[email protected] “Manifestazioni di interesse” per costruire l’integrazione socio-sanitaria 1. 2. 3. 4. 5. 6. Contesto e motivazioni Proposta e obiettivi generali Metodologia Temi e obiettivi dei “laboratori” Operatività e esiti dei “laboratori” Prime conclusioni delle “manifestazioni di interesse” Stefano Ricci [email protected] Responsabile dei Servizi di integrazione socio-sanitaria A.S.U.R. [email protected] 1. Contesto e motivazioni • Le L.R. 13/03 di riordino del servizio sanitario delle Marche ha sottolineato l’importanza di un approccio integrato sociosanitario alle problematiche di salute. • In questo contesto all’A.S.U.R., per realizzare un’adeguata e coerente integrazione socio-sanitaria, spettano i compiti di: – ripensare il sistema di organizzazione e di erogazione delle prestazioni socio-sanitarie attraverso il recupero dell’unitarietà di sistema; – favorire il consolidamento delle iniziative in atto, combinando in logica integrata tutti gli aspetti innovativi realizzati e da realizzare; – individuare, concordare e realizzare le modalità istituzionali, organizzative e gestionali di integrazione tra il sistema dei servizi sanitari e il sistema dei servizi sociali. [email protected] 1. Contesto e motivazioni I contesti in cui sono state promosse le Manifestazioni di Interesse: • Un primo contesto è quello istituzionale, che è nuovo con l’avvio a regime dell’A.S.U.R. e che implica l’adozione di mezzi adeguati e coerenti con i fini dell’ente. • Un secondo contesto di riferimento è quello territoriale, che impegna a tener conto delle giuste differenze e della diversità delle modalità organizzative e delle esperienze realizzate senza cedere alle resistenze al cambiamento e alle ingiustificate disparità e agli squilibri. • Un ultimo contesto considerato è quello professionale, per dare dignità agli operatori della sanità, coinvolgendoli nel processo di costruzione di un sistema dei servizi sanitari più attento alle esigenze dei destinatari e dei portatori di interessi qualificati. [email protected] 2. Proposta e obiettivi generali • È stato elaborato un progetto impostato sull’utilizzo di uno strumento quale l’“Invito alla manifestazione di interesse” che permettesse di coinvolgere professionisti sanitari, “mandati” dai Direttori delle Zone Territoriali, per costruire progettualità operative condivise di integrazione socio-sanitaria. • In sostanza è stato chiesto alle Zone Territoriali di manifestare l’interesse a far partecipare propri operatori e professionisti al processo di costruzione del sistema regionale di integrazione socio-sanitaria avviato dall’A.S.U.R.. • Oggetto delle Manifestazioni di Interesse sono stati diversi “laboratori” dedicati a “progettualità operative condivise” distribuite tra le Aree progetto della Direzione dell’Integrazione Socio-Sanitaria dell’A.S.U.R [email protected] 2. Proposta e obiettivi generali Centro servizi e consulenza Area di supporto - alla Direzione - alle Aree progetto Responsabile dei Servizi di Integrazione socio-sanitaria Area Progetto “Materno-infantile, adolescenti e giovani” Cittadini in crescita Area Progetto “Disabilità, handicap Salute mentale” Handicap fisico, psichico, sensoriale Area Progetto “Anziani” Dare vita agli anni Area Progetto “Dipendenze, disagi, fragilità” Area Progetto “Sussidiaretà” [email protected] Materno-infantile Salute mentale Non autosufficienza Tossicodipendenze Altri disagi e fragilità Terzo settore Soggetti istituzionali 2. Proposta e obiettivi generali Gli obiettivi generali delle Manifestazioni di Interesse: • promuovere circolarità di idee e comunicazione tra i professionisti e gli operatori (in una logica contemporaneamente multiterritoriale e multiprofessionale) per favorire senso di appartenenza e reciprocità; • dare unitarietà e logica di sistema ad una serie di “dimensioni” dell’integrazione socio-sanitaria (modalità di erogazione delle prestazioni, modelli organizzativi, reti, coordinamento, processi e procedure...) raccordando e