Una FORMICA
mi ha insegnato a PREGARE
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L’altro giorno
ho visto una formica
che trasportava
una foglia enorme.
La formica
era piccola
e la foglia
doveva essere
almeno tre volte
il suo peso.
La formica
la portava con fatica.
In alcuni momenti
trascinava la foglia,
e in altri
la sollevava
sopra la testa.
E quando
il vento
soffiava forte,
la foglia cadeva,
facendo cadere
anche la formica.
La formica
fece molti capitomboli,
ma nemmeno questo
la fece desistere
dalla sua impresa.
L’osservai
e la seguii,
finchè giunse
vicino ad un buco,
che doveva essere
la porta della
sua casa.
Allora pensai:
“Finalmente
ha concluso
la sua impresa!”.
Mi illudevo...
in realtà
aveva appena
terminato
una tappa.
La foglia
era molto
più grande del foro,
e quindi la
formica lasciò
la foglia
all’esterno
ed entrò
da sola.
Così mi dissi:
“Poverina,
tanto sacrificio
per nulla.”
E mi ricordai
del detto popolare:
“Nuotò, nuotò e
morì sulla spiaggia.”
Ma la formichina
mi sorprese
ancora una volta.
Dal buco
uscirono
altre formiche,
che cominciarono
a tagliare
la foglia
in piccoli pezzi.
Sembravano allegre
nel lavorare insieme.
In poco tempo,
la grande foglia
era sparita,
ed i piccoli pezzettini tagliati
erano stati portati
tutti dentro il buco.
Immediatamente mi ritrovai
a pensare alle mie esperienze
e alla mia vita.
Quante volte
mi sono scoraggiato
davanti a difficoltà
che mi sembravano
enormi?
Quante volte ho detto
“non ce la posso fare”?
Eppure la formica
aveva guardato
le dimensioni della foglia,
le conosceva...
e nonostante tutto aveva
cominciato a trasportarla.
Ho invidiato
la perseveranza e la forza
di quella formichina.
Naturalmente,
trasformai la mia riflessione
in preghiera
e chiesi al Signore:
Donami
la tenacia
di quella formica,
per “caricare”
le difficoltà
di tutti i giorni.
Donami
la perseveranza
di quella formica,
per non perdermi d'animo
davanti alle cadute
della vita.
Donami la grazia di riuscire,
come quella formica,
a non desistere
dal cammino,
specie quando
i venti contrari
mi fanno chinare
la testa verso
il basso...
specie quando,
a causa del peso
di ciò che mi carica,
non riesco
a vedere con chiarezza
il cammino da percorrere.
Donami l'intelligenza,
e l'abilità
di quella formichina,
per dividere in pezzi
il fardello che,
a volte,
si presenta
tanto grande.
Donami l‘umiltà
di chiedere aiuto agli altri
quando ne ho bisogno.
Donami l’amore
per dividere
con gli altri
i frutti della mia fatica,
come se il percorso
che ho fatto
non servisse soltanto a me.
La gioia delle larve che forse
aspettavano il cibo all'interno
ha spinto quella formica
a sforzarsi e superare
tutte le avversità della strada.
Donami di pensare ogni giorno
che le mie difficoltà
servono per amare meglio gli altri
e far nascere “nuova vita” negli altri.
BUONA SANTA GIORNATA!!!

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