UNA FAMIGLIA CHE ABITA UNA CASA
Parrocchiale
Chiesa
Nucleo familiare
Luogo in cui
si svolgono gli
eventi più
importanti
della vita
Guardiamo le “case” in cui si
svolse la vita di Gesù, di Maria, di
Giuseppe e degli Apostoli
E proviamo ad
annotarci i vari tipi
di relazione che si
instauravano in esse
Maria è“a casa propria”, in raccoglimento.
Maria è in una casa che accoglie: l’angelo, la
Parola, lo Spirito, il Figlio
“Eccomi sono la serva del Signore”
L’uomo diventa ciò che
accoglie.
Se accogli vanità diventerai
vuoto, se accogli pace donerai
pace.
L’uomo diventa ciò che lo abita.
Quando tu apri la tua
vita a Dio, allora non
devi più avere dimore.
Si va dalla propria casa
verso lo spazio del
mondo, dall’io verso lo
spazio degli affetti e
delle relazioni
Quelle tra Maria ed Elisabetta sono le
prime parole che, nel Vangelo di Luca, si
scambiano due esseri umani. La prima
parola di Elisabetta è una benedizione:
Benedetta. Benedetta tu tra le donne
Anche noi nelle nostre case, nelle
nostre famiglie siamo chiamati ad
imparare a dire : Tu sei una
benedizione di Dio per me, tu sei un
dono di Dio, tu sei salvezza che mi
cammina a fianco!
L’incontro tra Maria ed Elisabetta
avviene nella casa della lode:
E’ Lui che ha guardato, è lui che ha fatto, è
lui che libera, è lui che sconvolge, è lui che
solleva, è lui che manda a mani vuote, è lui
che colma, è lui…
Nel Vangelo, in riferimento a
Maria si legge che: Giuseppe
«la prese con sé»
Giuseppe ci mostra come amare è…
1: amare in perdita,
2. togliersi di mezzo quando si rischia di
compromettere la pace di una casa, di non
rispettare il destino dell’altro,
3. scomparire quando ci si accorge di poter
rovinare la missione o la vocazione dell’altro,
o di destabilizzarlo emotivamente.
“Entrati nella casa, videro il bambino
con Maria sua madre”
Maria abbraccia il
Figlio e lo fa vivere.
Oggi Dio vive per il
nostro amore, sta a
noi aiutarlo ad
incarnarsi nelle
nostre case,
valorizzando il
quotidiano!
Gesù non inizia dal tempio ma da una festa.
Gesù va a una festa, a una festa
dell’amore per dirci una cosa
grande: che da una casa dove
c’è amore, da una famiglia che
inizia scommettendo sull’amore
e sulla fedeltà viene la forza
miracolosa per cambiare la vita
Sua Madre, Maria, poi … anche in quella
festa di nozze vive con attenzione
L’attenzione è un atteggiamento amico verso gli
altri, è la prontezza a cogliere segni attorno a sé;
a scuotersi dall’ovvio, dal risaputo, dal senso del
dovere imposto; a passare dal particolare
all’universale, dal personale al comunitario;a
sentire gli altri come persone che danno respiro
al cuore.
Forse il contrario dell’amore non è
l’odio ma la disattenzione e
l’indifferenza che fanno sì che
l’altro neppure esista.
E Gesù dalla croce ci consegna
Sua Madre
Prendere Maria come Madre è un dono ed
un principio stabilito da Gesù stesso, non già
inventato dai cristiani più devoti
Siamo chiamati tutti ad
essere “madri” come lei:
custodire delle vite con la
nostra vita. Soprattutto le
vite deboli
Nella casa di Gerusalemme, come avviene
in ogni casa, gli apostoli costruiscono il
linguaggio comune, elaborano
comportamenti e scelte, affinano i codici
comuni di comprensione degli eventi.
1. « Amatevi gli uni gli altri COME IO HO
AMATO VOI»(Gv 13.34.35);
2. «Siamo membra gli uni degli altri… gareggiate
nello stimarvi a vicenda»(Rm 12, 5- 12);
3. «Siate a servizio gli uni degli altri» (Gal 5,13)
4. «Portate i pesi gli uni degli altri» (Gal 6,2)
5. «Perdonatevi a vicenda» (Ef 4,32);
6. «Confortatevi a vicenda edificandovi gli uni
gli altri» (1 Tes 5,11)
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