ottimizzando le esperienze realizzate nei territori; • favorire la trasferibilità di buone prassi non in una logica di automatismi ma nella costruzione di “nuova” modalità, condivise e contestualizzate, di organizzare e gestire le prestazioni socio-sanitarie. [email protected] 3. Metodologia [email protected] 3. Metodologia • • • • La metodologia partecipata alla base dell’“Invito alla manifestazione di interesse” si è concretizzata nella richiesta, ai Direttori di Zona, di rispondere positivamente indicando uno o due nominativi per ogni Zona, scelti tra gli operatori impegnati in esperienze e/o progetti avviati nelle Zone (a livello zonale, distrettuale, dipartimentale), che rientravano nelle tematiche dei “laboratori” oggetto dell’invito stesso. Gli operatori indicati dai Direttori di Zona avrebbero partecipato, e così è stato, ai “laboratori” di conoscenza, confronto, concertazione, coprogettazione, individuati come prassi innovativa per la progettazione delle modalità comuni di organizzazione e di erogazione delle prestazioni socio-sanitarie del sistema A.S.U.R.-Zone; ad essi le Zone Territoriali hanno garantito e facilitato la partecipazione ai lavori dei “laboratori” in quanto forma privilegiata di “partecipazione al processo di costruzione dell’A.S.U.R.”. In questa prima fase i “laboratori” sono stati interni all’Azienda (privilegiando però il coinvolgimento delle esperienze già integrate sul territorio) con successivo allargamento a soggetti esterni, istituzionali e del privato sociale, comunque impegnati nei processi di integrazione socio-sanitaria. I “laboratori” si sono configurati come attività formative accreditate dalla Regione Marche per l’E.C.M.. [email protected] 3. Metodologia • I “laboratori” sono stati coordinati dal nucleo direzionale dell’Integrazione socio-sanitaria dell’A.S.U.R. e sono stati realizzati con modalità articolate di lavoro: – – – – – – – • incontri comuni di conoscenza, scambio; commissioni di studio; gruppi di lavoro finalizzati; audit tra pari; approfondimenti, ricerche, studi ed elaborazioni personali e di gruppo; attività seminariali residenziali e convegnistiche; contributi di esperti esterni; Uno strumento “trasversale” di lavoro e comunicazione all’interno e tra i “laboratori” è stato la piattaforma di “ufficio virtuale” per l’integrazione socio-sanitaria predisposta nell’ambito del Piano di azione regionale per l’e-health (Point Salute - Intranet del Sistema Sanitario Regionale delle Marche). Un luogo di comunicazione e scambio che ha permesso di continuare il lavoro dei “laboratori” anche oltre gli incontri “faccia a faccia”. [email protected] 3. Metodologia UVISS Ufficio Virtuale Integrazione Socio Sanitaria [email protected] 4. Temi e obiettivi dei “laboratori” [email protected] 4. Temi e obiettivi dei “laboratori” [email protected] 4. Temi e obiettivi dei “laboratori” [email protected] 4. Temi e obiettivi dei “laboratori” [email protected] 5. Operatività e esiti dei “laboratori” Il percorso “dai laboratori al documento finale” di proposta [email protected] 5. Operatività e esiti dei “laboratori” Processo di “divulgazione” delle proposte [email protected] 5. Operatività e esiti dei “laboratori” Processo di “accoglimento” delle proposte [email protected] 5. Operatività e esiti dei “laboratori” [email protected] 6. Prime conclusioni delle “manifestazioni di interesse” • Valore del “metodo” delle Manifestazioni di Interesse • Importanza dei “contenuti” delle Manifestazioni di Interesse, e centralità delle “fragilità” • I “risultati attesi” esplicitati e la praticabilità dei percorsi individuati • Accettata la sfida di fare “proposte” significative ed impegnative senza l’assicurazione di un accoglimento • Gli “esiti” delle Manifestazioni di Interesse: adesso come output in attesa degli outcome [email protected] Con le Manifestazioni di Interesse abbiamo iniziato un cammino. Un proverbio sudamericano ci ricorda che... “Camminando si apre cammino” Grazie per l’attenzione [email protected]