Pachamama
Poesie di Diego Manca
… questa piccola composizione poetica
è dedicata alla Terra, a Pachamama, alla Vita, alla Bellezza,
a Te, poiché, come dicono gli Indiani d’America
la Terra è “Buona Medicina” e aiuta a guarire!
Diego
La canzone
I’m alive
è cantata da Celine Dion
Nel mezzo
della Tempesta
della Vita
un Lampo
penetra
la mia Oscurità
e la illumina.
D'Amore.
IL MIO SENTIERO
Il mio sentiero è fatto di Bellezza
e quando lo percorro passo passo
mi sento come nella fanciullezza,
quando per le campagne andavo a spasso,
senza brutti pensieri, né tristezza
e, anche se facevo un po’ il gradasso,
gustavo sin da allora la dolcezza
di adorare un uccello, un fiore, un sasso.
Inspiro ad ogni passo i suoi profumi
e poi espiro a fondo la mia gioia,
affinché, come spesso fanno i fiumi,
travolga e spazzi via tutta la noia,
la depressione e tutti i sudiciumi
che cuore, mente e corpo ci impastoia.
A U R O R A
L'aria fresca dell'Aurora
mi ha svegliato da un gran sonno,
io so ben di amare ancora
la Natura e il suo Buongiorno.
Quanti sogni ed illusioni
in quei lunghi e oscuri anni.
Non avevo più visioni
ma soltanto dei malanni.
Ora Lei mi ha regalato
le canzoni degli uccelli,
il profumo mi ha donato
dei suoi fiori, tutti belli.
E l'immagine di un Mondo
che si muove e vive e pulsa
ed un fuoco dal profondo
che alimenta la mia Musa.
Ma la cosa più stupenda
che ho scoperto grazie a Lei
è l'immagine di un uomo
molto simile agli Dei.
Su cuccuru ‘e su monte
tottu ammantadu ‘e nues
bio a s’albeschidolza
Allargu in s’orizonte
bio albeghes e boes
paschinne in sa cussolza.
La vetta del monte
ammantato di nubi
vedo all’alba.
Lontano all’orizzonte
vedo pecore e buoi
che pascolano nei prati.
Marina…
Tu sei colei che dona
la Gioia e lo Splendore
agli uomini e alle cose
e a tutto il mondo intero.
Il tuo nome ricorda
prati pieni di fiori,
cascate d'acqua pura,
farfalle colorate.
Senza di te la Terra
sarebbe triste e grigia,
ma tu ci dai la Luce
che riempie il cuor di gioia.
Prosperità tu doni
agli Uomini e alle Donne,
le Piante e gli Animali
aman la tua presenza.
Sei amica della Musa
che ispira la Poesia
e il tuo nome è Simbolo
d'Amore e di Bellezza.
Con te non c’è tristezza,
ma Vita, Vita, Vita!
DOPO IL RACCOLTO
Campi di grano
dopo il raccolto,
arsi dal sole
sembrano spenti.
A poco a poco
spunta una pianta,
poi fili d'erba,
cardi e cicorie.
Campi di grano
Striscia il vilucchio
tra le alte stoppie,
copre la Terra
di fiori bianchi.
Sulle corolle
protese al sole
farfalle bianche
e calabroni
succhian l'essenza
di quei bei fiori.
PENETRAZIONE
Entrano
dolorosi
i primi raggi
di sole
nella carne
dffamata
di luce
SUONI
Il suono della Vita
è un cinguettio,
è l'alito del Vento
a Primavera,
il frullio di un Uccello
quando è sera,
è la canzone
che ho cantato io.
ARCOBALENO
Sono un uomo di colore.
Vado via per la mia strada
incontrando altre persone
di colori differenti,
tavolozze colorate
di bellezze variopinte:
Bianche, Nere, Rosse e Gialle,
hanno tutte dei begli occhi,
belle mani, bei capelli,
sono tutte mie sorelle,
sono tutti miei fratelli;
questi fiori della Terra,
questa Terra colorata
che ci fà sentire vivi,
per vedere ogni colore,
per sentire ogni sapore,
per udire dei bei suoni
percepire i suoi profumi
e gustare cose buone.
Quanto stupido è il razzista
che si perde tutto questo.
E' convinto, l'imbecille,
che la pelle sua è migliore
di una pelle di africano,
di cinese o filippino,
di un terrone o polentone,
mentre tutti sanno bene
che il cervello di un razzista
ha bisogno di una cura
della Terra sua maestra,
che gli insegni con i sassi,
con le piante e gli animali,
quanto belli son gli umani
di colore
Arcobaleno
ALBA DI LUNA
Canti di Grilli
riempiono la Notte.
Un Cane abbaia
giù nella vallata.
La Luna piena
sorge
misteriosa
sopra alla Terra
fresca e profumata.
Tra i rami della Noce
la intravedo
con un alone bianco
tutt'intorno,
le foglie le incorniciano
il bel volto,
che brilla
opalescente
tra le Stelle.
IMPARERO’ DALLE FARFALLE
Col pugnale affilato
della mente
ho reciso
i legami
che imprigionavano
il mio spirito.
Come astronauta
nello spazio
senza gravità
muovo
i primi passi,
goffamente.
Imparerò
dalle farfalle
a muovermi
con eleganza
in un mondo
più leggero.
Siediti
quì
accanto
alla mia
Anima.
