Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
RELAZIONE PER LA STAZIONE DI CONTROLLO 1
3 MESI
Università degli Studi di Napoli
“Federico II”
Regione Campania
Con il contributo della
Comunità Europea
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Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
PISTA DI CONTROLLO A 3 MESI
Nomina, approvata dal Comitato di Valutazione, del Project Manager A
tempo pieno;
predisposizione, da parte del Comitato Tecnico Amministrativo del
Progetto, della tempistica delle ordinazioni per i primi 6 mesi del
Progetto;
inizio delle procedure di acquisizione secondo la tempistica approvata.
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ATTIVITA’ E RELATIVA TEMPISTICA
INIZIO PROGETTO
11.09.2002
FIRMA CONVENZIONE CON ENTI PARTECIPANTI
30.9.2002
STIPULA DELLA FIDEJUSSIONE
30.9.2002
KICK OFF MEETING
30.9.2002
RIUNIONI DEL CONSIGLIO SCIENTIFICO
19.09 - 10. 10 - 4.11 - 28.11.02
RIUNIONE DEL CONSIGLIO TECNICO AMMINISTRATIVO
22.10.02
APPROVAZIONE DEL GANTT DEGLI ACQUISTI
22.10.2002
APPROVAZIONE DELL’IMPEGNO DELL’ANTICIPO
22.10.2002
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INCONTRI INFORMATIVI O SCIENTIFICI
- WP 6 (Sezione Politiche Territoriali): Incontro con i Responsabili dell’Ufficio Piano del Comune di Barra
(25.10.02);
- WP 7 (Sezione Modellistica): Incontri scientifici su Metodi Numerici in dinamica molecolare (14 e 21.11.02);
- WP 2 (Sezione Rischio sismico): Convegno su Rischio Sisimco nella Città di Benevento (3.12.02);
- WP 3 e 7 (Sezioni Rischio Vulcanico e Modellistica): Workshop su “Confronto sui metodi numerici di
simulazione del flusso di colate di lava” (16.12.02).
PREDISPOSIZIONE DOCUMENTI
La sezione Politiche Territoriali ha elaborato il documento“Note minime in merito all’esercizio della potestà
legislativa regionale in materia di protezione civile” per la Protezione Civile della Regione Campania.
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ACCORDI IN CORSO
1) ACCORDO DI PROGRAMMA CON GESEN GESTIONI ENERGETICHE s.p.a E REGIONE CAMPANIA
2) PROTOCOLLO D’INTESA CON IL COMUNE DI SANT’ANGELO DEI LOMBARDI E REGIONE
CAMPANIA
PROGETTI IN ELABORAZIONE
1) Progetto di alta formazione da presentare sulla misura 3.13;
2) Rimodulazione WP Rischio idrogeologico;
3) Rimodulazione della parte acqua-suoli del WP1 Rischio Antropico.
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ORGANIZZAZIONE DELLA STRUTTURA GESTIONALE DEL PROGETTO
-
Inizio procedure per l’assunzione del Project Manager;
Assunzione di due segretarie tecnico- amministrative;
Reperimento locali;
Acquisto attrezzature.
IMPLEMENTAZIONE DEL SITO WEB
www.crdcamra.it
in ultimazione
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Attrezzature ed impianti 7.1 - Legenda attrezzature
N°
Tipologia
Attuatore
WP
Interessati
Costo (Keuro)
1
Spettrofotometro a prisma
per tubo a nebbia.
DIC UFII
1.1
90
2
ANALIZZATORE DI
MOBILITA’ DIFFERENZIALE
dic ufii
1.1
100
3
Spettrometro di massa TOFMS
Dic ufii
1.1
200
4
AB
Sistema per la produzione di
fasci molecolari e
nanoparticelle
Sgd campania
infm
1.1
100
5
AB
Sorgente laser Nd: YAP in
continua duplicata in
frequenza e sistema di
conversione in frequenza.
Sorgente laser a Ti: Sa.
SGD Campania
INFM
1.1
200
6
Microcalorimetro a
scansione
DIP-CHIM UFII
1.1
120
7*
Laboratorio Gestione
Rifiuti
DSASUN
1.2
800
* Unica Gara a 5 Lotti
Gara
Federico ii
INFM
Federico ii
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Attrezzature ed impianti 7.1 - Legenda attrezzature
N°
Tipologia
Attuatore
WP Interessati
Costo (Keuro)
Gara
8
Reattore pilota
gassificazione
DSASUN
1.2
540
Federico II
9
Reattore ad alta
pressione
IRC-CNR
1.3
350
Federico II
Rete sismica di almeno 30
stazioni
DSF-UFII
INGV-CISSA
2.1
1060
590
Federico II
11
Laboratorio di
modellistica analogica
INGV - CISSA
2.1
40
12
AB
Celle per carichi ciclici
(3 celle TXJ e 2 celle
RCTS)
DSF UFII
2.2
500
13
Strumentazione per rilievi
geol. E goefis. di costo
inferiore ai 30 kEuro
DSF UFII
2.2
120
14
Tdem-fdem (Tipo
Geometrics Stratagem
EH-4)
DSFFII
2.2
80
10
ABCD
EF
Federico II
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Attrezzature ed impianti 7.1 - Legenda attrezzature
N°
Tipologia
Attuatore
WP Interessati
Costo
(Keuro)
Gara
15
Tavole vibranti asincrone a 2 gradi
di libertà e completamento tavola
vibrante a 1 grado di libertà.
DAPS UF II
2.3
3600
FEDERICO II
16
Laboratorio prove
Statiche sui materiali
(apparecchiature per prove fino a
rottura, prove di flessione e piatti
di compressione)
UNISN
2.3
100
17
Laboratorio prove dinamiche con
tecniche non distruttive su
strutture al vero.
UNISA
2.3
190
18
Prototipo di Tomografo a microonde (da laboratorio)
DIC SUN
2.4
300
19
Georadar a larga banda
DIC SUN
2.4
150
20
Radar da campagna (800Mhz –
2Ghz)
DIC SUN
2.4
150
21
AB
CD
EF
Acquisto di sismometri e,
dilatometri da pozzo, di strumenti di
registrazione, e implementazione
stazioni in pozzo nell’area
vulcanica napoletana
INGV – OV
UNISA
3.1
400
650
FEDERICO II
Federico ii
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Attrezzature ed impianti 7.1 - Legenda attrezzature
N°
Attuatore
WP Interessati
Costo (Keuro)
Gara
Vibroseis
INGV – OV
3.2
320
FEDERICO II
23
Laboratorio di simulazione
impatti sulle strutture e
strumentazione connessa
DST – UF II
3.3
190
24
Veicolo semiautomatico
attrezzato per survey su
bassi fondali
SZ
5.1
180
25
Radar costiero
SZ
5.1
300
FEDERICO II
26
Camere condizionate
SZ
5.1
200
FEDERICO II
27
Scanner 3D laser e
attrezzature di supporto
Dpufii
6.1
6.2
6.3
300
Federico ii
28
Attrezzature di costo
inferiore ai 50kEuro
Dpufii
6.1
6.2
6.3
30
22
ABC
Tipologia
Centro Regionale di Competenza
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Attrezzature ed impianti 7.1 - Legenda attrezzature
N°
Tipologia
Attuato
re
WP Interessati
Costo (Keuro)
29
Sistema informativo WEB
oriented (Area Repository Data,
Storage Server Cluster)
ENEA
CLIM
6.1
6.2
6.3
150
30
Cluster di 64 bi-processori di
almeno 2.0 Ghz in rete veloce,
storage, backup, console, front
end, 2 gruppi di continuità.
INFM
7
630
31
AB
Sensori ottico quantistici
INOA
8.1
500
Antenne sismiche
DSFFII
8.2
350
33
Accelerometri VIRGO
DSFFII
8.3
8.4
90
34
Sistema ottico interferometrico
DSFFII
8.3
8.4
400
35
AB
CD
Prototipo sistema di acquisizione
dati
DSFFII
8.3
8.4
160
32 **
** Unica voce a più gare
Gara
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Attrezzature ed impianti 7.1 - Legenda attrezzature
N°
Tipologia
Attuatore
WP Interessati
Costo (Keuro)
36
Prototipo di rivelatore
deformazione a fibre
ottiche
IREA
9
120
37
Cluster storage e
trattamento dati
IREA
9
420
38
AB
Spettrometro avio
trasportato
IREA
9
200
Gara
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Attrezzature ed impianti 7.1
Rif. Capitolato Tec.
attrezzature ed impianti 7.1
1
2
3
4A
4B
5A
5B
6
7*
7*
7*
7*
7*
8
9
Sezione
R.Antrop.
R.Antrop.
R.Antrop.
R.Antrop.
R.Antrop.
R.Antrop.
R.Antrop.
R.Antrop.
R.Antrop.
R.Antrop.
R.Antrop.
R.Antrop.
R.Antrop.
R.Antrop.
R.Antrop.
Ordine
Consegna
Pagam.
(mesi)
4
6
12
7
7
6
10
3
9
9
9
9
9
24
(mesi)
10
9
18
11
11
7
12
14
13
13
13
13
13
30
24
(mesi)
15
12
23
12
12
10
13
16
18
18
18
18
18
24-32
18-26
Sogg. Att.
Importo
DICFII
DICFII
DICFII
INFM
INFM
INFM
INFM
DCFII
DSASUN
DSASUN
DSASUN
DSASUN
DSASUN
DSASUN
IRC-CNR
(kEuro)
90
100
200
20
80
120
80
120
152
239
229
142
38
540
350
Nota 1
Federico II
Federico II
Federico II
Federico II
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
Attrezzature ed impianti 7.1
