Le Reti Sismiche RETI SISMICHE Perché è importante una rete sismica? • Localizzazione dei terremoti. È importante la distribuzione delle stazioni sismiche che fanno parte di una rete al fine di ottimizzare la risoluzione dei parametri ipocentrali di un terremoto • Attività di monitoraggio e sorveglianza anche in area vulcanica • Controllo di aree tettoniche, migliorando la conoscenza delle strutture a partire dallo studio di eventi sismici • Identificazione di attività esplosiva (esplosioni nucleari, attività di frodo, etc.) RETI SISMICHE www.iris.washington.edu/about/GSN/index.htm RETI SISMICHE http://mednet.ingv.it RETI SISMICHE www.ingv.it RETI SISMICHE http://eduseis.na.infn.it RETI SISMICHE La rete sismica dell’Osservatorio Vesuviano ASO DMP BAC SOB ASE STH SFT SGG PE9 ANN MSC POZ TAB NIS TR9 NL9 POZ NL9 OVO OC9 MSS OTV AN9 OC9 CAI TDG SOR TRZ TRC EPB FO9 MT9 www.ov.ingv.it RETI SISMICHE Rete sismica temporanea ai Campi Flegrei (1982-84) RETI SISMICHE Rete irpina (in fase di realizzazione) RETI SISMICHE Rete irpina (in fase di realizzazione) RETI SISMICHE Una rete digitale rispetto a una rete analogica presenta: una dinamica migliore una riproduzione fedele del segnale acquisito componentistica modulare consente un rapido trattamento del segnale acquisito costi molto più elevati maggiore complessità d’uso minore affidabilità e robustezza RETI SISMICHE Il sistema di monitoraggio sismologico è di solito basato sulla trasmissione radio o via linea telefonica dei segnali sismici modulati in frequenza. La catena strumentale a una stazione remota analogica è costituita da: Sismometro Amplificatore Modulatore in frequenza Trasmissione del segnale (via radio UHF con antenne direttive o linea telefonica) RETI SISMICHE La catena strumentale a una stazione analogica ricevente è costituita da: ricezione del segnale (via radio UHF con antenne direttive o telefonica) demodulatore in frequenza visualizzazione continua su monitor acquisizione su computer stampa per le analisi di routine linea RETI SISMICHE Modulatori e demodulatori I segnali sismici sono caratterizzati da frequenze relativamente basse ed è quindi impossibile trasmetterli via radio o linea telefonica; è inoltre impossibile trasmettere più segnali contemporaneamente. Il segnale sismico di interesse viene miscelato su una portante di frequenza nota (dell’ordine dei kHz). L’ampiezza del segnale si trasforma in variazioni di frequenza intorno alla portante entro un range di valori consentiti legato alla portante e al contenuto in frequenza del segnale. Il demodulatore rimuove la portante consentendo di recuperare il segnale originario. RETI SISMICHE L’alimentazione delle stazioni remote è, ove ciò è possibile, assicurata da collegamento alla rete elettrica. In alternativa, vengono utilizzati dei pannelli solari. Per quanto riguarda la trasmissione via radio, se le postazioni non sono direttamente a vista del centro di acquisizione, si impiegano ponti radio presso i quali possono essere miscelati i segnali provenienti da più stazioni. RETI SISMICHE Installazione del sismometro L’accoppiamento del sismometro con il substrato è uno dei punti più critici nell’istallazione di una stazione sismica. RETI SISMICHE Tali procedure migliorano il rapporto segnale/rumore RETI SISMICHE Una stazione sismica istallata RETI SISMICHE Particolare del rack contenente gli apparati di ricezione RETI SISMICHE RETI SISMICHE Individuazione di un evento sismico sulla rete OV L’individuazione del segnale utile avviene “a vista” a cura dell’operatore nella sala di acquisizione. Per eventi telesismici è previsto l’ausilio della consultazione di cataloghi sismici mondiali Alla rete sismica dell’Osservatorio Vesuviano sono registrati circa 3500 eventi all’anno di cui circa il 60% di origine vesuviana. Le operazioni eseguite di routine consistono • nella localizzazione dell’evento sismico • nel calcolo della magnitudo e del meccanismo focale • nell’archiviazione del dato RETI SISMICHE La sala di acquisizione all’Osservatorio Vesuviano RETI SISMICHE Individuazione di un evento sismico sulla rete EduSeis 1. Interrogazione dei cataloghi (mondiali, nazionali e locali) 2. Confronto con una funzione di soglia (magnitudo in funzione dalla distanza dell’evento) 3. Determinazione della finestra temporale da selezionare in base alla magnitudo e alla distanza dell’evento 4. Recupero dei dati via linea telefonica/ethernet 5. Archiviazione CATALOGHI SISMICI http://eduseis.na.infn.it CATALOGHI SISMICI http://eduseis.na.infn.it CATALOGHI SISMICI http://eduseis.na.infn.it CATALOGHI SISMICI http://eduseis.na.infn.it CATALOGHI SISMICI http://wwwneic.cr.usgs.gov CATALOGHI SISMICI http://wwwneic.cr.usgs.gov CATALOGHI SISMICI http://wwwneic.cr.usgs.gov CATALOGHI SISMICI http://wwwneic.cr.usgs.gov CATALOGHI SISMICI http://wwwneic.cr.usgs.gov CATALOGHI SISMICI http://wwwneic.cr.usgs.gov CATALOGHI SISMICI www.ov.ingv.it CATALOGHI SISMICI www.ov.ingv.it