Volume tre di tre Avanza con un clic La personalità satvica In verità si tratta proprio di questo: dell'allestimento o piuttosto della rivelazione della personalità superiore. La sua scoperta è il suo aggiornamento danno un tale respiro che si può parlare di vera e propria rinascita, simile a quella che sopraggiunge dopo una morte clinica. Con l'avvento di questa personalità superiore che si può chiamare satvica, il Nous entra in gioco, si manifesta e tutti i parametri della vita si ridefiniscono armoniosamente. Allora lo Spirito Santo, o lo sguardo di Shiva, si esprimono nel loro aspetto ricostruttivo. Le cellule e gli organi un tempo sofferenti sono rigenerati, le paure divoranti vengono pacificate, poi si sperimenta una fluidità senza nome nella condivisione e nel dono d'Amore. E anche la contagiosa dolcezza del profumo di compassione, infine la percezione, più viva e concreta che mai, dell'effervescenza di Dio in se stessi. Si comprende quindi con gioia ineffabile che, nel braciere della fusione, in noi è entrata in ebollizione un'acqua che poi, cambiando di piano vibrazionale, è diventata vapore divino, e che lo zucchero di un nuovo modo di essere si rivela in tutta la sua bellezza. La quintessenza di un'altra vita sale in noi... è la quinta forza che scaturisce dal Quattro, il vertice di una piramide d'insospettata bellezza, e anche il centro di una croce, la sua Rosa. Lì inizia la sperimentazione di uno stato di pre-realizzazione. Invece di perdere la propria identità, l'anima riscopre il suo significato profondo. Attraverso una maggiore comprensione di ciò che lei è, vive intensamente il ritrovarsi con se stessa. Ha "toccato con mano" la sua vera identità e coglie finalmente il reale senso del Servizio. Quindi sa di essere nell'intimo parte integrante della Natura divina, dalla pianta dei piedi fino alle sue vette ancora inesplorate. La carne dell'anima Qui vi devo parlare di ciò che noi, i Servitori degli Angeli del Signore, chiamiamo senza esitare la carne dell'anima. Si tratta di una nozione fondamentale. Comprenderla male equivarrebbe a penetrare solo parzialmente il significato di questa via. Agli occhi di molti nel vostro mondo, infatti, la carne e quasi inevitabilmente associata a una certa trivialità e quindi a una barriera che impedisce di accedere allo spirito. Il corpo fisico è presentato come il pericolo, nella misura in cui sarebbe il luogo in cui si vive una sessualità necessariamente densificante. Ma, in verità, ditemi: che cosa può appesantire un'espressione detta Vita se non, prima di tutto, l'idea e la polarizzazione energetica che le attribuiamo? Tutto ciò che è legato al mondo corporeo, in primo luogo al sesso, diviene così oggetto di un terribile controsenso che si perpetua nei millenni e di cui soffrite in modo incredibile. Pochi fra voi riescono a comprendere che tutti i livelli di manifestazione della Vita, quindi di Dio, sono dotati di un involucro abitato da una forza ascensionale, quella detta Kundalini. È solo l'orientamento della coscienza a far sì che questo involucro e il suo fuoco sacro si comportino in modo strisciante o che, al contrario, si elevino all'infinito. Così, l'anima e lo spirito hanno un corpo, cioè una o più forme di espressione attraverso cui lasciano "trasudare" la Presenza divina. Un corpo di qualunque tipo, denso o sottile, e sempre la traduzione di un livello di coscienza. Che sia palpabile o no, che sia soggetto a una certa stabilità o che si trasformi come una luce o un suono, è prima di tutto energia. È un campo vibrazionale che rappresenta una particolare intensità d’Amore. Così un'anima non incarnata nella densità della materia vive nel suo mondo con la percezione di un suo corpo, che per lei ha tutte le caratteristiche del concreto. Vedete, la nozione di densità è relativa, dipende totalmente dal punto di vista della coscienza che osserva e dirige la propria vita. Schematizzando all'estremo, si potrebbe dire che questa Forza ineffabile che chiamiamo Dio è dotata di un corpo molto concreto ai propri occhi... ma che siamo evidentemente incapaci di percepire... come se fossimo talmente "piccoli" da intrufolarci fra i suoi atomi. In realtà - e lo comprendete bene - la piccolezza di cui parlo