Santuario di Loreto
con la
Madonna Nera
Nuove prove
scientifiche, che
confermano la
traslazione
angelica della Casa
di Nazareth a
Loreto.
Visita Virtuale con
preghiere alla
Madonna di
Loreto.
UNA PROVA SCIENTIFICA
DELL’AUTENTICITÀ DELLA CASA
DI LORETO COME LA CASA
NAZARETANA DI MARIA
Queste sono le pareti
che gli angeli hanno
portato a Loreto
Secondo uno studio archeologico
condotto dall'architetto Nanni Monelli e
dal padre Giuseppe Santarelli, Direttore
della “Congregazione Universale della
Santa Casa” di Loreto, le pietre che si
trovano nella grotta dell'Annunciazione a
Nazareth hanno la stessa origine delle
pietre dell'altare dei Santi Apostoli della
Santa Casa di Loreto.
Questa scoperta ha riaperto la discussione
sulla validità storica della traslazione della
Santa Casa di Nazareth a Loreto e sul
mistero di come sia avvenuta questa
traslazione.
Il Prof. Nicolini afferma che
sull’autenticità della Santa Casa di Loreto
come la “vera Casa nazaretana” di Maria
non ci sono mai stati dubbi, se non per
chi non ne conosce i secolari studi relativi;
tanto che tutti i Sommi Pontefici, per sette
secoli, ne hanno comprovato l’autenticità
con solenni atti canonici di
“approvazione”.
Tale studio dell’Altare degli Apostoli è invece importante perché, oltre a fornire una ulteriore prova
dell’autenticità della Santa Casa di Loreto come la “Casa nazaretana” di Maria, fornisce anche una “prova”
ancora più eclatante a riguardo della “miracolosità” della “traslazione” della Santa Casa di Nazareth.
Le cinque traslazioni
della casa di
Nazareth
Infatti la “tradizione” ha sempre attestato
che, tra il 1291 e il 1296, le tre Pareti della
Santa Casa di Nazareth furono trasportate
“miracolosamente”, per “il ministero
angelico”, in “vari luoghi”, e insieme alle tre
Pareti fu trasportato “miracolosamente”, “in
vari luoghi”, anche l’Altare degli Apostoli.
Ciò è attestato da antichi documenti, nei
quali si parla della presenza di tale Altare
unitamente alle tre Sante Pareti, come a
Tersatto, in Dalmazia, ove la Santa Casa vi
sostò tra il 10 maggio 1291 e il 10 dicembre
1294. Quindi, in un certo senso, si potrebbe
dire che “il miracolo” fu “duplice”, perché
furono trasportate “miracolosamente” non
solo le tre Sante Pareti “integre”, ma insieme
ad esse, e distinto da esse, anche l’Altare degli
Apostoli.
Nel libro che ho scritto in proposito,
dimostro che dal punto di vista storico e
archeologico sono accertate, in modo
indiscutibile, “almeno” cinque “traslazioni
miracolose”, tra il 1291 e il 1296: a Tersatto
(nell’ex-Jugoslavia), ad Ancona (località
Posatora), nella selva della signora Loreta
nella pianura sottostante l’attuale cittadina di
“Loreto” (il cui nome deriva proprio da
quella signora di nome “Loreta”); poi sul
campo di due fratelli sul colle lauretano (o
Monte Prodo) e infine sulla pubblica strada,
ove ancor oggi si trova, sotto la cupola
dell’attuale Basilica.
Piazza antistante
la basilica
Tutti questi fatti soprannaturali furono
tramandati dai “testimoni oculari” dell’epoca,
nei vari luoghi ove si compirono, e furono
rigorosamente controllati dai Vescovi locali
dell’epoca, i quali emisero dei pronunciamenti
“canonici” di “veridicità”, come attestano delle
“chiese” dell’epoca consacrate a tali “eventi
miracolosi” dai Vescovi di Fiume, di Ancona, di
Recanati, di Macerata, di Napoli… Così pure
tanti Sommi Pontefici, impegnando la loro
Suprema Autorità Apostolica, hanno
“approvato” ininterrottamente, sin dalle origini,
la “veridicità storica” delle “miracolose
traslazioni” della Santa Casa: da Nicolò IV
(1292) sino a Giovanni Paolo II (2005).