Rif. Capitolato Tec.
attrezzature ed impianti 7.1
10A
10B
10C
10D
10E
10F
11
12A
12B
13
13
14
15
15A
15B
15C
15D
16
17
18
19
20
Sezione
Ordine
Consegna
Pagam.
R.Sismico
R.Sismico
R.Sismico
R.Sismico
R.Sismico
R.Sismico
R.Sismico
R.Sismico
R.Sismico
R.Sismico
R.Sismico
R.Sismico
R.Sismico
R.Sismico
R.Sismico
R.Sismico
R.Sismico
R.Sismico
R.Sismico
R.Sismico
R.Sismico
R.Sismico
(mesi)
7
8
7
7
8
9
4
1
3
2
2
12
15
3
5
5
6
8
8
9
6
6
(mesi)
08 14
9 14
08 11
08 11
9 24
10 24
5 10
59
3 12
3
3
15
17 24
36
68
68
67
9 11
9 10
14
7
7
(mesi)
8 15
8 15
08 13
08 13
9 16 24
10 16 24
05 11
5 10
5 14
6
6
16
7 24
6
10 12
10 12
67
12
9
16
16
16
Sogg. Att.
Importo
DSFFII
DSFFII
INGV CIS
INGV CIS
DSFFII
INGV CIS
INGV CIS
DSFFII
DSFFII
DSFFII
DSFFII
DSFFII
DAPSFII
DAPSFII
DAPSFII
DAPSFII
DAPSFII
UNISN
UNISA
DICSUN
DICSUN
DICSUN
(kEuro)
130
360
60
30
570
500
40
225
275
101
19
80
3240
52
148
110
50
100
190
300
150
150
Nota 1
Federico II
Federico II
Federico II
Federico II
Federico II
Federico II
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
Attrezzature ed impianti 7.1
Rif. Capitolato Tec.
attrezzature ed impianti 7.1
20
21A
21B
21C
21D
21E
21F
22A
22B
22C
23
24
25
26
27
28
29
30
Sezione
R.Sismico
R.Vulcanico
R.Vulcanico
R.Vulcanico
R.Vulcanico
R.Vulcanico
R.Vulcanico
R.Vulcanico
R.Vulcanico
R.Vulcanico
R.Vulcanico
Mare
Mare
Mare
PolTerr
PolTerr
PolTerr
Modell.
Ordine
Consegna
Pagam.
(mesi)
6
6
6
6
11
11
11
7
4
4
(mesi)
7
7 14
7 14
7 14
12 14
12 14
12 14
9
5
5
(mesi)
16
6 19
7 11 19
06 16
15
15
11 16
13
6
6
6
7
8
8
2
8
10
7 12
8 10
10 12
9 11
3
9 11
12
6 9 12 16
14
09 14
14
4
12 13
12 18
Sogg. Att.
Importo
DICSUN
UNISA
UNISA
INGV OV
INGV OV
INGV OV
INGV OV
INGV OV
INGV OV
INGV OV
DSTFII
CNR
UNIP
SZ
DPUFII
DPUFII
ENEA
INFM
(kEuro)
150
300
350
180
40
80
100
224
18
78
190
180
301
199
300
30
150
630
Nota 1
Federico II
Federico II
Federico II
Federico II
Federico II
INFM
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
Attrezzature ed impianti 7.1
Rif. Capitolato Tec.
attrezzature ed impianti 7.1
31A
31B
32
32
32
32
32
33-35A
33-35B
33-35C
33-35D
33-35E
36
37A
37B
37C
38A
38B
Sezione
Ordine
Consegna
Pagam.
Sogg. Att.
Importo
Sensori
Sensori
Sensori
Sensori
Sensori
Sensori
Sensori
Sensori
Sensori
Sensori
Sensori
Sensori
Sensori
Telerilev.
Telerilev.
Telerilev.
Telerilev.
Telerilev.
Totale complessivo
(mesi)
01 05
9
7
7
7
7
7
2 20
11 13
11 22
01 05
1
3
8
18
18
7
7
7
(mesi)
03 10
11
8 13
8 13
8 13
8 13
8 13
3 21
12 14
12 23
02 14
02 20
7
10
20
19
10
9
(mesi)
04 12
13
08 14
08 14
08 14
15
08 12
4 22
13 15
13 14
2 7 15
4 7 10 13 16 19 21
8
13
23
21
13
11
INOA
INOA
INGV OV
INGV OV
INGV OV
INGV OV
INGV OV
DSFFII
DSFFII
DSFFII
DSFII
DSFFII
CNR IREA
CNR IREA
CNR IREA
CNR IREA
CNR IREA
CNR IREA
(kEuro)
400
100
60
70
150
10
60
113
39
63
60
375
120
170
180
70
120
80
14970
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
Attrezzature da acquistare entro 12 mesi
Rif. Capitolato Tec.
33-35A
33-35D
33-35E
28
31A
13
13
11
12A
12B
22B
15A
15B
15C
15D
21C
21A
24
22C
21B
10A
10B
36
32
10C
10D
10E
26
10F
5 A+B
38B
4 A+B
Sezione
Sensori
Sensori
Sensori
Pol.Terr.
Sensori
R.Sismico
R.Sismico
R.Sismico
R.Sismico
R.Sismico
R.Vulcanico
R.Sismico
R.Sismico
R.Sismico
R.Sismico
R.Vulcanico
R.Vulcanico
Mare
R.Vulcanico
R.Vulcanico
R.Sismico
R.Sismico
Sensori
Sensori
R.Sismico
R.Sismico
R.Sismico
Mare
R.Sismico
R.Antrop.
Telerilev.
R.Antrop.
Ordine
2 20
15
1
2
15
2
2
4
1
3
4
3
5
5
6
6
6
6
4
6
7
8
3
7
7
7
8
8
9
6
7
7
Consegna
3 21
2
2 20
3
3 10
3
3
5 10
59
3 12
5
36
68
68
67
7 14
7 14
7 12
6
7 14
8 14
8 14
7
8 13
8 11
8 11
9 24
10 12
10 24
7
9
11
Pagam.
4 22
4 14
4 7 21
4
4 12
5
5
5 11
5 10
5 14
6
6
10 12
10 12
67
6 16
6 19
6 9 12 16
7
7 14 21
8
8
8
8 15
8 13
8 13
9
9 14
10
10
11
12
Percentuale
20
33
28
100
100
100
100
100
100
33
100
100
100
100
100
33
33
50
100
33
33
33
100
75
100
100
33
33
33
100
100
100
Sogg. Att.
DSFFII
DSFFII
DSFFII
DPUFII
INOA
DSFFII
DSFFII
INGV CIS
FII
FII
INGV OV
DAPSFII
DAPSFII
DAPSFII
DAPSFII
INGV OV
FII(UNISA)
CNR Geo
INGV OV
FII(UNISA)
DSFFII
DSFFII
CNR IREA
INGV OV
INGV CIS
INGV CIS
FII
SZ
FII(INGV CIS)
INFM
CNR IREA(FII)
INFM
Importo
23
20
105
30
400
101
19
40
225
90
18
52
148
110
50
60
100
90
78
115
44
120
120
263
60
30
190
66
167
200
80
100
Totali Parziali
3314
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
Attrezzature da acquistare entro 15 mesi
Rif. Capitolato Tec.
17
32
2
16
24
37 A
38A
12B
26
27
29
25
1
21
21
32
32
32
32
Sezione
R.Sismico
Sensori
R.Antrop.
R.Sismico
Mare
Telerilev.
Telerilev.
R.Sismico
Mare
PolTerr
PolTerr
Mare
R.Antrop.
R.Vulcanico
R.Vulcanico
Sensori
Sensori
Sensori
Sensori
Ordine
8
7
6
8
6
8
7
3
8
8
8
7
4
11
11
7
7
7
7
Consegna
9 10
8 13
9
9 11
7 12
10
10
5 10
10 12
9 11
9 11
8 10
10
12 14
12 14
8 13
8 13
8 13
8 13
Pagam.
9 12
12
12
12
12
13
13
5 14
14
14
14
14
15
15
15
15
15
15
15
Percentuale
100
100
25
67
Sogg. Att.
UNISA
INGV OV
DICFII
UNISN
CNR
CNR IREA
CNR IREA(FII)
FII
SZ
DPUFII
ENEA
UNIP
DICFII
INGV OV
INGV OV
INGV OV
INGV OV
INGV OV
INGV OV
Importo
190
60
100
100
45
170
120
185
133
300
150
301
90
40
80
70
150
10
60
Totali Parziali
2354
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Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
Distribuzione anticipo primo anno
Spese generali
Personale
Attrezzature
Attrezz. gestite da Fed.II
247,5
90,3
3,5
11,4
9,6
70
5,4
17,6
38,9
24,5
8,7
8,7
9,4
21,5
10,1
8,7
31,2
18,3
27
5,9
14,6
16,1
16,1
715
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
27,25
27,25
54,5
TOT. ATTREZZATURE
0
360
0
0
30
432
0
0
0
0
0
0
0
0
0
90
419
130
300
66
400
0
0
2227
3314
0
0
0
0
0
505
0
0
0
215
0
0
0
200
0
0
0
167
0
0
0
0
0
1087
Totale compl. Totale compl.- Att. Fed II
247,5
450,3
3,5
11,4
39,6
1007
5,4
17,6
38,9
239,5
8,7
8,7
9,4
221,5
10,1
98,7
450,2
315,3
327
71,9
414,6
43,35
43,35
4083,5
247,5
450,3
3,5
11,4
39,6
502
5,4
17,6
38,9
24,5
8,7
8,7
9,4
21,5
10,1
98,7
450,2
148,3
327
71,9
414,6
43,35
43,35
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Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
STATO DI AVANZAMENTO DELLE PROCEDURE DI ACQUISIZIONE DELLE APPARECCHIATURE PRINCIPALI
WP (Sezione
tematica)
Rischio Sismico
Strumentazione
Stato
Tavole vibranti (15)
Capitolato in corso, già acquisite alcune componenti minori.
Rischio Sismico
Celle per carichi ciclici
(12)
Rischio Sismico
Rete sismica (10B)
Capitolato tecnico in corso di ultimazione. Autorizzazione
alla
Trattativa privata prevista entro Gennaio.
Capitolato tecnico in corso di ultimazione. Autorizzazione
Gara Europea prevista entro Gennaio.
Rischio Sismico
Rete sismica (10 E,F)
Capitolato tecnico in corso di ultimazione.
Rischio vulcanico
Capitolato tecnico in corso di redazione.
Rischio vulcanico
Dilatometri da pozzo
(21B)
Vibroseis (22)
Redazione del Capitolato tecnico ultimata
Modellistica
Cluster Beowulf (30)
Redazione del Capitolato tecnico ultimata (INFM)
PER TUTTE LE ALTRE APPARECCHIATURE, IL CUI
ACQUISTO E’ PREVISTO ENTRO 7 MESI DALL’INIZIO DEL
PROGETTO, E’ IN CORSO LA DEFINIZIONE E LA
REDAZIONE DEI CAPITOLATI.
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Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
PROJECT MANAGER
Sono state avviate le procedure per la selezione del Project Manager, avvalendosi della consulenza di una struttura
specializzata nella selezione del personale.
E' stato definito il profilo, che risponde ai seguenti requisiti:
- spiccata attitudine alla gestione di rapportiinterpersonali;
