L2
PER ALUNNI STRANIERI ED
INIZIATIVE CHE
FAVORISCONO
L’INTEGRAZIONE TRA
PERSONE DI LINGUE E
CULTURE DIVERSE.
ASCOLTO E PROTAGONISMO
Il nostro istituto prevede che, su richiesta degli alunni, si possano sviluppare momenti di discussione in merito a problemi di
vita scolastica.A tale proposito si assume come prassi il “ Momento d’ ascolto in classe”, rivolto dagli insegnanti del Consiglio
di Classe agli alunni, che possono così esprimere in modo diretto le loro opinioni e riflettere in modo autonomo ma con
l’ausilio di uno o più insegnanti di riferimento.
PRATICA DELLA SOLIDARIETA’
La Scuola promuove il valore della
solidarietà civile e sociale e si adopera per
la sua realizzazione in forme concrete
coinvolgendo, globalmente e/ o
selettivamente,
in progetti mirati, gli alunni, i genitori, le
componenti scolastiche e/ o le realtà
extrascolastiche.
( V. Prog.Educazione ai Diritti Umani)
VERSO
UNA SCUOLA AMICA...
PROGETTO PILOTA
MIUR-UNICEF
CONOSCENZA
Il nostro Istituto promuove la conoscenza della Convention on the Rights of the Child. Tale convenzione, che si
collega all’ insegnamento di “ Cittadinanza e Costituzione, è patrimonio della scuola ed è assunta nel POF.
RIFLESSIONE
La scuola si impegna a diventare luogo fisico e relazionale in cui tutti i Diritti della “ Convenzione ONU sui
diritti dell’ infanzia” sono tradotti e concretamente vissuti.
A tale scopo la Scuola promuove sistematicamente:
La conoscenza della CRC attraverso una diffusione capillare tra gli alunni e tra tutte le componenti scolastiche, agevolando anche la
sua consultazione/ reperibilità on-line sul sito Internet dell’ Istituto. La CRC è presente nella Biblioteca dell’ Istituto ed è stata diffusa in
classi e gruppi di lavoro.
La valorizzazione e l’ applicazione della CRC attraverso la sua riflessione e tramite l’ elaborazione/ adozione di Progetti
didattico- educativi trasversali ed interdisciplinari sulla Convenzione.
L’ assunzione dei corrispettivi livelli di responsabilità sia da parte della Scuola sia da parte degli alunni, sviluppando attività che
consentano l’ esercizio dei diritti e l’ assunzione di responsabilità personali.
ACCOGLIENZA
INTOLLERANZA
La Scuola, nella persona del Corpo
Docente,del Dirigente, ecc., si
adopera per prevenire e risolvere
eventuali episodi di intolleranza
sensibilizzando, monitorando e
attivando iniziative per la presa di
coscienza e la risoluzione in modo
collegiale/ condiviso del problema.
CURRICOLO
La Scuola prevede la modifica del
curricolo in prospettiva interculturale.
Per facilitare l’ inserimento degli alunni e delle loro famiglie nel contesto scolastico la Scuola adotta:
1.
all’ inizio dell’ a.s., un protocollo di attività per il Progetto “ Accoglienza” per tutti gli alunni;
2.
nel corso dell’ a.s. un protocollo di attività per l’ accoglienza in classe di ogni nuovo alunno, con il coinvolgimento e
la partecipazione della famiglia.
INCLUSIONE
Il nostro Istituto applica tutte le procedure necessarie all’ inserimento nel contesto- scuola di ciascun alunno,senza distinzione
rispetto alle abilità/ capacità personali e/ o patria/ nazionalità di alunni.
Si rimanda agli specifici Protocolli:
1.
Protocollo Accoglienza generale;
2.
Protocollo Accoglienza H;
3.
Protocollo Accoglienza Stranieri.
L2
La Scuola organizza in orario curricolare e/o extracurricolare, attività mirate all’ insegnamento di Italiano come Lingua 2 per alunni stranieri.
COMUNICAZIONE
Il nostro Istituto organizza iniziative che favoriscono l’ interazione e l’ integrazione tra persone di lingue e culture diverse.
COSCIENZA SOCIALE
Rientrano in quest’ ambito
le seguenti attività:
Adozione di un Progetto UNICEF:
Campagna “ Scuole per l’ Africa.
Spettacolo Natale e/ o Fine
Anno a tema specifico:solidarietà,
identità ... con destinazione dei
proventi al Progetto UNICEF
Mostra scARTI: prendendo spunto
da una mostra promossa dal Comune
di Ravenna, organizzazione di una
Mostra, con Mercatino Solidale di
fine d’ anno o di un’ Asta Solidale
di manufatti realizzati dagli alunni.
Salvadanaio in Classe a sostegno
del Progetto UNICEF.
Mini-Olimpiadi aperte al pubblico
genitori. Con l’ ausilio della
ProLoco, che si occuperà di fornire
un’ assistenza di tipo organizzativo
(Rinfresco, volantinaggio gratuito
tramite la Circoscrizione, ecc.) e
vendita biglietti d’ ingresso (costo
minimo), il cui ricavato andrà a
sostegno del Progetto UNICEF.
“COSCIENZA CIVILE”
A tal fine si organizzano le seguenti attività...
•“La Consulta dei Ragazzi e delle Ragazze”Ogni anno la
Scuola organizza, secondo le modalità previste dal
Regolamento della Consulta, il rinnovo delle elezioni per gli
alunni di classe IV- V della Scuola Primaria e delle classi I e
III per la Scuola Secondaria di Primo Grado in modo che siano
eletti un rappresentante effettivo ed un supplente. Costoro
partecipano alle sedute della Consulta e tengono i rapporti con
gli altri membri della scuola.
•“20 novembre” : Anniversario della CRC- iniziative della
Scuola e dei docenti...
UNA SCUOLA AMICA...
PROMUOVE
CONCRETAMENTE....
•“Tutoraggio”: il valore della solidarietà da vivere in classe...
•26 gennaio: “ La Shoah. Il giorno della Memoria- iniziative
della Scuola...
•19- 21 marzo: Festa della Legalità- iniziative della Scuola...
“COSCIENZA ECOLOGICA”
A questo proposito nel nostro Istituto si realizzano le seguenti attività progettuali:
•
“Riciclandino”
•
“ Rifiuto con Affetto”: Attività promossa dal Comune di Ravenna in collaborazione
con Hera Spa. e Legambiente.
•
“ Raccolta tappi di plastica”
•
“ Mercatino del baratto e del riuso” promosso da CittA @ttiva, gennaio.
IDENTITA’
In una Istituzione scolastica
abbastanza vasta e complessa
come la nostra risulta fondamentale
condividere obiettivi, progetti,
metodologie e linguaggio. Tale
indirizzo prioritario si cercherà di
conseguirlo attraverso il lavoro delle
commissioni, la socializzazione e la
discussione del lavoro svolto.
INTEGRAZIONE
L’integrazione degli alunni in situazione di handicap nasce dal riconoscimento del
diritto di ognuno ad un inserimento attivo e partecipe nella realtà sociale, e nello
sviluppo delle proprie potenzialità attraverso un percorso mirato di educazione e di
istruzione.
La Scuola, nel riconoscere piena validità a questi assunti, prende atto che
l’integrazione e la diversità costituiscono dimensioni integranti dell’ Offerta
Formativa, componenti essenziali della progettazione educativa orientata al rispetto e
alla valorizzazione delle differenze.
Per rispondere positivamente ai bisogni formativi dei singoli alunni, garantendo loro il
pieno sviluppo delle possibilità e il diritto-dovere allo studio (riferimenti alla
Costituzione e alla Legge Quadro per l’handicap del ’92), la scuola si configura come:
CORRESPONSABILITA’
Tutte le componenti della scuola,
alunni, genitori, docenti, personale,
amministrativo, collaboratori,
vengono coinvolte e partecipano nei
processi decisionali attivati
dall’Istituzione scolastica.
