Associazione Club Alcologici
Territoriali Arcat Toscana
Versilia 2015
SCUOLA ALCOLOGICA
TERRITORIALE
I° modulo
PROGRAMMA GENNAIO – MARZO 2009
DATA/ORE
TITOLO
31.08.15
18,00
31.08.15
18,00
09.09.15
21,00
09.09.15
21,00
16.09.15
17,30
16.09.15
17,30
25.09.15
21,00
25.09.15
21,00
28.09.15
21,00
28.09.15
21,00
LA SALUTE
L’ALCOL
IL BERE
LA FAMIGLIA
LA METODOLOGIA
IL CLUB o C.A.T.
LA RICADUTA
LA RETE TERRITORIALE
SPIRITUALITA’
ANTROPOLOGICA
CONCLUSIONI
ARGOMENTI TRATTATI
Significato della SAT I° modulo
Che cos’è la salute e come si definisce
Che cos’è l’alcol e quali sono i suoi effetti
Alcol: come la mettiamo?
Problemi alcolcorrelati
Che cos’è
Concetto di Sistema e Comunità
Hudolin e l’approccio ecologico-sociale.
La Multidimensionalità della sofferenza
Che cos’è, chi lo compone e come funziona
Cosa si intende per ricaduta
L’associazione: cosa è e cosa fa
Formazione e Aggiornamento
Concetto di spiritualità antropologica
L’etica e la ricerca della pace
Lavoro in gruppi autogestiti e discussione
Consegna degli attestati e Festa finale
“La salute è uno stato di completo benessere
fisico, mentale e sociale, e non consiste soltanto nella
assenza di malattia o di infermità”
Organizzazione Mondiale della Sanità - 1948
“La salute vive e cresce nelle piccole cose di tutti i giorni.
A scuola, sul lavoro, in famiglia, nel gioco, nell’amore..
La salute si crea avendo cura di sé stessi e degli altri,
sapendo controllare e decidere dei propri
comportamenti, facendo in modo che la comunità in
cui si vive favorisca la conquista della Salute per Tutti”.
Carta di Ottawa O.M.S.- 1996
Processo di riappropriazione
della SALUTE intesa come

RESPONSABILITA’ PERSONALE

BENE COLLETTIVO

BISOGNO FONDAMENTALE

DIRITTO

DOVERE
COME SI FA A
PROMUOVERE E
PROTEGGERE LA SALUTE?

SAPERE: informazione e coinvolgimento

CAPIRE: formazione e coinvolgimento

SCEGLIERE: consapevolezza

FARE: capacità critica
“La salute non è precisamente un
sentirsi, ma è un esserci, un essere
nel mondo, un essere insieme agli
altri uomini ed essere occupati
attivamente e gioiosamente dai
compiti particolari della vita”.
H.G. Gadamer, 1994
Quali comportamenti
proteggono
la nostra salute?
Quali comportamenti
danneggiano
la nostra salute?
L’ALCOL
L’ ALCOL ETILICO o ETANOLO (CH3CH2OH) è un liquido incolore
che evapora con facilità e si forma per FERMENTAZIONE di
sostanze zuccherine presenti in frutta, cereali, tuberi o per
DISTILLAZIONE del mosto fermentato.
L’ alcol, insieme all’acqua, è il componente principale delle
BEVANDE ALCOLICHE. Ogni bevanda alcolica contiene una
determinata concentrazione di alcol. I distillati ne contengono
di più dei fermentati.
Le bevande alcoliche più diffuse sono:
 birra (3 - 9%)
 vino (9 - 14%)
 liquori (20 - 40%)
 superalcolici (30 - 50%)
ogni sostanza che comporta…
 EFFETTI
PSICOATTIVI
altera il funzionamento del Sistema Nervoso Centrale
 DIPENDENZA PSICHICA
bisogno di assumere la sostanza
 DIPENDENZA FISICA
la sua mancanza provoca disturbi fisici-psichici (astinenza)
 ASSUEFAZIONE
necessità di aumentare la dose per avere lo stesso effetto
Pericolosità individuale,
Pericolosità sociale
Pericolosità familiare
(Organizzazione Mondiale della Sanità)
L’ALCOL E’ UNA DROGA




