9 MARZO 1908
1908
L'Internazionale Football Club viene fondata il 9 marzo a Milano da membri
dissidenti dell'allora "Milan Cricket and Football Club" (oggi AC Milan). Il nome
del club deriva dalla volontà dei soci di accettare giocatori non solo italiani
(come il Milan) ma anche stranieri, appunto "internazionali". Fin dalla
fondazione i colori sociali sono il nero e l'azzurro.
1910
L'Inter vince il primo campionato italiano, che ancora non assegna il simbolo
dello "scudetto". Il capitano di quella squadra é Virgilio Fossati, che pochi anni
dopo morirà nella prima guerra mondiale. Ma anche senza di lui l'Inter
conquista il secondo scudetto nel 1920.
1930
La squadra che vince il terzo scudetto si chiama "Ambrosiana - Inter", nome
imposto dal fascismo.
TANTI AUGURI
Noi non c’eravamo, eravamo in mente Dei, oggi ci siamo e siamo la realtà dell’Inter.
Cara Inter, oggi è il tuo compleanno, 94 anni, tutti portati bene ed in buona salute, e per buona
salute intendo che sei giovane e scattante, perché non sei minata dal doping. Quelli fanno
male, molto male, fanno male a te società, ai giocatori, fanno male a noi tifosi, perché ci
sentiremmo umiliati se tu per vincere qualcosa ricorressi a situazioni poco felici nonché
eticamente immorali.
A noi piacerebbe potere aggiungere un trofeo in più nella nostra bacheca, ma senza
sovrapprezzo, un trofeo che viene fuori dalla voglia di vincere della squadra e dell’allenatore.
Vero è che la squadra è quella che gioca, ma è allo stesso tempo quella che mette in pratica gli
insegnamenti dell’allenatore, se poi non li esegue è un altro discorso.
Adesso pare che abbiamo un’’Inter cha ha ritrovato, spirito di squadra,grinta e interesse, anche
se a volte è discontinua. Noi abbiamo avuto in questi 94 anni tante vicissitudini, belle e brutte,
allegre e tristi, Presidenti stellari e Presidenti mediocri,
giocatori eccezionali, campioni e giocatori comuni, allenatori di prestigio ad allenatori mediocri,
e qualche volta anche distruttivi
La nostra è una squadra solida, con un Presidente eccezionale, anche se a volte è
eccessivamente criticato dai media e da noi tifosi per le scelte di mercato non sempre sue che
tante volte si sono rivelate disastrose per la nostra squadra. Quest’anno pare abbiamo
azzeccato le mosse giuste. Ora ci vuole pazienza per realizzare i nostri sogni. La nostra
squadra è unica, non soltanto perché è la nostra squadra, ma per un insieme di cose che la
rendono unica.
Forse, abbiamo vinto pochi scudetti, per la tradizione che essa rappresenta, ma nella vita non
si vive solo di coppe e scudetti.
Ci sono tanti valori che debbono essere considerati importanti: una moralità di società e di
squadra, un bilancio sano, un rispetto verso i tifosi e i giocatori, che non sono oggetti ma esseri
umani, secondo me l’Inter in questi 94 anni di vita, questi parametri li ha rispettati tutti.
Noi interisti dovremmo essere orgogliosi di appartenere a questa squadra, per tanti motivi,.
Il buon Peppino soleva dire che << lui non rinnegava le sue umili origini e che nel nostro DNA non
c’era la serie “B” >>, non me ne voglia lui se io dissento ed aggiungo nel nostro DNA c’è anche la
correttezza, l’onestà, ed il non falso bilancio.
Noi non abbiamo mai avuto atleti dopati, libri contabili falsati, campionati rubati.
Credo che per noi questo debba costituire motivo d’orgoglio.
Certo i tifosi vorrebbero tutto perfetto, i migliori giocatori in campo, il migliore allenatore , essere
primi sempre in campionato ed in tutte le Coppe, e quanto di meglio c’è.
Ma la realtà è diversa. Allora teniamoci stretto questo Presidente che abbiamo, magari pure
sprecone, ma che cerca di costruire una squadra stellare, è un Presidente unico, una persona,
corretta, pulita, dignitosa, onesta, un gran signore, e cosa molto importante è il primo tifoso della
sua squadra. Noi non sappiamo quanto siamo fortunati ad avere un enturage << sano >> ci aiuta
ad avere una squadra in forma. Cara Inter, noi ti facciamo i nostri migliori auguri, e facendoli a te li
facciamo a noi stessi, ti vogliamo bene e tutto sommato ci stai bene così, con i tuoi alti e bassi, con
le tue prestazioni stellari e quelle anonime, con la tua voglia di vincere e con la tua abulia, e con
quel tuo pizzico di follia che hai trasmesso a noi, e cosa molto importante, quello che ti distingue e
ti rende unica è la tua << prevedibilità di essere imprevedibile >>.
Auguri ancora da noi tutti, e che quest’anno possa segnare per te e per noi la svolta decisiva :una
vetta italiana e una europea.
Con l’affetto di tutti i tuoi tifosi, ci stringiamo a te in un lunghissimo abbraccio nerazzurrrissimo
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9 MARZO 1908 - Gianmaria Miciluzzo