INDIRIZZI
CULTURALI
Luogo di vita e di apprendimento nel quale “star bene” e
sentirsi ben considerati;
 Luogo in cui si mettono in atto interventi formativi
diversificati e strategie mirate per facilitare l’acquisizione
di competenze ( a livello emotivo-affettivo, delle
autonomie, motorio, sociale, cognitivo);
 Momento di riflessione aperta, continua e collegiale in
cui si integrano tutte le figure che partecipano al processo
formativo (docenti, famiglie, collaboratori scolastici,
operatori dei servizi sociali, specialisti A.S.L., Enti Locali,
Associazioni, ecc.).
ACCOGLIENZA
CONTINUITÀ’
La necessità della saldatura tra i segmenti che
compongono il sistema scolastico si legittima
psicologicamente e pedagogicamente per il
fatto che anche le più svariate elaborazioni
culturali, in definitiva, convergono su un
punto centrale: esiste, fondamentalmente, una
reale continuità nello sviluppo psicoevolutivo
della persona a cui dovrebbe corrispondere,
conseguentemente, una continuità verticale.
In tale ottica la Scuola si impegna a realizzare
una
continuità
pedagogica,
didattica,
curriculare attraverso l’ elaborazione di un
curricolo unitario.
Questo è un momento importante e cruciale per la scuola italiana alle prese con molteplici cambiamenti di
natura sociale , culturale, organizzativa e professionale. Uno dei mutamenti cui dare risposta in maniera
efficace e responsabile è certamente connesso alla presenza in costante crescita di famiglie immigrate.
Ogni bambino nuovo arrivato, ogni bambino migrante ha il diritto all’accoglienza, sia esso italiano o
straniero. Per questo nella nostra scuola è nata l’esigenza di trovare soluzioni organizzativo-didattiche
capaci di rispondere, in modo adeguato, a situazioni legate all’interazione/ integrazione di diverse culture.
In tale progetto educativo rientrano percorsi che:
• facilitano l’accoglienza e l’inserimento degli alunni, facendo ricorso all’attivazione di tutte le opportunità
che predispongono e favoriscono momenti di interazione;
• riconoscono la specificità culturale di ciascun alunno e il diritto a mantenerla, in una prospettiva di
efficace e reale integrazione;
• promuovono la consapevolezza della molteplicità degli stili di vita e degli universi simbolici;
• valorizzano la formazione di identità personali all’interno di una pluralità di culture.
LA SCUOLA IN OSPEDALE
L'istituzionalizzazione della Scuola in Ospedale in Italia è dovuta al Decreto del
12/10/2004 che regolamenta altresì l'attribuzione degli organici e i percorsi di istruzione
domiciliare. Quest’ultima nello specifico è legata ad un principio fondamentale della nostra
Costituzione che sancisce "il diritto allo studio" per tutti e per ciascuno. Di norma il
presidio ospedaliero in accordo con la scuola più vicina disponibile, chiede
l'istituzionalizzazione della Scuola in ospedale.
Su questa premessa, l’ I.C. “Mameli ” contribuisce a promuovere l’esperienza della
“scuola in ospedale” e ne attua finalità, percorsi, metodi e attività.
L’esperienza condotta sarà verificata e monitorata, oltre che per rispondere ai bisogni della
particolare utenza, anche per definirne le sue fasi.
FINALITA’
L’intervento della scuola in ospedale si colloca all’interno di un progetto di cura
“globale” della persona e pertanto risponde alle seguenti finalità:
1- Creare un clima positivo ed accogliente che favorisca il senso di una normalità di
esistenza a chi si trova in degenza ospedaliera.
2 - Consentire un percorso di continuità nel processo educativo anche nella condizione di
permanenza in ospedale.
3 - Favorire il positivo reinserimento degli alunni nella classe scolastica di provenienza
dopo le dimissioni.
ARRICCHIMENTO
DELL’OFFERTA
FORMATIVA
DIDATTICA
LABORATORI
ATTIVITA’
CURRICOLARI
Secondo Piaget il fine dell’educazione è la
costruzione dell’intelligenza in direzione
creativa. Lo scopo principale dell’educazione è
di creare uomini in grado di fare cose nuove,
capaci di creare, inventare, scoprire, non già
semplicemente di ripetere quello che altre
generazioni hanno fatto. Il secondo scopo
dell’educazione è di formare menti capaci di
criticare, di verificare e non già di accettare
qualsiasi cosa sia loro offerta...
Il Laboratorio è un contesto culturale dove è possibile utilizzare gli
strumenti che favoriscono la percezione e la struttura del pensiero.
Il Laboratorio è un contesto di condivisione dove le conoscenze si
acquisiscono come verifica di ipotesi.
Il Laboratorio è il luogo privilegiato in cui si realizza una situazione
d’apprendimento che coniuga conoscenze e abilità su compiti
significativi per gli alunni, possibilmente in una dimensione
operativa e applicativa che li metta in condizione di dovere e poter
utilizzare il proprio sapere in un modo competente.
“SE ASCOLTO DIMENTICO,
Le attività laboratoriali sono attuabili
per tutti gli ordini di scuola. Tanto
più che qualsiasi insegnamento, in
qualsiasi grado scolastico, si può
svolgere in maniera laboratoriale.
SE VEDO RICORDO,
SE FACCIO CAPISCO! ”
(La didattica laboratoriale)
Nelle Scuole dell’Istituto Comprensivo “Mameli” vengono organizzati laboratori con
gruppi di alunni della stessa classe o di classi parallele o di classi verticali, riuniti secondo
criteri diversi: per livello di apprendimento per eseguire un preciso compito/progetto- per
assecondare liberamente interessi e attitudini comuni.
Laboratori LARSA (attività di recupero e/o potenziamento per singoli alunni e/o piccoli gruppi.
Laboratori di L2
Laboratori di Attività Informatiche
Laboratori di Attività Espressive (arte e immagine, musica, lettura e scrittura creativa,...)
Laboratori sull’Educazione alla Convivenza Civile (educazione alla cittadinanza, stradale,
ambientale, alla salute, alimentare e all’affettività)
Laboratori di Attività Motorie e Sportive.
Laboratori di Attività Opzionali
Laboratorio ha la funzione di:
Aiutare l’alunno ad imparare
rispettando i suoi tempi.
Permettere un’organizzazione
didattica flessibile.
Consentire un approccio
all’educazione basato
sull’interesse e sull’esperienza.
Attivare
il
piacere
di
“imparare ad imparare” ed un
metodo di studio basato sulla
ricerca/azione.
L’Istituto Comprensivo “Mameli” in una logica di continuità nell’arco
dell’obbligo scolastico (Scuola dell’Infanzia-Primaria-Secondaria di I grado) si
prefigge la costruzione di un ambiente positivo per l’apprendimento e lo
sviluppo di relazioni sociali e si pone l’obiettivo prioritario di promuovere e di
garantire il successo formativo degli alunni. A tale scopo si impegna a
migliorare la qualità della scuola, per prevenire la dispersione scolastica e le
varie forme di disagio, favorendo:
l’orientamento e l’acquisizione da parte dell’alunno della consapevolezza di sé e
della propria relazione col mondo e con gli altri sulla base della cultura.
La capacità di affrontare e risolvere le problematiche che riguardano la
conoscenza di sé sia sul piano fisico che psicologico.
Il raggiungimento della consapevolezza di vivere
in un ambiente complesso e articolato, nel quale
dovrà intraprendere rapporti sociali e affettivi
ARRICCHIRE
con altre persone.
L’OFFERTA
FORMATIVA! ...
Trasversalità
Il P.O.F. si sviluppa intorno ad obiettivi trasversali che consentono una
declinazione in termini disciplinari ed interdisciplinari, a seconda dei
diversi contesti, della domanda delle famiglie, delle caratteristiche
specifiche dei soggetti coinvolti, sulla base di standard curricolari
nazionali definiti .
La flessibilità
La flessibilità consente di
rinnovare il rapporto tra
apprendimento e insegnamento,
di adattare la didattica sulle
modalità e sui tempi di
apprendimento degli alunni
rispondendo alle esigenze dei
singoli.
ARRICCHIRE
L’OFFERTA
FORMATIVA...
(Obiettivi)
Obiettivi socio affettivi
1.
Favorire un clima di serenità e benessere generale.