In proposito, così scriveva il grande Pontefice
Beato Pio IX, nella Bolla “Inter Omnia”, del 26
agosto 1852: “A Loreto si venera quella Casa di
Nazareth, tanto cara al Cuore di Dio, e che, fabbricata
nella Galilea, fu più tardi divelta dalle fondamenta e,
per la potenza divina, fu trasportata oltre i mari, prima
in Dalmazia e poi in Italia”. E il Santo Pontefice
aggiunse ancora: “Proprio in quella Casa la
Santissima Vergine, per eterna divina disposizione
rimasta perfettamente esente dalla colpa originale, è
stata concepita, è nata, è cresciuta, e il celeste messaggero
l’ha salutata piena di grazia e benedetta fra le donne.
Proprio in quella Casa ella, ripiena di Dio e sotto
l’opera feconda dello Spirito Santo, senza nulla perdere
della sua inviolabile verginità, è diventata la Madre del
Figlio Unigenito di Dio”.
Facciata della Basilica
Intanto è opportuno precisare che a Loreto ci sono solo le tre Pareti che costituivano in realtà “la Camera”
di Maria, comunemente denominata come “la Santa Casa”, ove avvenne l’Annunciazione, e che sorgeva a
Nazareth dinanzi ad una grotta e faceva un sol corpo con essa. Attualmente a Nazareth sono rimaste “la
grotta” e “le fondamenta” della Casa “in muratura” dell’Annunciazione, mentre a Loreto è venerata
l’autentica Casa “in muratura”, “senza fondamenta”, che stava a Nazareth davanti alla grotta. Detto più
semplicemente: a Nazareth ci sono “le fondamenta” senza la Casa, a Loreto c’è “la Casa” senza le fondamenta.
Interno della
Basilica di Loreto
Cupola della
Basilica
L’“ipotesi” di un trasporto umano, avanzata
recentemente da alcuni studiosi, oltre ad essere priva di
ogni documentazione al riguardo, è “insostenibile” ed
“impossibile”, sia per le ragioni “storiche” sopraddette,
nonché per ragioni “architettoniche” e “scientifiche”.
Ad esempio, l’ipotesi di un trasporto umano mediante
la scomposizione dei muri della Casa in singoli blocchi
di pietra effettuata a Nazareth e ricomposta prima in
Dalmazia e poi per altre quattro volte sulla costa
adriatica, dopo duemila chilometri di peregrinazione per
terra e per mare, è del tutto impossibile anche dal punto
di vista “temporale”. Ciò lo attesta la “simultaneità”
delle date di partenza da Nazareth (sicuramente nel
maggio 1291) e di arrivo a Tersatto (9-10 maggio 1291),
come riportato da una lapide dell’epoca.
Così pure risulterebbe impossibile una simile operazione
di “smontaggio” e “rimontaggio”, eseguita per di più in
cinque luoghi diversi, in Dalmazia e in Italia.
L’analisi chimica della malta, infatti, nei punti dove
attualmente tiene unite le pietre, presenta caratteristiche
chimiche particolari, proprie della zona di Nazareth,
con una omogeneità della tessitura muraria, che esclude
ogni possibilità di un tale ipotetico “smontaggio” e
“rimontaggio” delle pietre. Infatti la malta che tiene
unite le pietre è uniforme in tutti i punti e risulta
costituita da solfato di calcio idrato (gesso) impastato
con polvere di carbone di legna secondo una tecnica
dell’epoca, nota in Palestina 2000 anni fa, ma mai
impiegata in Italia. Quindi, la Santa Casa non fu mai
“scomposta” in blocchi, ma è giunta a Loreto - dopo
altre precedenti “traslazioni miracolose” - con le pietre
“murate” con la stessa malta usata oltre 2000 anni fa a
Nazareth, così come oggi ancora si presenta.
l’abside della Basilica
La collocazione finale poi su una pubblica strada, a Loreto, ove ancor oggi si
trova, è ugualmente umanamente “impossibile”, come hanno attestato tutti gli
archeologi ed architetti che hanno esaminato nei secoli il sottosuolo della Santa
Casa e la strada pubblica su cui “si è posata”.
L’architetto Giuseppe Sacconi (18541905), ad esempio, dichiarò di aver
constatato che “la Santa Casa sta, parte
appoggiata sopra l’estremità di un’antica strada
e parte sospesa sopra il fosso attiguo”. Disse
inoltre che, senza entrare in questioni
storiche o religiose, bisognava
ammettere che la Santa Casa non poteva
essere stata fabbricata, come è, nel posto
ove si trova (“Annali Santa Casa”, anno
1925, n.1). Un dato da rilevare, in
proposito, a dimostrazione che le tre
Sante Pareti “si posarono” sulla strada, e
non che vi furono ricostruite, è la
singolarità di un cespuglio spinoso che si
trovava sul bordo della strada al
momento dell’impatto e che vi è rimasto
imprigionato (cfr. da una intervista
estratta da Agenzia Internazionale
ZENIT).
