Assemblea costituente
Dall’elezione all’organizzazione
Elezioni
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Il 2 giugno 1946 si celebrarono le elezioni,
le prime dal 1934.
Avevano diritto di voto tutti gli italiani,
maschi e, per la prima volta, femmine, con
almeno 21 anni di età.
Gli aventi diritto al voto rappresentavano il
61,4% degli italiani.
Modalità delle votazioni
Si votò insieme:
 per il referendum istituzionale tra
monarchia o repubblica
 per l'elezione dei 556 deputati
dell'Assemblea Costituente, che avrebbe
dovuto redigere la nuova carta
costituzionale, come stabilito con il
Decreto Legislativo Luogotenenziale n. 151
del 25 giugno 1944.
Il meccanismo elettorale
Il meccanismo elettorale era proporzionale a
liste concorrenti in 32 collegi elettorali
plurinominali.
La legge elettorale prevedeva l'elezione di 573
deputati, ma le elezioni non si poterono svolgere
nelle aree di Bolzano, Trieste e della Venezia
Giulia, non ancora sotto la piena sovranità
italiana.
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Il referendum istituzionale venne vinto
dalla Repubblica con circa 12 milioni e
700mila voti, contro 10 milioni e 700mila
per la monarchia.
Umberto II di Savoia, re d'Italia
subentrato in seguito all'abdicazione del
padre Vittorio Emanuele III il 9 maggio
1946, riconobbe la sconfitta e il 13 giugno
1946 lasciò il Paese con la sua famiglia
diretto all'esilio.
Il 18 giugno 1946
la Corte di Cassazione
proclamò ufficialmente
la vittoria della Repubblica.
L’Assemblea Costituente
Il 25 giugno 1946
venne insediata
l'Assemblea Costituente
con
Giuseppe Saragat alla presidenza.
Elezione dell’Assemblea Costituente
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DC 35,1% 207 seggi ispirazione cristiana
PCI 18,9% 104 seggi ispirazione socialista
PSIUP 20,7% 115 seggi ispirazione socialista
PLI 6,8% 41 seggi ispirazione liberale
PRI 4,4% 23 seggi ispirazione liberale
Pd’Azione 1,5% 7 seggi ispirazione liberalesociale
Monarchico 2,77% 16 seggi ispirazione liberale
Uomo Qualunque 5,3% 30 seggi che confluirà
poi nel MSI
Altri partiti minori
Elezione del Capo dello Stato
Come suo primo atto, il 28 giugno elesse
come Capo provvisorio dello Stato Enrico
de Nicola.
Su 504 votanti, De Nicola ottenne 396 voti, Cipriano Facchinetti 40,
Ottavia Penna 32, Orlando 12, Carlo Sforza 2, Alcide De Gasperi 1,
Alfredo Proja 1. Le schede bianche furono 14, le nulle 6.
Assemblea costituente,
organo legislativo
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Come previsto dal Decreto Legislativo Luogotenenziale n.
98/1946, l'Assemblea assunse le funzioni di organo
legislativo e stabilì che tutti i disegni di legge deliberati
dal Consiglio dei Ministri dovessero esserle trasmessi e
che avrebbe deciso di volta in volta quali, tra tali disegni
di legge, dovessero essere deliberati dall’Assemblea
stessa.
Lo stesso decreto assegnò all'assemblea il compito di
stendere la nuova Costituzione per lo Stato (vincolata
solo per ciò che concerne la forma istituzionale,
individuata nelle repubblica dal referendum).
Organizzazione
L’Assemblea nominò al suo interno una Commissione per la Costituzione,
composta di 75 membri, incaricati di stendere il progetto generale della
costituzione.
La Commissione si suddivise a sua volta in tre sottocommissioni:
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diritti e doveri dei cittadini (presieduta da Umberto Tupini);
organizzazione costituzionale dello Stato (presieduta da Umberto
Terracini);
rapporti economici e sociali (presieduta da Gustavo Ghidini).
Un più ristretto comitato di redazione (o comitato dei diciotto) si occupò
di redigere la costituzione, coordinando ed armonizzando i lavori delle tre
commissioni. La Commissione dei 75 terminò i suoi lavori il 12 gennaio
1947 ed il 4 marzo cominciò il dibattito in aula del testo.
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L`Assemblea costituente