Disturbi dell’umore
Disturbi d’ansia
Disturbi del sonno
Disturbi psicotici con allucinazioni e deliri
EFFETTI SOCIALI
•
•
•
•
Difficoltà familiari
Difficoltà lavorative
Crimini violenti
Guida in stato di
ebbrezza
•
•
•
•
•
Violenza
Debiti
Difficoltà abitative
Emarginazione
Povertà
L’uso protratto di alcol provoca infatti danni a tutti gli organi:

Bocca, esofago, stomaco, intestino

Pancreas

Fegato

Cuore e sistema circolatorio

Apparato riproduttivo

Sistema Nervoso
(gastriti, lesioni delle mucose, tumori…).
(pancreatiti, tumori).
(epatite acuta e cronica, cirrosi, tumori).
(cardiomiopatia alcolica, arteriosclerosi, ipertensione
arteriosa).
(ridotta fertilità, diminuzione del desiderio sessuale,
aumento ormoni femminili).
(polineuropatia alcolica, atrofia cerebrale, demenza, allucinosi
alcolica, delirium tremens, crisi epilettiche).
L’alcol è la prima causa di morte tra i giovani dai 15 ai 29 anni
4000 morti l’anno in incidenti stradali dovuti all’alcol
BERE O NON
BERE?
…questo
è il dilemma…
E’ UNA
QUESTIONE
DI SCELTA
PER SCEGLIERE DEVO SAPERE CHE…
Non è un problema di quantità
Da decenni le quantità cosiddette
“dosi consentite - sicure”sono calate
Non si parla più di uso/abuso ma di consumo
I danni si registrano anche con piccole quantità
È molto facile aumentare il consumo senza
accorgersene
Astemi
DOVE CI COLLOCHIAMO?
Bevitori 40 – 50 %
PERSONE A RISCHIO
Hans HEMBLAND - Ginevra, 1.11.94
Direttore dei programmi sull’abuso di sostanze dell’OMS
Il consumo di alcol causa alcuni dei più seri problemi
di salute del mondo sia nei paesi industrializzati che
in quelli in via di sviluppo.
Il bere riguarda in modo sfavorevole una significativa
porzione della popolazione, non solo una
minoranza di alcolisti.
… L’alcol produce dipendenza, è causa di tumori e di
malattie croniche del fegato e può contribuire ad
incidenti domestici, sul lavoro e sulla strada; può
anche contribuire ad attività sessuali rischiose, suicidi,
problemi familiari, violenza e criminalità.
E’ insufficiente ed imprudente promuovere unicamente
il concetto di bere moderato per scopi sanitari.
Non esiste un limite minimo al di sotto del quale
l’alcol può essere consumato senza nessun rischio.
L'alcol è una sostanza tossica,
il bere è sempre un comportamento a rischio.
Il rischio aumenta con la quantità di alcol assunta, in
rapporto alle situazioni e ad altre variabili che possono
essere diverse per ciascuna persona.
…non esiste alcolista
che non sia stato
un bevitore moderato!!
I PROBLEMI ALCOLCORRELATI
I problemi alcolcorrelati sono tutti quei problemi, di vario
ordine e natura, causati e legati all'assunzione episodica o
protratta di bevande alcoliche.
Si tratta quindi di un concetto più ampio rispetto a quello più
tradizionale di “alcolismo” che rappresenta solo uno di questi
problemi.
Nelle nostre comunità i problemi alcolcorrelati sono una delle
principali cause di sofferenze e di danno fisico, psichico,
sociale e relazionale.
Poiché la maggioranza delle persone che consumano alcol non
sono classificabili come bevitori problematici è evidente che la
gran parte dei problemi alcolcorrelati deriva
da bevitori non problematici
MA CHI È LA PERSONA CHE HA PROBLEMI CON L’ALCOL?
Ogni persona che ha problemi
con l’alcol ha la sua storia.
Le strade che portano all’alcol
possono essere molte….
Solo la partenza è
uguale per tutti….
COMINCIARE
A BERE!!
Il consumo medio di alcol di una comunità è
direttamente proporzionale al numero di alcolisti o
forti bevitori attesi, cioè la prevalenza in quella
comunità.
Lederman - 1956
Più nella comunità si beve, più aumenta la percentuale
di persone che riporteranno problemi alcolcorrelati.
Tutti sono chiamati in causa!!!!
Il bere di ciascuna persona influisce sulla percentuale
degli alcolisti che rappresenta solo il 5% della
popolazione che beve.
“L’alcolismo è un comportamento,
uno stile di vita,
causato da diversi fattori interni ed
esterni all’uomo,
sotto la spinta della cultura sanitaria e
generale della comunità,
che determina disagi psichici, fisici e
sociali, alterando l’equilibrio della
comunità multifamiliare locale”.
(Hudolin,1991)
LA FAMIGLIA…
è un gruppo di persone legate da
rapporti di parentela e affettivi
indipendentemente dal numero e dalle
caratteristiche dei suoi componenti
insieme di elementi integrati le cui proprietà non
possono essere ridotte a quelle delle sue parti.
Es. aereo, automobile, organismi viventi, azienda.
Ogni sistema tende
all’EQUILIBRIO:
modificando un elemento
si modifica tutto il sistema
Quando l’alcol
entra in famiglia
si modificano
RUOLI
COMPITI
FUNZIONI
EQUILIBRI