- comprovata pluriennale esperienza aziendale alivello dirigenziale con compiti di responsabilità
gestionale;
- conoscenze avanzate nelle problematiche gestionali e specifiche in società miste pubblico-private;
- conoscenza della lingua inglese;
- spiccato orientamento alla soluzione di problemi eal lavoro di gruppo.
Si sono avuti contatti con alcuni possibili candidati e, tra questi, è emersa almeno una figura con
caratteristiche analoghe a quelle del profilo individuato.
Il Project Manager sarà assunto con un Contratto di Collaborazione Coordinata e Continuativa di durata triennale.
Per attivare questa procedura è necessario che l'Ateneo “Federico II” emani le norme di attuazione del
regolamento per questo tipo di contratto, il quale è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data
29.11.02.
E' previsto che la l’Ateneo “Federico II” emani il bando entro un paio di settimane e che il Project Manager
prescelto entri in servizio nel mese di gennaio 2003.
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Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
Articolazione del Centro
Sezione
Rischio
ANTROPICO
Sezione
Rischio
SISMICO
Sezione
Rischio
VULCANICO
Sezione
Rischio
Idrogeologico
Sezione vulnerabilita’
sistema
MARINO COSTIERO
Sezione TELERILEVAMENTO
Sezione SVILUPPO SENSORI
Sezione MODELLISTICA
Sezione POLITICHE TERRITORIALI E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
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Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
PIANO OPERATIVO PRIMO ANNO E MILESTONE AL 10° MESE
Come indicato dal capitolato tecnico l’attivita’ nel primo anno consistera’
essenzialmente nell’acquisizione di strumentazioni secondo il programma
indicato nelle tabelle precedenti e nell’istallazione, collaudo e messa in
opera delle prime attrezzature consegnate.
Di seguito vengono esposti in dettaglio per ogni singolo w.p.:
 Obiettivi
 Problematiche di start up
 Piano operativo I° anno
 Milestone al 10° mese
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Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP1 – S. T. RISCHIO ANTROPICO
TECNOLOGIE INNOVATIVE PER IL MONITORAGGIO
E LA GESTIONE DI RISCHI AMBIENTALI DERIVANTI DA ATTIVITA’ ANTROPICHE
RESP. PROF. ANTONIO D’ALESSIO
OBIETTIVI
Qualità dell’Aria
Responsabile: Prof. Antonio D’Alessio
Dip. Ingegneria Chimica – Università di Napoli “Federico II”
WP1.1 Laboratorio per lo sviluppo di sistemi di rivelazione e caratterizzazione di polveri sospese
Obiettivi
Realizzazione di “sensori di area” innovativi per polveri sospese submicroniche
(PM1) e modelli di dispersione su scala urbana e regionale;
Analisi delle emissioni antropiche e loro evoluzione in condizioni controllate;
Attività per la calibrazione delle misure spettroscopiche e della valutazione dei
parametri cinetici e radiativi per la modellazione.
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WP1 – S. T. RISCHIO ANTROPICO
TECNOLOGIE INNOVATIVE PER IL MONITORAGGIO
E LA GESTIONE DI RISCHI AMBIENTALI DERIVANTI DA ATTIVITA’ ANTROPICHE
RESP. PROF. ANTONIO D’ALESSIO
OBIETTIVI
Gestione Rifiuti e Controllo Emissioni Industriali
Responsabile: Prof. Umberto Arena
Dip. Scienze Ambientali – Seconda Università di Napoli
WP1.2 Tecniche di valutazione quantitativa del rischio connesso alla gestione dei rifiuti e
sviluppo di tecnologie per la sua riduzione
Obiettivi
 Messa a punto di un sistema diagnostico integrato per l’analisi quantitativa di
sostanze presenti anche in traccia e per la caratterizzazione di prodotti da
processi di trattamento termico dei rifiuti;
Progettazione e messa a punto di un reattore a letto fluido in scala pilota per il
termo-trattamento di rifiuti con recupero di materia ed energia .
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Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP1 – S. T. RISCHIO ANTROPICO
TECNOLOGIE INNOVATIVE PER IL MONITORAGGIO
E LA GESTIONE DI RISCHI AMBIENTALI DERIVANTI DA ATTIVITA’ ANTROPICHE
RESP. PROF. ANTONIO D’ALESSIO
OBIETTIVI
Rischio di Incidenti Rilevanti nelle Attività Produttive
Responsabile: Prof. Gennaro Russo
Dip. Ingegneria Chimica – Università di Napoli “Federico II”
WP1.3 Tecniche di valutazione quantitativa del rischio derivante da incidenti nelle attività produttive
Obiettivi
Definizione di modelli atti a prevedere l’evoluzione spazio-temporale di fenomeni
catastrofici (incendi, esplosioni, dispersione di gas tossici) sia in ambiente confinato
che inconfinato;
Messa a punto di procedure per l’analisi del rischio d’area che tengano conto
dell’effetto domino;
Progettazione e realizzazione di un prototipo di reattore operabile ad alta
pressione, sia in batch che in flusso, per la determinazione dei parametri caratteristici
del rischio da esplosione;
Trasferimento tecnologico e analisi dei dati sperimentali.
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WP1 – S. T. RISCHIO ANTROPICO
TECNOLOGIE INNOVATIVE PER IL MONITORAGGIO
E LA GESTIONE DI RISCHI AMBIENTALI DERIVANTI DA ATTIVITA’ ANTROPICHE
RESP. PROF. ANTONIO D’ALESSIO
PROBLEMATICHE DI START UP
Progettazione di sistemi sperimentali;
Organizzazione di seminari e gruppi di studio per:
informazioni sulle attività scientifiche dei partecipanti al centro;
informazione sulla scelta delle apparecchiature;
formazione di gruppi di ricerca misti per la realizzazione del
progetto dimostratore;
Definizione dei rapporti con altri Centri di Competenza ed Istituzioni
Scientifiche;
Problemi logistici ed amministrativi per l’inizio del programma.
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WP1 – S. T. RISCHIO ANTROPICO
TECNOLOGIE INNOVATIVE PER IL MONITORAGGIO
E LA GESTIONE DI RISCHI AMBIENTALI DERIVANTI DA ATTIVITA’ ANTROPICHE
RESP. PROF. ANTONIO D’ALESSIO
PIANO OPERATIVO I° ANNO
Definizione dei Capitolati di Appalto per l’acquisizione delle attrezzature:
tipologia
capitolato
gara
acquisto
Spettrofotometro a prisma
2° mese
4° mese
10° mese
Analizzatore di mobilità diff.
2° mese
3° mese
9° mese
Spettrometro di massa
8° mese
11° mese
Sorgente laser a Ti: Sa
2° mese
5° mese
6° mese
Sist. prod.fasci molec.e di nanoPart.
6° mese
7° mese
11° mese
Sorgente laser Nd: YAP
6° mese
9° mese
10° mese
Microcalorimetro a scansione
3° mese
Laboratorio Analisi Gestione Rifiuti
8° mese
TOF-M
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Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP1 – S. T. RISCHIO ANTROPICO
TECNOLOGIE INNOVATIVE PER IL MONITORAGGIO
E LA GESTIONE DI RISCHI AMBIENTALI DERIVANTI DA ATTIVITA’ ANTROPICHE
RESP. PROF. ANTONIO D’ALESSIO
DEFINIZIONE DEI MILESTONE AL 10° MESE
•Definizione dei Capitolati di Appalto;
•Espletamento delle Gare di Appalto;
•Acquisizione di:
•Spettrofotometro a prisma per tubo a nebbia;
•Analizzatore di mobilità differenziale;
•Sorgente laser a Ti: Sa;
•Sorgente laser Nd: YAP.
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WP2 – S. T. RISCHIO SISMICO
EFFETTI SISMICI SULLE INFRASTRUTTURE
UBICATE NELL’APPENINO CAMPANO – LUCANO
RESP. PROF. EDOARDO COSENZA
OBIETTIVI
Studio del moto del suolo atteso nell’area campione mediante
l’installazione e la gestione di una rete sismica multicomponente;
 Caratterizzazione della risposta sismica dei terreni superficiali nei
siti campione mediante lo sviluppo di appositi apparecchiature e
protocolli sperimentali;
 Vulnerabilità sismica di strutture strategiche con l’impiego di
tecniche sperimentali avanzate;
 Sviluppo ed ottimizzazione di tecniche di diagnostica non distruttiva.