Vetrata centrale della basilica
Per la notte della Veglia della “VENUTA
MIRACOLOSA” della Santa Casa di Nazareth a
Loreto, del 9-10 dicembre 2005, il Santo Padre
Benedetto XVI ha inviato all’Arcivescovo di Loreto
la seguente preghiera, composta appositamente
per la Santa Casa di Loreto, perché la si reciti nel
Santuario e nelle case.
PREGHIERA NEL SANTUARIO DI LORETO
Entrata nella piccola
Casa di Nazareth
custodita nella
grande basilica
Santa Maria, Madre di Dio, ti salutiamo nella tua
casa.
Qui l’Arcangelo Gabriele ti ha annunciato che
dovevi diventare la Madre del Redentore; che in Te
il Figlio eterno del Padre, per la potenza dello
Spirito Santo, voleva farsi uomo.
Qui dal profondo del tuo cuore hai detto: “Eccomi,
sono la serva del Signore, avvenga di me quello che
hai detto” (Lc.1,38). Così in Te il Verbo si è fatto
carne (Gv.1,14).
Così Tu sei diventata tempio vivente, in cui
l’Altissimo ha preso dimora corporalmente; sei
diventata porta per la quale Egli è entrato nel
mondo.
Dopo il ritorno dall’Egitto qui, sotto la fedele
protezione di san Giuseppe, hai vissuto insieme
con Gesù fino all’ora del Suo battesimo nel
Giordano.
Qui hai pregato con Lui, con le antichissime
preghiere d’Israele, che allora diventavano parole
del Figlio rivolte al Padre, cosicché ora noi, in
queste preghiere, possiamo pregare insieme col
Figlio e siamo uniti al tuo pregare, santa Vergine
Madre.
Qui avete letto insieme le Sacre Scritture e certamente avete anche riflettuto sulle parole misteriose del libro del profeta
Isaia: “Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità... Con oppressione e ingiusta sentenza
fu tolto di mezzo... Il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà la loro iniquità” (Is.53,5.8.11). Già poco
dopo la nascita di Gesù, il vecchio Simeone nel tempio di Gerusalemme ti aveva detto, che una spada avrebbe trafitto
la tua anima (Lc 2, 35).
Dopo la prima visita al tempio con il Dodicenne siete tornati in questa casa a Nazaret, e qui per molti anni hai
sperimentato quello che Luca riassume nelle parole: “... e stava loro sottomesso” (Lc 2, 51). Tu hai visto l’obbedienza
del Figlio di Dio, l’umiltà di Colui che è il Creatore dell’universo e dai Suoi connazionali veniva chiamato ed era “il
carpentiere” (Mc 6,).
Santa Madre del Signore, aiutaci a dire “sì” alla volontà di Dio anche quando non la comprendiamo. Aiutaci a fidarci
della Sua bontà anche nell’ora del buio. Aiutaci a diventare umili come lo era il tuo Figlio e come lo eri tu. Proteggi le
nostre famiglie, perché siano luoghi della fede e dell’amore; perché cresca in esse quella potenza del bene di cui il
mondo ha tanto bisogno. Proteggi il nostro Paese, perché rimanga un Paese credente; perché la fede ci doni l’amore e
la speranza che ci indica la strada dall’oggi verso il domani. Tu, Madre buona, soccorrici nella vita e nell’ora della
morte. Amen.
Preghiera quotidiana nella Santa Casa di Loreto
Accendi, o Maria, la lampada della fede
in ogni casa d'Italia e del mondo.
Dona ad ogni mamma e ad ogni padre
il tuo limpido cuore,
affinché riempiano la casa della luce
e dell'amore di Dio.
Aiutaci, o Madre del sì,
a trasmettere alle nuove generazioni
la Buona Notizia che Dio ci salva in Gesù,
donandoci il Suo Spirito d'Amore.
Fa' che in Italia e nel mondo
non si spenga mai il canto del Magnificat,
ma continui di generazione in generazione
attraverso i piccoli e gli umili,
i miti, i misericordiosi e i puri di cuore
che fiduciosamente attendono il ritorno di Gesù,
frutto benedetto del tuo seno.
O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria!
Amen.
Novena alla Beata Vergine Maria di Loreto.