2.
Migliorare l’integrazione e la solidarietà tra alunni
provenienti dalle più diverse parti d’Italia e
dall’Estero e alunni “locali”.
3.
Favorire forme di aggregazione e partecipazione a
gruppi di lavoro anche extrascolastici, dando il
proprio contributo personale e sapendo rinunciare
a rigide posizioni individualistiche.
4.
Evitare che gli alunni abbiano una ricezione
passiva e acritica dei modelli negativi della
società, veicolati anche dalla TV.
1.
Sviluppo di competenze metodologiche.
2.
Sviluppo di capacità logiche, critiche, operative.
5.
Migliorare la diffusione e l’interiorizzazione di
valori sociali e civili.
3.
Sviluppo delle capacità linguistico espressive.
4.
Sviluppo delle capacità di comprensione dei messaggi verbali e non verbali.
6.
Contrastare la violenza
l’emarginazione.
5.
Sviluppo delle capacità motorie.
7.
Migliorare la consapevolezza di sé e la capacità di
relazionarsi positivamente con compagni e adulti.
6.
Ampliamento e consolidamento delle conoscenze di base.
7.
Responsabile impegno nello studio.
8.
Favorire la capacità di diventare autonomi nella
gestione di sé e nell’assolvimento dei propri
compiti.
8.
Decodificare i messaggi e coglierne i significati.
9.
Sviluppo della capacità di ascoltare e prestare attenzione.
10.
Saper rispettare le regole del contesto e avere
coscienza del proprio operato.
Interiorizzare le conoscenze nella memoria e saperle organizzare in modo razionale e
utile.
11.
Sviluppare una cosciente partecipazione ai valori
della nostra società.
Esprimere, attraverso tutti i linguaggi a propria disposizione, le conoscenze, le idee e
le sensazioni personali.
12.
Sviluppo della capacità di stabilire confronti e relazione; comprendere ragionamenti e
percorsi logici; formulare progetti e fornire giudizi personali con spirito critico.
11.
Partecipare attivamente alla vita scolastica ed
instaurare corretti rapporti con gli altri.
13.
Saper svolgere attività manuali coordinando l’azione con il ragionamento.
12.
Sviluppare i valori della collaborazione, della
solidarietà, della tolleranza.
14.
Esprimere le proprie abilità attraverso la scrittura, l’arte, la musica, la gestualità, il
movimento del corpo, il lavoro.
9.
10.
fisica,
i
soprusi,
Obiettivi cognitivi
PROGETTI
D’ ISTITUTO
PROGETTI
DI PLESSO
PROGETTAZIONE
Per garantire il raggiungimento degli
obiettivi sopra elencati,i vari ordini di
scuola dell’ Istituto Comprensivo
hanno sviluppato una progettualità,
suddivisa su tre livelli, individuando
linee di lavoro comune
PROGETTI
IN RETE
INTEGRAZIONE
ALUNNI IN
SITUAZIONE DI
HANDICAP
PROGETTO
LETTURA
“LIBRI.....AMO”
PER VISUALIZZARE
CLICK SUL
PULSANTE A LATO
DEL PROGETTO
CONTINUITA’
EDUCATIVA
VERTICALE
PROGETTO
INTERCULTURA
PROGETTI
D’ISTITUTO
LINGUE
COMUNITARIE
DISLESSIA –
DISGRAFIA
DISCALCULIA
EDUCAZIONE AI
DIRITTI UMANI
ANTIDISPERSIONE
E DISAGIO
PER VISUALIZZARE CLICK
SUL PROGETTO
LA DIDATTICA DEL
QUOTIDIANO
Scuola Capofila :
3° Circolo Didattico
(Ra)
FARE STORIA CON
LA STORIA
Scuola Capofila :
I.C. S.Pietro in
Vincoli (Ra)
PROMOZIONE
CULTURA
TECNICO SCIENTIFICA
Scuola Capofila :
I.C. Montanari (Ra)
... ed
ancora..........
PER VISUALIZZARE
CLICK SUL PROGETTO
FRUIZIONE MUSEI
PER DIDATTICA
I° E II°
RISORGIMENTO
Scuola Capofila :
2° Circolo Didattico
(Ra)
PROGETTO 15ENNI
Scuola Capofila :
Secondaria di I°grado
Ricci-Muratori (Ra)
EX REMARE
Scuola Capofila :
Valgimigli Mezzano (Ra)
PROGETTO
.Rete
“ LIM Ra – Fe”
Scuola Capofila
I.C. Bassi
di Castelbolognese
PER VISUALIZZARE I
POFFINI CLICK SUI
PULSANTI
NEI PLESSI...
Scuola dell’infanzia
“Ottolenghi”
Scuola Primaria
“Mameli”
Marina Di Ravenna
Marina Di Ravenna
Scuola Primaria
“Garibaldi”
Porto Corsini
Scuola Primaria
“Moretti”
Punta Marina Terme
Scuola Secondaria
Scuola Primaria
“C.Colombo”
Casalborsetti
di 1°Grado “Mattei”
Marina Di Ravenna
LA NOSTRA SCELTA PEDAGOGICA
VALUTAZIONE PER L’APPRENDIMENTO:
UNA SFIDA A 360°!
VALUTAZIONE
IN S E G N A M E N T O
A P P R E N D IM E N T O
IL SENSO DELLA SFIDA...
Non bisogna cercare la misura solo della
comprensione “scolastica” di un contenuto o
dell’ acquisizione di un’ abilità da parte dello
studente, bensì della capacità con la quale
quest’ultimo dà senso ai problemi di vita
quotidiana o risolve problemi reali utilizzando le
conoscenze che possiede (Comoglio,2004), in
altre parole occorre valutare le competenze.
“ Si tratta di accertare non ciò che lo studente
sa, ma ciò che sa fare con ciò che sa”
(Wiggins, 1993)
VALUTAZIONE ALUNNI
( Come e che cosa valutare)
IN TALE COMPITO SONO FONDAMENTALI:
LA SIGNIFICATIVITA’ DEI COMPITI VALUTATIVI LA
RESPONSABILIZZAZIONE DELL’ ALUNNO
L’INTEGRAZIONE PROCESSO/PRODOTTO
IL RIFERIMENTO A PROBLEMI COMPLESSI
I COMPITI DI PRESTAZIONE QUINDI SARANNO...
RIFERIMENTO A SITUAZIONI
PROBLEMATICHE
SIGNIFICATIVE
DIMENSIONE DI SFIDA E
PLURALITA' DI
SOLUZIONI
"problemi complessi e aperti posti agli studenti come
mezzo per dimostrare la padronanza di qualcosa."
(Glatthorn, 1999)
ATTENZIONE ALLE DIVERSE DIMENSIONI
DELL'APPRENDIMENTO
CONTENUTI DI
CONOSCENZA
PROCESSI E
ABILITA’
DISPOSIZIONI
AD AGIRE
IN TAL MODO REALIZZEREMO
POICHE’:
IL PASSAGGIO:
DALLA
CONOSCENZA INERTE
DAL
SAPERE PARCELLIZZATO
AI
COMPITI AUTENTICI
AL
SAPERE COMPLESSO
ALLA
DALLA
RIPRODUZIONE
RIELABORAZIONE
AI
DAI
PERCORSI CHIUSI
PERCORSI APERTI
IL PROCESSO
DI APPRENDIMENTO
E’ EFFICACE SOLO SE
GLI ALUNNI...
