Scuola per Operatori
di Pastorale Familiare
Diocesi di Como
IV edizione 2011-13
II Anno, I fine
settimana
Muggiò
23 e 24 febbraio 2013
La coppia
Stili e atteggiamenti facilitanti
l’accompagnamento
Il percorso di oggi
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Premessa
La coppia
L’incontro di gruppo
Esercitazione
Premesse
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Accompagnare
Accompagnare
Accompagnare
Accompagnare
Accompagnare
è cosa del cuore
è occasione di crescita
è un servizio
non è guidare
non è curare
Quattro istanze per una relazione di
coppia costruttiva
1. Impegno: lavorare insieme al processo di
cambiamento della relazione affinché si
sviluppi continuamente
2. Comunicazione: condividere qualsiasi
sentimento persistente e fare ricorso a tutte
le proprie capacità per cogliere i pensieri e i
sentimenti condivisi dell’altro
3. Divenire due sé distinti: include la
scoperta di sé, lo sperimentare valori propri
e l’incoraggiamento reciproco per la crescita
di entrambi
4. Dissoluzione dei ruoli: consiste nella
libertà di vivere secondo le proprie scelte,
piuttosto che secondo le aspettative, i
desideri, le regole e i ruoli che gli altri ci
impongono
Incontrare le coppie
L’incontro con altre coppie diviene
inevitabilmente un’occasione di confronto.
Da un confronto si può uscire vincitore o
perdente.
È un confronto vincente quello in cui ci si
confronta per riconoscersi, per accettarsi, per
costruire insieme qualcosa di interessante.
È perdente quello che fa emergere
competizione, sopraffazione, giudizio.
Questione di stile
Lo stile della coppia può essere sostanzialmente
di due tipi:
Giudicante
Accogliente
Per “giudicante”
Si intende quel modo di rapportarsi in cui
prevale una dinamica di potere sull’altro, di
potere di giudizio più o meno espresso, più o
meno intenzionale, più o meno a fin di bene sui
pensieri dell’altro, sui suoi stati emotivi, sui suoi
comportamenti.
Come se per potersi rapportare con l’altro si
avesse bisogno di possederlo, di etichettarlo, di
inquadrarlo, di farlo proprio, di farlo entrare nei
propri schemi.
Si accetta l’altro soltanto attraverso l’idea che ci
si fa di lui.
Per “accogliente”
Si intende quel rapportarsi disarmato in cui è
assente una dinamica di potere sull’altro.
Nel rapporto con l’altro non prevale la
tendenza all’etichettatura costante del suo
pensare, del suo sentire, del suo esistere, ma
l’accettazione positiva, sorpresa e
incondizionata del valore del suo essere
persona unica, irripetibile e dinamica
Ingredienti
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L’autenticità
La curiosità
La comprensione empatica
L’accettazione positiva e incondizionata
La congruenza
La facilitazione attiva del dialogo
La capacità di lasciar andare
La comunicazione non verbale
L’autenticità
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essere realmente interessati all’altro
realmente disponibili ad ascoltare
genuinamente aperti
fiduciosi nell’impostare l’incontro
La curiosità
• La curiosità per la storia della coppia,
l’interesse, il rispetto e l’attenzione che
potete mostrare possono indurre i due
soggetti a vedere se stessi e la loro
relazione da una nuova prospettiva.
La comprensione empatica
• provare a mettersi nei panni dell’altro
• cogliere quanto dice l’altro e come lo vive
• facilitare la comunicazione emotiva in momenti
di forte crisi; lasciare da parte lo stile
provocatorio e aggressivo
• la capacità di capire ciascuno dei due, senza
creare alleanze specifiche
Accettazione positiva e
incondizionata
L’accettazione positiva e incondizionata viene
raggiunta attraverso l’assenza di condizioni
nell’accettare l’altro, accogliendolo così com’è senza pregiudizi di sorta - indipendentemente
da come si presenta, da cosa e come si
esprime.
Accettare una persona senza condizioni
significa riconoscerle valore e dignità in quanto
individuo unico e irripetibile.
La congruenza
Significa l’essere coerenti, ossia la capacità di
esplicitare consapevolmente ciò che si sente, senza
distorsioni. Essere congruenti, quindi, significa essere
pienamente e liberamente se stessi, mantenendo un
contatto fedele e onesto con sé, con le proprie
emozioni e sentimenti.
Strettamente collegata alla congruenza è la
trasparenza perché essa consente di esprimerne e
manifestare ad altri il proprio sentire.
Manifestare ad altri la propria congruenza significa
essere trasparenti.
La facilitazione attiva del dialogo
• Saper ascoltare
• Sospendere decisioni definitive in modo che
ogni possibilità possa essere discussa
tranquillamente
• Non vedere i problemi secondo la
prospettiva di chi ha torto e di chi ha ragione
• Fornire uno spazio di fiducia in cui si
possano esprimere emozioni forti, senza che
si trasformino in posizioni rigide di giudizio
La capacità di lasciar andare
• Essere attenti a facilitare quella
specifica coppia a trovare le proprie
risposte al suo problema.