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WP2 – S. T. RISCHIO SISMICO
EFFETTI SISMICI SULLE INFRASTRUTTURE
UBICATE NELL’APPENINO CAMPANO – LUCANO
RESP. PROF. EDOARDO COSENZA
PROBLEMATICHE DI START UP
Ottimizzazione delle specifiche tecniche richieste alle attrezzature
con particolare riferimento a quelle ‘speciali’ (tavole vibranti
asincrone, rete sismica multicomponente);


Elaborazione dei capitolati tecnici per le attrezzature;
Progettazione esecutiva degli interventi necessari all’adeguamento
dei laboratori in vista della localizzazione delle attrezzature.

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Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP2 – S. T. RISCHIO SISMICO
EFFETTI SISMICI SULLE INFRASTRUTTURE
UBICATE NELL’APPENINO CAMPANO – LUCANO
RESP. PROF. EDOARDO COSENZA
PIANO OPERATIVO I° ANNO
Redazione dei capitolati, avvio ed espletamento delle gare europee per
l’acquisizione delle tavole vibranti asincrone;
Redazione dei capitolati, avvio ed espletamento delle gare europee per
l’acquisizione di:
Data logger (30 unità);
Equipaggiamento stazioni sismiche;
Acquisizione e messa in funzione di attrezzature “ordinarie” dal punto di vista
tecnico:
Workstations;
Sistemi di acquisizione dinamica;
Accelerometri a servizio del laboratorio di ingegneria sismica;
Potenziamento carroponte e adeguamento laboratorio sismico.
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Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP2 – S. T. RISCHIO SISMICO
EFFETTI SISMICI SULLE INFRASTRUTTURE
UBICATE NELL’APPENINO CAMPANO – LUCANO
RESP. PROF. EDOARDO COSENZA
DEFINIZIONE DEI MILESTONE AL 10° MESE

