ITIS “L. da Vinci” - Lanciano Anno scolastico 2003\2004 CLASSE II B Docente : Giovina D’Ambrosio RESPONSABILITÀ PAURA ABBANDONO AMORE SOLIDARIETÀ GELOSIA RASSEGNAZIONE TEMATICHE ED EMOZIONI SOLITUDINE RAPPORTO SCIENZA-TECNICA UOMO MORTE IDENTITÀ AMICIZIA ANGOSCIA “Dio, colui che elargisce la pioggia” (Geremia) “L’acqua scaturita dalla rupe di Meriba” (Salmo 113° - vv. 7,8) “Acqua abbondante nell’Eden” (Genesi 2) “Sora acqua” (San Francesco) “Chiare, fresche et dolci acque” (F. Petrarca) “Pioggia nel pineto” (G. D’Annunzio) “L’acqua, la insegna la sete” (E. Dickinson) “L’acqua è K’An, l’Abissale, cioè un figlio del cielo e della terra” (Testo oracolare cinese, l’I Ching – il Libro dei Mutamenti) INTRODUZIONE: - Presentazione del lavoro - Alcune definizioni dell’acqua - Testo poetico I PARTE RAPPORTO - Consumo pro capite al giorno ACQUA / UOMO: - Acqua consumata nella produzione di alcune merci - Mappa dello spreco - Decalogo antispreco - Uso dell’acqua nel mondo - Principî della democrazia dell’acqua - Le guerre per il controllo delle risorse idriche - Il ruolo dell’acqua come fattore di rischio per l’uomo - Progetti di costruzioni faraoniche di nuovi sistemi idrici nelle zone carenti di acqua - Libri sull’acqua II PARTE L’ACQUA E - Poesia di Tagore L’IMMAGINARIO: - “Il fiume racconta” - Canzone sull’acqua Essa è vita e speranze che nutriamo, vederla tutti i giorni, considerarla cosa abituale, sembra normale, Importante, una volta pura, trasparente, limpida, potabile, ora scura, maligna, vietata: priva di vita. Essa è presenza Divina: se assente, si muore. CONSUMO D’ACQUA PRO CAPITE AL GIORNO PERIODO LITRI CONSUMATI Era pre-cristiana 12 Era greco-romana 20 Secolo XIX 60 Età contemporanea 800 ACQUA CONSUMATA NELLA PRODUZIONE DI ALCUNE MERCI MERCI LITRI CONSUMATI 1 tonnellata di carta 1.000.000 1 tonnellata di gomma sintetica 2.750.000 1 tonnellata di cereali 450.000 1 tonnellata di carne di manzo 31.500.000 1 barile di birra 1.800 Una doccia di 3 minuti 50 Un bagno in vasca 100 1 lavaggio di stoviglie 6 TOTALE CONSUMO DOMESTICO PRO CAPITE AL GIORNO 129 Le due tabelle evidenziano il crescente consumo ed uso dell’acqua nel tempo. IL NOSTRO SISTEMA IDRICO FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI :PIU’ DI UN TERZO (IL 39%) DELL’ACQUA CHE SCORRE NELLE CONDUTTURE SI PERDE PER STRADA REGIONI SPRECONE PERCENTUALI DI SPRECO Abruzzo 57% Calabria 56% Puglia 56% Lazio 46% Sicilia 42% Toscana 41% Umbria 35% Campania 33% Marche 28% Piemonte 27% Veneto 26% Basilicata 23% Emilia Romagna 20% Poiché l’acqua è un bene prezioso e determinante per la nostra esistenza, tutti dobbiamo evitare inutili sprechi . Ecco un decalogo per un uso saggio: 1. Usare il frangigetto (risparmia 6.000 litri l’anno). 2. Preferire la doccia al bagno in vasca . 3. Utilizzare il bicchiere d’acqua per lavarsi i denti (risparmio: 18 litri ). 4. Usare lavastoviglie e lavatrice solo a carico completo. 5. Tenere le verdure a mollo a lungo piuttosto che sotto l’acqua corrente(risparmio: 4.500 litri l’anno). 6. Non strainnaffiare le piante. 7. Innaffiare i giardini con metodo goccia a goccia . 8. Realizzare due circuiti idrici : acqua potabile e altro . 9. Riparare il rubinetto che gocciola (perde, in un anno,35.000 litri). 10. Utilizzare acqua di scarto delle verdure per innaffiare le piante. 