COMPRENDONO CHE COSA
CI SI ASPETTA DA LORO
RICEVONO UN FEEDBACK
SULLA QUALITA’ DEL LORO
LAVORO
RICEVONO CONSIGLI SU
COME MIGLIORARE
SONO RESPONSABILI E
COIVOLTI NEL LORO
APPRENDIMENTO
LE NOSTRE MODALITA’
OPERATIVE SARANNO:
REALIZZEREMO IL PASSAGGIO
DALLA VALUTAZIONE FORMATIVA
ALLA VALUTAZIONE FORMANTE

CONDIVISIONE DEI CRITERI
 DOCUMENTAZIONE DEI PROCESSI
E DEI RISULTATI
NONCHE’ L’ AUTOVALUTAZIONE DEGLI
APPRENDIMENTI COME ATTIVITA’
METACOGNITIVA ATTRAVERSO:
VERIFICHE PERSONALIZZATE
AUTOVALUTAZIONE E
VALUTAZIONE TRA PARI
 FEEDBACK SUI RISULTATI
 CONFRONTO SULLE ESPERIENZE
DI APPRENDIMENTO
 MOLTE PROVE DIFFERENZIATE
COINVOLGIMENTO DEI GENITORI

LA CONOSCENZA DEI
PROCESSI E DELLE STRATEGIE
MENTALI

LA CONOSCENZA DEL
PROPRIO SAPERE

LA CONSAPEVOLEZZA DEI
FATTORI ATTRIBUZIONALI E
MOTIVAZIONALI

IL CONTROLLO NELLA
GESTIONE DI COMPITI COGNITIVI
VALENZA METACOGNITIVA DELLA VALUTAZIONE
“L’apprendimento si qualifica (in tal modo) come una pratica consapevole
guidata dalle proprie intenzioni e da una continua riflessione basata sulla
percezione dei vincoli e delle risorse interne ed esterne.”
[ Johnassen, 1997]
PERCEZIONE
INTENZIONE
AZIONE
CONSAPEVOLEZZA
RIFLESSIONE
IN CONSIDERAZIONE CHE...
NELL’ ANALISI DI VALUTAZIONE DELLE
COMPETENZE si possono individuare tre
prospettive di osservazione privilegiate:
DIMENSIONE SOGGETTIVA,che richiama i
significati personali attribuiti dal soggetto alla
sua esperienza di apprendimento;
DIMENSIONE INTERSOGGETTIVA,che
richiama il sistema di attese, implicito od
esplicito, che il contesto sociale esprime;
DIMENSIONE OGGETTIVA, che richiama le
evidenze osservabili, che attestano la
prestazione del soggetto ed i suoi risultati;
UNA VALUTAZIONE DI COMPETENZA
RICHIEDE UNA VISIONE
PLURIPROSPETTICA, ATTENTA A
RILEVARE ED A CONFRONTARE LE
DIVERSE DIMENSIONI
LE DIFFERENTI STRUMENTAZIONI
Le tre dimensioni indicate richiedono strumentazioni
differenti, da integrare e comporre in un disegno
valutativo plurimo ed articolato:
PER LA DIMENSIONE SOGGETTIVA ci riferiremo a
strumenti quali i diari di bordo, le autobiografie, i
questionari di autopercezione, i giudizi più o meno
strutturati sulle proprie prestazioni.
PER LA DIMENSIONE INTERSOGGETTIVA
prevederemo l’ uso di strumenti quali :rubriche valutative,
come dispositivi attraverso cui esplicitare i criteri valutativi
impiegati, protocolli di osservazione strutturati e non
strutturati; questionari o interviste, intesi a rilevare le
percezioni dei diversi soggetti.
PER LA DIMENSIONE OGGETTIVA utilizzeremo prove
di verifica, più o meno strutturate, compiti di realtà,
realizzazione di manufatti o prodotti assunti come
espressione di competenza.
NORMATIVA SULLA VALUTAZIONE
IL D.L. N° 137/08 convertito dalla L.N° 169/09 e
C.M. N° 10/09 stabilisce che i criteri essenziali per una
valutazione di qualità sono:
la finalità formativa;
la validità, l’attendibilità, l’ accuratezza, la trasparenza,
l’equità;
la coerenza con gli obiettivi di apprendimento previsti
dai piani di studio;
la considerazione sia dei processi di apprendimento sia
dei loro esiti;
il rigore metodologico nelle procedure;
la valenza informativa.
Per gli alunni con disabilità certificata, la valutazione
è riferita al “comportamento, discipline ed attività svolte
sulla base del piano educativo individualizzato” (art.9
del Regolamento).
Per gli alunni con D.S.A. certificato( disturbi specifici
dell’ apprendimento) la valutazione tiene conto delle
situazioni soggettive (art.10 del Regolamento).
Gli alunni di cittadinanza non italiana sono valutati
allo stesso modo di quelli italiani (art.1, comma 9 del
Regolamento).
NELLA SCUOLA PRIMARIA la valutazione
periodica ed annuale degli apprendimenti è espressa
in decimi sia in cifre che in lettere ed è illustrata
con giudizio analitico sul livello globale di
maturazione raggiunto dall’ alunno mentre la
valutazione del comportamento rimane espressa da
giudizio.
La non ammissione alla classe successiva può
essere effettuata solo in casi eccezionali e
debitamente motivati.
Il Regolamento non prevede che, per essere
ammessi alla classe successiva, occorra avere 6 in
tutte le discipline; pertanto un alunno può essere
ammesso alla classe successiva anche con voti
inferiori a 6, ma tutto ciò va verbalizzato e va
consegnata una specifica nota ai genitori.
Al termine della Scuola Primaria (classe quinta)
le competenze sono descritte e certificate (art.8,
comma 1 del Regolamento).
NORMATIVA SULLA VALUTAZIONE
NELLA SCUOLA SECONDARIA la valutazione periodica
ed annuale degli apprendimenti e del comportamento degli
alunni viene effettuata mediante l’attribuzione di voti
numerici, espressi in decimi sia in cifre che in lettere.
Relativamente alla valutazione finale, definita in sede di
scrutinio, sono ammessi alla classe successiva al primo ed al
secondo anno di corso gli alunni che abbiano ottenuto un voto
non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di
discipline e nel comportamento.
Il Consiglio di Classe delibera l’ ammissione dello studente
all’esame conclusivo del primo ciclo di istruzione. Per essere
idoneo occorre una votazione non inferiore a 6 in ciascuna
disciplina e nel comportamento.Il giudizio di idoneità è
espresso in decimi e considera il percorso scolastico compiuto
dallo studente nel corso della Scuola Secondaria di 1°. Il voto
finale al termine degli esami è dato dalla media aritmetica
dei seguenti voti espressi in decimi:voto di ammissione (
idoneità) , voto prova nazionale INVALSI, voto delle 3 o 4
prove scritte, voto del colloquio pluridisciplinare.La media
viene arrotondata all’ unità superiore per frazione pari o
superiore a 0.5. Se lo studente ottiene una media di 10, la
commissione all’ unanimità può attribuire la lode.
Al termine della Scuola Secondaria di 1°grado le
competenze sono descritte e certificate (art.8,comma1 del
Regolamento).
IL COLLEGIO DEI DOCENTI ritiene la valutazione
numerica riduttiva se considerata come unico momento
esaustivo di verifica degli apprendimento dell’ alunno.
Può essere invece intesa come momento finale
(valutazione sommativa, quadrimestrale e di fine anno)
di un percorso che descrive in maniera più analitica i
processi e le varie fasi dell’ apprendimento, quindi i
livelli delle prestazioni e delle competenze di volta in
volta raggiunte.
La salvaguardia della “ valutazione formativa” da un
lato come momento di verifica in itinere continuativa
dell’ alunno, dall’ altro come momento di
autoregolazione della stessa programmazione didattica
delle attività, punto fondamentale di un corretto
processo di insegnamento/apprendimento/
programmazione/ valutazione.
Come viene espresso il voto sintetico di
fine quadrimestre:
viene trascritto nelle pagine centrali del
documento di valutazione, in cifre e in
lettere ed è il risultato numerico di una
serie di registrazioni formali ed informali
delle performances dell’ alunno, volte a
rilevare il livello di padronanza di
conoscenze ed abilità,competenze,
unitamente all’ impegno personale, alla
disponibilità ad apprendere, al suo
percorso formativo.
Come viene espresso il “giudizio analitico sul
livello globale di maturazione raggiunto”
(solo Scuola Primaria):
questo giudizio viene trascritto nell’ ultima
pagina del documento di valutazione e riporta il
profilo dinamico dell’ alunno in riferimento ai
progressi nell’ apprendimento e nello sviluppo
personale e sociale dell’ alunno.
