Ciclo XVIII
Chaos and multifractals:
New insights about space-time rainfall modelling
Comunità Europea
FSE
Dottorato di ricerca in “Metodi e tecnologie per il monitoraggio ambientale”
Ciclo XVIII
Chaos and multifractals:
new insights about space-time rainfall modelling
Tutors:
Prof. Ing. Mauro Fiorentino
Prof. Ing. Ignazio Mancini
Dott. Ing. Vito Iacobellis
Controrelatore:
Prof. Ing. Pierluigi Furcolo
Dottorando:
Ing. Rocco Rosano
Potenza – 09 Febbraio 2006
Ciclo XVIII
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New insights about space-time rainfall modelling
Comunità Europea
FSE
Overview
La valutazione del rischio di inondazione e la quantificazione delle portate di massima piena nei bacini di
ridotte dimensioni e nelle aree urbane è subordinato alla conoscenza della struttura spazio-temporale a
piccola scala dei campi di precipitazione.
Potenza – 09 Febbraio 2006
Ciclo XVIII
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I modelli di pioggia
I modelli cluster-based
I modelli cluster-based sono sviluppati sulla base della struttura
del modello clusterizzato introdotto da LeCam in cui il processo di
pioggia viene schematizzato da celle organizzate in bande più
ampie che hanno cicli di vita e traiettorie individuali (LeCam, 1961;
Waymire et al., 1984).
Le rappresentazioni specifiche differiscono nell’assunzione
dell’accadimento, posizione, forma e movimento delle celle
convettive e delle regioni che le contengono.
Potenza – 09 Febbraio 2006
Ciclo XVIII
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New insights about space-time rainfall modelling
Comunità Europea
FSE
Conclusioni
Dalla constatazione che la multifrattalità è evidente solo su range limitati di scale spazio-temporali in
differenti condizioni climatiche si può affermare che questo comportamento è una caratteristica generale del
processo di precipitazione.
Da ciò è possibile concludere che i modelli esclusivamente multifrattali non consentono una modellazione
realistica del processo di pioggia, pertanto è necessario introdurre un nuovo paradigma che consenta di
ottenere dei risultati più affidabili.
La dimostrazione che il processo di pioggia evolve nel dominio spazio-temporale seguendo regole caotiche
ben precise consente di introdurre un’aliquota di natura deterministica nella modellazione del fenomeno.
Del moto caotico, ovvero dell’effetto farfalla, noi non saremo mai in grado di conoscere con precisione tutte le
condizioni di partenza: il quando, il dove, il come del famigerato battito d’ali. Una sconfitta quindi? Non
proprio. Perché è vero che sappiamo di avere un limite oltre il quale non potremo andare, ma questo limite
non l’abbiamo ancora raggiunto.
Potenza – 09 Febbraio 2006
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I want to know God's thoughts... the rest are details.
Albert Einstein
Potenza – 09 Febbraio 2006
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