è quella della nostra coscienza ancora troppo addormentata e raggomitolata su se stessa. Lasciate che vi dica che, non appena avrete smesso di aggrapparvi al restringimento imposto dalla visione primaria - quindi duale del vostro mondo, vi appariranno le molecole che annunciano il Suo corpo. In seguito, strada facendo, intuirete i Suoi organi e poi il Suo cuore, e così via, all'infinito... finché Lui e voi sarete un tutt'Uno... Quando l'Omega s’identificherà con l'Alfa... per generare altre galassie. Verso una sublimazione del sesso Ora vi parlo di qualcos'altro. Vi porto verso considerazioni più direttamente inerenti l'aspetto "scottante" del corpo, cioè la sua componente sessuata. Come abbiamo già detto, appena ci si volge verso lo Spirito, si crede a torto che la sessualità sia soltanto un'espressione inferiore della Vita, mentre in realtà è una nobile manifestazione della sua energia fondamentale. La verità è che la sessualità non si annulla nemmeno attraverso la sublimazione dell‘ androginato. Si ridefinisce soltanto spiccando il volo verso altre altitudini, là dove l'organo che porta il nome di sesso non ha più bisogno di esistere sotto questa forma... Non perché il sesso in questione sia sporco o vile, ma perché non è più adatto al genere di organismo sacro che si rivela in quel momento L'essere che lo manifesta in questo modo sente la sua presenza e il suo fuoco come essenza della Vita universale. Lo percepisce nel cuore del proprio cuore, dove pronuncia in ogni istante e per l'eternità le divine sillabe della Creazione. Allora scopre e vive gli effetti più assoluti di ciò che si chiama Reintegrazione. Non è più nello Spirito e non è più nella carne nel senso in cui lo concepiamo, non è nemmeno più tributario di ciò che definiamo il Bene e il Male... È nella Vita, viaggia in Essa, è la Vita stessa, e finalmente sperimenta Dio nel "tessuto" della sua Realtà. Lo so... le mie parole vi portano così lontano con il pensiero che ora vi dite che sono disincarnate e, di conseguenza, di scarsa utilità nel mondo in cui vi dibattete. Eppure... nella storia del vostro pianeta non c'è mai stato un momento più propizio per piantare i semi che vi presento qui. Mai le anime sono state lavorate tanto in profondità, perché mai come adesso l'assurdità della menzogna e della desacralizzazione della Vita hanno tanto aiutato la Luce. Siete all'alba di un'esplosione, lo comprendete? Una vera e propria esplosione, quella del vostro cosmo interiore. Vi è chiesto di partecipare fin da ora alla genesi di un altro universo. Come? Facendo e vivendo in prima persona ciò che io tento di fare e di vivere, seminando profondamente nel terreno dell'essere un'altra visione dell'Amore. Sempre lontano dalle morali umane fluttuanti, lontano dalle religioni, lontano dalle pietrificazioni di ogni tipo. Quando affermiamo che Dio ama ognuno di noi, bisogna finalmente avere il coraggio e la semplicità di comprendere che, in realtà, il Suo principio fa l’Amore con ognuno di noi non appena siamo in una condizione di felicità... La Via della Cellula, così come ve l'ho brevemente esposta, è basata sull'idea stessa che l'Amore non può lasciarsi imprigionare ne rimpicciolire da nulla. Mira a stabilire una società organica, cioè una società in cui le forme di vita si dispieghino secondo un'aritmetica sacra e una geometria dello spazio totalmente ispirate dal Divino. Parla di una società in cui la condivisione è il seme del decollo. La legge della condivisione Quando riuscirete ad ammettere che l'Amore non è una forza che si assottiglia e si esaurisce condividendola ma che, al contrario, si espande e si moltiplica all'infinito polverizzando le une dopo le altre le frontiere illusorie dell'essere? La via della coscienza cellulare vi dice semplicemente: «Condividere l'Amore non significa diminuire la propria "porzione d'Amore", significa piuttosto aumentarla». Vi ricorda anche che Dio non agisce altrimenti attraverso la Sua Creazione, perché è così che Egli Si fa e continua a farSi... Vedete, Dio s’inventa in Amore, nella misura in cui accettate di demoltiplicare l'amore in voi. Lo create tanto quanto Egli vi crea e riuscite a udire il Suo linguaggio. Una simile via può essere instaurata sulla