VALUTAZIONE ALUNNI
Cosa esprime il voto o il giudizio sul comportamento:
la valutazione comportamentale viene qui intesa nella sua formulazione allargata di
costruzione di competenze comportamentali, per cui viene riferita ai progressi nello stile
sociale e relazionale dell’ alunno.
Nella Scuola Primaria, inoltre, per l’ espressione del giudizio relativo al comportamento
si aggiungono le osservazioni sul comportamento di lavoro scolastico (interesse,
motivazione, partecipazione, rispetto delle consegne di lavoro e delle scadenze).
CRITERI METODOLOGICI E PROCEDURE OPERATIVE
I criteri metodologici finalizzati ad orientare i comportamenti valutativi sono:
1° comprensibilità e comunicabilità agli utenti diretti (alunni)e indiretti (famiglie) del modello di valutazione che la scuola
adotta;
2° valorizzazione dell’ alunno nelle sue specificità, anche tramite l’ utilizzo di prove di verifica di più tipi:
non strutturate:osservazione con uso di griglie, interazione, discussione di gruppo, dialogo, colloquio, interrogazioni,
brain storming;
semi-strutturate:questionari a risposta aperta, mappe concettuali, elaborazioni grafiche, ricostruzione di sequenze
operative, narrative;
strutturate:questionari a scelta multipla, vero e falso, a completamento, a correzione errori e prove oggettive;
prove pratiche:grafiche, tecniche- operative, esecuzione di compiti;
3° coerenze dei tre piani costituiti dal Profilo, dalla progettazione didattica e dalla valutazione;
4° promozione di ogni possibile forma di partecipazione attiva, consapevole e responsabile da parte dell’ alunno al processo
di valutazione;
5° finalizzazione di strumenti e procedure valutative al miglioramento dei processi di insegnamento- apprendimento e non
solo all’ attribuzione del voto;
6° potenziamento delle prove in itinere rispetto a quelle di inizio e fine percorso;
7° impegno ad utilizzare e/ o elaborare prove che abbiano i requisiti della “ validità” e della “attendibilità”;
8° strutturazione di prove che rispettino il principio della complessità crescente.
Le procedure operative che impegnano l’ intero collegio sono:
•
•
•
•
•
utilizzo di una scala di valutazione strutturata in 6 livelli per la Scuola Primaria e in 7 livelli per la Scuola Secondaria di
primo grado;
descrizione analitica di ciascuno dei livelli per ciascuna classe e per ciascuna disciplina;
adozione, per la valutazione del comportamento, di una stessa scheda di osservazione;
indicazione sulle prove strutturate di:a)conoscenze ed abilità che si intendono valutare;b)data di
somministrazione;c)criteri per l’ attribuzione dei punteggi parziali e del voto globale;
conferma, per la valutazione di fine quadrimestre del modello già utilizzato negli anni precedenti, in cui saranno riportati
i voti sia in cifre che in lettere
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO
DI CONDOTTA
VALUTAZIONE
ALUNNI
A) RISPETTO VERSO SE STESSI
INDICATORI: 1. CURA DELLA PERSONA
2. CURA DEL PROPRIO LINGUAGGIO
3. USO RESPONSABILE DEL PROPRIO MATERIALE
V
o
t
o
10
B) RISPETTO VERSO GLI ALTRI
Descrittore
Comportamento soddisfacente nei tre ambiti
con qualche punta di eccellenza
Comportamento soddisfacente nei tre ambiti
INDICATORI: 1. RISPETTO DEL PERSONALE SCOLASTICO
2. RISPETTO E CORRETTEZZA NEI RAPPORTI COI
COMPAGNI
3. RISPETTO DEL MATERIALE ALTRUI
C) RISPETTO VERSO L’AMBIENTE
INDICATORI : 1. UTILIZZO RESPONSABILE DELLE STRUTTURE E
DEL MATERIALE DELLA SCUOLA
2. UTILIZZO APPROPRIATO DEGLI SPAZI COMUNI
3. COMPORTAMENTO RESPONSABILE OVUNQUE E
ANCHE DURANTE LE VISITE D’ISTRUZIONE
9
8
Comportamento Non soddisfacente in almeno
uno degli indicatori degli ambiti A, B e C
7
Comportamento Non soddisfacente in almeno
due degli indicatori degli ambiti A, B e C e
con note sul registro di classe.
6
Comportamento Non soddisfacente in almeno
tre degli indicatori degli ambiti A, B e C ( e/o
presenza di provvedimenti di sospensione)
5
Comportamento Grave: quando tende a destabilizzare
i rapporti sociali e personali, nonché limita l’attività
scolastica, in modo permanente e /o diventa fonte di
pericolo per l’incolumità psico-fisica propria e degli
altri
Scuola primaria
Parametri di
riferimento
La valutazione del
comportamento nella
scuola primaria tiene
conto dei seguenti
indicatori:
•Partecipazione alle
attività scolastiche
GIUDIZIO
Livello dl conseguimento delle competenze da parte dell'alunno
Ottimo
– Ha un comportamento partecipe, apporta contributi personali significativi alla vita scolastica e
sociale.
– Ha consapevolezza del proprio dovere, è sempre responsabile e rispettoso delle norme che
regolano la vita sociale.
– Organizza il proprio lavoro sempre in assoluta autonomia nel rispetto delle consegne date.
– L'impegno è lodevole.
Distinto
–
–
–
–
Buono
•Rispetto delle regole
•Autonomia
(organizzazione del
lavoro / tempi)
VALUTAZIONE
ALUNNI
Partecipa in modo propositivo alla vita scolastica e sociale.
E' responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita sociale.
Organizza il proprio lavoro in autonomia nel rispetto delle consegne date.
L'impegno è costante.
– La partecipazione è sostanzialmente buona ma non sempre è attiva (ad esempio: distrazioni che
comportano a volte richiami durante le lezioni).
– Ha un comportamento abbastanza rispettoso delle regole, in alcune circostanze, però, va sollecitato.
– Organizza il proprio lavoro con discreta autonomia, quasi sempre nel rispetto delle consegne date.
– L'impegno è soddisfacente.
Sufficiente
–
–
–
–
La partecipazione alle attività scolastiche è incostante, difficilmente è propositivo.
Non sempre rispetta le norme che regolano la vita sociale.
Va guidato ad organizzarsi nel lavoro.
L 'impegno è appena accettabile.
Non
sufficiente
–
–
–
–
Ha poca consapevolezza del proprio dovere e la partecipazione alle attività scolastiche è scarsa.
Ha comportamenti che manifestano un rifiuto sistematico delle regole.
Va affiancato e va guidato ad organizzarsi.
L' impegno è assente.
•Impegno
•
INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELLA SCUOLA
PRIMARIA
VALUTAZIONE
ALUNNI
INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA
VOTO
GIUDIZIO
10
OTTIMO
1. Conoscenza e comprensione ampia, approfondita e critica dei contenuti
2. Esposizione ricca, rielaborata, organica, corretta e personale
3. Capacità di procedere nelle applicazioni con precisione, logicità e originalità personale
9
DISTINTO
1. Conoscenza completa ed esauriente dei contenuti
2. Esposizione chiara, corretta e appropriata
3. Capacità di procedere nelle applicazioni o nelle esercitazioni in modo esatto e completo
8
BUONO
7
DISCRETO
1. Conoscenza buona dei contenuti essenziali
2. Esposizione abbastanza chiara e corretta
3. Capacità di procedere abbastanza autonomamente nell’esecuzione degli esercizi proposti
6
SUFFICIENTE
1. Conoscenza essenziale dei contenuti
2. Esposizione sufficientemente corretta, semplice e/o in parte guidata
3. Capacità parziale di procedere nelle applicazioni o nell’esecuzione degli esercizi proposti
5
NON SUFFICIENTE
DESCRITTORI DEL LIVELLO DI APPRENDIMENTO
1. Conoscenza buona e sicura dei contenuti
2. Esposizione chiara e corretta
3. Capacità di procedere autonomamente e in modo corretto nelle applicazioni o nelle esercitazioni
1. Conoscenza carente e lacunosa dei contenuti
2. Esposizione confusa e disordinata
3. Carenze nelle applicazioni e nell’esecuzione degli esercizi
Scuola secondaria di I° grado
VOTO
GIUDIZIO
10
OTTIMO
VALUTAZIONE
ALUNNI
DESCRITTORI DEL LIVELLO DI APPRENDIMENTO
– Conoscenza e comprensione ampia, approfondita e critica dei contenuti
– Esposizione ricca, rielaborata, organica, corretta epersonale
– Capacità di procedere nelle applicazioni con precisione, logicità e originalità personale.