Espletamento delle gare per 30 data logger per la rete sismica multicomponente;

Espletamento delle gare per 30 moduli equipaggiamento stazioni sismiche;
Espletamento gare per l’acquisizione e messa in funzione delle celle per carichi
ciclici (3 TXJ e 2 RCTS);

Acquisizione in funzione di centraline dinamiche di acquisizione e accelerometri per
prove su strutture;

Espletamento delle attività di adeguamento delle infrastrutture per
l’installazione delle attrezzature “complesse”;

Acquisizione e messa in funzione tavola sismica didattica per la formazione e
l’addestramento del personale tecnico.

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Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP3 – S. T. RISCHIO VULCANICO
TECOLOGIE INNOVATIVE PER IL MONITORAGGIO
DEL RISCHIO VULCANICO
RESP. DR. GIOVANNI MACEDONIO
OBIETTIVI
WP3.1 Sviluppo di una rete di dilatometri da pozzo nell’area Vesuvio-Campi Flegrei
Responsabile: dr. giovanni macedonio
Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – osservatorio vesuviano
•Tecnologici (sviluppo di strumentazione ad elevata sensibilità e dinamica);
•Scientifici (modellistica del meccanismo di trasporto del magma);
•Sociali (sorveglianza affidabile di vulcani ad elevato rischio).
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Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP3 – S. T. RISCHIO VULCANICO
TECOLOGIE INNOVATIVE PER IL MONITORAGGIO
DEL RISCHIO VULCANICO
RESP. DR. GIOVANNI MACEDONIO
PROBLEMATICHE DI START UP
WP3.1 Sviluppo di una rete di dilatometri da pozzo nell’area Vesuvio-Campi
Flegrei
Responsabile: dr. giovanni macedonio
Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – osservatorio vesuviano
Progettazione di una rete di strumenti geofisici da pozzo per il monitoraggio
vulcanico in tempo-reale;
Sviluppo di dilatometri ad elevata sensibilità (10-12 ) e dinamica (>140 dB);
Installazione di strumentazione in pozzi a profondità 200 m.
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Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP3 – S. T. RISCHIO VULCANICO
TECOLOGIE INNOVATIVE PER IL MONITORAGGIO
DEL RISCHIO VULCANICO
RESP. DR. GIOVANNI MACEDONIO
PIANO OPERATIVO I° ANNO
WP3.1 Sviluppo di una rete di dilatometri da pozzo nell’area Vesuvio-Campi Flegrei
Responsabile: dr. giovanni macedonio
Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – osservatorio vesuviano
Realizzazione di pozzi profondi;
Progettazione ed acquisizione della strumentazione di base;
Installazione della strumentazione.
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP3 – S. T. RISCHIO VULCANICO
TECOLOGIE INNOVATIVE PER IL MONITORAGGIO
DEL RISCHIO VULCANICO
RESP. DR. GIOVANNI MACEDONIO
DEFINIZIONE DEI MILESTONE AL 10° MESE
WP3.1 Sviluppo di una rete di dilatometri da pozzo nell’area Vesuvio-Campi Flegrei
Responsabile: dr. giovanni macedonio
Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – osservatorio vesuviano
Progettazione del sistema di monitoraggio;
Gare per l’acquisizione dei materiali e dei pozzi.
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP3 – S. T. RISCHIO VULCANICO
TECOLOGIE INNOVATIVE PER IL MONITORAGGIO
DEL RISCHIO VULCANICO
RESP. DR. GIOVANNI MACEDONIO
OBIETTIVI
WP3.3 simica attiva
Responsabile: dr. pierpaolo bruno
Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – osservatorio vesuviano

realizzazione di indagini sismiche non distruttive da un minimo di poche decine
di metri fino a 1 km in aree vulcaniche e sismogenetiche.

supporto agli studi strutturali geologici, ingegneristici (es. amplificazione
sismica locale) e vulcanologici nelle aree anzidette.

supporto alla realizzazione di altri progetti del CrDC: ad es. ricerca dei siti
idonei per la posa in opera dei dilatometri da pozzo e delle antenne sismiche
(Laboratorio Sensori).

Costituzione di un polo di attrazione per investimenti e per la formazione di
professionalità altamente qualificate con conseguenti ricadute sulla
nascita di nuovi spin-off di impresa.
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP3 – S. T. RISCHIO VULCANICO
TECOLOGIE INNOVATIVE PER IL MONITORAGGIO
DEL RISCHIO VULCANICO
RESP. DR. GIOVANNI MACEDONIO
PROBLEMATICHE DI START UP
WP3.3 simica attiva
Responsabile: dr. pierpaolo bruno
Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – osservatorio vesuviano

formazione di personale tecnico per la manutenzione della
strumentazione;

Creazione di un gruppo di acquisizione e di elaborazione dati
all’Osservatorio Vesuviano.
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP3 – S. T. RISCHIO VULCANICO
TECOLOGIE INNOVATIVE PER IL MONITORAGGIO
DEL RISCHIO VULCANICO
RESP. DR. GIOVANNI MACEDONIO
PIANO OPERATIVO I° ANNO
WP3.3 simica attiva
Responsabile: dr. pierpaolo bruno
Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – osservatorio vesuviano

Acquisizione della strumentazione;

Test operativo della strumentazione e delle procedure di
acquisizione ed elaborazione su un sito campione lungo la faglia
sismogenetica dell’Irpinia (località Piano di Pecore; Salerno).
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP3 – S. T. RISCHIO VULCANICO
TECOLOGIE INNOVATIVE PER IL MONITORAGGIO
DEL RISCHIO VULCANICO
RESP. DR. GIOVANNI MACEDONIO
DEFINIZIONE DEI MILESTONE AL 10° MESE
WP3.3 simica attiva
Responsabile: dr. pierpaolo bruno
Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – osservatorio vesuviano

Acquisizione e collaudo del vibratore sismico;

Acquisizione e collaudo del sismografo modulare a 48 canali;

Acquisizione e collaudo dei geofoni verticali ed orizzontali a 10 Hz e
verticali a 40 Hz.;

Definizione delle modalità operative di gestione della
strumentazione;

