By Angelo [email protected] Avanzamento manuale Udite l'avventura straordinaria di Biri, un cane piccolo maltese, che un giorno si sentì portare in aria... Era Dicembre, addì venti del mese. Ancora cinque giorni e poi... Natale!... Lucilla, la sua bionda padroncina, gli disse: Biri, tu sei geniale, corri a imbucare questa letterina. E' per Gesù Bambino. Ascolta bene, gli ho chiesto qualcosetta anche per te, perciò spedirla subito conviene. Va presto e poi ritorna da me! Biri era corso fuori sulla neve cercando il luogo dell'impostazione; dopo una corsetta svelta e breve vide un gran sacco messo a penzolone. Pendeva da una pianta tutta spoglia ed un cartello aveva li vicino, fissato ai rami in luogo d'una foglia. Diceva: " Posta per Gesù Bambino ". Biri si sentì pieno di allegria... spiccò un bel salto, ma, con grande smacco, forse cagion d'eccesso d'energia, finì, insieme alla lettera, nel sacco! Provò, tentò d'uscirne. Inutilmente! ad ogni salto sempre più affondava. Passasse almeno in strada della gente! Macchè, nessuno! Biri mugolava... E piangi, piangi, alfin s'addormentò... E chi può dire, dopo, cosa avvenne? Tra un cumulo di buste si svegliò e lettere-richiesta dolci e strenne. Seduto in un cantuccio tutto azzurro Biri, sorpreso, intorno a sè guardava. Tese l'orecchio. Percepì un sussurro... C'era qualcuno che di là parlava. Com'è il tuo sacco per Gesù Bambino? Ti dico, caro mio, che un tale peso, da quando faccio l'Angelo Postino, non l'ho portato mai. Ne son sorpreso! Di là l'ho scaricato da un momento; è stato un volo, credi, da stancare... Di fare un altro viaggio non mi sento. Se mi permetti vado a riposare. Dispongo per trovarti un sostituto. Anche per me, che sono il Segretario, dovrò cercare un Angelo di aiuto. Quest'anno c'è lavoro straordinario! Biri che quei discorsi aveva udito capì che in Paradiso si trovava. Andò a girare intorno incuriosito, qualcosa in ogni parte l'attirava. Quanti preparativi per Natale! Dovunque giochi, treni, trombettine..., ma la scoperta più sensazionale la fece nel reparto bamboline. V'erano tanti finti cagnolini della sua stessa razza, in ugual posa; unica differenza: i collarini ch'erano verdi mentre il suo era rosa... Biri sostava muto ad ammirare quei sosia che sembravan vivi e veri, quando sentì un sommesso parlottare che ritornar lo fece ai suoi pensieri. Qualcuno arriva - disse - cosa faccio? Se mi scopre qui, sono spacciato! Un'idea! Per togliermi d'impaccio mi unisco ai finti Biri e tengo il fiato. Vuoi prender nota, caro? Un carrozzino, una tromba, una bambola ed un treno. (Son gli angeli che passan li vicino: di Biri... non s'accorgono nemmeno!) Lucilla, dopo aver tanto aspettato che ritornasse il piccolo Biri, col cuoricino triste ed angosciato si vede spesso in lacrime e sospiri. Biri, Birino mio, perchè non torni? Qualcosa t'è accaduto certamente! Dalla finestra guarda tutti i giorni... Fuori, silenzio e neve solamente. Quando un essere caro s'allontana e notizie di lui nessun porta, la vita come sembra vuota e vana! Anche se vien Natale, cosa importa? Vigilia di Natale. Trepidanti i bimbi di già smaniano d'attesa. I doni sono pronti tutti quanti, per Dario, per Maurizio, per Teresa... Li han preparati in cielo gli angioletti per ordine del buon Gesù Bambino. C'è scritto chiaro dove son diretti perchè arrivare possano a destino. Biri ha un'idea che in testa gli zampilla: manca a Natale solamente un giorno. Op! Un salto nel cesto di Lucilla gli può dare certezza di ritorno! Ma che sorpresa bella stamattina! Lucilla nel suo letto ancora stava quando sentì tirar la copertina. Era il suo Biri che la salutava. Biri, Birino sei tornato, e quando? Dove sei stato, caro? Qua un bacetto! E il cagnolino allor scodinzolando le fa le feste e monta sopra il letto. Vorrebbe raccontare la bestiola il grande viaggio, ma parlar non sa... Oh, com'è brutto non aver parola! L'avventura un segreto rimarrà. By Angelo [email protected]