– Conoscenza completa ed esauriente, dei contenuti
9
DISTINTO
– Esposizione chiara, corretta ed appropriata
– Capacità di procedere nelle applicazioni o nelle esercitazioni in modo esatto e completo.
– Conoscenza buona e sicura dei contenuti
8
BUONO
– Esposizione chiara e corretta
– Capacità di procedere autonomamente e in modo corretto nelle applicazioni o nelle esercitazioni.
– Conoscenza buona dei contenuti essenziali
7
DISCRETO
– Esposizione abbastanza chiara e corretta
– Capacità di procedere abbastanza autonomamente nelle applicazioni o nell' esecuzione degli esercizi
proposti
6
SUFFICIENTE
– Conoscenza essenziale dei contenuti .
– Esposizione sufficientemente corretta,semplice e/o in parte guidata
– Capacità parziale di procedere nelle applicazioni o nell'esecuzione degli esercizi proposti
5
NON
SUFFICIENTE
– Conoscenza carente e lacunosa dei contenuti
– Esposizione confusa e disordinata
– Carenze nelle applicazioni e nell' esecuzione degli esercizi
4
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
– Conoscenza molto lacunosa dei contenuti
– Esposizione scorretta e disorganica
– Carenze gravi nelle applicazioni e nella esecuzione di esercizi
I DOCENTI...
i principi a cui si ispirano
per realizzare
l’ integrazione,
FLESSIBILITA’
DIVERSIFICAZIONE
EFFICIENZA
EFFICACIA
il miglior utilizzo delle
risorse e delle strutture,
nel rispetto delle
individualità, nel
riconoscimento dei talenti,
promuovendo la crescita di
tutti e di ciascuno...
RITIENE
A TAL FINE...
che le ore di contemporaneità dei
docenti siano indispensabili per:
•rispettare i tempi di apprendimento degli alunni;
IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA del
nostro Istituto
CONSIDERATE:
• la mancanza di un adeguato numero di
insegnanti di sostegno, dovuto alle
nuove disposizioni che assegnano
• l’ insegnante di sostegno solo agli
alunni con certificazione di invalidità
permanente, escludendo così tutti i
molteplici casi di alunni in difficoltà di
apprendimento dovute a problematiche
varie come la dislessia, l’ iperattività, i
disturbi della sfera affettiva, ecc;
• la formazione di alcune classi
numerose;
• le situazioni di disagio socioculturale
presenti nel nostro territorio
•dedicare attenzione agli scolari in difficoltà di
apprendimento affinchè giungano tutti agli stessi
traguardi;
•dedicare tempo all’ ascolto ed alla circolarità delle
idee;
•lavorare per gruppi di alunni con attività di
rinforzo, recupero, potenziamento;
•svolgere con cura, attenzione e continuità, attività
che per loro natura richiedono un gruppo più
ridotto di alunni o la presenza di più
docenti:laboratorio espressivo, teatrale,
informatico, scientifico ed uscite sul territorio;
•svolgere attività di integrazione con alunni
disabili nelle ore “scoperte” del sostegno;
•svolgere attività che permettano
l’ alfabetizzazione di alunni di altra lingua madre.
SI REALIZZERANNO QUINDI:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
attività di recupero e/o approfondimento linguistico, logico-matematico e
curricolare;
attività di laboratorio interculturale;
laboratori di informatica;
laboratori di scrittura creativa;
laboratori teatrali;
laboratori musicali;
laboratori sulle varie educazioni(ed. alimentare, alla salute, stradale, ecc.);
laboratori di lingua inglese;
attività di arricchimento dell’ offerta formativa;
uscite didattiche
UN PERCORSO EDUCATIVO
E FORMATIVO CONTINUO...
SARA’ NOSTRO OBIETTIVO LA REALIZZAZIONE DI UN CONTINUUM
PROGETTUALE CHE ACCOMPAGNI GLI ALUNNI DALLA SCUOLA
DELL’ INFANZIA ALLA CONCLUSIONE DEL PRIMO CICLO D’ ISTRUZIONE,
NELLA PROSPETTIVA DELLA SUCCESSIVA PROSECUZIONE DEGLI STUDI.
Questo itinerario sarà caratterizzato da tappe ben definite e tra loro
raccordate, avvicinando l’ alunno alle discipline di studio, nonchè
L’ITINERARIO...
all’ acquisizione di strumenti culturali di base, alla costruzione dei saperi
essenziali, all’ esplorazione di metodi interpretativi per comprendere la
società e il mondo, competenze indispensabili per continuare ad apprendere
sia nel successivo percorso scolastico e formativo, sia lungo tutto l’ arco della
vita.
In tal modo contribuiremo a “rimuovere gli ostacoli...che,limitando di fatto la
libertà e l’ uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della
persona umana e l’ effettiva partecipazione...all’ organizzazione politica,
economica e sociale del Paese”, così come afferma il dettato costituzionale.
UN CURRICOLO IN VERTICALE...
Per saperne di più...............
Privilegeremo un approccio curricolare verticale ancorato alla dimensione
formativa delle discipline.
QUINDI...
sarà predisposto un CURRICOLO che a partire dai
CAMPI D’ESPERIENZA della SCUOLA DELL’ INFANZIA,
PORTERA’
nella SCUOLA PRIMARIA ad un approccio disciplinare
attraverso un’ IMPOSTAZIONE PREDISCIPLINARE,
FINO AD ARRIVARE
al PIENO RAGGIUNGIMENTO DI TRAGUARDI COMPIUTI DI APPRENDIMENTO
NELLE DIVERSE DISCIPLINE, NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO
GRADO.
AUTOVALUTAZIONE
COME PROCESSO
DI GESTIONE STRATEGICA
DELLA SCUOLA ...
Il punto di partenza della qualità nella
scuola dell’ autonomia è costituito
dall’ autoanalisi e dall’ autovalutazione
dell’ efficacia e dell’ efficienza del
servizio erogato e quindi delle scelte
decisionali “autonomamente”
effettuate.
PREMESSA
Le strategie autovalutative divengono
così lo strumento con cui ogni scuola
interrogando se stessa, il proprio
funzionamento ed i propri referenti
esterni può riconoscere le sue
peculiarità ed i suoi difetti, ponendovi
conseguentemente rimedio.
IN TAL MODO...
A TAL FINE:
NEL NOSTRO ISTITUTO SI
EFFETTUERA’
L’AUTOSOMMINISTRAZIONE DI UN
PACCHETTO DI STRUMENTI,
COMPOSTO DA TEST NAZIONALI E
LOCALI E DA QUESTIONARI PER LE
FAMIGLIE, PER GLI STUDENTI, PER
IL PERSONALE DOCENTE E NON
DOCENTE, IN MODO DA POTER
ATTUARE RILEVAZIONI DI
PROFITTO, INTEGRATE CON
L’ ANALISI DELLA SODDISFAZIONE
DELL’ UTENZA.
L’ ATTIVITA’ DI AUTOVALUTAZIONE NON
SARA’ FINALIZZATA SOLAMENTE A
CONOSCERE LA REALTA’ DELLA SCUOLA, MA
COSTITUIRA’ UN PASSAGGIO ESSENZIALE
DEL PROCESSO DI GESTIONE STRATEGICA
DELLA SCUOLA CHE SI
REALIZZERA’ATTRAVERSO LA DEFINIZIONE
DI OBIETTIVI E DI STRATEGIE I CUI RISULTATI
SARANNO CONTINUAMENTE VERIFICATI IN
FUNZIONE DELLA DEFINIZIONE DI NUOVI
OBIETTIVI.