Terra? Possiamo dire che può trovare posto nell‘Universo ovunque vi siano dei cuori veri e audaci, consapevoli del proprio potenziale e che affermano il loro scopo luminoso. Questa via è così esigente da eliminare in un sol colpo ogni approssimazione, ogni visione malsana e ogni perversione. È anche cosi fiammeggiante da essere un maestro che supera se stesso. Attraverso le mille circonvoluzioni della vita, lei insegna che tutto ciò che è manifestazione di ossessività, di esclusivismo e di ritenzione genera una contrazione dell'essere. Al contrario, essa ricorda che tutto ciò che offre, condivide e risplende è del campo della dilatazione, dell'espansione. Chi possiede e posseduto... mentre chi condivide si libera liberando Ciò che lo abita. Stranamente e meravigliosamente un sole rinforza il suo nucleo dilatandosi: concentra e condensa il suo germe proprio risplendendo. Dio a decontrazione Riuscite finalmente a comprendere ciò che questo significa per voi, a ogni giorno che nasce? Guaritevi dalla malattia della dualità! Decidete di uscire dalla sua cronicità! Lo stato di dualità suscita un'impressione di concentrazione, se non addirittura di condensazione delle forze, mentre in realtà traduce soltanto una stato di ritrazione e di ripiegamento su di se. Questa Potenza che chiamiamo Dio, a qualunque livello Egli si manifesti o, piuttosto, qualunque sia il livello in cui ci mostriamo capaci di comprenderlo, è il non possesso per eccellenza. È il lasciare la presa assoluto, attraverso cui tutto avviene. Ascoltatemi ancora... Buona parte delle sofferenze che vi visitano e che visitate in questo mondo viene dal fatto che - checché ne diciate - rimanete visceralmente persuasi di dover "catturare" qualcosa o qualcuno per essere felici... Così continuate a essere gli eredi di migliaia e migliaia di generazioni plasmate dall'idea riflessa che la felicità - un altro nome di Dio – nasca per forza da un controllo o da un dominio. Perché una simile ossessione? Perché c'è la paura... Forse paura di una moltitudine di cose o di circostanze, ma prima di tutto paura di non essere amati! Non dubitatene, questa è la ragione per cui l'essere compie così pochi passi decisivi verso se stesso, cioè verso la propria liberazione dal ciclo assurdo delle sofferenze. Dio supera la paura della sofferenza perché, inglobandola e comprendendola attraverso di noi, Egli sorride alla sua assurdità e poi soffia su di essa per allontanarla. Così il lasciare la presa è una delle verità più importanti che un essere umano abbia il compito di scoprire. Se l'Onda di Dio ha l'opportunità d’incarnarsi in un essere come in centomila, ciò avviene sempre attraverso lo stretto sentiero del lasciare la presa. Quindi la decontrazione restituirà all'Amore la sua reale dimensione. Siamo tutti chiamati a fonderci nell'incredibile campo Energia di Dio. Non c'è da dubitarne... Bisogna solamente sapere che, di qualunque tipo siano gli itinerari che imboccheremo, questi portano tutti allo stesso punto di semplificazione. Conducono a quella sublime dimensione che si insedia in noi, di condivisione in moltiplicazione e di fusione in fusione. Ciò che concepite di Dio non è tuttavia un punto di arrivo... Non dimenticatelo mai, lo scopo, il vero scopo, è la gioia di Essere e di aiutare a Essere... Ripetete quindi queste parole a tutti quelli che non fanno solo finta di cercare: «Dalla cellula al corpo poi allo spazio proiettato dalla coscienza del corpo, il Divino si inventa, si scopre e si espande. È cosi che Egli È. Di pianeta in sole poi in galassia e in cosmo, è detto che Egli Si auto insemina al ritmo a cui ogni cuore batte, ogni anima amplia i propri orizzonti e lo Spirito contempla il proprio splendore. Dalla cellula al corpo poi allo spazio proiettato dalla coscienza del corpo, il Sacro oltrepassa l'illusione del Tempo. È così che Egli AMA. L'Uno viene moltiplicato nella sua espansione ma il molteplice non recita che l’Uno. Inspira ciò che Gli è espirato ed espira ciò che Gli è inspirato. Egli è Respiro. Egli è l'atto di Amare. La moltiplicazione sacra parla solo la legge dell'Uno. Essa la coniuga e così facendo si realizza. Innumerevoli sono i progetti del Divino ma il loro scopo è unico in Sé». Tre di tre