(dall’ 1 al 9 dicembre)
Vergine Lauretana, nel salutarti con filiale
devozione, amo ripetere le parole dell'Arcangelo
Gabriele ed anche le tue:
"Ave Maria, piena di grazia, il Signore sia
con Te" - "Grandi cose ha compiuto in me
l'Onnipotente".
Vergine Lauretana, la tua Casa sia dimora di Luce
e di Carità, ottieni per me la luce vera e la
carità piena. Ottieni che la pace pervada il mio
spirito talora inquieto e timoroso, che l'amore
riempia la mia vita e s'irradi tutt'intorno.
Prolunga, o Maria, questo momento di serena
gioia, difendimi nelle tentazioni e in ogni altra
difficile prova. Con la tua materna protezione ti
prego di farmi giungere alla Casa del Padre dove
Tu siedi Regina. Amen.
7 Ave Maria
Supplica alla Madonna di Loreto
(a mezzogiorno del 10 dicembre; si recita
inoltre, il 25 marzo, il 15 agosto e l '8 settembre)
O Maria Loretana, Vergine gloriosa, noi ci
accostiamo fiduciosi a Te: accogli oggi la nostra
umile preghiera. L'umanità è sconvolta da gravi
mali dai quali vorrebbe liberarsi da sola. Essa ha
bisogno di pace, di giustizia, di verità, di amore
e si illude di poter trovare queste divine
realtà lontano da tuo Figlio. O Madre! Tu
portasti il Salvatore divino nel tuo seno
purissimo e vivesti con Lui nella santa Casa che
noi veneriamo su questo colle loretano, ottienici
la grazia di cercare Lui e di imitare i suoi esempi
che conducono alla salvezza.
Con fede e amore filiale, ci portiamo
spiritualmente alla tua Casa benedetta. Per la
presenza della tua Famiglia essa sia la Casa santa
per eccellenza alla quale vogliamo si ispirino
tutte le famiglie cristiane: da Gesù ogni figlio
impari l'ubbidienza e il lavoro; da Te, o Maria,
ogni donna apprenda l'umiltà e lo spirito di
sacrificio; da Giuseppe, che visse per Te e per
Gesù, ogni uomo impari a credere in Dio e a
vivere in famiglia e nella società con fedeltà e
rettitudine.
Molte famiglie, o Maria, non sono un santuario dove
si ama e si serve Dio; per questo Ti preghiamo
affinché Tu ci ottenga che ognuna imiti la tua,
riconoscendo ogni giorno e amando sopra ogni cosa
il tuo Figlio divino. Come un giorno, dopo anni di
preghiera e di lavoro, egli uscì da questa Casa santa
per far sentire la sua Parola che dà Luce e Vita, così
ancora dalle sante mura che ci parlano di fede e di
carità , giunga agli uomini l'eco della sua parola
onnipotente che illumina e converte.
Ti preghiamo, o Maria, per il Papa, per la Chiesa
universale, per l'Italia e per tutti i popoli della terra,
per le istituzioni ecclesiali e civili e per i sofferenti e i
peccatori, affinché tutti divengano discepoli di Dio. O
Maria, in questo giorno di grazia, uniti ai devoti
spiritualmente presenti a venerare la santa Casa ove
fosti adombrata dallo Spirito Santo, con viva fede Ti
ripetiamo le parole dell'Arcangelo Gabriele: Ave, o
piena di grazia, il Signore sia con Te!
Noi Ti invochiamo ancora: Ave, o Maria, Madre di
Gesù e Madre della Chiesa, Rifugio dei peccatori,
Consolatrice degli afflitti, Aiuto dei Cristiani.
Tra le difficoltà e nelle frequenti tentazioni noi siamo
in pericolo di perderci, ma guardiamo a Te e Ti
ripetiamo: Ave, Porta dei Cielo; ave, Stella del Mare!
Salga a Te la nostra supplica, o Maria. Essa Ti dica i
nostri desideri, il nostro amore a Gesù e la nostra
speranza in Te, o Madre nostra. Ridiscenda la nostra
preghiera sulla terra con abbondanza di grazie celesti.
Amen.
Salve, o Regina
Invocazioni alla Vergine di Loreto
Vergine di Loreto, prega per me
Vergine di Loreto, proteggimi
Vergine di Loreto, guariscimi
Vergine di Loreto, custodisci i miei piccoli
Vergine di Loreto, addolcisci le mie pene
Vergine di Loreto, intercedi per me
Vergine di Loreto, proteggi i miei cari
Vergine di Loreto, assistimi nell'ora della morte.
Amen.
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“VENUTA MIRACOLOSA” della Santa Casa di