E’ Natale Cosa ne sappiamo? 1 2 Nazaret dal cielo 3 Nazaret è a circa 300 Mt. S.L.M. 4 5 La distanza tra Nazaret e Gerusalemme è di 102 KM in linea d’aria 6 7 Betlemme dal cielo 8 Gerusalemme dista da Betlemme 7,7 KM in linea d’aria. Gerusalemme è a circa 800 Mt. S.L.M. Betlemme è a circa 750 Mt. S.L.M. 9 10 Natività: San Giuseppe, Maria e i Re Magi con Gesù Bambino 11 Natale festività cristiana • Il Natale è la festività cristiana che celebra la nascita di Gesù, figlio della Vergine Maria. Cade il 25 dicembre (il 7 gennaio nelle Chiese orientali, per lo slittamento del calendario giuliano). 12 • Il termine italiano Natale deriva dal latino Natalis che significa "natalizio, relativo alla nascita". • Nel calendario romano il termine Natalis veniva impiegato per molte festività, come il Natalis Romae (21 aprile) che commemorava la nascita dell'Urbe, e il Dies Natalis Solis Invicti la festa dedicata al nascita del Sole, anch'essa il 25 dicembre, introdotta da Aureliano nel 273 d.C., soppiantata progressivamente durante il IV secolo dalla ricorrenza cristiana. Da allora in poi il natale ha cominciato a commemorare il Natale Christi. 13 Secondo il calendario liturgico cristiano è una solennità di livello pari all' Epifania, Ascensione e Pentecoste ed inferiore alla Pasqua (la festività più importante in assoluto) e certamente la più popolarmente sentita, soprattutto a partire dagli ultimi due secoli, da quando cioè è diventata la festa in cui ci si scambia i regali e più si sta insieme in famiglia. 14 Le precedenti celebrazioni non cristiane •Mitra •Saturnali solstizio Dai Persiani ai Celti, dagli Egiziani ai Greci, ai Germani (Yule) L'imperatore Aureliano nell'anno 273 (MXXVI a.U.c.) la istuituì per tutto l'impero decretandone la denominazione ufficiale di "Natalis Solis Invicti" e fissandone la data nell'ottavo giorno prima di capodanno (ante diem octavum Kalendas Ianuarias), ovvero il 25 dicembre. 15 Ipotesi sull'origine della data del Natale considerazioni simboliche interne al cristianesimo influsso di festività celebrate in altre religioni 16 Nascita di Gesù 17 La nascita di Gesù, ovvero la storia del Natale, è stata tramandata attraverso i secoli e si fonda principalmente sui Vangeli di Matteo e Luca. Il vangelo di Marco e quello secondo Giovanni non fanno menzione di una giovinezza di Gesù. 18 19 20 21 «In quei giorni uscì un editto di Cesare Augusto che ordinava il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirino era governatore della Siria. Tutti andavano a dare il loro nome, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe dalla Galilea, dalla città di Nazaret, salì nella Giudea, alla città di Davide, che si chiamava Betlemme, perché egli era della casa e della famiglia di Davide, per dare il suo nome con Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano là, giunse per lei il tempo di partorire e diede alla luce il suo figlio primogenito. Lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché per loro non c'era posto all'albergo.» (Luca 2,1-7) 22 «"Non temete, perché, ecco, vi annunzio una grande gioia, che sarà per tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato a voi un salvatore, che è il Messia, il Signore. Questo vi sia di segno: troverete un bambino avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia".» (Luca 2,10-12 23 ««Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama»» (Luca 2,14 24 I pastori e i Magi È solo il Vangelo di Matteo, invece, a raccontare dei Re Magi che visitarono Gesù nella mangiatoia e gli regalarono oro, incenso e mirra. Essi arrivarono alla mangiatoia seguendo una misteriosa stella che apparve in cielo e che indicò loro dove doveva nascere il Messia. 