Il marito? La moglie? I figli? I nonni? Gli amici? La società? Gli altri?
Il problema è del sistema FAMIGLIA che rappresenta un
sottosistema fondamentale della COMUNITÀ.
E LA SOLUZIONE?
Accettando che il problema è della
FAMIGLIA dove ogni membro
svolge un RUOLO, allora la
soluzione può essere trovata solo
all’interno della famiglia, nelle
RELAZIONI.
Come posso chiedere a un’altra persona di
cambiare se io non sono disposto a farlo?
IL CAMBIAMENTO AVVIENE CAMBIANDO
LA RELAZIONE
Attraverso il coinvolgimento di tutti i
membri della famiglia
Proverbio cinese
10 febbraio 2009
Ogulin, 1922
Zagabria, 1996
VLADIMIR HUDOLIN
Psichiatra, Direttore della Clinica di neurologia,
psichiatria, alcologia ed altre dipendenze di Zagabria
1964 aveva istituito un reparto per alcolisti presso
l’ospedale universitario. Inoltre, sulla base delle
esperienze delle comunità terapeutiche di Jones, dei
club socioterapici di Bierer e dei gruppi degli AA,
aveva organizzato sul territorio della città dei gruppi
con i pazienti dimessi dall’ospedale e le loro famiglie.
CLUB DEGLI ALCOLISTI IN TRATTAMENTO
si diffusero capillarmente sul territorio della
ex Jugoslavia, in Italia, in Europa, nel mondo.
ECOLOGIA SOCIALE
Comunità, ambiente dove
l'uomo vive e lavora.
COMPORTAMENTO UMANO
Determinato da molteplici
fattori di natura biologica,
psicologica, relazionale,
sociale, culturale e spirituale.
Ha carattere evolutivo.
5 ANNI
NASCITA
Hudolin V. 1977
modificata
L’uomo non è separabile dalle relazioni che
stabilisce con le altre persone e con l’ambiente
Problema alcolcorrelato
disturbo nei sistemi ecologico-sociali nei quali
l'uomo è inserito e dai quali è definito.
E’ legato alla cultura del bere presente nelle
nostre comunità.
stile di vita a cui la comunità stessa dà
significato.
Gli individui sono entità complesse con diversi livelli di
organizzazione, biologico, psicologico e sociale strettamente
interconnessi.
La multidimensionalità è alla base della vita dell’uomo:
emozionale, intellettuale, spirituale, religiosa, politica, culturale.
MULDIMENSIONALITA’
DELLA SOFFERENZA
Il disagio ad un livello determina un’alterazione dell’equilibrio
anche in altri livelli. Sempre più diventa chiaro come quasi non
esistono i problemi alcolcorrelati che non siano incrociati con
altre difficoltà, causalmente o casualmente da cui possono
scaturire sofferenze molto gravi.
Nel tempo, il lavoro nei club ha identificato i problemi
che più spesso vengono combinati con quelli legati
all’uso di alcol.
 Uso contemporaneo di altre droghe
 Problemi psichici gravi
 Problemi lavorativi
 Violenza
 Persone senza fissa dimora
 Persone sole
 Persone carcerate
 Immigrati
Qualsiasi cambiamento che si verifichi ad un
livello avrà ripercussioni anche sugli altri.
“L’alcolismo è un comportamento, uno stile di vita,
causato da diversi fattori interni ed esterni
all’uomo, sotto la spinta della
cultura sanitaria e generale della comunità.
Esso determina disagi psichici, fisici e sociali,
alterando l’equilibrio della comunità multifamiliare
locale.
PROBLEMI ALCOL-CORRELATI
(Hudolin,1991)
“Prevenire i problemi alcolcorrelati
e promuovere la salute
migliorando lo stile di vita
legato al bere
non può prescindere
da un cambiamento della cultura
sanitaria e generale della comunità”.
Hudolin (1997)
Da modello teorico dei problemi alcolcorrelati e
complessi e del comportamento umano diventa una
tecnica di trattamento basata sui CLUB.
Attraverso i Club, comunità multifamiliari inserite nella
comunità locale, dando parola e senso alla sofferenza
si promuove un cambiamento individuale, un
processo di crescita.
Questo processo, quando diventa per il singolo nuovo
stile di vita, si riversa nella famiglia e nella comunità e
contribuisce al cambiamento della cultura generale e
sanitaria.
In questo modo si afferma il
concetto di responsabilità personale
che, legato al riconoscimento della
interdipendenza ci fa affermare che:
“SIAMO TUTTI RESPONSABILI
DI TUTTI”
Il valore di un uomo,
per la comunità
in cui vive,
dipende anzitutto
dalla misura in cui
i suoi sentimenti,
i suoi pensieri
e le sue azioni
contribuiscono
allo sviluppo dell’esistenza
degli altri individui.
Albert Einstein
(Come io vedo il mondo)
CLUB ALCOLOGICI TERRITORIALI
Il Club è una comunità multifamiliare inserita nella
comunità locale.
E’ un gruppo costituito da 2 a 12 famiglie con
problemi alcolcorrelati e da un servitore-insegnante.
IL CLUB NON È:
IL CLUB È:
Un’oasi felice
Una porta aperta per le famiglie
con problemi alcolcorrelati
Una setta segreta
Un’istituzione
Una concreta proposta di
cambiamento
Un nodo importante nella rete
territoriale