Acquisizione e training del personale addetto all’utilizzo e
manutenzione della strumentazione.
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP5 – S. T. VULNERABILITA’ DEL SISTEMA MARINO COSTIERO
INDIRIZZI PER INTERVENTI IN AREE MARINE COSTIERE CON ELEVATO IMPATTO
ANTROPICO: LE AREE CRITICHE DEL GOLFO DI NAPOLI
RESP. PROF. MAURIZIO RIBERA D’ALCALA’
OBIETTIVI
Scopo del Progetto è l’ottimizzazione e la dimostrazione di procedure operative
finalizzate al recupero di siti marini costieri che abbiano subito un forte impatto
ambientale dovuto ad attività antropiche, che possano successivamente essere
trasferite a tutte le situazioni analoghe in cui un intervento di recupero o di semplice
gestione sia necessario.
Ovvero:
fornire una valutazione quantitativa del grado di impatto subito da un sito costiero a
fondo molle;
individare i rischi del non intervento o dell’intervento;
individuare la procedura per la mobilizzazione dei fanghi ed eventuali rischi nel caso
di sversamento degli stessi in mare aperto.
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP5 – S. T. VULNERABILITA’ DEL SISTEMA MARINO COSTIERO
INDIRIZZI PER INTERVENTI IN AREE MARINE COSTIERE CON ELEVATO IMPATTO
ANTROPICO: LE AREE CRITICHE DEL GOLFO DI NAPOLI
RESP. PROF. MAURIZIO RIBERA D’ALCALA’
PROBLEMATICHE DI START UP




Scelta del sito
Acquisizione del Radar
Problemi logistici alla SZN
Realizzazione del prototipo per bassi fondali
Soluzioni

Ultimare la fase dei contatti con le autorita’ competenti. (Una delle
opzioni non richiede specifiche approvazioni)

Inversione dei tempi di acquisizione con l’attrezzatura al punto 3.