25 Riferimenti storici Nessuno dei vangeli cita né il giorno, né il mese, né l'anno in cui la nascita avvenne. L'innesto delle nuove credenze cristiane nel corpus del calendario e delle tradizioni popolari romane fissò la commemorazione della natività di Cristo nelle antiche feste invernali dedicate a Saturno, i Saturnali, forse perché erano feste che segnavano la fine di un tempo, ed anche perché caratteristica dei Saturnalia era la temporanea abolizione delle differenze sociali e l'inversione dei ruoli tra schiavi e padroni. Da una presumibilmente inesatta datazione della natività all'anno 753 dalla fondazione di Roma decorre in occidente, a partire dal VI secolo, la datazione della c.d. era cristiana. 26 Secondo il monaco Dionigi il Piccolo (VI secolo), Gesù nacque nell'anno 754 dalla fondazione di Roma; il calendario gregoriano, attualmente in uso in Italia e nei paesi occidentali, conta gli anni a partire da questa data. Tuttavia la maggioranza degli storici ritiene oggi che il calcolo di Dionigi fosse sbagliato e che Gesù sia nato alcuni anni prima, probabilmente tra il 7 e il 4 a.C.. 27 I Vangeli I Vangeli non specificano l'anno di nascita di Gesù, ma forniscono alcune informazioni dalle quali si può tentare di estrapolare una data: Erode il Grande imperatore Augusto Quirinio governatore della Siria (Luca 2,1-2). Tiberio (l'anno 28 o, secondo altri, il 26) 28 L’anno di nascita. Riferimento Erode Gesù nasce durante il regno di Erode (Matteo 2,1) Elisabetta rimane incinta durante i regno di Erode, 6 mesi dopo Maria rimane incinta.(Luca 1,5) Erode muore nel 4 a.c. Giovanni battista inizio a predicare nel 15° anno di Tiberio.(28 o26 a.c.) e in quel momento Gesù aveva circa 30 anni (Luca 3,1;3,23) 29 L’anno di nascita. Riferimento il censimento Quirino è governatore nel 6 d.c. dopo la deposizione di Archelao, figlio di Erode, bandendo un censimento.(Giuseppe Flavio) Augusto bandì un censimento nel 7 a.c., prima della morte di erode. (Tertulliano) 30 La stella di Betlemme cometa di Halley 12 a.C. allineamento planetario nova 7 e il 6 a.C. 5 a.C. 31 Giorno di nascita Sul giorno di nascita i Vangeli forniscono una sola indicazione chiara: Zaccaria ebbe la visione dell'arcangelo Gabriele mentre serviva nel Tempio di Gerusalemme durante il turno della classe sacerdotale di Abia, alla quale apparteneva (Luca 1,5;1,8). Gesù nacque circa 15 mesi dopo (sei mesi tra il concepimento di Giovanni e quello di Gesù (Luca 1,26) più nove mesi di gravidanza). 32 Zaccaria svolse il turno verso la fine di settembre ne deriverebbe per Gesù una data di nascita molto vicina a quella tradizionale del 25 dicembre. 33 Altri, però, osservano che la notte in cui nacque Gesù, vi erano dei pastori che custodivano il loro gregge all'aperto (Luca 2,18) 34 35 È improbabile che ciò avvenisse durante l'inverno, quando le temperature a Betlemme sono piuttosto basse. In base a questo ragionamento, Gesù sarebbe probabilmente nato in un periodo più caldo dell'anno. 36 L'interpretazione della presenza dei pastori (cfr. Lc 2,18) deve essere fatta correttamente 37 La festa della Dedicazione 38 Usi e costumi antichi e moderni La chiesa di Roma. La più antica fonte sulla celebrazione dle Natale è il calendario Filocaliano compilato nel 354 d.c. Sul finire del IV secolo la festività passò a Milano, per poi diffondersi nelle altre diocesi del nord: Torino, Ravenna, ecc. Nell’attuale ricorrenza in occidente si festeggia il Natale con lo scambio di doni (eredità dei sigillaria festeggiati il 20 dicembre), con dei banchetti( in eredità degli antichi saturnali romani che duravano dal 17 al 23 dicembre), si addobba l’albero di natale (introdotto da Lutero), si prepara il presepe (introdotto da S. Francesco d’Assisi). 