I Club sono enti autonomi e senza scopo di lucro, diffusi a
livello locale, provinciale, regionale, nazionale e mondiale.
I club offrono alle famiglie un'occasione per trovarsi ed
affrontare insieme le difficoltà relative ai propri problemi
alcolcorrelati.
Attraverso il confronto empatico, l’amicizia, l’amore e la
solidarietà, le persone che ne fanno parte si impegnano a
intraprendere un percorso di crescita e responsabilizzazione
verso la propria salute, fisica, psichica e sociale, iniziando un
cambiamento del proprio stile di vita verso la sobrietà.
Se il Club è parte della comunità contribuirà con la sua
presenza al cambiamento della cultura sanitaria e
generale della comunità, aiutando a migliorare la
qualità della vita, attraverso la creazione di una rete di
solidarietà, attraverso l'amicizia e l'amore.
LA FAMIGLIE
Membri della famiglia sono considerate anche quelle
persone che hanno grande importanza per la famiglia stessa:
amici, colleghi, datori di lavoro ecc.
I figli sono membri del Club e partecipano al processo di
crescita e maturazione personale e familiare.
Possono partecipare anche solo i familiari se l’alcolista non
è disposto a partecipare.
Possono partecipare anche solo gli alcolisti se i familiari non
sono presenti.
La famiglia deve essere inserita nei programmi di
formazione alcologica di base (Scuola Alcologica Territoriale)
 Ai membri della famiglia si propone la scelta della sobrietà,
l’eliminazione dell’alcol e delle altre sostanze
psicoattive da casa.
E SE LA FAMIGLIA NON C’È?
Se i membri della famiglia non sono rintracciabili o se
comunque non sono disposti a prendere parte al percorso,
il Club deve impegnarsi a organizzare una famiglia
sostitutiva.
Essere una famiglia sostitutiva non significa qualcuno che
si rende disponibile unicamente per accompagnare
l’”alcolista” alle sedute ma che sia profondamente
coinvolta nella sua vita e nel fornirgli in ogni situazione il
proprio sostegno.
La famiglia sostitutiva a prescindere
che abbia o non abbia problemi
alcolcorrelati, deve accettare le
regole del club, inclusa la propria
astinenza.
IL SERVITORE – INSEGNANTE è:
Membro di club
Formato secondo il modello ecologico-sociale
Stimolatore di processi di cambiamento
Facilitatore della discussione
Tenuto ad aggiornarsi partecipando a i momenti di
formazione previsti dalla metodologia
Tenuto a partecipare alla riunione mensile di
autosupervisione con gli altri S-I della zona
Partecipe di un personale processo di cambiamento
SERVITORE perché al servizio delle famiglie
INSEGNANTE nelle SAT
PROCESSO DI CRESCITA E MATURAZIONE
CAMBIAMENTO
SOBRIETA’
comportamento positivo: non è privazione o
abbandono ma è una
scelta consapevole e responsabile interna a un
modello dinamico teso a
proteggere e promuovere la salute e a
migliorare continuamente la qualità della vita
REGOLE DEL CLUB
1.
2.
3.
4.
5.
Incontri settimanali di un’ora e mezzo, stesso giorno e stessa
sede
Puntualità
Non si fuma durante il club
Riservatezza
Moltiplicazione alla 13° famiglia o almeno una volta l’anno
Il club prevede delle CARICHE a rotazione per favorire la
responsabilizzazione di tutti:
Presidente, Segretario, Cassiere, Rappresentante al Direttivo