NEL MODELLO DELLA GESTIONE
STRATEGICA IL PROCESSO DI VALUTAZIONE
INIZIALE - DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI VALUTAZIONE DEI RISULTATI SARA’ UN
PROCESSO CIRCOLARE, AL CUI INTERNO LA
VALUTAZIONE ASSUMERA’
CARATTERISTICHE DIVERSE DI SEGUITO
RIPORTATE:
•LA VALUTAZIONE INIZIALE DI TIPO DIAGNOSTICO
COMPIRA’ UN’ ANALISI GENERALE DEL
FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA E DUNQUE
SOTTOPORRA’ AD ESAME TUTTI I PRINCIPALI
ASPETTI DELL’ ATTIVITA’ SC0LASTICA, CON UN
APPROCCIO CHE SARA’ PREVALENTEMENTE DI TIPO
DESCRITTIVO; ANDRA’ DUNQUE CONSIDERATA
COME IL PUNTO DI PARTENZA DEL PROCESSO DI
GESTIONE STRATEGICA DELLA SCUOLA COME UN’
ANALISI COMPLESSIVA DELL’ANDAMENTO DELL’
ISTITUTO.
•LA VALUTAZIONE FINALE SARA’ FOCALIZZATA
SULLA VERIFICA DEL RAGGIUNGIMENTO DEI
RISULTATI PREVISTI DALLA PROGETTAZIONE
D’ISTITUTO ED ANDRA’ CONDOTTA ANNUALMENTE
PER VERIFICARE I RISULTATI RAGGIUNTI ED
IMPOSTARE GLI OBIETTIVI PER L’ ANNO
SUCCESSIVO. IN QUEST’ AMBITO POTRA’ ESSERE
CONDOTTA UNA VALUTAZIONE PER PRIORITA’ IN
RAPPORTO A SPECIFICI OBIETTIVI D’ ISTITUTO.
LA GESTIONE STRATEGICA DELL’ISTITUTO
•
•
SCHEMA
DI
SINTESI:
•
•
•
ANALISI DELLA SCUOLA ED INDIVIDUAZIONE DEI
PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA.
DEFINIZIONE DI OBIETTIVI DI PRODOTTO E DI
PROCESSO NEL PROGETTO D’ ISTITUTO (IN
TERMINI OSSERVABILI E MISURABILI).
DEFINIZIONE DELLE STRATEGIE (PROCESSI) DA
METTERE IN ATTO.
ORGANIZZAZIONE DELLA VERIFICA E LA
VALUTAZIONE DEI RISULTATI.
REVISIONE DEGLI OBIETTIVI SULLA BASE DEI
RISULTATI RAGGIUNTI E RIPROGRAMMAZIONE
DELLE ATTIVITA’
AREA
AREA
PROGETTAZIONE
E
PROGETTAZIONE
DIDATTICA
E
DIDATTICA
FUNZIONI
FUNZIONI
STRUMENTALI
STRUMENTALI
AREA
FUNZIONAMENTO
AREA
FUNZIONAMENTO
COMMISSIONI E
GRUPPI
DI LAVORO
COMMISSIONI
E
GRUPPI DI LAVORO
RISORSE
RISORSE UMANE
UMANE
FUNZIONIGRAMMA/
FUNZIONIGRAMMA/
ORGANIGRAMMA
ORGANIGRAMMA
AGGIORNAMENTO
AGGIORNAMENTO
E VALUTAZIONE
E VALUTAZIONE
P.O.F.
P.O.F.
TUTORAGGIO E
TUTORAGGIO E
VALUTAZIONE
VALUTAZIONE
DOCENTI
DOCENTI
PERSONALE ATA
SICUREZZA
SICUREZZA
NELL’AMBIENTE
DIDI
NELL’AMBIENTE
LAVORO
LAVORO
PERSONALE ATA
Dirigente Scolastico
FUNZIONI STRUMENTALI
-Dott.ssa Calvanese Grazia
-Ins. Poliseno Valeria
-Ins. Todisco Margherita
-Ins. Grilli Alessandra
-Prof.ssa Corbi Marilena
Prof.ssa Laura Venturi
Compiti:
Direzione,
coordinamento e
valorizzazione delle
risorse umane nel
rispetto delle
competenze degli organi
collegiali
-Prof.ssa Casazza Giuliana
-Ins. Boschetti Eleonora
Compiti:
Coordinamento del POF
Promozione e coordinamento progetti
Monitoraggio e valutazione formativa dei progetti
Analisi dei bisogni formativi dei docenti
Promozione, coordinamento e gestione
aggiornamento dei docenti
Promozione di progetti di recupero delle abilità di base
e di prevenzione del disagio e della dispersione
scolastica
Promozione e coordinamento di progetti per
l’integrazione scolastica dell’handicap
Promozione e coordinamento progetti di educazione
all’intercultura e valorizzazione delle disuguaglianze
Coordinamento progetti sulle pari opportunità
Promozione e coordinamento di progetti in
collaborazione con il territorio
AREA
PROGETTAZIONE
e
DIDATTICA
Collaboratore vicario del D.S.
Prof.ssa Anna Xella
Compiti:
•svolge le funzioni di
coordinamento ed è autorizzato
all’ assunzione e all’ emanazione
di atti interni (Comunicazioni)
relativi all’ organizzazione
dell’ Istituzione scolastica (anche
didattica) dopo aver consultato il
Dirigente;
 è delegato all’autorizzazione,
controllo e verifica dello
svolgimento delle attività
connesse al P.O.F., relative a
recupero e potenziamento che
impegnano risorse di organico;
 partecipa alle riunioni con i
Coordinatori e a tutte le riunioni
per le quali il D. S. lo ritenga
essenziale, in base ad eventuali
ampliamenti di delega.
Dirigente Scolastico
Prof.Vittore Pecchini
Compiti
Cura la gestione unitaria ed il
funzionamento generale dell’istituzione
scolastica dal punto di vista organizzativo,
didattico e amministrativo
Coordinatori didattici di plesso:
Plesso “Ottolenghi”
AREA
FUNZIONAMENTO
Collaboratore vicario del D.S.
Prof.ssa Anna Xella
Compiti:
 assume tutte le funzioni dirigenziali in caso di
impedimento del Dirigente sull’intera
Istituzione scolastica;
 è autorizzato alla firma di atti con rilevanza
esterna, anche in presenza del Dirigente,
laddove l’ atto non comporti assunzione di
impegni da parte dell’ Istituzione scolastica;
 è autorizzato a rappresentare il Dirigente
Scolastico nelle fasi istruttorie di attività rivolte
all’ esterno.
M.a Luisa Guerrini
Plesso “Garibaldi”:
M.o Foschi Andrea
Plesso “Mameli”:
M.a Fiorella Comparato
Plesso “Moretti”:
M.a Laura Conti
Plesso “Mattei”:
Prof.ssa Beccari Stefania
Compiti
Coordinamento per l’organizzazione del
servizio scolastico nel plesso d’appartenenza
COMMISSIONE AGGIORNAMENTO E
VALUTAZIONE DEL
P. O. F.:
Componenti
Funzioni Obiettivo delle varie aree
Coordinatori di plesso
Dirigente Scolastico
Collaboratore Vicario
Compiti
Cura l’aggiornamento del P. O. F
Cura l’elaborazione di strumenti funzionali alla
valutazione del P. O. F e dei Servizi
.Opera una lettura dei dati emersi dalla valutazione del
P. O. F e dei Servizi ai fini dell’adeguamento e dell’azione
di riprogettazione.
FUNZIONI
STRUMENTALI
Dott.ssa GRAZIA CALVANESE
Gestione del piano dell’offerta formativa
Area d’intervento
•Coordinamento delle attività del POF;
•Coordinamento della progettazione
curricolare;
•Valutazione delle attività del POF;
•Coordinamento dei rapporti tra la scuola e
le famiglie
•Proposte ed organizzazione della
formazione per i docenti
•Ricerca/azione sui curricoli in verticale
Commissioni di riferimento
•Aggiornamento e valutazione del POF.