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 La storia del Presepe 49 "Presepe", deriva dal latino praesepe (mangiatoia) . Laurentin scrive: “In occidente la tradizione del 25 dicembre è una antica tradizione cristiana e ritiene che Gesù era nato durante l’inverno” (per sostituire il sol invictus del solstizio di inverno). La basilica di S. Maria Maggiore, eretta a Roma per volontà del Papa Liberio a ricordo della istituzione del Natale, prese il titolo di S. Maria ad Praesepe, poiché in essa vennero portate le reliquie della culla di Gesù. In quella basilica nacque la consuetudine di celebrare la messa di mezza notte, ripresa da una analoga tradizione a Betlemme. 50 A cominciare dal II secolo, cominciò nei rozzi dipinti eseguiti dai cristiani nelle catacombe, l’immagine della Madonna con il Bambino e poi quella di S. Giuseppe In seguito comparvero nei dipinti anche l’asino e il bue. Di essi si parla nel Protovangelo di Giacomo e furono aggiunti dallo scrittore cristiano Origene, interprete delle profezie di Isaia 1,3 e di Abacuc 3,2. La scena della nascita del Signore si arricchì ulteriormente con la presenza dei Magi, Melchiorre e Baldassarre 51 52 Nel secolo V un decreto papale, sostenuto da Papa Leone Magno in una sua omelia, fissò definitivamente a 3 il numero dei Magi La presenza di Giuseppe, lo sposo di Maria, s’impose soltanto nel secolo VI, sino allora era stata saltuaria. Dal secolo VIII la nascita e la resurrezione del Signore, furono il tema di sacre rappresentazioni in costume tratte dai vangeli, passate dalle chiese alle piazze, sino coinvolgere intere città 53 Nell’anno 1207 Papa, Innocenzo III, proibì le rappresentazioni Il 29 Novembre dell’anno 1223, Francesco, pieno di gioia si recò a Greccio, in provincia di Rieti, con il suo amico e inseparabile compagno di viaggio, frate Leone. Aveva un grandissimo desiderio in cuore che cullava da tempo, desiderava ardentemente vedere “con gli occhi della carne” (FF 468), la povertà del Figlio di Dio divenuto bambino. Il Papa Innocenzo III aveva proibito 16 anni prima, a motivo di alcuni abusi e degenerazioni, qualsiasi rappresentazione sacra, ma Francesco aveva chiesto al successore Onorio III una dispensa particolare da questo divieto e l’aveva felicemente ottenuta. 54 "Gesù, La luce del mondo" di William Holman Hunt (1827-1910). Olio su tela, Oxford, Keble College 55 Il primo presepe con personaggi a tutto tondo risalirebbe quindi al 1283, e fu opera di Arnolfo di Cambio che scolpì otto statuette in legno rappresentanti i personaggi della Natività ed i Magi. Tale presepe si trova ancora nella basilica romana di S. Maria Maggiore. Da allora e fino alla metà del 1400 gli artisti modellano statue di legno o terracotta che sistemano davanti a un fondale pitturato riproducente un paesaggio che fa da sfondo alla scena della Natività; 56 Culla di tale attività artistica fu la Toscana ma ben presto il presepe si diffuse nel regno di Napoli ad opera di Carlo III di Borbone e nel resto degli Stati italiani. Nel '600 e '700 gli artisti napoletani danno alla sacra rappresentazione un'impronta naturalistica inserendo la Natività nel paesaggio campano ricostruito in scorci di vita che vedono personaggi della nobiltà, della borghesia e del popolo rappresentati nelle loro occupazioni giornaliere o nei momenti di svago: nelle taverne a banchettare o impegnati in balli e serenate. 57