Ogni settimana una persona del club scrive il verbale della
serata che leggerà all’inizio dell’incontro successivo.

Chi scrive il verbale generalmente sarà il conduttore della
serata, ma questo è a discrezione dei singoli club.
E’ IMPORTANTE RICORDARE CHE:
Le regole e le cariche non devono diventare
rigide e formali.
Ogni club ha le sue abitudini specifiche.
L’importante è ricordare che il club vive di
amicizia, amore, solidarietà e condivisione.
Nel club si incontrano persone con esperienze
comuni ma diverse, ognuna importante per l’altra
reciprocamente.
Nessuno deve dare consigli, ognuno porta la
propria esperienza, ha spazio per parlare e per
ascoltare.
CLUB DEGLI ALCOLISTI IN TRATTAMENTO
 Comunità multifamiliare
 Stile di vita, comportamento
 Complessità
 Approccio sistemico
 Amore, amicizia, solidarietà
 Empatia
 Autonomia
 Comunità locale
 Funzione, processo, programmi
 Auto tutela e promozione della salute
Il cambiamento nei sistemi ecologici per i
problemi alcolcorrelati significa non soltanto
abbandonare l'alcol, ma anche accettare un
nuovo tipo di comportamento individuale, nella
famiglia e nella comunità.
Significa vedere una possibilità nuova di
comunicare ed interagire, una qualità nuova della
vita.
Solo se è questo l'obiettivo che può essere
raggiunto diventa possibile risolvere i problemi
individuali, della famiglia e della comunità.
Così visto il cambiamento non è una terapia, ma
piuttosto una crescita, una maturazione e non può
essere ottenuto soltanto nel settore distinto del
rapporto della famiglia con il bere ed esige piuttosto
uno sforzo totale.
V. Hudolin
Viandante,
la via altro non è
che le tue orme, nient’altro;
viandante,
non ci son vie,
la via si fa camminando.
Machado A.
“Quello che potrai fare potrà
sembrarti terribilmente
insignificante ma, in realtà, è
terribilmente indispensabile che tu
lo faccia”.
“Sii
il cambiamento che vuoi vedere
avvenire nel mondo”.
Gandhi
Quando ero giovane e libero e la mia immaginazione
non aveva limiti, sognavo di cambiare il mondo.
Come divenni più grande e più saggio, scoprii che il
mondo non avrebbe potuto essere cambiato, così
ridussi la mia visione e decisi di cambiare solo il mio
paese, ma anche questo sembrava impossibile.
Come crebbi, al crepuscolo della mia vita, in un ultimo
disperato tentativo, decisi di cambiare solo la mia
famiglia, quelli più vicini a me.
Ma anche loro non volevano essere cambiati.
E ora che sono legato al mio letto di morte, capisco
che, se avessi cambiato per primo me stesso, forse,
con l’esempio, avrei potuto cambiare la mia famiglia,
dalla loro ispirazione e con il loro incoraggiamento
avrei potuto cambiare in meglio il mio paese.
E chi lo sa, avrei potuto forse cambiare il mondo.
Dalla tomba di un Vescovo dell’abbazia di
Westminster