Ins. VALERIA POLISENO
Sostegno al lavoro dei docenti
Area d’ intervento
•Analisi dei bisogni formativi e gestione del
Piano di formazione e aggiornamento;
•Raccolta di materiali didattici e cura della
documentazione educativa
•Commissioni di riferimento
•Aggiornamento e valutazione del POF;
•Commissione lettura.
FUNZIONI
STRUMENTALI
Ins. MARGHERITA TODISCO
Ins. ALESSANDRA GRILLI
Interventi e servizi per studenti
Area d’ intervento
•Analisi dei bisogni formativi degli alunni in situazione di
disagio;
•Coordinamento delle attività extracurricolari;
•Coordinamento e gestione delle attività di continuità, di
orientamento e tutoraggio;
•Coordinamento dei progetti di prevenzione per la
dispersione scolastica;
•Coordinamento dei progetti di educazione alla salute e di
educazione interculturale;
•Coordinamento delle attività di compensazione
integrazione e recupero degli alunni portatori di handicap;
•Coordinamento di rapporti con i settori servizi sociali, ASL,
Diritto allo Studio del Comune;
•Coordinamento incontri di lavoro (team docente-operatori
servizi sociali-genitori);
•Valutazione e documentazione specifica
Commissioni e referenti di riferimento
•Commissione multicultura;
•Referenti di plesso per la dispersione;
•Commissione integrazione handicap;
•Gruppo di lavoro Dislessia;
•Commissione delle educazioni;
•Gruppo di lavoro GLH operativi
Prof.ssa GIULIANA CASAZZA
Ins. ELEONORA BOSCHETTI
Rapporti con il territorio
Area d’ intervento
•Monitoraggio risorse e bisogni scolastici;
•Monitoraggio risorse territoriali;
•Promozione e coordinamento dei progetti proposti dal e per il
territorio;
•Promozione e coordinamento di progetti interterritoriali;
•Coordinamento dei rapporti scolastici con enti pubblici ed
aziende;
•Valutazione e documentazione specifica.
Commissioni di riferimento
•Commissione multicultura
•Referenti di plesso per la dispersione
DOCENTI TUTOR
TUTORAGGIO E
COMITATO DI
VALUTAZIONE DEL
SERVIZIO DEGLI
INSEGNANTI
VALUTAZIONE
DOCENTI
SICUREZZA
NELL’AMBIENTE DI
LAVORO
Compiti
Svolge i compiti definiti dall’art.
11 del D.L.Vo 626/94
SQUADRE DI EMERGENZA
Antincendio/evacuazione edifici
1 squadra per ogni plesso
Pronto soccorso
1 squadra per ogni plesso
Compiti
Valuta il servizio dei docenti di
nuova nomina/in anno di prova
SERVIZIO DI PREVENZIONE
E
PROTEZIONE
Compiti
Svolgono azione di tutoraggio per i
docenti in anno di prova
Compiti
Le squadre curano il piano di emergenza
delle scuole relativamente a:
prevenzione/lotta incendi
modalità/tempi di evacuazione degli
edifici scolastici
applicazione delle norme in materia di
primo intervento/soccorso
Gruppo di lavoro “Progetto Ponte”
Componenti
Docenti di Scuola Secondaria di I grado
Docenti di scuola primaria
Docenti della Scuola dell’infanzia
Compiti
•Cura la realizzazione di attività educative
e didattiche curricolari e trasversali per
progetti-ponte
COMMISSIONI E
GRUPPI DI
LAVORO
Gruppo di lavoro “Orario scuola
Secondaria di 1° grado”
Componenti
•Docenti di Scuola Secondaria di I grado
Compiti
•Elabora proposte, criteri per l’organizzazione di un orario delle
lezioni e delle attività laboratoriali funzionali al P. O. F.
Orientamento
Docente referente:
•Docente di Scuola Secondaria di I grado
Compiti
•Cura iniziative finalizzate all’attività di
orientamento con particolare riferimento per
le classi di terza Secondaria di I grado.
Gruppo Progetto “Lingue comunitarie”
Componenti
Docenti di Scuola Secondaria di I grado
Docenti di scuola primaria
Docenti della Scuola dell’infanzia
Compiti
•Elabora il progetto di potenziamento delle
lingue straniere
Commissione “Progetto Lettura”
Componenti
Funzione strumentale Area 2
Docenti di Scuola Secondaria di I grado
Docenti di scuola primaria
Docenti della Scuola dell’infanzia
Compiti
•Elabora il Progetto Lettura di Istituto
•Cura la valutazione e la documentazione delle
azioni progettuali realizzate.
COMMISSIONI E
GRUPPI DI
LAVORO
Commissione “Multicultura”
Componenti
Funzione strumentale Area 4
Funzione strumentale Area 3/b
Docenti di Scuola Secondaria di I grado
Docenti di scuola primaria
Docenti della Scuola dell’infanzia
Compiti
•Gestione del comitato di accoglienza per l’integrazione degli alunni stranieri
•Promuovere progetti a carattere interculturale che riconoscano la specificità culturale di ciascun
alunno e il diritto a mantenerla, in una prospettiva di efficace e reale integrazione;
•Proporre modalità di intervento attraverso progetti laboratoriali di italiano L2, individuando
le risorse necessarie per tali interventi;
•Promuovere iniziative di formazione rivolte ai docenti per l’insegnamento della lingua italiana agli
alunni stranieri
Commissione “Integrazione Handicap”
GLHI
Componenti
Funzione strumentale Area 3
Docenti di sostegno della Scuola Secondaria di I grado
Docenti di sostegno della Scuola primaria
Docenti di sostegno della Scuola dell’infanzia
Componenti
Docenti
Operatori dell’ Asl
Genitori
Compiti
•Individuazione di percorsi mirati attraverso l’analisi delle potenzialità degli alunni;
•Articolazione di progetti particolari;
•Proposta ed attivazione di interventi specifici che prevedano la collaborazione di tutto il team
pedagogico ed in particolare della classe;
•Monitoraggio delle esperienze;
•Individuazione di corsi di particolare interesse;
•Progettazione per la costituzione di classi con ridotto numero di alunni per promuovere un
migliore inserimento dell’alunno diversamente abile;
•Individuazione delle necessità e stesura del piano d’acquisto per le richieste di materiale o
strumentazioni necessarie;
•Documentazione delle esperienze ;
Compiti
•Collaborare alle iniziative educative e di
integrazione predisposte dal Piano
educativo
COMMISSIONI E
GRUPPI DI
LAVORO
Gruppo di lavoro” Handicap Operativo”
Componenti
Funzione strumentale Area 3
Docente/i dell’alunno disabile
Operatori socio-sanitari
genitori
Compiti
•Cura l’elaborazione, la realizzazione e la verifica/valutazione di P.D.F. e P.E.I (o P.E.P)
•Effettua incontri periodici con gli operatori socio-sanitari
D.S.G.A.
Direttore dei servizi generali ed amministrativi
Compiti
Assicura l’unitarietà della gestione dei servizi
amministrativi e generali della scuola in coerenza e
strumentalmente rispetto alle finalità ed obiettivi
dell’Istituzione scolastica, in particolare del piano
dell’offerta formativa
COLLABORATORI SCOLASTICI
Compiti
Il collaboratore scolastico è addetto ai servizi generali della
scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei
confronti degli alunni; di pulizia e di carattere materiale
inerenti l’uso dei locali, degli spazi scolastici, e degli arredi;
di vigilanza sugli alunni, di custodia e sorveglianza generica
sui locali scolastici, di collaborazione con i docenti.
PERSONALE
ATA
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
Gli assistenti amministrativi che operano nell’ Istituto sono 5 con le seguenti funzioni:
Gestione Alunni
Compiti
•Iscrizioni, trasferimenti alunni, esami, attestazioni e certificati degli alunni, diplomi, tenuta
fascicoli, statistiche, uscite didattiche.
Gestione Docenti
Compiti
•Assunzioni in servizio, documenti di rito, certificati di servizio, contratti supplenti, decreti
congedo e aspettative procedimenti pensionistici, tenuta dei fascicoli, sostituzione docenti,
adempimenti fiscali e previdenziali, stipula contratti d’acquisto di beni, tenuta degli inventari,
discarico, passaggio di consegne, protocollo
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