• Guardarsi dalla “conoscenza aprioristica”
di ciò che una coppia dovrebbe o non
dovrebbe fare e dal fornire consigli o
soluzioni.
Comunicazione non verbale
Prestare attenzione ai gesti, alla postura, al
sistema paralinguistico ossia da quelle
emissioni sonore importanti nella relazione,
come il tono della voce, sussurri, sbadigli,
sussulti, risatine.
Tra gli aspetti non verbali della comunicazione,
non va sottovalutata l’importanza di mantenere
il contatto visivo con le persone.
Esercitazione
Coppia in difficoltà
L’incontro di gruppo
Prima tappa
L’accoglienza e la
focalizzazione
Ascoltarsi
• L’auto osservazione è la base
dell’ascolto
• Chi non osserva e non conosce se
stesso non potrà accogliere e ascoltare
gli altri.
• Non date mai per scontato di
conoscervi e di sapere di voi tutto
quanto c’è da sapere.
Utilità
Nella gestione di un gruppo l’auto
osservazione ci permette di prevedere:
le nostre reazioni emotive
nostri particolari coinvolgimenti
l’attivazione dei nostri meccanismi di
difesa
Per evitare certi rischi
Solo se ci siamo allenati a osservare e
accogliere noi stessi, con le nostre debolezze
e i nostri punti di forza, potremo sapere:
in quali situazioni è più facile sentirci a
disagio, esposti, inadeguati
in quali situazioni rischiamo di dare per
scontati elementi e passaggi
quando tendiamo a dirigere il discorso, ad
avere fretta o a propinare consigli
Seconda tappa
Ascoltare:
l’osservazione dell’altro
Un presupposto fondamentale
Per accogliere l’altro devo
riconoscerlo come persona, come
un soggetto unico e irripetibile,
come un universo con cui entrare
in relazione costruttiva
Ingredienti
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L’autenticità
La curiosità
La comprensione empatica
Accettazione positiva e incondizionata
La congruenza
La facilitazione attiva del dialogo
La capacità di lasciar andare
La comunicazione non verbale
Terza tappa
Preparare l’incontro
Prepararsi all’incontro
Il luogo del gruppo
Il tempo del gruppo
I partecipanti al gruppo:
numero di partecipanti
livello socio culturale, età, sesso
aspettative
Il conduttore
• ha il dovere di rispettare i presenti e i tempi
di lavoro
• deve essere multiparziale, offrendo a
ognuno le medesime opportunità
• deve proteggere i deboli evitando l’emergere
di ruoli negativi, capri espiatori o vittime
• Non commentare, far finta di non aver
notato un comportamento non appropriato
al contesto del gruppo può inviate un
metamessaggio di permesso
Come cominciare
• Salutare i partecipanti, dare il benvenuto e
augurare buon lavoro
• Presentarsi e presentare il programma
• Consentire a ogni partecipante di
presentarsi, di dichiarare le proprie
aspettative
• Durante la presentazione instaurare un
rapporto con ognuno, porgendo a ciascuno
una domanda, un commento, una
riformulazione, una battuta
• Concordare delle regole, concedere e
chiedere dei permessi
La gestione di momenti particolari
La capacità di cogliere e di utilizzare le
emozioni è una delle qualità essenziali per chi
lavora con i gruppi.
Spetta al conduttore valutare cosa può
esplorare o nascondere, approfondire o
lasciare correre, tacere o rendere dicibile.
Deve sapere fino a che punto può indagare,
sapendo dove fermarsi e rispettare la soglia di
sopportazione del singolo partecipante o del
gruppo.
Come gestire le emozioni
• Identificare l’emozione presente in aula
• Riconoscere le sue componenti
• Individuare al sua funzione e la sua
appropriatezza
• Se le sue componenti sono sproporzionate
alla situazione e se la sua funzione non è
appropriata proporre al gruppo l’emozione
più pertinente e funzionale.
Come gestire il conflitto
• Evitare di stimolare il conflitto tramite il
rispetto delle regole di cooperazione e di
cortesia
• Mantenere alta la considerazione di chi ha
parlato anche se ha contestato il conduttore.
Cercare le sue intenzioni positive, i suoi
bisogni celati e il grado di condivisione da
parte degli altri componenti del gruppo
E ancora…
• Se sorge un conflitto su un tema marginale o
non pertinente, lasciarlo cadere
• Se sorge un conflitto su un tema importante
individuare gli errori logici presenti nel
ragionamento, le emozioni limitanti e
recuperare la ragione e le emozioni
pertinenti.
Esercitazione
Gruppo famiglia
Grazie!
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AnnalisaGibotti_La