Aggravamento o nuovo episodio
di una malattia
Parlando di alcolismo la ricaduta
viene solitamente intesa come
ritorno a bere
ALCOLISMO
Stile di vita, comportamento determinato da diversi
fattori interni ed esterni all’uomo.
Disturbo nei sistemi ecologico-sociali nei quali l'uomo
è inserito e dai quali è definito ed è legato alla
cultura del bere presente nelle nostre comunità
RICADUTA
Ritorno al vecchio stile di vita
sia che si torni a bere, sia che non si ritorni a bere.
ESISTONO
DIVERSI TIPI DI RICADUTE
LA RICADUTA PUÒ RIGUARDARE:
L’alcolista
La famiglia
Il club
Il Servitore-Insegnante
L’associazione
La comunità

Ricaduta “bagnata”: fenomeno frequente, umano,
che si presenta spesso all’inizio dell’astinenza.

Talvolta la persona riprova a bere per verificare se
può tornare al “bere moderato”.

Possono verificarsi anche ricadute tardive, dopo
anni di sobrietà.

Ricaduta “secca”: regressione al vecchio stile di vita:
la persona evita di coinvolgere la famiglia, perde
l’interesse per gli altri, non ha empatia

I familiari continuano a attribuire il
problema all’alcolista senza partecipare al
cambiamento di stile di vita né al club

Difficoltà ad accettare l’astinenza

Rientra in casa l’alcol

Mancanza di affetto, di comunicazione,
di solidarietà

Pressioni e colpevolizzazioni verso
l’alcolista
Mancanza di partecipazione da parte delle
famiglie
 Mancanza di empatia e solidarietà
 Superficialità della discussione e indifferenza
 Il Club trascura i suoi compiti fondamentali e si
riduce a parlare di problemi burocratici e
organizzativi
 Non c’è rotazione delle cariche
 Alcuni membri possono non accettare i nuovi
ingressi
 I membri si oppongono alla moltiplicazione
 Mancano i contatti con gli altri Club

“Nel club le relazioni interpersonali non
devono essere fondate su rapporti di forza,
ma sull’amicizia, sulla solidarietà,
sull’amore, sul senso di appartenenza,
sull’uguaglianza e sulla convivenza.”
“Il lavoro nel Club si basa sul desiderio
di assicurare nella comunità attività e
interazioni armoniose che garantiscano
la coesistenza di tutti i membri.”
Vladimir Hudolin
NEL CLUB….
SI









Solidarietà
Amicizia
Amore
Accettazione diversità
Senso di Appartenenza
Condivisione
Ascolto
Uguaglianza
Pace

Si sente il padrone del club

Non dà spazio alle famiglie

Calo della motivazione

Perdita del suo ruolo e estraneità alla vita del club

Non riesce a opporsi alla superficialità

Non si aggiorna

Non partecipa alle riunioni mensili dei servitoriinsegnanti
Non si mette al servizio dei club ma si
ingessa nei formalismi delle cariche e degli
statuti
 Non c’è rotazione delle cariche

Il lavoro nelle Associazioni è un’occasione
per mettere alla prova
il cambiamento di ognuno.
CRISI
PERICOLO e
OPPORTUNITÀ
Gli episodi di “crisi” non sono solo
momento di sofferenza ma anche
occasione di cambiamento
LA RICADUTA NON DEVE AVERE SOLO UNA
CONNOTAZIONE NEGATIVA
Se riconosciuta e affrontata, la RICADUTA
diventa per il Club e le Associazioni:

Un momento di verifica

Un’occasione di crescita

Un modo per accrescere la solidarietà

Una visita agli amici in difficoltà

Uno stimolo per rivedere il cammino fatto e
riprenderlo anche con maggiore impegno
Il cammino che ogni persona fa in un club conduce
all’assunzione di responsabilità e a esercitare i propri
diritti e doveri.
Ogni individuo, ogni famiglia che ha affrontato i
problemi alcolcorrelati può diventare una risorsa: da
una
posizione
marginale
nella
società
può
recuperare una centralità tale da trasmettere
esempio di vita sobria e sana, di salute.
La salute è un concetto dinamico, multideterminato,
individuale
e
contemporaneamente
collettivo,
continuamente migliorabile.
Ecco perché la frequenza al Club non prevede un
termine: quando una persona entra in un Club ne è
membro per sempre e, se vuole, per sempre
impegnato nel miglioramento della salute propria,
della propria famiglia e della propria comunità.
IL CLUB
Il CLUB non è una realtà chiusa.
E’ un elemento della RETE TERRITORIALE
di una comunità.
L’associazione lavora allo scopo di migliorare la qualità della vita
sul pianeta, di promuovere e proteggere la salute di tutti gli
individui, delle famiglie e delle comunità di questa terra, in
particolare di prevenire e ridurre i problemi alcolcorrelati,
attraverso la promozione, lo sviluppo e la diffusione dei Club
degli Alcolisti in Trattamento (CAT) e dell’approccio ecologico
sociale ai problemi alcolcorrelati e complessi, su scala mondiale.
SOCI:
Tutti i membri riconosciuti di Club degli Alcolisti in Trattamento che
seguono i principi del metodo Hudolin, sono automaticamente
eletti membri di questa associazione.
Le
Associazioni
sono a
servizio delle
famiglie dei
Club.
“Il vero cambiamento del comportamento deve
avvenire nella comunità locale.
Quello che si ottiene nel Club non basta”.
Il lavoro nelle Associazioni è una occasione per
mettere alla prova il cambiamento di ognuno e per
contribuire al cambiamento della cultura della
comunità verso l'assunzione di responsabilità per la
propria e l'altrui salute.
Quando l’1% delle persone che vivono in una
comunità locale sono coinvolte nel processo di
cambiamento dello stile di vita si promuove un
cambiamento nella cultura della comunità stessa.
E’ un processo lento.
Come elemento della RETE
TERRITORIALE della comunità il CLUB
lavora in….
COLLABORAZIONE
CON I SERVIZI PUBBLICI E
PRIVATI
Lavorare insieme in un
rapporto di pari dignità e
rispetto reciproco
La formazione e l’aggiornamento rappresentano il
perno del sistema ecologico sociale. Riguardano le
famiglie, i servitori insegnanti e la comunità locale
La formazione e l’aggiornamento delle famiglie e dei
servitori insegnanti devono essere uniformi su tutto il
territorio nazionale e anche all’estero
La formazione e l’aggiornamento non si esauriscono
con gli aspetti tecnici e metodologici, ma implicano
l’inizio di un cambiamento del proprio stile di vita.
(Documento nazionale sulla formazione e l’aggiornamento)
1° MODULO
Per informare e sensibilizzare le famiglie nuove che entrano
in un club
2° MODULO
Per aggiornare le famiglie che hanno già frequentato il 1
modulo
3° MODULO
Per informare e sensibilizzare tutte le famiglie della comunità
locale
E ancora

