GIARDINI DI BOBOLI Palazzo Pitti: Firenze, Italia 1º parte. Con click L'asse principale, centrato sulla facciata posteriore del palazzo, sale sul colle di Boboli, attraverso un profondo anfiteatro a forma di ferro di cavallo. L‘anfiteatro segna il punto dove la collina di Boboli venne scavata per prelevare la pietraforte usata per costruire Palzzo Pitti, e l'idea di sistemarlo in una grande spazio che in pianta disegna la forma di una campana, risale al Tribolo, che però molto probabilmente aveva concepito questa zona come architettura verde divisa da boschetti sempreverdi. Più in alto, oltre l'anfiteatro, si incontra il bacino del Nettuno, attraverso una doppia rampa ornata da tre statue di epoca romana: Il bacino del Nettuno fu creato nel 1777-1778 al posto di un vivaio. Qui vengono raccolte le acque che irrigano tutto il giardino Al centro del bacino si erge la Fontana del Nettuno Il Giardino del Cavaliere, uno dei giardini recintati di Boboli, che si trova esattamente sopra un bastione facente parte delle fortificazioni realizzate da Michelangelo nel 1529. In architettura militare cavaliere veniva detta una struttura edificata al di sopra (appunto, a cavallo) di un bastione e da questo deriva il nome del giardino. La Kaffeehaus del giardino di Boboli è un padiglione, all'interno del giardino, costruito dal 1776 circa, per ordine di Pietro Leopoldo, che vi si recava con la sua corte a prendervi il caffè, secondo una moda recente. Il prato di Ganimede Davanti alla Kaffeehaus si trova il prato digradante con al centro la Fontana di Ganimede, del XVII secolo (oggi è presente un calco). Nel Giardino di Madama si trova la Grotticina della Madama o delle Capre, costruita da Davide Fortini su progetto del Tribolo. Decorata con spugne, stalattiti e una vasca marmorea sormontata da quattro statue di capre che un tempo buttavano acqua. L'Orto di Giove Poco più in basso segue l'Orto di Giove, dalla statua di Giove seduto, di Baccio Bandinelli (1556), mentre vicino a questo giardino si trovano le due grandi statue dei Prigionieri daci, sculture antiche del II secolo. La Fontana del Bacchino, è un’esemplo dello stile grottesco tanto in voga nei giardini del periodo tra Cinque e Seicento. È infatti costituita dalla figura dell'obeso nano Morgante, il più popolare dei nani di corte di Cosimo I. La statua è oggi sostituita da una copia. Su questo lato del muro di cinta passa il Corridoio Vasariano. La Grotta Grande, o del Buontalenti, è uno degli elementi più pregevoli del parco. É una delle architetture più bizzarre e sorprendenti di Firenze. Il Prato dell'Uccellare: Questo ampio prato è circondato da lecci e cipressi secolari e segna il confine con la parte occidentale del giardino. Al centro è decorato da una colonna spezzata, mentre su un lato vi si trova una delle poche opere contemporanee del giardino: una monumentale testa bronzea di Igor Mitoraj. Il Prato del Pegaso : Questa zona deve il suo nome alla scultura marmorea di Pegaso,, usata come simbolo dalla Regione Toscana. Vi si trovano altre statue ed una grande vasca di granito grigio. I grandi alberi che vi si ergono isolati e asimmetrici ricordano il gusto del giardino all’inglese. Si è finita la prima parte del Giardino di Boboli, Palazzo Pitti, Firenze. Contenido extraído de la Web