Inversione dei tempi di acquisizione con l’attrezzatura al punto 2.
Accelerare la fase di individuazione dei componenti e di progettazione
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP5 – S. T. VULNERABILITA’ DEL SISTEMA MARINO COSTIERO
INDIRIZZI PER INTERVENTI IN AREE MARINE COSTIERE CON ELEVATO IMPATTO
ANTROPICO: LE AREE CRITICHE DEL GOLFO DI NAPOLI
RESP. PROF. MAURIZIO RIBERA D’ALCALA’
PIANO OPERATIVO I° ANNO
Individuazione del sito;
Operativita’ dell’attrezzatura (CODAR e Vehicle);
Integrazione dei vari componenti della sezione;
Validazione del modello numerico di avvezione diffusione per la previsione
della dispersione nel Golfo di Napoli;
Individuazione dei biomarkers;
Effettuazione di una campagna di caratterizzazione del sito;
Implementazione di un modello numerico di avvezione diffusione ad alta
risoluzione sul sito di intervento.
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP5 – S. T. VULNERABILITA’ DEL SISTEMA MARINO COSTIERO
INDIRIZZI PER INTERVENTI IN AREE MARINE COSTIERE CON ELEVATO IMPATTO
ANTROPICO: LE AREE CRITICHE DEL GOLFO DI NAPOLI
RESP. PROF. MAURIZIO RIBERA D’ALCALA’
DEFINIZIONE DEI MILESTONE AL 10° MESE
Individuazione dei componenti delle camere condizionate e progetto;
Acquisto del Codar;
Individuazione, progetto ed acquisto dei componenenti del veicolo
autonomo;
Operativita’ del modello di avvezione-diffusione
per il Golfo di Napoli;
Elenco dei biomarkers e degli organismi target per la
caratterizzazione dello stato ambientale del sito di studio.
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP6 – S. T. POLITICHE TERRITORIALI E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
INCUBAZIONE, COMUNICAZIONE E ANALISI DELLE TRASFORMAZIONI TERRITORIALI, CON
PARTICOLARE RIFERIMENTO ALL’AREA ORIENTALE DI NAPOLI
RESP. PROF. UGO LEONE
OBIETTIVI
L’Obiettivo della Sezione Politiche Territoriali e Trasferimento Tecnologico si realizza attraverso le attività dei
tre laboratori che la compongono: incubatore, centro di monitoraggio e comunicazione, osservatorio delle
trasformazioni territoriali.
Il laboratorio “INCUBATORE” ha lo scopo di creare nuove convenienze ed opportunità imprenditoriali che
valorizzino le esperienze e le competenze maturate all’interno del CRdC.
Il laboratorio “MONITORAGGIO E COMUNICAZIONE” mira a fare emergere con chiarezza - anche
attraverso la puntuale riflessione sul concetto di rischio ambientale - le reali esigenze del territorio della
Campania in tema di difesa dal rischio ambientale, verificando approfonditamente le dinamiche della domanda
e dell’offerta di difesa integrata del territorio.
Il laboratorio “OSSERVATORIO DELLE TRASFORMAZIONI TERRITORIALI” studia ed analizza le
trasformazioni che hanno interessato ed interessano il territorio della regione al fine di offrire un supporto
aggiornato per lo sviluppo di strategie di prevenzione.
Le attività dei tre laboratori si realizzano attraverso azioni dimostrative che trovano sbocco in tre specifici
progetti dimostratori:
progetto GIS per piccoli comuni;
analisi delle azioni necessarie per interpretare le trasformazioni territoriali in atto in specifiche aree della
regione (saranno qui riconosciute le azioni più adatte di mitigazione del rischio ambientale tra quelle di
adeguamento tecnologico delle strutture e di ridisegno delle tendenze insediative);
alta formazione e formazione diffusa con sede in S.Angelo dei Lombardi.
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP6 – S. T. POLITICHE TERRITORIALI E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
INCUBAZIONE, COMUNICAZIONE E ANALISI DELLE TRASFORMAZIONI TERRITORIALI, CON
PARTICOLARE RIFERIMENTO ALL’AREA ORIENTALE DI NAPOLI
RESP. PROF. UGO LEONE
PROBLEMATICHE DI START UP
Collegamento con i sistemi amministrativi locali per stimolare la domanda di
strumentazione tecnica per la pianificazione territoriale.
Definizione delle componenti tecnologiche attraverso la minimizzazione delle
risorse hardware e la semplificazione d’uso dei software destinati alla
gestione dei tematismi grafici.
Stimolo della nascita d’imprese orientate alla utilizzazione e diffusione delle
tecnologie, dei software e dei dati offerti.
Collegamento, anche attraverso convenzioni e altri strumenti, con i soggetti
tecnici del comune capoluogo, delle province e della Regione al fine di
stabilire programmi comuni per lo scambio e l’aggiornamento dei dati e per la
fruizione degli elaborati del Centro.
Collegamento con le altre sezioni del Centro per definire in modo
coordinato i programmi di lavoro, l’uso delle strutture e delle tecnologie
connesse.
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP6 – S. T. POLITICHE TERRITORIALI E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
INCUBAZIONE, COMUNICAZIONE E ANALISI DELLE TRASFORMAZIONI TERRITORIALI, CON
PARTICOLARE RIFERIMENTO ALL’AREA ORIENTALE DI NAPOLI
RESP. PROF. UGO LEONE
PIANO OPERATIVO I°ANNO
Sviluppo e animazione della domanda di tecnologie informatiche per la pianificazione territoriale
dei piccoli comuni;
Predisposizione di materiali idonei alla capacity building attraverso la realizzazione di interventi
pilota di sensibilizzazione e divulgazione;
Screening delle capacità di spin off degli interventi;
Raccolta e organizzazione dei dati e documentazione cartografica;
Identificazione delle linee fondamentali di assetto territoriale e individuazione degli elementi di
permanenza;
Raccolta ed analisi dei vincoli degli effetti normativi e legislativi;
Informazione e sensibilizzazione dei sistemi territoriali sull’opportunità di una domanda in tema di
prevenzione, salvaguardia e recupero del patrimonio storico - artistico - monumentale;
Predisposizione e definizione di strategie per la messa a disposizione dei servizi tecnici avanzati e
per l’incubazione di soggetti “giovani imprenditori” sugli stessi temi.
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Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP6 – S. T. POLITICHE TERRITORIALI E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
INCUBAZIONE, COMUNICAZIONE E ANALISI DELLE TRASFORMAZIONI TERRITORIALI, CON
PARTICOLARE RIFERIMENTO ALL’AREA ORIENTALE DI NAPOLI
RESP. PROF. UGO LEONE
DEFINIZIONE DEI MILESTONE AL 10° MESE
Individuazione dei primi soggetti interessati allo sviluppo di competenze GIS
nei piccoli comuni;
Elaborazione di strategie insieme con i soggetti amministrativi locali allo
scopo di promuovere attività di trasferimento tecnologico;
Definizione dei primi moduli di formazione alta e diffusa;
Organizzazione di una manifestazione pubblica finalizzata alla
presentazione delle attività della sezione e degli obiettivi dei progetti
dimostratori.
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Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP7 – S. T. MODELLISTICA
COMPLESSITA’ E DINAMICA IN PROBLEMI RILEVANTI
PER IL RISCHIO AMBIENTALE
RESP. PROF. SSA LUCILLA DE ARCANGELIS
OBIETTIVI
Fornire un supporto alle varie Sezioni Tematiche del CRdC che
hanno bisogno di sviluppare modelli teorici e numerici del
fenomeno in analisi;
Coordinare le varie competenze nell'ambito della modellistica
teorica e numerica;
Mettere a punto un sistema di calcolo competitivo in Campania;
Organizzare un'offerta di possibilità di simulazione numerica
diversificata.
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WP7 – S. T. MODELLISTICA
COMPLESSITA’ E DINAMICA IN PROBLEMI RILEVANTI
PER IL RISCHIO AMBIENTALE
RESP. PROF. SSA LUCILLA DE ARCANGELIS
PROBLEMATICHE DI START UP
Coordinamento delle diverse competenze afferenti alla
Sezione;
Interazione con le varie sezioni tematiche del CRdC per poter
rispondere alle diverse esigenze di modellistica.
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Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP7 – S. T. MODELLISTICA
COMPLESSITA’ E DINAMICA IN PROBLEMI RILEVANTI
PER IL RISCHIO AMBIENTALE
RESP. PROF. SSA LUCILLA DE ARCANGELIS
PIANO OPERATIVO I° ANNO
Realizzazione di un sistema di calcolo parallelo distribuito su
cluster Beowulf;
Riprodurre le caratteristiche statistiche di cataloghi di eventi
catastrofici naturali, modificando opportunamente i modelli
tradizionali, quale ad esempio la Self Organized Criticality per i
terremoti;
Studiare la formazione di inquinanti la loro diffusione ed
evoluzione chimica in sistemi ad alte temperature.
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP7 – S. T. MODELLISTICA
COMPLESSITA’ E DINAMICA IN PROBLEMI RILEVANTI
PER IL RISCHIO AMBIENTALE
RESP. PROF. SSA LUCILLA DE ARCANGELIS
DEFINIZIONE DEI MILESTONE AL 10°MESE
Espletamento della gara europea
e stipula del contratto per il Cluster Beowulf.
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Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP8 – S. T. SVILUPPO SENSORI
NUOVI SENSORI PER LA CARATTERIZZAZIONE
DI PARAMETRI AMBIENTALI
RESP. DR. PAOLO DE NATALE
OBIETTIVI
Sensori Ottico-Quantistici
Progettazione, sviluppo a livello prototipale e sperimentazione sul campo di sensori per la misura di
sforzi e deformazioni del suolo nonché di composizione e concentrazione di emissioni gassose.
Antenne Sismiche
Realizzazione di un prototipo di acquisitore multicanale, studio delle configurazioni geometriche
dell’antenna, definizione di standard operativi e sviluppo di software per varie possibilità di utilizzo.
Sistema di Acquisizione Dati
Realizzazione di un prototipo di sistema di acquisizione modulare multicanale e multistandard, studio
di possibili configurazioni in relazione ai differenti usi e scelta e/o definizione di standard hardware
e software.
Accelerometro e Sistema Ottico Interferometrico
Realizzazione di un prototipo di accelerometro e di sistema ottico interferometrico basato su