INTERCLUB: festa tra più club di una comunità
 CONGRESSI
 CORSO DI SENSIBILIZZAZIONE…
 nasce con il corso di sensibilizzazione
 prosegue con il lavoro nel Club
 con l’insegnamento nel 1°, 2° e 3° modulo delle Scuole
Alcologiche Territoriali
 nella riunione mensile dei servitori-insegnanti
 nei sabati di aggiornamento
 nei corsi monotematici
 negli interclub
 nei congressi
 nella lettura …
 …nella scuola di perfezionamento …
E’ un sentire comune che va al di là dei credo
religiosi ed è insito nella natura umana: ci
spinge a prenderci cura dell’altro in quanto
esseri umani, a riconoscere ed accettare le
diversità, alla solidarietà.
E’ un passaggio dalla centralità della sostanza
(alcol, droga…) all’importanza della
persona, delle relazioni e degli altri valori
umani.
E’ la consapevolezza dei propri sentimenti e la
valorizzazione dell’umanità esistente nei Club.
Si può scegliere di ascoltarla, di viverla, di agirla
sentendo la corresponsabilità nella e della
relazione umana.
E’ ciò che ci fa ridere, piangere, commuovere,
amare e odiare, essere amici, solidali
compartecipi, luce nell’ombra, calore nel gelo.
E’ guardarsi negli occhi dell’altro e ritrovarsi.
NELLA VITA NON CI SONO SPETTATORI
L’empatia dà la possibilità dello sviluppo della
comunicazione e dell’interazione profonda
umana, una possibilità di accettare l’altro e di
poter comprendere la sua sofferenza…
L’empatia può essere imparata e sviluppata da
tutti, sarà differente da uno ad un altro.
E’ necessario accettare tutti, nonostante il loro
comportamento.”
Vl. Hudolin, Assisi 1993
“Tutta la società si trova in una crisi profonda che non
può essere risolta con una proclamazione ecologica
formale.
Bisogna coltivare l’amicizia, l’amore, la solidarietà, la
convivenza armoniosa, la compartecipazione e la
condivisione”
INTERDIPENDENZA
V. Hudolin, 1994
Si tratta innanzitutto dell’interdipendenza, sentita
come sistema determinante di relazioni nel
mondo contemporaneo, nelle sue componenti
economiche, culturali, politiche e religiose
assunte come categorie morali.
Quando l’interdipendenza
Viene così riconosciuta,
la correlativa risposta come
atteggiamento morale e sociale,
come virtù, è la SOLIDARIETÀ.
La solidarietà non è un sentimento di vaga
compassione o di superficiale intenerimento per
i mali di tante persone, vicine o lontane.
Al contrario, è la determinazione ferma e
perseverante di impegnarsi per il bene comune:
ossia per il bene di tutti e di ciascuno, poiché
TUTTI SIAMO RESPONSABILI DI TUTTI
AL CLUB
Non si accompagna l’altro:
ognuno fa il proprio percorso.
Non si aiuta l’altro:
ognuno cambia sé stesso e così facendo
contribuisce al cambiamento dell’altro.
Il cambiamento non è solo astinenza:
l’astinenza è il primo gradino verso la sobrietà
in un cammino di crescita e maturazione.
I Club, con il loro lavoro sia nella comunità
multifamiliare, sia in quella locale,
promuovono il cambiamento della cultura
sanitaria e generale esistente per giungere ad
una migliore qualità della vita, e questo
significa un lavoro antropologico spirituale, la
cui responsabilità si estende non solo alla
famiglia e alla comunità locale, ma alla
comunità in generale e richiede una ecologia e
una giustizia sociale”.
V. Hudolin, 1993
Lottando per i diritti umani fondamentali, per la
solidarietà, l’amicizia e l’amore, cercando di accettare
la diversità e la convivenza, ed imparando a
promuovere la pace, il Club degli alcolisti fa tutto il
possibile per proteggere i valori spirituali, quei valori
che sono specifici della specie umana e che la
rendono diversa da tutte le altre creature che la
circondano.
La società odierna, in profondissima crisi spirituale,
potrà sperare di garantire questi valori cercando di
definire dei comportamenti capaci di portare ad una
spiritualità ecologica o ecologia spirituale.
Senza la pace non si
può promuovere e
proteggere la salute.
“Tutti noi non lavoriamo solamente per l’astinenza, ma
per la famiglia, per la sobrietà, per una vita migliore,
per una crescita e maturazione e infine per la pace.
La pace non può essere conquistata se prima di tutto
non siamo in grado di averla dentro di noi: una pace
nel cuore, una possibilità di riguadagnare la gioia di
vivere, la riappropriazione del proprio futuro, un
superamento, una trascendenza da se stessi”
V. Hudolin, 1996
Come può il Club trasferire il proprio codice etico al
resto della comunità? Attraverso…

la testimonianza dei membri del Club
(comportamento osservabile)

l’Interclub

i Corsi di sensbilizzazione

la Scuola Alcologica Territoriale di III° modulo

la collaborazione con le istituzioni


la collaborazione con le altre realtà della società civile
(volontariato, auto-aiuto, cooperative, etc…)
la cooperazione e la solidarietà nel mondo
Le vere trasformazioni si attuano insieme
“stando dentro” e sviluppando la stessa
corresponsabilità e partecipazione
“I problemi degli altri sono uguali ai miei.
Sortirne insieme è la politica,
sortirne da soli è l’avarizia”. Don Milani
“La politica è la più alta forma di carità”.
Paolo VI
Carità come “gratuità” con cui ci si vuole mettere al
servizio degli altri, del bene di tutti, della
comunità.
L’importante non è
l’alcol,
importante è
l’uomo.
Vladimir Hudolin
La vita, un mistero che può essere visto, sia come
evoluzione spontanea dal materiale organico presente
nell’universo, o come un dono di Dio.
Sia un dono di Dio o della natura, in entrambi i casi non e’
esclusivamente una proprietà privata semplice, anzi si
potrebbe dire che ci sia stata data in prestito dalla natura
o da Dio.
In ogni caso nonostante siamo liberi di usarla, da un punto
di vista etico, non siamo liberi di danneggiarla
intenzionalmente o di distruggerla.
V. Hudolin. Assisi 1995
Scarica

- Acat Versilia onlus