8% USO AGRICOLO 22% USO DOMESTICO 70% USO INDUSTRIALE L’acqua è essenziale alla vita : tutti hanno diritto alla loro quota L’acqua connette ogni parte del pianeta attraverso il suo ciclo: l’uomo non deve danneggiarlo L’acqua deve essere conservata entro limiti ecologici ed equi L’acqua è soggetta ad esaurimento, se Usata in maniera non sostenibile Nel Commento generale delle Nazioni Unite Sono stati individuati i seguenti principi della DEMOCRAZIA DELL’ACQUA L’acqua deve essere gratuita per le esigenze di sostentamento. L’acqua non è sostituibile da altre risorse e prodotti L’acqua è un bene comune e non una merce Nessuno ha il diritto di sprecare o inquinare i sistemi di circolazione dell’ acqua L’acqua è un dono della Natura : va mantenuta pulita e usata in quantità adeguata alle nostre esigenze di sostentamento Garantire il diritto all’acqua significa garantire la pace nel pianeta. L’oro blu, come il petrolio ieri, è causa di violenti conflitti in: GHANA I poveri spendono il 50 % delle loro entrate per dissetarsi . CINA 10 milioni di persone costrette a sfollare per la costruzione della diga delle TRE GOLE Si è combattuto per le acque del Nilo ETIOPIA-EGITTO-SUDAN TURCHIA-SIRIA-IRAQ INDIA – PAKISTAN I progetti di sviluppo idrico e il controllo di sorgenti e bacini idrici sono motivi di conflitti. Combattono per le acque del Gange UNGHERIA -ROMANIA Si contendono le acque dello Szamos PALESTINA- GIORDANIAISRAELE Lottano per le acque del Giordano PER RIDURRE I CONFLITTI, L’ACQUA DEVE ESSERE CONSIDERATA COME RISORSA COMUNE E NON COME MERCE . AGENTI INQUINANTI EFFETTI DI DANNO DERIVABILI ALLA SALUTE UMANA Batteri – virus – protozoi elminti Numerose malattie infettive e parassitarie a prevalente ciclo di diffusione oro-fecale Metalli Effetti tossici e/o cancerogeni (piombo, mercurio, cadmio, arsenico, cromo, zinco, antimonio, nichel, selenio, cobalto, berillio) Nitrati Metaemoglobinemia Solventi organici alogenati Effetti tossici e/o cancerogeni Fluoruri Lesioni dentarie per eccesso e/o per difetto Iodio Gozzo Pesticidi Effetti tossici e/o cancerogeni Petrolio e fenoli Effetti tossici Sostanze radioattive Azione cancerogena e danni genetici Asbesto Azione cancerogena Albania E’ in via di approvazione il progetto di realizzazione di un acquedotto ITALIA-ALBANIA Libia Nel 2007 sarà ultimato un Acquedotto, lungo 4000 km, che trasporterà l’acqua fossile sepolta sotto al deserto fino alle città costiere . (Il progetto costerà 30 miliardi di dollari). India E’in costruzione , in collaborazione con la Banca Mondiale, la rete idrica più grande del mondo: si tratta di captare acqua da 14 diversi affluenti del Gange e del Bramaputra per immetterla nei corsi esausti di 17 fiumi delle zone aride del sud , sempre rispettando il Trattato del Gange , stipulato tra il Bangladesh e l’India nel 1996. Iraq Nuovi progetti per depurare acqua del Tigri e dell’Eufrate sono finanziati dalla Toscana. Il 2003, l’anno mondiale dell’acqua, ci porta a riflettere su un’alluvione di libri, articoli, documenti sull’acqua. AUTORE TITOLO Vito Teti Storia dell’acqua: mondi materiali e universi simbolici La civiltà dell’Ofanto Giuseppe Bonaviri Il fiume di pietra Leonardo Sciascia Le acque della Sicilia Idrisi Sollazzo per chi si diletta di girare il mondo Ignazio Silone Il fiume dei Fontamaresi (da Fontamara) Francesco Lanza Almanacco per il popolo siciliano G. Santagati Gli ammonimenti di un anno di grande siccità Eugenio Vitarelli La sete Salvatore Quasimodo La mia terra è sui fiumi stretta al mare Vandana Shiva Le guerre dell’acqua (in libreria dal 7 marzo 2004) Il tema dell’acqua ha fatto riflettere: filosofi, storici, letterari, antropologi, sociologi, scienziati, poeti, artisti. Geme la foresta E trema il fiore, Cariche di pianto traboccano Le sponde del fiume. Venite a riempire il cuore, Venite a spegnere la sete, Venite a rasserenare le pupille, Venite a placare l’animo. Mi sento confuso: non ricordo neanche il tempo della mia origine, né quante particelle hanno vagato nel mio alveo; so, però, che da alcuni decenni a questa parte avverto un malessere mai provato prima: sono acido, torbido, nauseabondo ho perso la purezza, la trasparenza e la genuinità di una volta. Questo sono io, uno dei tanti fiumi che hanno dato agli umani vita, risorse e sicurezza. Ora mi sento stanco e non ho più il conforto delle greggi belanti che, dopo essersi stancate e sfamate