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Realizzare questa mascherina da gatto non è difficile,
basta disporre di una mascherina in cartoncino che
faccia da modello, poi la cartapesta fai da te e riproduciamo a volontà.
La cartapesta è un materiale “povero”, ottenuto dalla
macerazione di carta bagnata nella colla vinilica; una
volta essiccato lo strato è leggero, resistente e mantiene la forma dell’oggetto su cui viene poggiato; proprio l’ideale per una maschera fai da te, nonché ottima
occasione di riciclo: il tutto quasi a costo-zero!
Occorrente:
carta di giornale o volantini, ecc.;
carta bianca (foglio della stampante o da cucina);
pellicola da cucina per proteggere l’oggetto che
andremo a riprodurre;
colla vinilica e un po’ di acqua;
pennello per incollare;
una maschera da usare come base-modello;
colori a tempera, acquerelli o acrilici;
un elastico e un pezzo di filo di nylon bianco (facoltativo, per le vibrisse).
Qualche annotazione prima di proseguire e spiegare la tecnica
della cartapesta:
- la colla vinilica va diluita: mettete in un contenitore un dito di
acqua e due di colla, mescolate bene;
-gli strati di carta vanno incollati con generosità, debordando
un po’ dalla forma, e devono essere messi uno strato in orizzontale e uno in verticale, ad evitare vuoti;
-occorrono 5 strati per una maschera da indossare (più flessibile e adattabile alle forme del viso) e 10, invece, per una
maschera da parete che si manterrà ben solida, senza deformarsi nel tempo;
- I tempi di asciugatura: 24 ore per 5 strati e 48 ore per 10.
1- Poggiamo la maschera su un
cartone per proteggere il tavolo di lavoro;
2- mettiamo la pellicola sopra la
maschera, nella parte interna,
perché è la parte più liscia da
usare come modello, e cominciamo a spezzettare la carta di
giornale e il foglio bianco; meglio farlo a mano;
3- i pezzetti devono essere
piccoli, 2 cm x 3 al massimo;
4- il primo strato lo facciamo
di carta bianca, perché è la
parte che verrà a contatto con
la pelle del viso;
5- i pezzetti di carta incollati
devono debordare un po’ dalla
forma; proseguiamo per 5
strati, sempre alternandoli tra
orizzontali e verticali;
6- anche l’ultimo strato lo facciamo con la carta bianca, più
facile e comodo da decorare;
lasciamo asciugare 24 ore;
7- togliamo la pellicola e riposizioniamo un attimo la maschera
per disegnarne i contorni con
una matita e, infine, la ritagliamo;
8- ecco qui la nostra riproduzione in cartapesta, pronta per
essere colorata.
La nostra maschera può essere decorata con acquerelli, colori a tempera, acrilici ma anche fondotinta,
ombretti, perline, ecc. non c’è limite alla fantasia ed
anche un po’ di “follia” è ammessa: è carnevale!
Vista la forma di gatto, potrebbe anche essere lasciata
bianca, ma io preferisco colorarla: uso un marroncino
terra di Siena, striando un po’ di nero.
Lascio due belle lunette bianche sotto gli occhi e
faccio dei puntini col pennarello, a simulare le “guanciotte” del gatto, su cui inserire le vibrisse!
Essiccato il colore, inserisco l’elastico e passo una mano
di colla vinilica che, asciugandosi, diventa trasparente e,
nello stesso tempo, protegge e lucida la maschera.
Per fare le vibrisse, basta ritagliare 10 cm di filo sintetico trasparente e incollare, con colla artiglio, un baffetto in ogni puntino: si arricciano, ma sono carini lo
stesso!
Se vi piace, potete incollare un bottoncino sulla punta del
naso: più in alto si pone il bottoncino e più “ringiovanirà”
il micetto, come vedremo in qualche esempio qui di seguito.
Ecco come cambia l’espressione, solo spostando il bottoncino
del naso: un po’ più in alto, un taglietto più ampio sotto il
naso e il gatto diventa un tenero micetto!
Comunque preferiate decorarle, immaginate la sorpresa
degli amici e dei vostri figli se farete trovare loro queste
mascherine: sarà come avere attorno un’allegra brigata di
simpaticissimi “miciotti”!
Realizzazione, foto e testo: “zia Gina”- [email protected]
Grafica: Zafulla
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Maschera gatto fai da te, in cartapesta