tecnologia sviluppata nell’ambito dei rivelatori interferometrici di onde gravitazionali.
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Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP8 – S. T. SVILUPPO SENSORI
NUOVI SENSORI PER LA CARATTERIZZAZIONE
DI PARAMETRI AMBIENTALI
RESP. DR. PAOLO DE NATALE
PROBLEMATICHE DI START UP
Sensori Ottico-Quantistici
Non ci sono particolari problemi di avviamento dell’attività.
Antenne Sismiche
Acquisizione e calibrazione dei sensori (in laboratorio), interfacciamento con i data logger
esistenti.
Sistema di Acquisizione Dati
Acquisizione di campioni di sensori e di acquisitori, interfacciamento e condizionamento dei
sensori con i sistemi di acquisizione e con il sistema di archiviazione, definizione di standard
hardware e software.
Accelerometro e Sistema Ottico Interferometrico
Progettazione ed adattamento degli accelerometri e dei sistemi ottici interferometrici per
utilizzazioni in campo aperto, interfacciamento e condizionamento del sensore con i sistemi di
acquisizione, realizzazione della meccanica e dell’elettronica di controllo.
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Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP8 – S. T. SVILUPPO SENSORI
NUOVI SENSORI PER LA CARATTERIZZAZIONE
DI PARAMETRI AMBIENTALI
RESP. DR. PAOLO DE NATALE
PIANO OPERATIVO I° ANNO
Sensori Ottico-Quantistici
Definizione requisiti d’utente e progettuali per la strumentazione, progettazione della
strumentazione, acquisizione ed adattamento della componentistica, acquisizione del sistema
portatile di analisi dei gas (gascromatografo + spettrometro di massa).
Antenne Sismiche
Acquisto sensori sismici, accelerometrici ed idrofonici, interfacciamento e calibrazione in
laboratorio, test operativi.
Sistema di Acquisizione Dati
Acquisizione di sensori sismici, acquisitori, sistema di archiviazione dati, progettazione e
realizzazione dei sistemi di interfacciamento hardware e software in laboratorio, primi test
operativi in laboratorio.
Accelerometro e Sistema Ottico Interferometrico
Progettazione e realizzazione meccanica, progettazione e realizzazione dell’elettronica di
interfacciamento e di controllo, assemblaggio dei componenti meccanici.
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP8 – S. T. SVILUPPO SENSORI
NUOVI SENSORI PER LA CARATTERIZZAZIONE
DI PARAMETRI AMBIENTALI
RESP. DR. PAOLO DE NATALE
DEFINIZIONE DEI MILESTONE AL 10°MESE
Sensori Ottico-Quantistici
Definizione requisiti d’utente e progettuali per la strumentazione, progettazione della
strumentazione, acquisizione ed adattamento della componentistica, acquisizione del sistema
portatile di analisi dei gas (gascromatografo + spettrometro di massa).
Antenne Sismiche
Verifica dei funzionamento dei sensori, verifica del funzionamento degli acquisitori accoppiati
ai sensori acquistati, test operativo di funzionamento (sul campo).
Sistema di Acquisizione Dati
Verifica dei funzionamento dei sensori, verifica del funzionamento degli acquisitori accoppiati
ai sensori acquistati, test operativo di funzionamento (in laboratorio).
Accelerometro e Sistema Ottico Interferometrico
Verifica della progettazione meccanica ed elettronica, verifica dello stato e della procedura
di assemblaggio.
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP9 – S. T. TELERILEVAMENTO
NUOVE TECNOLOGIE DI TELERILEVAMENTO AEREO E SATELLITARE
PER APPLICAZIONI DI MONITORAGGIO DEL RISCHIO AMBIENTALE
RESP. DR. GIANFRANCO FORNARO
OBIETTIVI
Realizzazione di un prototipo di elaborazione avanzata di dati radar attivi a
microonde acquisiti dai satelliti ERS ed ENVISAT dell’Agenzia Spaziale Europea per
il monitoraggio delle deformazioni mediante la generazione di mappe storiche di
deformazione con accuratezza centimetrica/subcentimetrica. L’algoritmo è
basato su una metodologia avanzata di elaborazione SAR Interferometrica
Differenziale Multipassaggio (M-DIFSAR).
Messa a punto di uno spettrometro multispettrale aviotrasportabile su aerei UAV
(Unmanned Air Veichle) per il monitoraggio del rischio antropico.
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Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP9 – S. T. TELERILEVAMENTO
NUOVE TECNOLOGIE DI TELERILEVAMENTO AEREO E SATELLITARE
PER APPLICAZIONI DI MONITORAGGIO DEL RISCHIO AMBIENTALE
RESP. DR. GIANFRANCO FORNARO
PROBLEMATICHE DI START UP
Pianificazione degli acquisti. Per ragioni legate all’avanzamento tecnologico che
prevede l’assestamento e la riduzione dei costi dei processori con indirizzamento di
memoria a 64bit per la fine del 2003, i nodi di elaborazione della prima parte del
cluster sono stati ridotti da 8 a 6. Ciò permette di ottenere un maggior numero di
nodi ad elevata potenza di calcolo con l’acquisto della seconda parte del cluster
(37B e 37C) senza, tuttavia, rallentare il procedimento di sviluppo dello prototipo
che avverrà anche con l’ausilio di risorse temporaneamente disponibili.
Spettrometro (38A): fase di redazione del capitolato per la gara.
Cluster I parte (37A): fase di redazione del capitolato per la gara, i fondi sono già
stati accertati presso la struttura decentrata di ragioneria CNR.
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP9 – S. T. TELERILEVAMENTO
NUOVE TECNOLOGIE DI TELERILEVAMENTO AEREO E SATELLITARE
PER APPLICAZIONI DI MONITORAGGIO DEL RISCHIO AMBIENTALE
RESP. DR. GIANFRANCO FORNARO
PIANO OPERATIVO DEL I° ANNO
7 mesi: ordine dei primi 6 nodi del cluster (37A).
8 mesi: ordine spettrometro (38A).
10 mesi: realizzazione off-line rispetto al cluster del prototipo di focalizzazione
di dati ERS che implementa il primo passo dell’elaborazione per il monitoraggio
delle deformazioni.
11 mesi: messa in funzione dei cluster e dello spettrometro.
12 mesi: implementazione sul cluster del prototipo di focalizzazione,
focalizzazione del data set di 40 immagini ERS-1/2 relativi agli ultimi 10 anni
sull’area di Napoli e calibrazione dello spettrometro.
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP9 – S. T. TELERILEVAMENTO
NUOVE TECNOLOGIE DI TELERILEVAMENTO AEREO E SATELLITARE
PER APPLICAZIONI DI MONITORAGGIO DEL RISCHIO AMBIENTALE
RESP. DR. GIANFRANCO FORNARO
DEFINIZIONE DEI MILESTONE AL 10° MESE
Ordine dei primi 6 nodi del cluster (37A).
Ordine dello spettrometro (38A).
Realizzazione del passo di focalizzazione dei dati ERS su una risorsa di
calcolo già disponibile e temporaneamente dedicata allo sviluppo del
prototipo.
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
PROGETTI IN RIMODULAZIONE
WP1– S. T. RISCHIO ANTROPICO
u.o.4 MESOCOSMO PER LA SPERIMENTAZIONE
DI TECNICHE DI BONIFICA DI SUOLI
RESP. PROF. Guido Greco
WP4 – S. T. RISCHIO IDROGEOLOGICO
INDAGINI E STUDI FINALIZZATI ALLA MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO
IN AREE SIGNIFICATIVE DELLA CAMPANIA
RESP. PROF. LEONARDO CASCINI
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP1 – S. T. RISCHIO ANTROPICO
u.o.4 MESOCOSMO PER LA SPERIMENTAZIONE
DI TECNICHE DI BONIFICA DI SUOLI
RESP. PROF. Guido Greco
OBIETTIVI
A.
Progettazione e realizzazione di un laboratorio per la caratterizzazione
chimico-fisica e biologica completa di siti inquinati;
B.
C.
Sviluppo di nuove tecnologie di analisi ambientale;
D.
Progettazione e realizzazione di un mesocosmo (1000 m3 ca), dotato di
controllo e programmazione completa dei parametri ambientali
(temperatura, umidità, insolazione, precipitazioni simulate) nonché di sistemi
di immissione di inquinanti e campionamento, per il trasferimento in
condizioni controllate dei risultati alla scala reale.
Sviluppo di nuove tecnologie in-situ ed ex-situ per il risanamento ed il
biorisanamento di siti industriali dismessi, con specifico riferimento alle
problematiche ambientali dell’ex Italsider e dell’area orientale di Napoli;
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP4 – S. T. RISCHIO IDROGEOLOGICO
INDAGINI E STUDI FINALIZZATI ALLA MITIGAZIONE DEL RISCHIO
IDROGEOLOGICO IN AREE SIGNIFICATIVE DELLA CAMPANIA
RESP. PROF. LEONARDO CASCINI
OBIETTIVI
C.U.G.RI.
Razionalizzazione degli studi di base sul rischio idrogeologico disponibili in
Campania, finalizzato alla fornitura di cartografia aggiornata
del rischio a scala regionale
Centro di
Eccellenza
Monitoraggio da remoto del rischio in
aree campione, finalizzato
all’individuazione di standard per la
previsione del rischio a scala
regionale
Centro di
Competenza
Messa a punto in aree campione,
rappresentative del rischio a scala
regionale, di metodologie
tecnologicamente avanzate per la
mitigazione del rischio, con
interventi di tipo strutturale
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
WP4 – S. T. RISCHIO IDROGEOLOGICO
INDAGINI E STUDI FINALIZZATI ALLA MITIGAZIONE DEL RISCHIO
IDROGEOLOGICO IN AREE SIGNIFICATIVE DELLA CAMPANIA
RESP. PROF. LEONARDO CASCINI
OBIETTIVI
Progettazione di nuove strumentazioni e messa a punto di procedure
sperimentali per l’analisi della pericolosità e della intensità dei fenomeni
attesi e dell’efficacia delle opere di mitigazione del rischio;
Messa a punto di procedure avanzate per la definizione e la
rappresentazione del rischio in aree campione attraverso l’integrazione
degli elementi di tipo quantitativo di cui al punto A con dati di tipo
idrologico e territoriale a grande scala (caratteri geomorfologici del
territorio, fenomeni meteorologici attesi, tipologia dei beni esposti ecc.);
Progettazione di metodologie innovative per la mitigazione dei rischi
idrogeologici mediante opere di tipo attivo e di tipo passivo.
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del
Rischio Ambientale
c/o Dipartimento di Scienze Fisiche
Complesso Universitario di Monte Sant’Angelo
Via Cinthia – Napoli
Tel.Fax. 081676859
e.mail : [email protected]
web site: www.crdcamra.it
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