lungo i tratturi, sorseggiavano le mie acque che generosamente rinfrescavano le bionde lane e le bocche bavose per i prolungati belati lanciati agli agnelli nati da poco e traballanti e stanchi per il lungo viaggio iniziato dai monti verso il mare pugliese. L’uomo, allora amico, prelevava con sacralità le mie gocce per i suoi campi verdi e i rossi frutti che con parsimonia rendeva la terra come ricompensa di duri e sudati lavori. Sono stato testimone di innumerevoli episodi storici e di indefinibili emozioni, ma, da quando nel mio letto si depositano sostanze velenose, non ho memoria cronologica… Comunico con la tecnica del flusso di coscienza, come il pittore sulla riva sfodera colorate immagini sulla tela con trama di versi incantati. Ho lavato e lenito le ferite di guerrieri oschi, romani, sanniti, sostituendomi alle mani carezzevoli di mamme lontane. Ho rifiutato la vita di chi con imprudenza mi guadava nei punti in cui mostro tutta la mia forza distruttiva con sublime orgoglio. Ho ascoltato i discorsi silenziosi tra partigiani che, ritirandosi sui monti, si organizzavano per fronteggiare le forze naziste. Un autunno fangoso e, poi, un inverno nevoso, lungo e freddo rendevano spettrale lo scenario di un paesaggio visto per l’ultima volta da chi veniva da altri continenti a morire per la libertà altrui. Mentre arrossivo per il sangue dei feriti, seguivo con l’animo sospeso le bombe vibranti in aria, temendo ricadute fatali per il mio corpo. Con furia le mie acque, sotto il fuoco delle artiglierie e delle mitragliatrici poste sulle rive opposte, spazzavano via tutto, anche i ponti… Sono e resto un’arteria di vita tra le selve, le montagne e le vallate, elargendo sostentamento, pace, equilibrio, armonia ed entusiasmo agli uomini, nel passato, rispettosi delle mie leggi. Da circa mezzo secolo uno sbarramento ed un’immensa dilatazione del mio atavico corso hanno cancellato i miei connotati originari. Ora sono anche un lago in cui si pesca, a volte, purtroppo, anche con frode e d’estate si verificano frequenti prelievi per lo spegnimento degli incendi, scempi che si perpetuano a danno dei boschi e delle colline sbudellate per far posto a vie di scorrimento. Molto tempo fa le piante parlavano e cantavano, mentre gli uomini erano muti. Poi le cose si invertirono, gli uomini sbraitarono, inventarono la guerra, l’odio e le piante cantarono in silenzio insieme con i singhiozzi delle correnti e il cielo immobile con i suoi mille occhi malinconici a guardare alberi distrutti o incendiati, montagne di oggetti vari di plastica che ostacolano il mio corso perenne; eppure il futuro dell’uomo non è legato al petrolio, ma all’acqua, al verde, all’ossigeno. Meno male che mi portano un po’ di buonumore i giorni di sole: essi rischiarano le facce buie di gente triste, insegnano a volare in alto, a scoprire la vertigine dell’infinito per capire la limitatezza umana e, così, guardando le cose dall’alto, gli aspetti soffocanti della vita cambiano, gli ostacoli si abbassano Acqua Tutta intorno a noi Un po’ sporca Sto già male perché Non so mai Quale acqua bere Perché è di – ven – ta– ta sporca! Quando Hai un po’ di sete C’è sempre Un po’ d’acqua da bere Che strano Sapor che ha quest’acqua È meglio se la de – pu – riamo. Certo L’abbiam trascurata Ma ora Si è prosciugata Proviamo A ridarle l’igiene Proviamo tutti insieme. Ora Che ci abbiam provato Ed il mare Un bel po’ depurato Il fiore È quasi sbocciato Grazie a quel che abbiamo fatto. (2 volte) (2 volte) Ci piace tanto l’a – a - a – cqua Ci piace tanto l’a – a - a – cqua Cinque letterine che messe in fila Possan darti la vita. Ci piace tanto l’a – a - a – cqua Ci piace tanto l’a – a - a – cqua Che è intorno a noi Tu la bevi e poi Non mi dire che non la vuoi! ITIS “L. da Vinci” - Lanciano Regia: Ciccone Adele, Marzucca Alessio, Romagnoli Mirko e Svincolatore Stefano.