Siamo tre dottoresse dobbiamo salvare
urgentemente un paziente, che ha
ingerito un vetro, e gli è rimasto
incastrato nella gola.
Il nostro scienziato Marck, ha inventato
una macchina in grado di rimpicciolirci,
così potremo entrare nel corpo del
paziente ed estrargli il vetro.
Siamo rimpicciolite e siamo
state iniettate con una siringa
dentro il corpo del paziente.
Dopo due battiti cardiaci siamo
arrivate al cuore ma siamo
subito uscite e ci siamo dirette
verso la trachea rimbalzando
sopra i polmoni.
Grazie a una trivella abbiamo
scavato un tunnel fino ad
arrivare alla gola.
Ora siamo aggrappate alla trachea e
abbiamo il vetro davanti ai nostri occhi.
Prendiamo un martello e diamo una
martellata al pezzettino di vetro che
cadendo prude alla gola in modo che il
paziente vomiti, così noi e il pezzettino
di vetro usciamo dal corpo e Marck ci fa
tornare nelle nostre dimensioni.
Ora che tutto è risolto abbiamo
scoperto che il nostro paziente
ama cantare, appena si è
risvegliato è scoppiato in lacrime
alla scoperta che non poteva più
cantare …
Abbiamo così deciso di fare un viaggio
•ATTRAVERSO LA VOCE
E LA RESPIRAZIONE!!
Prima di farci iniettare di nuovo
dobbiamo sapere che..
La voce è un suono melodioso prodotto dalle corde vocali che fanno parte
della cavità orale, e quindi per cantare bisogna modulare la voce in una
continuazione di suoni. Le corde vocali sono quattro ma solo due producono il
suono, le altre due sono dette “mute” perché non si sa ancora oggi che
funzione abbiano.
Sono collegate ai polmoni con una specie di “canna cartilaginea”. La
respirazione diaframmatica ci aiuta a facilitare il canto e serve anche a
tranquillizzarci, questo modo di respirare si chiama diaframmatico perché è
prodotto dal diaframma, un muscolo a forma di arco posto sotto i polmoni.
Ora che sappiamo come funziona
la voce e la respirazione possiamo
finalmente rientrare!
Ormai rimpicciolite, Marck ci immerge
in un bicchiere di acqua e lo fa bere al
nostro paziente..
Noi dentro al suo corpo, ci
aggrappiamo dove sono rimasti residui
o delle ferite causate dal vetro e
iniziamo a solleticarli con un
pennellino..poi a ricucire adagiamente
le ferite!
Marck fa tossire il paziente in modo
da poter uscire tranquillamente!
IL GIOCO è FATTO!
Ora il nostro paziente è felice!
Istituto comprensivo
“Scipione Lapi”
Apecchio
Classe 2° A
Di:
Marsili Elisa,
Orlandi Greta,
Letizia Landi
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viaggio nel corpo umano