Su mare in su ierru
cun s’entu ‘e maestrale
a bortas faghet dannos,
ma paret un inferru
sa vida tottu uguale
chena entu e affannos.
Il mare in inverno
col vento di maestrale
a volte fa dei danni,
ma sembrerà un inferno
la vita tutta uguale
senza vento né affanni.
CHI SAPRA' MAI
Ci saprà mai
fra cento o mille anni
delle ansie,
dei tormenti,
dei dolori,
delle gioie sublimi
e degli amori
avuti in questa vita
sulla Terra?
Solo la mia Poesia
rimarrà viva,
quando il mio corpo
ridiventato Terra
sarà di fiori ed erba
il nutrimento.
CANTO D’AMORE
Migliaia di milioni,
miliardi di anni luce,
è vecchia quella parte
che spesso tace in noi.
E’ come un canto antico
cantato dalla Dea
creatrice della Luna,
del Sole e dei Pianeti,
un canto appassionato
che unisce tutti quanti:
le Piante, gli Animali,
le Stelle e anche gli Umani
e fa vibrare il cuore
a un tipo come me,
che nato nel momento
del grande Big-Bang,
s'innamorò del Suono
che fece l'Universo
e sin da allora vive
con Passione la Vita .
TERRE SELVAGGE
Amo vagare
in terre selvagge
e inesplorate,
camminare
sui sentieri mai battuti,
della mia esistenza.
Davanti a me
spazi sconfinati,
dove talvolta
mi perdo
esplorando
le strade nascoste
della vita,
cercando la mia Via,
che vivo
e scopro ogni giorno
e non quella che altri
han scritto per me.
Non ho paura:
sono affascinato
dal cammino di Bellezza
che segna
il percorso della vita.
La sete di sapere,
di sondare l’ignoto
battendo strade
mai percorse,
mi spinge ad andare
e mi permette
di prendere coscienza
degli errori commessi
nel tragitto.
Le vie percorse
in quei luoghi
incontaminati,
han tutte un cuore
e nel percorrerle
la mia anima
trabocca
di gioia.
Ho imparato
a procedere da solo,
ho imparato
a sorridere,
a piangere,
ad ascoltare,
ad amare.
Preferisco la solitudine,
ma l’amore
scompiglia spesso
i nostri piani,
guidandoci
verso piste
non ancora battute.
Con te vicino
esplorerò
altre terre,
altri mondi.
altre vie,
altre opportunità.
Da vecchio,
guardando indietro,
non voglio avere negli occhi
la nostalgia
di strade mai percorse.
SERA
Seduto fuori
all'ora del Tramonto
ascolto i suoni dolci
della Sera:
voci lontane,
uccelli,
e una cicala
che canta ancora
la sua tiritera.
Poi all'improvviso
un verso di civetta
e gli uccellini tacciono,
di colpo.
Il Vento
che fà fremere
le canne
introduce la Notte.
Soavemente.
TRUCCHI DELLA VITA
Quando tutto precipita, rallento
la rapida andatura della vita,
della mascella la tensione allento
così l'anima mia è più addolcita.
La sensazione di affaticamento,
che tanto mi opprimeva, è ormai sparita,
non mi preoccupo più, non mi tormento:
tutta la mia espressione è ingentilita.
Da quando ho scelto questo atteggiamento
la mia esistenza s’è molto arricchita;
provo dentro di me un dolce fermento,
un vigore, una forza mai sentita,
che fa sgorgare tutto il mio talento:
questo è uno dei trucchi della Vita.
SOLITUDINE
Il silenzio mi manca.
Ho nostalgia del pigro
scorrer di grandi acque,
del silenzio dei fiumi
che fluiscon quieti
in sterminate, vuote,
desertiche distese.
I piccoli torrenti
fanno troppo rumore.
Amo vagare all’alba
smarrito in una nebbia
ovattata e tranquilla,
celato anche al mio Dio.
La pace che ho intorno,
è viva, pulsa, palpita:
naufrago in un immenso
oceano di gioia,
calma e serenità.
Son finalmente solo:
né dolore, né angoscia
sfioran l’anima mia;
solitudine amica
con te son stato sempre,
in buona compagnia;
beata solitudine,
dico con San Francesco,
sola beatitudine.
Stamane ho udito all’alba
solo il soffio del vento
era calmo, era lento;
muoveva a malapena
una piuma d’uccello
caduta sul selciato
accanto alla mia casa.
L’ALBERO E’ SAGGIO
Il vivere proteso verso il cielo
aiuta l’albero a percepire Dio,
quell’Essere che cerchiamo con zelo
lui non lo cerca, no, lui è senza io.
Ha radici profonde nella Terra,
che lo nutre, gli da forza e conforto,
non conosce né l’odio né la guerra,
quando sembra sia morto è già risorto.
Dona i suoi semi al vento, i frutti a tutti,
tra i suoi rami gli uccelli fanno il nido,
le foglie e la corteccia offre ai cerbiatti.
Le mie preghiere spesso io gli affido:
sul suo tronco sono raffigurati
i nostri cuori trafitti da Cupido.
Me ne sto tutto solo in riva al mare
della mia isola a inizio primavera;
in lontananza vedo spumeggiare
il mare che promette una bufera.
Ora l'animo mio voglio calmare
e vado a passeggiar nella brughiera.
Con i profumi della primavera
starò con Dea Natura fino a sera.
senza fine…
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